Da un punto di vista ogge5tttivo destra e sinistra sono cose semplici: chi sta con gli sfruttati è di sinistra che sta con gli sfruttatori è di destra. La nostra società è ormai una società di ceti medi, per cui è facile far finta di stare con gli sfruttati quando in realtà si appoggiano gli sfruttatori (e in fondo questa è l'essenza del fascismo) però con un minimo di attenzione è facilissimo distinguere. Per esempio, quando si dice i poveri commercianti si sta oggettivamente con gli sfruttatori percjé è vero che un ciabattino è uno sfrittato, ma proprio il fatto di dire commerciante invece di ciabattino mette insieme il piccolissimo commerciante con quello che ha dieci bar e obiettivamente fa il gioco (appena velato) del potente.
Però oltre all'aspetto politico, sociale ed oggettivo di destra e sinsitra esiste anche un aspetto soggettivo e psicologico, per cui persone che di fatto si schierano con gli sfruttati non hanno una mentalità di sinistra (per esempio i radical chic) e viceversa. Credo che questo secondo aspetto della dicotomia destra e siniistra sia ugualmente semplice: le persone con un'alta opinione di s^ sono di destra mentre le persone umili sono di sinistra. Il punk era più che umile, era autolesionista, e quindi era radicalmente di sinistra; Spesso si osserva un collegamento tra ignoranza e inclinazioni a destra ma sono solo indirette perché le persone ignoranti spesso sono anche molto presuntuose; tuttavia un tempo la persona colta, lungi dall'essere di sinsitra come è diventato di moda dagli anni '60 in poi, generalmente era di destra, e sotto il fascismo ci sono stati finissimi intellettuali come Gentile che erano più di destra di Mussolini maestro elementare.
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