giovedì 27 ottobre 2011

Pasolini



In un famoso video sulle dune si Sabaudia http://youtu.be/e6ki-p1eW2o Pasolini diceva che il fascismo non era riuscito a rendere fascisti gli italiani, mentre ci erano riusciti, con il consumismo, i democristiani. Descriveva in modo quanto mai icastico il berluscon-leghismo vent'anni prima del suo avvento - le televisioni commerciali iniziarono a trasmettere poco dopo la morte del poeta. I poeti hanno, come si sa, il dono della profezia. I politici della destra hanno smantellato le strutture statuali del paese, a partire dallo stesso parlamento, che è stato neutralizzato dalla legge elettorale detta "porcellum" ma il problema vero, che renderà difficilissima una qualsiasi opera di ricostruzione, è proprio quella che Pasolini chiamava "mutazione antropologica". Se però la fascistizzazione dell'Italia è passata attraverso il consumismo, ci sono - forse - realtà che, essendo sfuggite almeno in gran parte al consumismo, sono anche sfuggite alla fascistizzazione. La prima è il sud dove, nonostante l'oppressione della mafia, il consumismo è ancora - per forza maggiore di povertà - non è arrivato se non marginalmente, e infatti proprio dal sud proviene Caparezza, che dell'Italia di oggi fa una critica non solo spietata, ma soprattutto efficace e di generale consenso. L'altro forse sono i giovanissimi.

martedì 18 ottobre 2011

Scrittura

In fondo Platone aveva ragione a criticare l'avvento della scrittura, ma non per le ragioni da lui addotte. L'oralità ha un carattere quasi magico - si pensi ai racconti intorno al fuoco - che la scrittura non ha, nonostante il romanzo sia proprio il tentativo di ricreare tale magia (e infatti la sua nascita in forma moderna coincide con l'invenzione della stampa, cioè con la diffusione di massa della scrittura). Però Platone accusava la scrittura di rendere inutile la memoria; al contrario, la memoria è enormemente ampliata dalla lettura, ed è molto maggiore in chi sa leggere e scrivere che negli illetterati - probabilmente uno studente di liceo sa più cose di quante ne sapessero i cantastorie che recitavano a memoria l'intera odissea.

domenica 16 ottobre 2011

The convinction of Vincent






The sight of an exhibition of Van Gogh, with enthusiastic crowds admiring the bright colours of the late Vincent, somewhat surprises me. These blues an yellows would have been considered intolerable by everybody just half a century ago. If you look at the paintings from an artist of the Reinessance, or the Baroque, or even from most contemporary painters, you will se an harmony that - intentionally - is completely lacking in Van Gogh. In painting there are harmonic laws not different from those of music: C and E chord is harmonic and C and F is disharmonic, in the same way green and red is very harmonic and yellow and blue disharmonic. The palette of Van Gogh is intentionally a completely disharmonic palette, since he tries to express sorrow, depression and abandonment. Why then modern public finds this palette appealing? The reason is, in my opinion, that such combinations of disharmonic colours, violent and loud, are very suited for advertising and are therefore the palette the surrounds us every day - on advertising boards, on shop signs, on clips. People are so accostumed to such cacophony that they are pleased by the vanguardistic cacophonic palette of Vincent, much in the same way as people living in town like the roars of cars and the noise of streets and feel unpleasant the chirrup of birds and the silence of sea.

mercoledì 12 ottobre 2011

Carpe diem

L’oraziano “carpe diem” viene di solito interpretato come “godi più che puoi perché la vita è breve”. Certo, l’invito a godere gli effimeri piaceri c’è , ma in realtà l’esortazione significa “vivi attimo per attimo, giorno per giorno”. Se si vive ogni attimo come se fosse separato da quelli che vengono prima e quelli che vengono dopo, la catena del tempo si arresta, ed è come se il tempo non scorresse più, con il che la vita, immersa in un eterno presente, diventa come se fosse eterna – la morte diventa un attimo come un altro, non la fine di una lunga catena di eventi in successione. Che il nocciolo dell’insegnamento epicureo fosse questo ?

martedì 11 ottobre 2011

Evasione



Ho sentito in una trasmissione televisiva Galli della Loggia che si lamentava perché i sessantottini non avevano criticato l'evasione fiscale. Mi sembra insegni storia, dovrebbe sapere che l'evasione fiscale negli anni '60 e '70 era un fenomeno assai limitato, e che la sua esplosione si è avuta negli anni di Craxi (che, mi sembra, Galli della Loggia non ha mai criticato).

lunedì 10 ottobre 2011

Controriforma

Sembrerebbe che il cattolicesimo (universale) medievale fosse meno asfissiante dell'attuale. Purtroppo Lutero decretò che la fede era l'unica cosa che contava, e per reazione le Controriforma arguì che contava solo l'obbedienza, non la fede o le opere. Alcuni personaggi come Mancuso, tanti anni dopo, sembrano quasi degli eretici , specialmente agli occhi dei non cristiani perché sono tornati alla fede "che smuove le montagne".

