sabato 24 dicembre 2011

Inglese

Stavo leggendo in un libro di Nick Hornby il discorso di un personaggio che parlava in cockney. Mi colpì la stranezza di quel linguaggio, non tanto il vocabolario, che differisce dall'inglese standard quasi solo per la pronuncia, quanto per la sintassi. La disposizione delle parole è infatti completamente diversa dall costruzione diretta - non diversa da quella delle lingue neolatine - dell'inglese che si insegna nelle scuole (inglesi). Il che mi fa pensare che l'inglese, sotto una verniciatura di francese (da cui proviene gran parte del vocabolario) e latina (che fino a poco fa era la lingua dei dotti), sotto uno strato sassone-germanico, conserva una sintassi celtica, del tutto diversa sia dalla costruzione delle lingue germaniche che di quelle neolatine. Questa sintassi particolare si ritrova ancora nel gallese e nel gaelico, ma rimane al cuore dell'inglese, e si riconosce soprattutto nei dialetti e nello slang, dove la scorza neolatina è più sottile. I celti, invasi da sassoni e normanni, assorbirono il vocabolario degli invasori, ma mantennero la sintassi della lingua di origine.

Obama


Uno dei pilastri dell'ideologia africana è che siamo tutti fratelli. Barack Obama, nel suo discorso inaugurale, ha sostanzialmente detto agli americani siamo tutti fratelli, uniamoci per affrontare i gravi probelmi del Paese -solo che un discorso del genere non lo puoi fare agli americani. La destra ha preferito far piombare il Paese nella recessione piuttosto che rinunciare ai suoi privlegi e la sinistra l'ha considerato una pappamolla. Insomma, ha peccato di troppa nobiltà d'animo.

sabato 17 dicembre 2011

Leonardo and Malevic


There is a strange consonance between "Mona Lisa" and Malevic's suprematism: both are holograms. More generally. Leonardo was so ahead of his tome (and so misunderstood) to be a man of XXth century. He considered himself an artist, an intellectual, a creative man, like us today, not certainly a craftsman such as was the concept in the XVIth century. Moreover, his main interest was perhaps to find a way to escape from the bidimensionality of the painting, a typical XXth century topic that was not fully perceived in the XVIth century.

martedì 13 dicembre 2011

Velazquez



Velazquez' "The Vulcan Forge": The "Demoiselles d'Avignon" four centuries before? The number, position, attitude of the figures is almost the same

martedì 22 novembre 2011

Spese militari



La crisi nasce dalle spese smisurate per le guerre di Bush e all'Italia basterebbe ritirare i soldati sparsi qua e là per far rientrare nelle casse dello stato l'importo di dieci finanziarie. E se fosse il banchiere Mario Monti a ritirarle, le truppe? Non succederà, il programma del nuovo governo sembra scritto dalla Marcegaglia, ma se dovesse succedere mi piacerebbe sentire i commenti.

domenica 20 novembre 2011

Il Principe



E’ curioso come Machiavelli venga ricordato come un cinico alchimista del potere quando era un rivoluzionario romantico. Aveva partecipato a una congiura contro Lorenzo il Magnifico, e per questo era stato allontanato dalle cariche pubbliche. Per capire il Principe bisogna poi tener conto che Lorenzo, a cui il libretto è indirizzato, non era certo un capo democratico di una repubblica, ma una specie di dittatore di Firenze che, con quelle tecniche che con De Pretis nel XIX secolo sarebbero state chiamate “trasformismo”, era riuscito a tessere una rete di accordi, quelli sì estremamente cinici, con tutti gli stati italiani tanto da essere diventato l”ago della bilancia”. Inoltre Lorenzo si teneva buona la Francia che aveva mire espansionistiche sull’Italia. Machiavelli sostanzialmente dice: smettila di leccare i piedi alla Francia, e mostra il coraggio che deve avere un leader politico, fatti capo di una coalizione di stati italiani e dai una bella bastonata (militare) agli stranieri. In altre parole, il Principe è una critica del trasformismo delle pavide classi dirigenti italiane, non certo un invito a vendersi la madre pur di avere successo in politica! Le virtù che invoca sono sì quelle della volpe, ma anche quelle del lione! Qualcosa di non troppo dissimile la sinistra extraparlamentare rinfacciava a Enrico Berlinguer negli anni ’70. Tant’è, Lorenzo ovviamente non diede ascolto a Machiavelli, le potenze straniere fecero un sol boccone dell’Italia, l’Italia entrò in una crisi economica mortale da cui si riprese solo con l’Unità, Firenze, la città più ricca d’Europa, divenne una città di provincia, e soprattutto finì il Rinascimento.

sabato 19 novembre 2011

Crise

Il y a un grand débat autour de la crise et surtout sur à qui est la faute. La crise a commencée car les Etats Units n'étaient plus en gré de payer - par les instrument de finance - pour les guerres incroyeablement couteuses en Afghanistan et en Iraq - plutot que infinite justice, infinite expense. La crise puis a passée dans les colonies européennes, à qui les Américain ont adossé bonne part de leur expenses. En effet, le rapport entre le Bund allemand et les bonds américains est très négatif, ce qui signifie un flux d'argent de l'Europe à l'Amérique. Et de cela la crise de l'Euro. Sans doute, les banquiers allemands et francais ont pris en main la situation et veulent que cette hémorragie soit payée par les travailleurs et non pas par eux, mais les problèmes de l'euro et de la crise ne sont pas ni euroéens ni allemands.

Corano

La modernità in Occidente cominciò quando Lutero tradusse la bibbia in tedesco, permettendone a tutti e non solo ai preti la lettura. Forse l'islam uscirà completamente dal Medioevo - con cui ha un rapporto ambivalente- quando sarà possibile tradurre il Corano in arabo moderno. Il Corano infatti è scritto in arabo classico, un po' l'equivalente del latino per l'arabo, e può essere letto solo dai dotti.

giovedì 3 novembre 2011

Terry



E’ ormai famosa l’affermazione di Terry de Nicolò per cui le racchie dovrebbero restare a casa e per avere successo bisogna essere disposte a vendere anche la madre. La cosa interessante non è la frase in sé – i liberalconservatori maschi e ricchi fanno continuamente l’elogio dello “struggle for existence” e va benissimo, se l’elogio dello “struggle for existence” viene fatto da una donna in fondo non tanto fortunata, diventa fonte di scandalo – quanto il fatto che tutti siano rimasti spiazzati. Sarebbe bastato rispondere: “ma ha Terry avuto successo? Si può considerare successo il quarto d’ora di notorietà costruito ad uso e consumo di chi il successo ce l’ha veramente? Possono fare la prostituta anche le racchie, vista la sorprendente varietà dei gusti maschili, e forse se fosse diventata abilissima nel lavoro a maglia avrebbe fatto moltissime comparsate televisive lautamente pagate (anche se in contesti più familiari). In altre parole , sarebbe bastato il vecchio armamentario critico, sarebbe bastato dire che chi ha il potere illude le poveracce con fantasie di successo. Ma l’armamentario critico non va più di moda.
Tra l’altro, atroce mi sorge il dubbio che dovremmo leggere la frase di Terry non come una spavalda dichiarazione di cinismo, ma come una amara (e forse non del tutto inconsapevole) denuncia di stampo femminista. In effetti, in un paese oscenamente maschilista come l’Italia, che credo abbia meno parlamentari donna del Pakistan musulmano, con l’unico leader politico donna (Rosy Bindi) a cui viene continuamente rinfacciato di essere brutta, per una donna le possibilità di ascesa sociale sono veramente molto limitate. La Montalcini è dovuta andare in America.

giovedì 27 ottobre 2011

Pasolini



In un famoso video sulle dune si Sabaudia http://youtu.be/e6ki-p1eW2o Pasolini diceva che il fascismo non era riuscito a rendere fascisti gli italiani, mentre ci erano riusciti, con il consumismo, i democristiani. Descriveva in modo quanto mai icastico il berluscon-leghismo vent'anni prima del suo avvento - le televisioni commerciali iniziarono a trasmettere poco dopo la morte del poeta. I poeti hanno, come si sa, il dono della profezia. I politici della destra hanno smantellato le strutture statuali del paese, a partire dallo stesso parlamento, che è stato neutralizzato dalla legge elettorale detta "porcellum" ma il problema vero, che renderà difficilissima una qualsiasi opera di ricostruzione, è proprio quella che Pasolini chiamava "mutazione antropologica". Se però la fascistizzazione dell'Italia è passata attraverso il consumismo, ci sono - forse - realtà che, essendo sfuggite almeno in gran parte al consumismo, sono anche sfuggite alla fascistizzazione. La prima è il sud dove, nonostante l'oppressione della mafia, il consumismo è ancora - per forza maggiore di povertà - non è arrivato se non marginalmente, e infatti proprio dal sud proviene Caparezza, che dell'Italia di oggi fa una critica non solo spietata, ma soprattutto efficace e di generale consenso. L'altro forse sono i giovanissimi.

