sabato 10 aprile 2021

Cos'è la destra cos'è la sinistra

 Da un punto di vista ogge5tttivo destra e sinistra sono cose semplici: chi sta con gli sfruttati è di sinistra che sta con gli sfruttatori è di destra. La nostra società è ormai una società di ceti medi, per cui è facile far finta di stare con gli sfruttati quando in realtà si appoggiano gli sfruttatori (e in fondo questa è l'essenza del fascismo) però con un minimo di attenzione è facilissimo distinguere. Per esempio, quando si dice i poveri commercianti si sta oggettivamente con gli sfruttatori percjé è vero che un ciabattino è uno sfrittato, ma proprio il fatto di dire commerciante invece di ciabattino mette insieme il piccolissimo commerciante con quello che ha dieci bar e obiettivamente fa il gioco (appena velato) del potente.


Però oltre all'aspetto politico, sociale ed oggettivo di destra e sinsitra esiste anche un aspetto soggettivo e psicologico, per cui persone che di fatto si schierano con gli sfruttati non hanno una mentalità di sinistra (per esempio i radical chic) e viceversa. Credo che questo secondo aspetto della dicotomia destra e siniistra sia ugualmente semplice: le persone con un'alta opinione di s^ sono di destra mentre le persone umili sono di sinistra. Il punk era più che umile, era autolesionista, e quindi era radicalmente di sinistra; Spesso si osserva un collegamento tra ignoranza e inclinazioni a destra ma sono solo indirette perché le persone ignoranti spesso sono anche molto presuntuose; tuttavia un tempo la persona colta, lungi dall'essere di sinsitra come è diventato di moda dagli anni '60 in poi, generalmente era di destra, e sotto il fascismo ci sono stati finissimi intellettuali come Gentile che erano più di destra di Mussolini maestro elementare.

domenica 4 aprile 2021

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 In questo blog scrivo quello che mi passa per la t esta. Ho fatto molte incursioni nell'arte, qualche osservazioni su romanzi che ho letto, moltissima economia e moltissime osservaazioni sul carattere degli italiani. Ma adesso che siamo arrivati al millecentoundiceismo post mi rendo conto che in questo guazzabuglio un filo logico c'è, e si poterbbe riassumere con la frase che in Italia la lotta di claasse si scontra con l'antropologia (donde il fatto che le rivoluzioni non le abbiamo mai fatte o le abbiamo fatte semrpe a metà). Io mi sono sempre trovato benissimo con in ordici mentre ho sempre avuto grossa difficoltà a capire la logica degli italiani. Marx non li spiega minimamente, Emmanuel Todd dà qualche indicazione,  Freud non funziona. Poi un giorno ho letto un libro sui boscimani e tutto mi è diventato chiaor 8Iboscimane è un termine dispregiativo che non andrebbe usato però non conosco un'alternativa accettata perchè per esempio Kung si riferisce sola a un aprte di quel popolo). I comportamenti di quel popolo - che detto per inciso l'antropologo americano che li studiava palesemente non capiva minimamente, come gli americani non capiscono gli italiani - erano palesemente identici al modo di comportarsi degli italiani. Per esempio il principio che più dai e meno prendi,. che è fondativo dell'Italia, si ritrova anche tra i boscimani (mentre credo sia inesistente o rarissimo in altri popoli), si applica perfettamente ai boscimani (ne ho parlato altre volte. Ovviamente c'è una differenza fondamentale tra i boscimani e gli italiani: i boscimani sono adattati al deserto e la loro antropologia è perfettamente funzionale alla vita di sussistenza, mentre gli italiani vivono in una società postindusitrale, e la loro antropologia non è funzionale. 


Se questa ipotesi di cui ho parlato anche altre volte è vera questo significa che l'influenza della chiesa o l'arretratezza feudale che pure giocano un ruolo hanno un significato secondario per spiegare le arretratezze italiane. E siccome il modello boscimane è un modello che tende a resistere fortemente alle innovazioni questo spiegherebbe, forse, perché non ci sia mai stata una rivoluzione in Italia come praticamente ovunque. E anche la eterna tendenza al consociativismo è una caratteristica boscimane, che è il motivo fondamentale per cui la lotta di lcasse si arena saempre su strani compromessi. E il modello boscimane spiega anche perché oltre che con il padronato spesso tocca lottare anche contro gli sfruttati, se si vuole imporre il cambiamento. E infine spiega perché l'Italai sembra anarchica ma invece è gerarchica: i boscimani sono così.