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sabato 1 agosto 2020

Il reale è l'impossibile

Lacan diceva che il reale è l'impossibile, cioè quel limite alle nostre interpretazione che è fornito dai fatti che falsificano le nostre ipotesi. Io posso pensare che la forza di gravità non esiste, ma il fatto che non svolazzo nell'aria è quel reale che mi fa credere nella forza di gravità.

Se Lacan ha ragione, allora il fatto che nessuno crede più ai fatti ma si fida solo delle proprie sensazioni sarebbe da imputare non tanto alla sviluppo dei computer ma al fatto che nella vita delle persone niente è più impossibile, a parte la scalata sociale - il che spiegherebbe il paradigma del complotto che unifica tutte le teorie, da quelle mediche a quelle dei terrapiattisti.


sabato 30 giugno 2018

Massimo Recalcati

Mi paiceva massimo Recalcati. Non era originalissimo, però aveva dietro la psicanalisi lacaniana che non sempre è condivisibile ma comunque è uno strumento potentissimo (tant'è vero che cura spesso la schizofrenia, un compito per Freud impossibile). Tuttavia, avendo preso la pur lodevole strada della divulgazione di massa, è stato costretto negli ultimi lavori  a semplificare eccessivamente con il risultato di risultare un po' banale, ormai.

domenica 1 ottobre 2017

Desiderio, Edipo, scarpe strette

Per i lacaniani e in misura minore i freudiani il desiderio deriva dalla repressione edipica, in quanto il desiderio deriva sempre da una mancanza (quindi originariamente dalla mancanza della madre). Questa teoria è stata ferocemente critica da Deleuze e Guattari nella celebre opera l'anti-edipo. In effetti, formulata così, significa più o meno che se ti metti le scarpe più strette della tua misura poi quando te le togli godi. Guattari ha quindi tutte le ragioni, però il processo edipico ha un'altra valenza molto più profonda del deisderio, ovvero è il primo momento in cui l'infante riconosce che esiste una realtà al di là di sé stesso. In mancanza di di repressione edipica si cade in un profondo narcisisimo, che viene rilevato da molti psicanalisti lacaniani (per esempio Recalcati), e che direi è uno dei segni dei tempi attuali.

lunedì 11 giugno 2012

Lacan

La lettura strutturalista di Freud di Lacan è tutto sommato molto convincente. Ma questa enfasi sul linguaggio non deriverà dal fatto che abitualmente si psicanalizzano borghesi? Se fosse consueto psicanalizzare operai, verrebbe forse fuori una lettura fisica o materiale di Freud?