martedì 18 ottobre 2011

Scrittura

In fondo Platone aveva ragione a criticare l'avvento della scrittura, ma non per le ragioni da lui addotte. L'oralità ha un carattere quasi magico - si pensi ai racconti intorno al fuoco - che la scrittura non ha, nonostante il romanzo sia proprio il tentativo di ricreare tale magia (e infatti la sua nascita in forma moderna coincide con l'invenzione della stampa, cioè con la diffusione di massa della scrittura). Però Platone accusava la scrittura di rendere inutile la memoria; al contrario, la memoria è enormemente ampliata dalla lettura, ed è molto maggiore in chi sa leggere e scrivere che negli illetterati - probabilmente uno studente di liceo sa più cose di quante ne sapessero i cantastorie che recitavano a memoria l'intera odissea.

domenica 16 ottobre 2011

The convinction of Vincent






The sight of an exhibition of Van Gogh, with enthusiastic crowds admiring the bright colours of the late Vincent, somewhat surprises me. These blues an yellows would have been considered intolerable by everybody just half a century ago. If you look at the paintings from an artist of the Reinessance, or the Baroque, or even from most contemporary painters, you will se an harmony that - intentionally - is completely lacking in Van Gogh. In painting there are harmonic laws not different from those of music: C and E chord is harmonic and C and F is disharmonic, in the same way green and red is very harmonic and yellow and blue disharmonic. The palette of Van Gogh is intentionally a completely disharmonic palette, since he tries to express sorrow, depression and abandonment. Why then modern public finds this palette appealing? The reason is, in my opinion, that such combinations of disharmonic colours, violent and loud, are very suited for advertising and are therefore the palette the surrounds us every day - on advertising boards, on shop signs, on clips. People are so accostumed to such cacophony that they are pleased by the vanguardistic cacophonic palette of Vincent, much in the same way as people living in town like the roars of cars and the noise of streets and feel unpleasant the chirrup of birds and the silence of sea.

mercoledì 12 ottobre 2011

Carpe diem

L’oraziano “carpe diem” viene di solito interpretato come “godi più che puoi perché la vita è breve”. Certo, l’invito a godere gli effimeri piaceri c’è , ma in realtà l’esortazione significa “vivi attimo per attimo, giorno per giorno”. Se si vive ogni attimo come se fosse separato da quelli che vengono prima e quelli che vengono dopo, la catena del tempo si arresta, ed è come se il tempo non scorresse più, con il che la vita, immersa in un eterno presente, diventa come se fosse eterna – la morte diventa un attimo come un altro, non la fine di una lunga catena di eventi in successione. Che il nocciolo dell’insegnamento epicureo fosse questo ?

martedì 11 ottobre 2011

Evasione



Ho sentito in una trasmissione televisiva Galli della Loggia che si lamentava perché i sessantottini non avevano criticato l'evasione fiscale. Mi sembra insegni storia, dovrebbe sapere che l'evasione fiscale negli anni '60 e '70 era un fenomeno assai limitato, e che la sua esplosione si è avuta negli anni di Craxi (che, mi sembra, Galli della Loggia non ha mai criticato).

lunedì 10 ottobre 2011

Controriforma

Sembrerebbe che il cattolicesimo (universale) medievale fosse meno asfissiante dell'attuale. Purtroppo Lutero decretò che la fede era l'unica cosa che contava, e per reazione le Controriforma arguì che contava solo l'obbedienza, non la fede o le opere. Alcuni personaggi come Mancuso, tanti anni dopo, sembrano quasi degli eretici , specialmente agli occhi dei non cristiani perché sono tornati alla fede "che smuove le montagne".

domenica 9 ottobre 2011

Picasso



Picasso said of himeslef that when he was ten years old he painted like Raphael, and that he needed 60 years to learn to paint like children; in fact he painted always like Raphael – cubism is fundamentally a perspective with infinite vanishing points.

contemporary art











After a century of experimentations it seems that contemporary art has eventually developed his language. If you visit a museum of contemporary art you see pieces that are different and diverse, but that nonetheless all speak a common tongue, consistend and easy to recognize. A few – for instance Philippe Daverio - see the similarity among these works as repetition, and the fact that the works of nowadays are very similar to those of a few decades ago as crisis; but it is useful to recall that this is not at all new. After three centuries of experimentations, from Giotto to Raphael, classic arte eventually developed his language that was adopted almost without variation by all subsequent artists - from Raphael up to the invention of photrography. XVII and XVIII century art is somewhat repetitive, but it certainly does not represent an example of crisis. The comparison of recent contemporary art to mannerism is certainly not new, but my feeling is that we are already beyond mannerism.

Art of the Reinaissance tried to represent the reality, following the precepts of Aristotle; and the cornerstone of the art of the Renaissance is the discovery of perspective. It is more difficult to define the nature of contemporary art: the cornerstone is certainly Duchamp’s Fontana, but it’s difficult to find something coherent in the many roads that the art of XX century has explored; in my opinion, contemporary art instead of reality tries to represent feelings – the roots of contemporary art are in the Romantic movement of XIX century that eventually originated the Impressionism.

venerdì 7 ottobre 2011

Banques

Dan le web tandis que dans les mots de Tremonti il y a un fleurissement d'accuses contre les banques -par example la critique du seigneurage, ou les itnervention de Grillo - rappelant l'antique accuse catholique contre les usuries qui créent monnai de la monnaie. Mais la crise a frappé surtout les banques, qui sont dans une condition déplorable (et que en fait l'on a due sauver par l'intervention des états), tandis que ce sont les corporation - ceux qui produisent l'économie "réelle" - qui sont sortie vainqueses de la crise, et aujourd'hui ont les caisses pleines et meme émettent des bonds qui sont concurrentiels avec les bonds des états.

Vasco

Vasco contro Nonciclopedia - temo che dopo la depressione di una

vita sia un po' uscito di testa (speriamo che non si imparanoi anche per questo misero blog!). Peccato, perché le ultime canzoni sono bellissime. Vasco ha intuito che nel coatto - suo massimo fan - si annida un profondo dolore esistenziale, qualcosa del tipo "ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole", solo che la poesia è artificiosa e non vale granché, mentre la musica di Vasco Rossi è autentica - il mio caro amico l'Indiano se ne era accorto prima di me (come al solito), io ero un po' respinto da queste canzoni per una certa loro lagnosità che però è sparita nell'ultimo disco facendo uscire la farfalla dalla crisalide.

Tunnel sotto Gran Sasso-Ginevra




Ha destato grande ilarita - e scuse - il tunnel tra il Gran Sasso e Ginevra che il MIUR avrebbe contribuito a costruire. Mi sorge però atroce il sospetto che se il governo non fosse a pezzi come è, la ministr Gelmini, invece di scusarsi, avrebbe detto qualcosa tipo "prima vi fate eleggere e poi criticate".

lunedì 3 ottobre 2011

Crise






Les Etats Unis et l’Europe conduisent contre la crise deux politiques économiques indipéndentes, comme se la debâcle n’était pas globale. Les USA sont ont un endettement démesuré, due soit aux dépenses pour les guerres, soit au sauvetage des banques (il ne faut pas souligner que dans tous les deux cas la faute c’est à Bush, non pas à Obama, la droite a dechargée de ses énormes responsabilités sur le president noir). En autre, les Etats Unis consomment bien plus de ce qu’ils ne produisente, et cela depuis plus de 40 ans – l’abandonnement de la parité-or a été la conséquence de cette surconsommation. L’Europe est assez peu endetté, et produise bien plus de ce qu’il ne consomme – même les PIGS, Portugal, Espagne, Grèce et Italie, sont des pays assez productifs, seulement plus faibles que les grandes puissances économique de l’Europe comme l’Allemagne, et l’Italie aussi est très endettée seulement car il y a une évasion fiscale intolérable. Donc, il serait raisonnable de couper en Amérique et de stimuler la production avec des dépenses d’Etat en Europe. Ça va sans dire, l’on fait le contraire. L’on fait le contraire pour ne toucher pas les grandes richesse. Et l’on charge la faute à Obama.

mercoledì 28 settembre 2011

Il sacrificio di Isacco



Il sacrificio di Isacco - taluni non se ne avvedono - rappresenta la fine dei sacrifici umani, e quindi la nascita della religione. L'angelo all'ultimo momento ferma la mano di Abramo, ma soprattutto biosgna immaginare cosa sarebbe successo se Abramo si fosse rifiutato di sacrificare il figlio; certamente dio lo avrebbe dichiarato santo e benedetto. Il sacrificio di Isacco rappresenta insomma una messa alla prova dell'umanità di Abramo - prova che Abramo sostanzialmente non supera, rendendo necessario, secondo i cristiani, un secondo sacrificio di Isacco nelle vesti di Cristo.

martedì 20 settembre 2011

Rendite

Il capolavoro dei democrsitiani è stato di passare al capitalismo senza abolire le rendite feudali - un capolavoro che non è riuscito in nessun paese del mondo, e a cui pensava Pasolini quando parlava di sviluppo senza progresso. In America, per esempio, i ricchi non pagano sostanzialmente tasse, però non usufruiscono di servizi pubblici; in Italia non pagano sostanzialmente tasse, e insieme usufuriscono di servizi pubblici - l'evasioen fiscale si configura quindi come un gigantesco sussidio ai privilegiati. Prodi aveva tentato di iniziare ad intccare le rendite - programma eminentemente liberale - con il risultato che ha gettato nel panico la destra rentière e la sinistra - per tradizione non certo liberale.