domenica 9 ottobre 2011

Picasso



Picasso said of himeslef that when he was ten years old he painted like Raphael, and that he needed 60 years to learn to paint like children; in fact he painted always like Raphael – cubism is fundamentally a perspective with infinite vanishing points.

contemporary art











After a century of experimentations it seems that contemporary art has eventually developed his language. If you visit a museum of contemporary art you see pieces that are different and diverse, but that nonetheless all speak a common tongue, consistend and easy to recognize. A few – for instance Philippe Daverio - see the similarity among these works as repetition, and the fact that the works of nowadays are very similar to those of a few decades ago as crisis; but it is useful to recall that this is not at all new. After three centuries of experimentations, from Giotto to Raphael, classic arte eventually developed his language that was adopted almost without variation by all subsequent artists - from Raphael up to the invention of photrography. XVII and XVIII century art is somewhat repetitive, but it certainly does not represent an example of crisis. The comparison of recent contemporary art to mannerism is certainly not new, but my feeling is that we are already beyond mannerism.

Art of the Reinaissance tried to represent the reality, following the precepts of Aristotle; and the cornerstone of the art of the Renaissance is the discovery of perspective. It is more difficult to define the nature of contemporary art: the cornerstone is certainly Duchamp’s Fontana, but it’s difficult to find something coherent in the many roads that the art of XX century has explored; in my opinion, contemporary art instead of reality tries to represent feelings – the roots of contemporary art are in the Romantic movement of XIX century that eventually originated the Impressionism.

venerdì 7 ottobre 2011

Banques

Dan le web tandis que dans les mots de Tremonti il y a un fleurissement d'accuses contre les banques -par example la critique du seigneurage, ou les itnervention de Grillo - rappelant l'antique accuse catholique contre les usuries qui créent monnai de la monnaie. Mais la crise a frappé surtout les banques, qui sont dans une condition déplorable (et que en fait l'on a due sauver par l'intervention des états), tandis que ce sont les corporation - ceux qui produisent l'économie "réelle" - qui sont sortie vainqueses de la crise, et aujourd'hui ont les caisses pleines et meme émettent des bonds qui sont concurrentiels avec les bonds des états.

Vasco

Vasco contro Nonciclopedia - temo che dopo la depressione di una

vita sia un po' uscito di testa (speriamo che non si imparanoi anche per questo misero blog!). Peccato, perché le ultime canzoni sono bellissime. Vasco ha intuito che nel coatto - suo massimo fan - si annida un profondo dolore esistenziale, qualcosa del tipo "ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole", solo che la poesia è artificiosa e non vale granché, mentre la musica di Vasco Rossi è autentica - il mio caro amico l'Indiano se ne era accorto prima di me (come al solito), io ero un po' respinto da queste canzoni per una certa loro lagnosità che però è sparita nell'ultimo disco facendo uscire la farfalla dalla crisalide.

Tunnel sotto Gran Sasso-Ginevra




Ha destato grande ilarita - e scuse - il tunnel tra il Gran Sasso e Ginevra che il MIUR avrebbe contribuito a costruire. Mi sorge però atroce il sospetto che se il governo non fosse a pezzi come è, la ministr Gelmini, invece di scusarsi, avrebbe detto qualcosa tipo "prima vi fate eleggere e poi criticate".

lunedì 3 ottobre 2011

Crise






Les Etats Unis et l’Europe conduisent contre la crise deux politiques économiques indipéndentes, comme se la debâcle n’était pas globale. Les USA sont ont un endettement démesuré, due soit aux dépenses pour les guerres, soit au sauvetage des banques (il ne faut pas souligner que dans tous les deux cas la faute c’est à Bush, non pas à Obama, la droite a dechargée de ses énormes responsabilités sur le president noir). En autre, les Etats Unis consomment bien plus de ce qu’ils ne produisente, et cela depuis plus de 40 ans – l’abandonnement de la parité-or a été la conséquence de cette surconsommation. L’Europe est assez peu endetté, et produise bien plus de ce qu’il ne consomme – même les PIGS, Portugal, Espagne, Grèce et Italie, sont des pays assez productifs, seulement plus faibles que les grandes puissances économique de l’Europe comme l’Allemagne, et l’Italie aussi est très endettée seulement car il y a une évasion fiscale intolérable. Donc, il serait raisonnable de couper en Amérique et de stimuler la production avec des dépenses d’Etat en Europe. Ça va sans dire, l’on fait le contraire. L’on fait le contraire pour ne toucher pas les grandes richesse. Et l’on charge la faute à Obama.