mercoledì 29 aprile 2015

900

I bersaniani gridano, a proposito di Renzi, al fascimo, e contropiano giustamente dice che non c'entra niente, che hanno la testa voltata all'indietro. Però per capire cosa sta succedendo non bisogna guardare avanti, bisogna voltare la testa ancora più all'indietro. Il '900 è stato il secolo dell'Unione Sovietica (come sostiene Hobsbawn), caduta l'Unione Sovietica siamo tornai all'800, un secolo che ci siamo dimenticati, ma che è identico a quello che sta emergendo al livello globale: nell'800 non c'era il suffragio universale, ma governava una ristretta élite opulenta, il lavoro valeva nulla, non c'erano diritti e garanzie, le barriere doganali erano ridotte o inesistenti, e il mondo era forse più globale di oggi, dato che Africa e Asia erano colonie europee (il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne è in fondo una descrizione di quel mondo globalizzato). Le uniche sostanziali differenze erano che era un mondo di pace (le guerre sono state pochissime nel XIX secolo anche nelle colonie) e che oggi l'economia si fonda su enormi deficit pubblici e privati, cosa impensabile nell'800.

lunedì 27 aprile 2015

Cultura

Ci inventiamo di tutto per far piacere il sapere alla gente: trasmissioni culturali, riforme scolastiche, mostre. Ma se è vero che sapere è potere, il sapere serve a chi ha almeno un po' di potere, a chi è meramente esecutore serve assai a poco e difficilmente lo cercherà. Se dessimo alla gente il potere,  non sarebbe neanche necessario farla studiare. Le idee sono nell’aria, bisogna solo aver voglia di assorbirle.

Libero mercato

Mio padre soleva ripetere che il mercato non è mai esistito, che le grandi fortune si sono sempre basate sull’appoggio dello stato. L’industrializzazione degli Stati Uniti alla fine del XIX secolo nasce dalla ferrovia pubblica e dall’elargizione gratuita delle terre del West (tolte agli indiani). La rivoluzione industriale nasce dalla spoliazione delle colonie. Oggi il discorso è forse ancora più vero: chi ha il potere invoca il mercato, ma solo per i lavoratori, le banche e in generale gran parte della finanza si reggono quasi interamente sui giganteschi debiti pubblici di Stati Uniti e Inghilterra (quello USA .è di 16 trilioni di dollari, intorno al 110% del PIL). Incidentalmente, sul debito a un interessante articolo

venerdì 24 aprile 2015

Spiritualità

Si vede chiaramente che Cattabiani, nel bellissimo libro florario, rimpiange l'Ancien Régime, in cui le persone erano più spirituali. E sembra suggerire che un ritorno all'Ancien Régime porterebbe a una maggiore spirituale. Dimentica però un dettaglio, cioè che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli. Non è certo l'illuminismo ad aver distrutto la spiritualità - Voltaire a modo suo è spiritualissimo - ma la ricchezza spropositata dei tempi moderni.

giovedì 23 aprile 2015

Fonzie

A Renzi piacerebbe essere Fonzie (americano) ma ovviamente è Alberto Sordi. Incattivito, perché nel frattempo c'è stata la mutazione antropologica.

lunedì 20 aprile 2015

Modello americano

Renzi, relativamente alla strage di migranti, dice che l'Unione Europea l'ha lasciato solo. Non sapevo che il modello americano consistesse nel dare la colpa agli altri quando la colpa è tua. Credevo che questo fosse il modello italiano.

domenica 19 aprile 2015

Caltagirone

Renzi ha detto che dovremo abituarci al modello americano. Si riferisce forse a Caltagirone?

sabato 18 aprile 2015

Pace armata

La natura non è, come pensano gli inglesi, una lotta di tutti contro tutti, ma una pace armata. La simbiosi è universale (perché conviene), la competizione sfocia sempre nella divisione dei compiti, e la predazione spesso diventa il prelevamento di una tassa (come nella maggior parte dei parassiti). E l'armonia della natura, così evidente e sensibile, nasce proprio dalla universale pervasività dell'equilibrio.

sabato 11 aprile 2015

Italia Inghilterra

L'Italia si sta anglicizzando, non solo in quanto il modello adottato dalle classi politiche, in particolare da Renzi (sistemi elettorali maggioritari, modello economico non più sociale ma ultraliberista) è chiaramente l'Inghilterra, ma soprattutto perché il costume degli italiani sta progressivamente allontanandosi da quello tradizionale verso forme sempre più inglese. Mi colpisce per esempio il modo di ubriacarsi dei giovani: non a base di vino, lento, per socializzare e mettersi in cottatto con la civinità, come si fa da tempi remotissimi nel Mediterraneo (si pensi ai simposi degli antichi greci), ma a base di superarcolici, velocissimo, e per stordirsi e dimenticare e annullarsi. Mi colpisce che il cane stia diventando di moda, come in Inghilterra. E mi colpisce che il modello liberista renziano non sia solo il progetto (antico) di un'élite, ma sia ormai   quello che le masse vogliono, contro i loro stessi interessi. Diventeremo una brutta copia dell'Inghilterra, senza l'egualitarismo di fondo degli anglosassoni, senza il loro coraggio, senza soprattutto la smisurata potenzia economico-finanziaria della City di Londra.