sabato 17 settembre 2011

La vittoria di Vittorio


nel 1943, il re fece arrestare Mussolini non certo perché avesse cambiato idee sul personaggio, quanto perché, con l'Italia e anche la Germania ormai sconfitte, sperava di salvare la corona trasformando Mussolini in capro espiatorio. Trovò appoggio nei gerarchi fascisti che nel gran consiglio del fascismo deposero il dittatore. Togliatti (essenzialmente), contro il parere dei liberali antifascisti, decise che le brigate partigiane allora formatesi dovessero combattere nel nome del re - essenzialmente per mantenere il Paese unito ed evitare una guerra civile. Il risultato è stato che 1) gli italiani di destra è convinta che Mussolini sia stato vittima di un tradimento da parte dei partigiani (e non dell'eterno opportunismo delle élites di destra); 2) gli italiani di sinistra non realizzano che il Paese ha perso la guerra, perché considerano solo gli ultimi due anni di questa; 3) il fatto che l'Italia sia stata sconfitta e che quello del re era solo un éscamotage è invece del tutto chiaro agli ex alleati Francia, Gran Bretagna e USA, che ci hanno trattato come semi-colonia fino al 1989. Il popolo italiano spesso nei momenti di crisi dà il meglio di sé; le élites all'idea di perdere i privilegi vengono prese dal panico ed elaborano dei papocchi che non hanno paragoni al mondo.

domenica 11 settembre 2011

Euro

D'après le site web Mish's :
A Marseille a été convoquée une réunion du G7 pour discuter de la crise globale; "du moins les burocrate on realisé qu'il est impossible d'avoire une union monétaire sans une union fiscale. Il ya donc deux choix: 1) sauver l'euro et détruire la souveraineté nationale 2) sauver la souveraineté nationale et détruire l'euro.
Il ya une troisième possibilité, en consideration de la teendence des burocrates de meler tout: détruire soit l'euro, soit la souveraineté nationale".

sabato 10 settembre 2011

Economistes autrichiens

Les authorités preposées à la politique économique mondiale sont presque toutes d'école ou keynesienne ou monétaristes, Si l’on feuillette les sites web dediés à l’économie (je parle des sites sérieux, non pas les complottistes), l’on s’aperçoit que le webbers sont à l'unanimeté adeptes de l’économie autrichienne. Cela soit pour bloggers de gauche que pour bloggers de droite. Et cette unanimité est bien fondée, car la crise mondiale d'auhourd'hui est très bien expliquée par les modèles autrichiens ou de Fisher, tandis qu’il contredise les modèles dominants keynesiens et monétaristes. Dès que le monétarisme est une version de droite du keynesisme, l’on peut bien dire qu’il s’agit de la debâcle du keynesisme, qui hélas s’est revélé un truc excogité par le perfide anglais Keynes, qui nous a fait croire qu'il s'agissait d'une sorte de marxisme (il a tiré de marx beaucoup de son armamentaire), tandis que la croissance incroyable des derniers 70 ans était fondée sur une montagne de dettes. Les autrichiens ne sont pas des grands économistes, mais ils sont honnêts – c’est une péculiarité des autrichiens an général, Hitler même n’a jamais abrité ces idées, au contraire, il les a exposés clairement dans Mein Kampf, solution finale incluse,

Corruzione

Molti pensano che la corruzione sia figlia della democrazia. In realtà la corruzione è molto più forte e diffusa nelle dittarure, solo che non si vede – anzi, proprio il fatto che non si vede la favorisce, insieme con il fatto che i dittatori tutelano il privilegio e l’arbitrio. Ricordo molti anni fa un film con Nino Manfredi, in cui un gerarca onesto, che si era avvicinato al fascismo per motivi ideali, per quanto sbagliati, si fosse accorto come gli altri gerarchi fossero ivnece diventati fascisti solamente perché quella posizione dava loro la possibilità di rubare a man bassa. Il film è un caso isolato, si è molto insistito sulla violenza e la soppressione della liebrtà, quando insistere sul dilagare della corruzione avrebbe forse fornito agli italiani un elemento che mancava loro – appunto, la corruzione nelle dittature non si vde. Ma credo che a quel punto il paragone con i democristiani sarebbe stato inevitabile, e tutti hanno preferito sorvolare.

martedì 6 settembre 2011

Streik

Heute is Generalstreik gegen die Okonomische Politik der Regierung. In meinem Nachbarschaft beinahe niemand hat in den Streike getreten. O tempora o mores!

sabato 3 settembre 2011

Eurolandia

Je suis costraint à nouveau à reporter l'analyse de Mish's:
Gold may become even more volatile as the ECB and IMF attempt more futile efforts to "save the Euro". These foolish efforts to "save Greece" (in reality save stupid European banks that made foolish loans to Greece) has tripled or quadrupled the pain those banks are going to feel.

What may initially have been a 40 billion Euro boondoggle now likely approaches a 150 billion Euro boondoggle and the EU wants to throw yet another 100 billion Euros at it. In the meantime, Italy looks prepared to blow again.

How much more of this will citizens of Germany, Finland, and Austria put up with? How much austerity can citizens of Greece, Spain, Portugal, and Italy take?

This can easily come to a crisis head as soon as next month, or even next week.

Scientists

A scientist is an artisan; today we attempt to move from handicraft to industry, with impact factors and the like, but I feel it will not work; carpentry has always remained a handicraft, and nobody tries to make an industry out of carpentry.

venerdì 2 settembre 2011

Traffico



Percorrendo il Grande Raccordo Anulare di Roma e la tangenziale di Napoli ci si presenta uno spettacolo completamente diverso. Sulla tangenziale di Napoli - città che associamo al disordine e all'anarchia - un flusso laminare di automobili tutte alla stessa moderata velocità; sul Raccordo di Roma dei momenti di folle accelerazione seguiti da improvvisi momenti in cui ci si ferma quasi completamente o del tutto. In realtà a Roma ognuno guida come se ci fosse solo lui in strada, per cui accelera appena possibile, salvo poi dover bruscamente rallentare quando c'è un minimo di ingorgo, generando un movimento ondulatorio che rallenta completamente il movimento; lo stesso vediamo agli incroci, in cui ciascuno cerca di passare per primo, con il risultato che ci vuole il doppio del tempo per attraversarlo e che cinque persone creano il traffico dicinquanta; a Napoli pur nel disordine e nell'assoluta indifferenza per il codice stradale sono abituati da millenni alle alte densità e guidano sapendo di non essere soli.

lunedì 29 agosto 2011

Euro

Je reporte tout simplement ce qui écrit Mike "Mish" Shedlock
http://globaleconomicanalysis.blogspot.com dans son blog à propos de l'euro

"Mrs Lagarde issued a thinly-veiled attack on the ECB’s rate rises and Europe’s fiscal austerity drive. “Monetary policy should remain highly accommodative, as the risk of recession outweighs the risk of inflation. Fiscal policy must navigate between the twin perils of losing credibility and undercutting recovery,” she said.

Tim Congdon from International Monetary Research said it is folly to force Europe’s banks to raise money too quickly or crystallize losses abruptly. This will cause a monetary implosion and a repeat of the 2008 disaster.

He said the ECB’s restrictive policies over the last 18 months and the lack of EMU fiscal union have doomed the euro to certain break-up.

“It cannot be saved. Banks will suffer large losses,” he said.
Embrace the Fact "Banks Cannot Be Saved"

This mess cannot be saved. Tim Condgon bemoans the fact. I say, embrace the fact!

Tim Congdon wants to kick the can down the road. Christine Lagarde is clearly angling for more taxpayer bailouts.

Just what the hell does it take for people to realize that throwing more money down the drain cannot solve a damn thing?

Banks are going to take losses. That means bondholders are going to take losses. It is nonsensical to assume anything but that. It is equally nonsensical to suggest there is a way around it. The sooner we embrace the simple facts of the matter, the better off everyone but the bondholders will be.

Attempts to shove more bailouts on the backs of already over-leveraged taxpayers will stunt the recovery for years more to come "

domenica 28 agosto 2011

Mediazione

Mediazione significa rinunciare a qualcosa in cambio di qualcos'altro da parte dell'altro; effettuiamo una mediazione quando per esempio acquistiamo qualcosa. Gli italiani sono poco propensi alla mediazione: sono tipiche le assemblee di condominio in cui nessuno vuole rinunciare a niente e si ha il muro contro muro fino allo sfinimento; per mediare occorre infatti mettersi nei panni dell'altro per poter valutare se il "prezzo" è giusto, occorre avere una qualche visione generale, e gli italiani sono inesorabilmente legati al loro particulare.

sabato 27 agosto 2011

Science and politics


Many scientists complain - I am thinking in particular to the editors of the Italian edition of "Scientific America - Le Scienze" - that science is not present in the public debate and that scientists appear rearely in the media. In Italy this is in part due to the prevalence of the humanistic culture and on the preponderance, until a few decades ago, of Croce phylosophy, that despised science. But the situation is not much different in the english-speaking countries. Even there, where great attention and funding is paid to science, writers and other humanists play a more important role in the society. Incidentallu, a day I was watching Margerita Hack on TV. The astronomer is fascinating, but something was not convincing. After a little, I realized that she lacked a political perspective in her talk. A novelist, a poet, a philosopher, even when speaking of apparently neutral issues, such as love, always have a political perspective, and in fact intellectuals are writers, since Voltaire and even Pico della Mirandola. This is not the case with scientists, with sparse exceptions, for instance information scientists or Noam Chomsky, or Jared Diamond and many other ecologists. This lack of political perspective dates back, unfortunately, to Galileo. Galileo was not satisfied with the prurely intellectual approach of Copernicus, that stated that his heliocentrism was a purely mathematical idea, and wanted instead to convince the Church of the philosophical and political importance of the subject, that changed completely the vision of the world of the Midlle Ages. The Church almost condemned him to death, and allowed to proceed with scientific research, provided that science had no political implication. The Church was aware of the practical importance of scientific research, and of the danger of political implications. Nowadays, scientists complain for a reduced role, but inconsciously continue to separate science and politics.

Libia


Riusciremo dunque a far cadere - come è già avvenuto per l'Iraq - la Libia nelle mani di Al Qaeda?

lunedì 22 agosto 2011

Nuoccio dunque sono

Quante volte capita che ti taglino la strada con rombandi Audi, o che parcheggino strettissimi dietro di se. Al maleducato non viene nessun vantaggio (dovrà fermarsi al semaforo e non guadagnerà certo spazio al parcheggio), però, infastidendoti, avrà fatto notare la sua esistenza. "Nuoccio dunque sono", è il principio che ha sostituito il motto cartesiano da quando pensare sembra essere diventato del tutto superfluo. L'automobile, che ci rende tutti più animaleschi, rivela particolarmente questa psicologia, che sembra modellata su quella della sfrenata competizione capitalistica (e che però è, almeno nelle situazioni ideali, una competizione di idee), ma ha invece a che fare con il f enomeno visto tante volte in TV per cui, gli anonimi spettatori di un qualche evento televisivo, quando si accorgono di rientrare nell'inquadratura di un personaggio intervistato, alzano la manina per salutare. Anzi, se volessimo seguire la divertente e profonda analisi di Marco Cipolla, siamo pienamente nel campo dello stupido: il padrone delle ferriere danneggiava il lavoratore per avvantaggiare sé stesso, mentre colui che parcheggia stretto dietro di me danneggia me e non avvantaggia sé stesso.

sabato 20 agosto 2011

Barbari


Qualche tempo fa scrissi un post su come fosse cambiato il paesaggio italiano (http://castorphans.blogspot.com/2010/06/paesaggio-italiano.html); va aggiunto che gli ultimi 15 anni sono stati non dissimili dagli anni '50, gli anni del sacco di Roma. In quegli anni - politicamente così simili ai nostri - vennero cementificate le aree periferiche delle grandi città, nel caso di Roma distruggendo il magnifico paesaggio della Campagna Romana, oggi è stato annientato il paesaggio di borghi e campagne che caratterizzava tanta pare d'Italia e che faceva da sfondo ai quadri del Rinascimento. A Roma, Portuense, via della Muratella, che insieme ad altre strade del settore ovest e sud attraversavano un paesaggio rurale ancora del tutto simile a quello del XVII secolo, oggi sono un filare di capannoni e centri commerciali; in Veneto, la riviera del Brenta ha fatto la stessa fine.

mercoledì 17 agosto 2011

Aura

In a recent post I wrote that pieces of art that don't share power don't have aura. Does this mean that art is not intrinsic in the piece of work, but is in the eye of the watcher, not the individual eye, but in the collective eye?

Economie et politique

Plusieurs pensent que l'idée fondamentale de Marx était que l'économie (la structure) est la cause de la politique et de la culture (la sovrastructure). En realité, c'est presque le contraire: pour Marx la structure c'est la subdivision en classes - qui entraine le modèle économique dominant - et la lutte parmi celles - qui entraine l'économie; la sovrastructure est representée par la conceptualisation que nous faisons de la structure, c'est à dire laxement la culture. L'idée que l'economie est la structure est une idée catholique - les catholiques donnent une importance démesurée à l'argent, je ne sais pas pourquoi - est est à la base de la politique suivie dans le batissement de l'Union Européenne, qui commenca comme union économique (et en suite comme union monétaire) dans l'éspoir que l'économie entrainait la politique.

BCE

Est-ce que peut-être, à la suite de la crise économique, on arrivera enfin à une politique économique européenne? Plusieurs se sont plaigné que nous avions un marché commun, une monnaie unique, mais pas de gouvernement de l'économie commun; avec les décisions de la BCE - inique bien sûr - qui passent par dessous de l'Allemagne justement hésitante dès qu'elle doit financer les mésures de la Banque de Frankfurt, nous avons déja un gouvernement européen. L'idée demochrétienne que l'économie (l'euro) aurait trainé la politique c'est peut-être averée.

martedì 16 agosto 2011

Tifo

Prima della caduta del muro di Berlino si era costretti a schierarsi con una parte o con l'altra, come in una guerra; la maggior parte degli italiani, a dire il vero, non amavano né l'uno né l'altro blocco, la maggior parte seguiva il vecchio principio "o franza o spagna basta che se magna", tuttavia lo schierarsi era inevitabile. La serietà dello scontro portava poi alla serietà dei politici, e al rispetto reciproco che si ha fra "eserciti" contrapposti, rispetto che nasce dal timore e dall'odio.

Caduto il muro, il dibattito politico è diventato identico al conflitto tra tifosi di squadre avverse, implacabile proprio perché innocuo.

lunedì 15 agosto 2011

Aura


At last I visited the MAXXII, because I wanted to see the exposition of Michelangelo Pistoletto - a great artist, would he be born outside Italy, he will be famous as Damien Hirst or Jeff Koons, but perhaps he doesn't care. The museum is dedicated to italian art after 1980, and I was impressed by the fact that the fine works here exposed are often very poetic, but they lack the aura that I instead found in a work of the Chapman - one of the two only foreign artists present. What is thus aura? The works of the italian artists were more creative, and the fightful figurines of Chapham are somewhat artistically cheap, but probaby they are more relevant, since they tell us something important about the XXth century. And since their quotation are much higher, so that they share the aura of power.

Ammuina


E così Tremonti è riuscito a farsi prestare i soldi dai tedeschi - questo significa che la BCE compra i BOT - senza tagliare niente e dando qualche bella bastonata ai lavoratori - tanto per sembrare "rigoroso". Il tutto con la copertura dell'Europa, che, non dimentichiamolo, non si era accorta di nulla della Grecia finché non sono arrivate al governo le sinistre. Mandano i bilanci a gambe all'aria, ma come fanno ammuina loro non li batte nessuno.

venerdì 12 agosto 2011

Museum





"Fontaine" by Duchamps has many meanings, but the ultimate meaning is an irony on museums, that instead of preserving art destroy it. Much of the art of XX century share this idea that art cannot be put in museums, and many artists tried to make this impossible, by creating very large instalments that are unfit to traditional museal spaces - but the museum didnt resing, they created even larger, huge buidings, such as that of Bilbao or MAXXI! Fortunately it doesn0t exist yet a museum that can host the creations of Christo.

Cartainty

It is very bad science to look for definitive evidence, since definitive evidence is impossible – as Popper among others strongly advocates, all scientific truths are provisional - and it’s amusing to see many scientists seeking certitudes like men of faith. Scientist ultimately should be heir of Socrates and of his awareness of constitutive ignorance.

lunedì 8 agosto 2011

Bas-salaires



A la fin de la II Guerre Mondiale, l’Italie avait une seule ressource: un grand nombre de paysan misères et presque analphabètes. Les gouvernements et l’industrie misèrent donc sur l’exploitation intensive de cette ressource: avant tout, en stimulant l’émigration interne, et puis et surtout en s’appuyant sur une production industrielle de baisse qualité, mais peu coûteuse, grâce à cette force de travaille que l’on pouvait payer très peu. L’example parfait c’est la cinquecento, une voiture ingénieuse du point de vue méchanique et très peu coûteuse, mais minuscule, lente, assez dangereuse – très semblable aux voitures super-économique que maintenant l’Inde fabrique. Tout le monde reconnaîtra dans ce modèele, cette politique baisse qualité – bas salaires le modèle qui est suivi par la Chine aujourd’hui et qui pousse un boom chinois semblable au boom italien des années cinquante. Mais il y a une différence importante: en Chine on investit les revenues de cette croissance explosive dans l’instruction et la récherche, de façon que dans dix-ving ans, quand la politique des bas salaires ne séra plus faisable, la Chine passera d’une économie fondée sur les bas salaires à une économie mûre et de meilleure qualité, pas très différente de l’économie de l’Allemagne, qui est toujours, même dans cette période de crise globale, peut-être la plus competitive du monde. En Italie, nous avons continué avec la politique des bas salaires, sans passer à une économie plus mûre fondée sur les productions à fort taux d’innovation et de récherche, en confiant sur l’exportation à l’Allemagne et sur la soutien du marché intérieur par des politiques “keynesiennes” d’endettement, de dévaluatation de la lira, de déficit publique. L’on dira que la Chine a un marché intérieur immense – mais le marché Européen qui a representé la fortune du nord-est, mieux collegué à l’Europe centrlae que toute autre macro-région d’Italie, n’est pas petit. Et surtout il faut rappeler que au début des années ’60 il y a eu en Italie un tentatif de developper une structure industrielle fondée sur les ahutes téchnologies. L’example le plus connu c’est celui de Mattei, mais il ne faut pas oublier le cas de Natta et le dévéloppement important de la chemie, et même du nucléaire:l’Italie fût parmi les premiers Pays, avec l’Angleterer et les Etats Unis, à batirs des centrales nucléaires, à Latina et au Graigliano. Je suis un antinucléariste convaincu, mais la signification du nucléaire aux années ’50, bien avant la naissance d’une conscience environmentelle, a une signification bien différente qu’ aujourd’hui. Ce tentatif fût bloqué par les claisses politiques, je soupçonne du moins e partie sours préssion des Etats Unis, qui ne toléraint pas la concurrence italienne, et la mort tragique de Mattei en representa symboliquement l’éclipse.
Et maintenant? La Chine, l’Inde, le Brésil, ont des salaire bien plus bas que l’Italie, l’euro empêche la dévalutation de la monnaie et réduit l’avantage des exporations italiennes en Allemagne – le nord-est presque totalemente déindustrialisé aujourd’hui. Il fallait, en 2000-2002, faire ce que l’on n’avait pas fait pendant les dernières 50 ans, de passer à une écononmie fondé sur linnovation. Je crains que désormais nous avons perdu ce train.

Tu sei speciale perché sei mio figlio

Guardando i bambini di una qualsiasi famiglia italiana, mentre frignano, fanno i capricci, disturbano i vicini – come viene sottolineato dagli osservatori stranieri – non si può mancare di osservare nello sguardo compiaciuto dei genitori un messaggio che verrà inviato infinite volte nel corso della prima infanzia ai pargoletti: “tu sei speciale perché sei mio figlio”. Il messaggio è ambiguo: il bambino è speciale, ma in fondo di per sé non vale nulla, è speciale perché è figlio dei suoi genitori. Questo messaggio forse spiega il misto di vittimismo, di mancanza di fiducia in sé stesso – gli stranieri, specialmente francesi, ci disprezzano perché in guerra non ci buttiamo nel combattimento – che derivano dall’annullamento del figlio rispetto al genitori – e di narcisismo, supponenza, vanteria, che derivano dal fatto di essere “speciale”.
Il messaggio rimane fondamentalmente inconscio. Quando l’infante non è più infante e comincia a parlare il padre si incarica della costruzione del super-io cosciente, impartendogli come preziosa massima di vita che deve pensare solo a sé stesso e che deve farsi strada a gomitate (nel caso migliore). E da qui l’inesistenza della dimensione collettiva in Italia – anche nelle persone di sinistra.

Vélazquez



Vélazquez’s paintings of mighty men are not flattering: the men of power are portrayed with inflated bellies, lumpy noses, prominent chins, bovine eyes. Vélazquez obviously didn’t like the power and thought that the power of art was much more mighty than the power of sword. Innocenzo X refused his portrait as too “realistic”, but this was not the case of the king of Spain, that instead encouraged and patronized Vélazquez. The message of the king was “it doesn’t matter if you portrait me as a semi-idiot, I am the king, and I will reign even if being an idiot.” But the last move was to Vélazquez. In his large painting “Las Meniñas” he portrays ... himself portraying the king – the king and the queen can be seen only in a glass in the centre of the painting. The mightiest is the artist, the king is secondary. Moreover, since it is evident that the king and the queen are opposite to the painter, outside the surface of the painting, any watcher can be considered to take the place of king – he who appreciates art is a king.

The provocations of Hirst are not much different, although much less ingenious.

domenica 24 luglio 2011

Debito

Riporto quanto scritto da Loretta Napoleoni sull'ultimo "Venerdì" di Repubblica (p. 57): "Il nostro debito pubblico è pari al 120% del PIL (...) 1800 miliardi di euro. (...) Nei prossimi cinque anni l'Italia dovrà rifinanziare la bellezza di 900 miliardi di euro. (...) Che significa tutto ciò? Che se i mercati decideranno di non prestarci più soldi, come è avvenuto per Grecia, Portogallo e Iralanda, non sarà possibile varare un piano di salvataggio: l'Europa unita non ha a disposizione tanto denaro. Morale: se il governo non agisce subito imponeno una tassa patrimoniale una tantum pesantissima (...) rischiamo proprio di finire come i vicini greci.

sabato 23 luglio 2011

Leonard

We are often astounded by the scientific achievements of Leonardo and by the visionary nature of his drawings of plants, anatomy and geology. Although he was also an ingenious engeneer - and his most famous inventions such as the helicopter or the parachute testify this - I think that he begun to draw the things of nature, in particular anatomy, not for scientific interest, but in relationships with painting - the knwoledge of anatomy is essential for the portrait of a human body.

Drawing




Architecture still relies on the Reinessance idea that if you can draw, you can create the world - buildings, paintings, machines, a few century after industrial objects - and thus you are like god. The free masons symbolism of square and compass and the famous painting of the creation where god is represented as an architect is based on this idea. A corollary to the idea is that the architect - not the painter nor the sculptor, that create only images of the world - is like god. The idea is still among us: if you are acquainted with architects you certainly had the feeling that they believe to be able to do everything - to be omni-potent. But science, that rised at the end of the Reinessance - has told us that the structure of the world - and therefore the ability to modify it or even create things - is based on certain mathematical relationships among the parts - in some way Pythagorean conceptions are at the base of our modern vision of the world, and it is no case that Kepler was guided by Pythagorean principles in the discovery of the laws of motion of planets. Drawing as nothing to do with these mathematical relationships, although it can suggest them, and this explains why archtitect believe they can do everything but usually are able to do nothing - often not even buildings.


venerdì 22 luglio 2011

Meier




I recentrly visited the "Jubilaeum church" of Richard Meier in Tor Tre Teste, in the suburbs of Rome. Simply perfect, and the comparison of this church with the "Ara pacis", that is not a very successful building, imposes a couple of consideration. The first is that the commisioner of a building does matter: the Church has a little more experience than Walter Veltroni in art and architecture. The second is that the leftist government of Rome of the former years wanted to break drastically with the past in inserting a modernist intervention in the fundamentally baroque urban tissue of the centre of Rome - but at the same time asked Meier not to break too drastically with the case that dated to the '30s of the last century and was a modest example of fascist rationalism -so that the german architect was obliged to reconcile his "lecorbuserian" conception with the fascist pompous attitude, he had to mantain more or less the original proportion and the organization of the ceiling, he had to build a wall of travertine - travertine was much loved by fascists because it reminded the Colosseum, but originally travertine was a relatively poor material that was hidden - in the Colosseum and elseqhere, by wonderfully coloured marbles .... In practice, the usualo stop and go strategy of PCI-PDS-PD

lunedì 11 luglio 2011

Default





Prodi aveva proposto al Paese di fare qualche sacrificio per risanare il mostruoso debito pubblico e restare nell'euro. I lavoratori tutto sommato furono d'accordo (sacrificio più, sacrificio meno), ma al 20% ricco del paese venne quasi una crisi isterica: "mi vogliono togliere qualche euro, sono rovianato! (in stile zio Paperone). Prodi cadde, venne la politica di "tolleranza" dell'evasione e di aumento della tassazione indiretta di Berlusconi e Tremonti. Vent'anni dopo, siamo sull'orlo della bancarotta. Il bel sito http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/ chiama l'Italia "l'elefante invisibile".










Incidentalmente, questo 20% più ricco attualmente ha i soldi che gli escono dalle orecchie. Se per una volta toccassimo i forti invece che come al solito i deboli, mi sa che avremmo un bilancio florido; fu del resto l'errore di Prodi, chiedere sacrifici a tutti, invece di chiedere di più a chi ha di più - del resto a un democristiano non si può chiedere di diventare socialista.










martedì 28 giugno 2011

Bobbio

La schematizzazione di Bobbio delle posizioni politiche in termini di libertà e uguaglianza è una trattazione onesta, ma rimane tuttavia completamente nell’ambito della saggezza convenzionale e soprattutto è (dialetticamente) astratta - le due cose, del resto, sono equivalenti, tutto il pensiero convenzionale è astratto. Il corrispettivo concreto dei concetti astratti di libertà e uguaglianza si estrinseca in due domande: 1) come assicurare il benessere all’intera collettività? 2) è auspicabile che il potere sia del popolo? Per comprendere bene questi due punti, occorre partire dalla condizioni effettive. Per quanto riguarda 1) ce ne siamo abbastana dimenticati, ma fino agli anni ’50 la norma per la stragrande maggioranza degli uomini – per quelli che vivevano di lavoro - era la miseria. Con gli anni ’50 si passa alla società dell’opulenza - in Occidente, perché nel resto del mondo il passaggio sta avvendeno proprio in questi anni. E anche se il capitalismo scricchiola e le problematiche ambientali diventano sempre più urgenti, per ora non ci sono segni che questa sia destinata a finire - vedremo. I paesi del socialismo reale non sono riusciti a passare all’opulenza, e questo li ha condannati a morte, tenendo anche conto che l’argomento con cui Marx giustificava la superiorità del comunismo non era la cattiveria dei capitalisti (argomento piccoloborghese), ma (all’incirca) che il comunismo garantirebbe una maggiore produttività rispetto al capitalismo (per capire esattamente cosa intendeva Marx va tenuto conto tuttavia che comunismo non è la stessa cosa di socialismo, ciò che effettivamente poi è stato realizzato). Il punto 2 parte dall’osservazione che il potere, in tutti i Paesi, è saldamente nelle mani di élites, e nelle mani di élites burocratiche era anche nei Paesi del socialismo reale, che vedevano come la peste quello che in teoria sarebbe stato il programma, cioè il potere dei soviet. Del resto, i tentativi ripetuti di Mao di dare il potere al popolo si sono rivelati disastrosi, il che sembrerebbe suffragare la risposta negativa alla domanda 2 su cui concordano liberali e comunisti storici. Tuttavia, finora abbiamo sperimentato economia privata e socialista con potere nelle mani di élites e forse (in Cina) economia socialista con potere nelle mani del popolo; ci manca la quarta combinazione: sarebbe da provare.

domenica 26 giugno 2011

destra e sinistra




Tra i documenti degli ultimi esami di stato c’era un brano di Norberto Bobbio in cui distingueva le posizioni politiche secondo la coppia libertà/uguaglianza, per cui si avevano da sinistra a destra autoritarismo-uguaglianza (sinistra estrema e moderata), libertà-uguaglianza (socialdemocrazia), libertà-disuguaglianza (liberalismo), autoritarismo-disuguaglianza (estrema destra). L’osservazione è giustissima, solo che distrbuire le quattro posizioni su una linea sinistra-destra si ha che gli anarchici finiscono tra libertà-disuguaglianza! Lo schema non è una linea, ma un piano, che allora risulta molto esplicativo.
Bobbio è proprio piemontese, onestissimo, ma un po’ ottuso.

Proletari





La connotazione negativa di piccolo borghese e quella positiva di proletario, ancorché abbia origine di sinistra, sembra un dato acquisito. Identificando i primi con gli impiegati, i secondi con gli operai (il che è una supersemplificazione e si presta anche a critiche importanti, in quanto la distinzione tra borghesi e proletari passa piuttosto tra chi vive di lavoro e chi no, con i piccolo borghese in una posizione intermedia), e in base a un’analisi più psicologica che politica, il carattere degli impiegati si caratterizza per la falsa coscienza e per una certa difficoltà nel relazionarsi serenametne con gli altri, quella degli operai per l’affabilità e la socievolezza. I sottoproletari in questo assomigliano curiosamente per certi versi agli impiegati. La spiegazione usuale è il carattere socializzante della fabbrica rispetto a quello individualistico del lavoro impiegatizio. Tuttavia credo che sia più importante il rapporto tra spirito e corpo, che è stretto in chi usa le mani, e invece scisso in chi lavora con la penna (non si può dire col cervello, spesso, in quanto il lavoro impiegatizio è altrettanto ripetitivo di quello di un operaio, spesso di più).

Semeraro II



L’osservazione di Semeraro che molte radici latine sono in realtà assai simili a termini accadici conduce quest’autore a ipotizzare un’origine di tutte le lingue dall’accadico. Che l’accadico sia alla radice almeno della superfamiglia nostratica, che comprende lingue indoeuropee e semitiche è plausibilissimo – anche se Semeraro sembra propendere per un albero geneaologico simile ai raggi di una ruota, in cui le varie lingue derivano direttamente da un antenato accadico senza passaggi intermedi, dico sembra perché non è affatto chiaro cosa pensi della genesi delle lingue. Le radici individuate da Semeraro per il latino sono però soprattutto – almeno quello convincenti, perché molte etimologie da lui proposte sembano assai deboli – nomi di località, mentre le radici classicamente indoeuropee – filius, pater ecc. – non sembrano avere corrispettivi accadici – sembra, perché Semeraro ancora una volta non le discute, secondo un uso ben consolidato tra i fautori di una “scienza alternativa” ma diffuso un po’ fra tutti di non parlare di ciò che cotnraddice la teoria. E’ possibile, quindi, che si tratti di prestiti da una lingua preesistente, per cui il latino deriverebbe dalla fusione di una lingua indoeuropea con una non indoeuropea. Del resto il mito che sta alla base dell'Eneide dice proprio che la stirpe di Roma deriva dalla fusione dei latini (indoeuropei) con i troiani non indoeuropei (sembra parlassero una lingua simile al frigio).

Liquidité

Je lisais l’article “follow the money” de Napoleoni dans le “Venerdì di Repubblica”, qui soulignait le paradoxe d’une période où l’economie stagne, les bilans des étaux sont en souffrance, pas seulement ceux de l’Europe mais aussi celui des Etats Unis, gravé par les plans de sauvetage des banques qui risquaient le default, et pourtant il ya une liquidité énorme dans les casses des grandes corporations. Napoleoni y voit une malice des corporations, mais du point de voie strictement économique, il s’agît d’une sorte de trappe, où les entreprises n’investissent pas car il n’y a pas de demande suffisante, et la faute d’investissements empeche l’expansion de l’économie et donc de la demande. Il faut ajouter que les entreprises émettents des bonds qui ont une redditivité très haute, et que somme toute ils ont deplacé leur activité de la production à la finance. L’on ne peut pas sortire de cette trappe par les méthodes triditionaux, ni keynesiens, car le déficit est déja énorme, et une augmentation des dépenses publiques porte à une augmentation de l’inflation seulement sans croissance, ni monétaires, car le cout de la monnaie est déja très base, presque zero aux Etats Unis. Il y a toutefois la solution d'augmenter la taxation, surtout aux Etats Unis où son poids est presque nulle – mais cela trouve une forte opposition des entreprises, bien sûr, et surtout une opposition idéologique, après vingt-ans où la taxation a été abusivement consideré la mère de tous les dommages économiques.

Socialdémocratie

Hélas, ils ont devisé de détruires les social-démocraties, qui ont l’étrange prérogativa d’être l’Antichriste pour la gauche extrème, et indistinguable du communisme pour les “libéraux”. Ils procèdent avec méthode: ils ont commencé par la Grèce, qui a désoromais fait default, ils concentrent leurs efforts sur l’Italie, qui a un bilan désastreux, gravé par une dette publique énorme, et par des dépenses de l’état, souvent corruptes, hors contrôle depuis la chute de Prodi. L’objectif est de désintégrer l’Euro, sans lequel la stabilité des économies de France et Allemagne est impossible.

lunedì 13 giugno 2011

Canne



Nella battaglia di Canne, Annibale distrusse completamente l'esercito romano, tanto che negli anni successivi si dovette ricorrere alla leva dei giovanetti. Maarbale, il suo generale, gli consigliò di procedere subito a distruggere Roma, ma Annibale preferì aspettare e questo probabilmente segnò la sua sconfitta finale, come sosteneva il presuntuoso generale Montgomery. Ma non credo che Annibale sia stato vittima di un errore tattico - credo piuttosto che abbia manifestato la sua natura di leader democratico. Sono quasi certo che si aspettasse la ribellione dei popoli italici contro i romani, che non arrivò. Sono quasi duemila anni che gli italiani aspettano di vedere chi sia il vincitore prima di mobilitarsi.

sabato 11 giugno 2011

Tra Scilla e Cariddi

Da una parte le teorie complottistiche del web, che propugnano una scienza parallela occulatata - dicono - dalla scienza ufficiale: Tesla, Bendandi, signoraggio. Dall'altra per esempio gli editorialisti di "Le Scienze" per cui se sei contro OGM e nucleare ti accomunano con papa Ratzinger e con l'oscurantismo. Mah, l'avventura era cominciata - con Galileo e Copernico e in realtà già nell'antica grecia - come il manifestarsi del libero pensiero contro le dottrine dogmatiche del papa e dell'imperatore - oggi i papi e gli imperatori invece di sparire si sono riprodotti e moltiplicati.

Terremoti



E così il terremoto dell'11 giugno a Roma non c'è stato, ovviamente. Credo che queste psicosi nascano dal desiderio di tenere tutto sotto controllo. Per cui quando avviene qualcosa di negativo non è più concepibile che si tratti semplicemente di qualcosa che sfugge al controllo umano, di qualcosa di imprevedibile o ineluttabile, ma deve esserci stata omissione, deve esserci un complotto della "scienza ufficiale" teso a occultare i risultati del sismologo non diplomato Bendandi - un persona stregonesca ma per altro intelligente. Allo stesso modo, quando un paziente muore di una grave malattia, non si pensa semplicemente che le gravi malattie sono spesso mortali, c'è stata sicuramente "malpractice" da parte del medico. Credo che questa ansia di controllo nasconda un profondo terrore della morte.





lunedì 6 giugno 2011

Rossini



Quello che mi piace di più di Rossini è che dalla musica si sente benissimoche era matto – come diceva Baricco una volta. Non è solo il ritmo esagitato, sono anche gli intervalli e l’armonia stralunata.
Poi, una mattina, mi sono messo per qualche minuto ad ascoltare un pettirosso che cantava sotto casa mia; gli stessi effetti di Rossini! Che i pettirossi siano matti? O è forse una caratteristica di tutto i dinosauri, di cui i pettirossi sono diretti discendenti? Su quest’ultimo punto non so, perché altri uccellini hanno un canto molto più sano, come l’usignolo o il merlo.

Battiato

Le canzoni di Battiato sono celebri soprattutto per il contenuto esoterico-sapienziale. Quello che però trovo eccezionale, è la musica. Si tratta di frammenti musicali di scarto, recuperati da altre canzoni, assolutamente banali e scontate, che però l’artista arrangia in modo da dargli un senso altamente poetico – in modo molto simile a diversi pittori che crean opere meravigliose fatte di immondizia e rifiuti. L’operazione, oltre a ridare vita a pezzi di musica sostanzialmente morti, credo sia alla base dell’estrema popolarità di Battiato, molto amato da dj e da fruitori di musica assai naif che probabilmente neanche ascoltano pieneamente i testi.

Dai diamanti non nasce niente

Ho letto con divertimento il libro di Serena Dandini “Dai Diamanti non ansce niente” sulla sua passione per i giardini. Di giardinaggio, niente o quasi, in compenso è un magnifico saggio sui gusti di un radical-chic. E mi ha fatto riflettere su come il termine sia di massimo disdoro, quando questa categoria – proveniente dalla sinistra, più dalla piccola borghesia che dall’alta borghesia – in Italia è stata certo di scarso aiuto per le masse, ma in compenso ha parzialmente supplito alla mancanza di una borghesia progressista (qualcosa del genere dicevano anche quelli del “Manifesto” a proposito di sé stessi); il fenomeno esiste del resto, in modo attenuato, in tutto l’occidente, in quanto la borghesia ha perso molto del ruolo progressivo che aveva nel XIX secolo e si è in genere ripiegata su posizioni più o meno reazionarie o fasciste – tranne forse che negli Stati Uniti.

Libero arbitrio

Leggevo su “Le Scienze” di giugno di una neuroimmagine che metteva a cofnronto il cervello di persona onesta e di una disonesta; la seconda aveva un settore attivo, mentre l’altra aveva un settore disattivo. L’articolo parlava dell’uso della neuroimmagine in tribunale, sostenendo in sostanza che la seconda persona non era colpevole per la sua disonestà, in quanto la colpa era del cervello. Si sentono spesso argomentazioni simili riguardo alla neurobiologia, però penso che sostanzialmente confondano la causa con l’effetto: non l’attiità di quella parte del cervello che “causa” la disonestà. Ma è la disoentà che attiva quella parte del cervello. Il tutto nasce da una malintesa idea del materialismo e della scientificità; i biologi pensano che le cose immateriali, come l’onestà, non esistano, e che se uno non cerca la localizzazione fisica di queste ultime sia costretto a ricorrere a concetti religiosi o agli ectoplasmi. Ma in fisica e in altre scienze esatte esiste una pletora di enti immateriali – forza, energia, spazio delle fasi, entropia – che hanno conseguenze materiali fondamentali – la fisica è difficile perché è estremamente astratta – per esempio, l’energia è una relazione matematica tra alcune grandezze fisiche, non ha nulla a che vedere con le scintille che si vedono in film come “Guerre Stellari” (in un fulmine la luce non viene emessa dall’elettricità, ma dagli atomi d’aria che vengono ionizzati). I biologi (non parliamo dei medici) hanno una formazione matematica alquanto superficiale (con l’eccezione dei genetisti di popolazione e una parte degli ecologi) e mi sembra che non riescano a capire fino in fondo che le relazioni tra oggetti materiali sono altrettanto “reali” degli oggetti stessi; per tornare al cervello, il software, che è un insieme di istruzioni, quindi qualcosa di immateriale, comanda all’hardawre, e non viceversa; nel cervello la cosa è più complicata, perché, nel cervello non c’è distinzione tra softare e hardware; il software infatti consiste in una serie di connessioni tra neuroni, tra l’altro altamente plastiche che si modificano con l’uso.

sabato 5 marzo 2011

Dottrina

Il cristianesimo primitivo, nelle sue varie declinazioni, parecchie diventate eresie (come lo gnosticismo), altre inglobate nell'evidente pluralismo dei testi canonici (paolini, giovannei, giudeocristiani ecc.), era comunque un percorso spirituale, talvolta anche iniziatico. Credo che sia stato con Agostino che il cristianesimo sia diventato da percorso a dottrina, non più da vivere, ma da imparare.

Traduzione

Le frasi della destra al potere richiedono sempre una traduzione. Per esempio, Berlusconi ha detto che la scuola pubblica inculca valori diversi da quelli inculcati dalla famiglia. Traduzione: nella scuola pubblica bocciano anche i figli dei ricchi. Il federalismo, di per sé un'idea interessante, nulla ha a che fare con la tutela delle identità locali - tant'è vero che non si parla semplicemente di federalismo ma di federalismo fiscale. Nasce dalla domanda: chi pagherà i debiti accumulati negli anni '80 ai tempi di Craxi e che superano di parecchio l'intero PIL nazionale?

Colosseo Quadrato


The "Colosseo Quadrato" (Palce of the Italian Civilization) of EUR in Rome is a striking monument. I had occasion to observe it closely for a long period. It changes poetically its colour with weather conditions and the large glasses of the windows reflect the clouds of the sky. The strong shadows of the "holes" change ceaselessly with the time of the day. In summary, apart its obvious metaphysic character, it interacts with the surrounding environment in a fascinating way. The only problem is, that its volumes are useless for living, work, exposition, any other practical use. In other words, it is not architecture, but an (oversized) installation. Considering that perhaps the first recognized installations are by Fontana fifteen years later, quite an interesting piece of art.

sabato 26 febbraio 2011

crise globale

La crise globale a été causé par les instruments de finance derivés et par les titres "toxiques" - cela récite la sagesse conventionnelle. En realité, le systeme un peu baroque de la finance derivée avait deux but: 1) financer le système économique américain, qui avait cessé d'etre en équilibre depuis longtemps, depuis, du moins, le 1975; 2).financer les guerres en Iraq et en Afghanistan, qui ont été les plus couteuses de l'histoire. Encore, le système de la finance derivée était possible seulement car la Federal Reserve créait continuellement de la monnai en baissant les taux et en jouant avec les taux d'échange avec les autres monnaies - avec le résultat net d'un flux de monnai de l'Europe à l'Amérique.

Pur ce qui concerne le premier point, le système économique américaine a pratiquement cessé de croitre quand la frontière s'est fermée. Depuis, la croissance a été soutenue avec des mesures keynesiennes d'endettement publique, mais cela a fonctionnée à peu-près jusqu'au 1975, quand ces mesures ont abouti à une inflaction exponentielle, qui a porté a la fin de la parité dollar-or par Nixon - sur le web il y a une grande discussion sur le role de la monnai qui reconnait l'importance de la fin da la parité or mais qui ne met pas au point la question. Il y a eu après la tentative de libéralisation de Reagan, qui a abouti à la crise de la moitié des '80. et qui a été suivie par la nouvelle politique - inauguré par Clinton - qui est substantiellement une politique d'endettement keynesien, mais qui jou sur le fait que les dettes sont paiés par l'Europe et non par les Etats Unis. Cela est possible car aux USA on crée une énorme quantité de monnaie en baissant les taux, ce qui corréspond à un endettement, mais les dettes sont paiés par l'Europe à travers le taux d'échange du dollar qui est défavorable pour les monnaies européennes, euro compris est qui resulte, comme l'on disait, dans un flux de richesse de l'Europe aux USA.

La finance derivée entrait dans le cadre, car elle a connu un très grand developpement avec la fin de la parité or à la moitié des '70 (la formule de Black-Scholes qui détermine la valeur des derivés date due 1973). Elle est nécessaire pour la création et surtout pour la distribution de monnaie.

Le système fonctionnait assez bien, avec des crises pas très grandes, s'il n y avait eu la guerre en Iraq et en Afghanistan voulu par la bande de Bush. L'Amérique comprenait que sa domination politique et économique était en crise, et relancait en attaquant le coeur de l'Asie. Mais ces guerres ont eu des couts exorbitants, qui ont obligé à accélerer la création de monnaie - jusqu'au point que le système trop forcé s'est retrouvé les quatre fers à l'air.

martedì 15 febbraio 2011

la volpe e l'uva


E' diventata famosa quella di Tremonti che la cultura non si mangia. Ma non sarà la storia della volpe e l'uva? Non sarà che vorrebbe avere la cultura (pensiamo alle citazioni più o meno colte con cui cosparge i suoi discorsetti) ma non ce l'ha, e allora dice che non serve a niente?

domenica 13 febbraio 2011

Connoisseurs




In the last thirty years, the history of art has been dominated by the market of art; artwork was a commodity, and it was subjected to the laws of free market. This led to a general decadence of art, and to very discussed artists, such as Jeff Koons and Damien Hirst. Of course, this is another consequence of the spread of neoliberism following Thatcher and Reagan political attack to the left - 60's and 70's artists were almost unfailingly leftists - but art has always been related to money, since artworks are actually luxury commodities, with a monetary value not different from jewels and gold; and artist often have been very rich and, in the case of Michelangelo, even greedy. But I believe that in the late XX century decadence of art another, apparently secondary but determinant factor plays a major role. In the golden era of avant-guards innovative artists were discovered and sponsored mainly by intelligent amateurs, often rich capitalists with a passion for art. For instance, impressionism was firs recognized by rich people with a non-professional interest in art, and the largest collections - that of Ermitage for instance - have been gathered by such amateurs. These amateurs were guided by their taste and instinct, and brought into the market of art the love for risk and innovation typical of intelligent entrepreneurs (at least until a few decades ago). Love for art was usually not distinct from love for risky but profitable investments.



In the late XX century, in the era of the market of art, buyers spend their money following neither their taste nor the expectation of large returns, but following the advice of experts often with an academic formation. And it is well known since at least the satire of Gargantua and Pantagruel that academicians are, with few exceptions, conformists, do not like risk, cannot see true innovation, pedantic and above all have a love for uninfluential details. In a word, the art of late XXth century is not the art of market - it has always been so - but the art of academic commonplace.

Ricorrenza


Molti contrappongono a un'Italia di destra una Francia della Rivoluzione. In realtà, in Francia la destra, dalla Vandée a Monsignor Lefebvre è da sempre fortissima; se consideriamo i governi della quinta repubblica abbiamo una sequenza quasi ininterrotta di gollisti con la parentesi del massone socialista Mitterrand. Quello che colpisce dell'Italia non è tanto il fatto che la sinistra non sia mai andata al potere se non per pochi anni in tutto con Prodi - e in una larga coalizione - quanto la ricorrenza di personaggi quasi sovrapponibili come Crispi, Mussolini, Craxi e Berlusconi. Si tratta, più che di destra, di populismo, espressione dell'antipatia (tutto sommato non insana) per i governanti , che a destra si esprime come populismo e qualunquismo, e a sinistra come inclinazione anarchica più o meno accentuata. Anche i francesi hanno avuto un populismo autoritario, quello di Napoleone III, che è anche durato molto a lungo ed è finito con una disfatta militare come finiscono questi regimi (altri finiscono per una disfatta economica); dopo di che, sono rimasti immunizzati e hanno avuto destre, ma sempre democratiche. Quello che stupisce dell'italia è la coazione a ripetere, l'incapacità di guarire, l'impossibilità di imparare dagli errori.

martedì 1 febbraio 2011

Brave New World

Nel romanzo Brave New World (il Mondo Nuovo) Aldous Huxley descrive un mondo in cui sono stati cancellati tutti i libri e le persone fin da appena nate vengono sottoposte a un continuo lavaggio del cervello. Huxley aveva in mente il consumismo, ma qualcosa del genere è stato realizzato dalla Chiesa a partire dall Controriforma, quando, spaventata dalla scissione protestante, ha messo all'indice praticamente tutti i libri, la bibbia stessa era praticamente vietata (non ci sono state traduzion in italiano fino al XIX secolo e la lettura autonoma era vista come quasi eretica) e ha iniziato un'opera capillare di lavaggio delle coscienze che in Italia probabilmente dà ancora i suoi frutti.

domenica 30 gennaio 2011

Mescolanze


Il simbolo dell'italia è forse la pasta col pomodoro - pomodoro americano, pasta cinese, ma combinazione assolutamente ed esclusivamente italiana. Che la peculiarità dell'Italia sia proprio nell'unire cose di provenienza diversa era stata capita benissimo dai romani: l'imperatore Claudio sottolineava come i romani fossero un miscuglio di tutte le razze, e che per questo erano diventati più forti dei greci che invece non si mescolavano mai. La cosa era stata ripresa anche da alcuni intellettuali fascisti dei più intelligenti (o meno stupidi) che rendendosi conto che non potevamo certo rivendicarci la purezza della razza, sostenevano al contrario che la superiorità italiana era dovuta all'aver fuso greci e latini. L'idea è riportata anche all'inizio del film "pane e tulipani".

Happy decrease


The therocians of happy decrease gain every day more approval. They correctly address the problem that resources are not infinite, and that it is necessary to begin to reason about the decrease of the richness of the world. The ideas of these people meet those of the environmentalist, in particular the old idea sponsored in particular by WWF, that GIP doens't consider environmental assets and that it is necessaty to consider in economical polithisc also the ecological footprint.


The fact that we are consuming more resources than are available in the world and that growth cannot increase indefenitely are self-evident, and most countries in the world (not Italy) are considering seriously these problems. Nonetheless, I think that this line of reasoning is incomplete.


1) Rent is distributed very unequally among people, in particular in countries such as USA, UK and Italy (much less so in Germany. Sweden and other social-democratic countries). In the United States, 10% of the population own (and consume) about 90% of the national wealth. This means that should the remaining 90% of the people halve their income, the GIP and therefore the consumption of resources would decrease globally only by 5%. To my knowledge this arithmetical fact has not been even considered. It means that reducing inequalities of income - a traditional aim of the socialists - can reduce the consumption of resources without touching anyway the standard of living of people and even increasing the average income per person.


2) The supporters of the footprint have understood the fundamental yet rarely appreciated that GBP measures income and not assets; boradly speaking, GBP depend on the increase of assets, and not on asset in itself. Referring to the well known logistic curve, GBP is proportional to the tangent to the curve, whereas any point of the curve is the asset in a give moment of time. Growth at the beginning is slow, in the middle part is rapid, at the carrying capacity it is slow again, but now the assets are enormously larger than at the beginning. The supporters of the idea of the happy decrease do not stress the fact that we can decrease the growth without decreasing the asset - we can be very rich without increasing our richness. Of course this means a complete rearrangement f the economic, since in free market economy profits - the engine of the economic system - depend fundamentally on the increase of assets and not on assets per se(this is the reason why GBP, although obviously faulty, is fundamental in economy).

giovedì 20 gennaio 2011

Idiozia

In greco idiotes deriva da idios (sé stesso) e significa: "colui che pensa solo a sé stesso", ovvero colui che non pensa alla cosa pubblica ovvero qualunquista. Il termine passò subito a significare "cretino" "beota", in quanto chi pensa solo a sé stesso forse crede di fare i propri interessi, ma in realtà si fa passare tutto addosso e quindi va contro i propri interessi. Gli italiani, temo, sono idioti.

Fascist architecture


Although most architects coming from the school of the University of Rome are thrown into ecstasis when considering italian architecture of the fascist period, in particular the important examples of Rome, I personally believe this architecture to be rather horrible. Of course, the fascist regime contracted only excellent architects, the rationalism of Libera and Michelucci was very "modern" with respect to the current architecture of the time, but buildings such as the Palazzo delle Poste in via Marmorata and Ostia, although quite nice, sounds to me rather false. The main problem is size: the moderately large buildings of Latina and Sabaudia, although somewhat rethoric, retain reasonable proportions and are quite tolerable; the huge buildings of Rome put everything out of scale. In particular, the immense Morpurgo's Palazzo della Farnesina is a perfect representation of the illusory ambitions of the regime: a secondary power, with few colonies, a stunted economy and inconsistent army, with the ambition to compete with countries such as England or the United States; the Palazzo della Farnesina seems a puppy dog barking at a big mastiff. Morevoer, such enormous proportions are completely unfunctional: the exact opposite of true rationalism, and something that reminds instead the pompous architecture of late XIX century ("architettura umbertina"); fascist architecture is fundamentally the provincial umbertine architecture in the squared cloths of European rationalism - exactly as the fascist regime was a conservative provincial regime boasting to be revolutionary.

Chiesa


Si imputa spesso alla Chiesa di mescolare il potere temporale con il potere spirituale. Tuttavia, la Chiesa non si comporta in modo molto diverso dagli Stati Uniti che fanno i loro interessi politici anche attraverso il cinema, i format televisivi ecc. Il problema vero è che mentre Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia ecc. sono stati nazionali, la Chiesa cattolica è un'entità universale; ci troviamo quindi nella situazione di avere un debole stato nazionale che ospita un potente impero universale (del resto la Chiesa è l'erede diretto dell'Impero Romano); un impero e uno stato nazionale non potranno mai avere rapporti equilibrati, come invece tutto sommato hanno per esempio Sati Uniti e Italia nonostante l'enorme disparità di peso politico ed economico.