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martedì 27 gennaio 2015

Fatalism and calivinists

Slavoj Žizek (tioujours lui) wondered how it was possibile that calivnists, who believe that, apart from an insignificant fraction of saints, most men are damned since the beginning of time, do not sit down and abandon to fatalism, but are instead industrious and hard-working. It is atrue paradoxl, but the answer to the riddle can be found in Italy. Italians believe basically that gods are on their side, and that every sin will be pardoned . This leads head on to laziness and amorality. Calvinists rely only on their forces, not having the help of heaven, Italians sit down and confide in the help of benign gods. This is an old story, Anaeas awaits passively prodigies and miracles (that invariably happen). Of course life if sweeter if you feel that god will help you, and can be very hard for Germans that deny that.

martedì 6 gennaio 2015

Cattolici e riformati

E alla fine anche i cattolici hanno aderito, finalmente, alla riforma protestante. Per merito, non casualmente, di un papa tedesco, come Martin Lutero.

venerdì 2 gennaio 2015

Singe malfaisant

Nella foto di un recente post un reazionario francese - in Francia ci sono moltissimi reazionari, come è ovvio, essendo il Paese della rivoluzione francese - accomunava Voltaire, Rousseau, Marx e Freud. Mi chiedevo cosa accomunasse, agli occhi di questo autore, questi quattro nomi, e l'unica risposta possibile è che tutti e quattro pensano che l'uomo è buono, o, più precisamente, che il fatto che sia peccatore non è una ragione sufficiente per mandarlo all'inferno. Riprendono la lezione dell'umanesimo, che era stato schiacciato, a metà del XVI secolo, dal trionfo dell'assolutismo, trionfo di cui aveva fatto le spese tra gli altri e per esempio Galileo.

Swift, o Walter Siti, pensano che l'uomo sia un singe malfaisant, ma anche loro credono che sia possibile una redenzione. Sono di destra, ma pur sempre illuministi.

domenica 13 luglio 2014

Germania Brasile 7 1

Ci hanno ampiamente scassato le uallere con la partita dei mondiali e subito agli italiani - che stanno sempre dalla parte del più forte - i tedeschi hanno cominciato a piacere. Bravi certo, ma ricordo non il nazismo - perché, a differenza degli italiani che non si sono nemmeno posti il problema, hanno fatto una pulizia radicale - ma Martin Lutero, che ha distrutto il Rinascimento, avendo scambiato per corruzione quello che era un ritorno agli splendori del Mondo Antico. Così l'Italia, da superpotenza economico-culturale, si avvià alla dominazione straniera e alla Controriforma che la fece addormentare in un lungo periodo di miseria e di arretratezza fino a Napoleone e poi al Risorgimento. E non vorrei che i tedeschi, legati a una morale che non ammette differenza, non stiano facendo di nuovo la stessa cosa con l'intero Sud Europa.

sabato 19 novembre 2011

Corano

La modernità in Occidente cominciò quando Lutero tradusse la bibbia in tedesco, permettendone a tutti e non solo ai preti la lettura. Forse l'islam uscirà completamente dal Medioevo - con cui ha un rapporto ambivalente- quando sarà possibile tradurre il Corano in arabo moderno. Il Corano infatti è scritto in arabo classico, un po' l'equivalente del latino per l'arabo, e può essere letto solo dai dotti.

lunedì 10 ottobre 2011

Controriforma

Sembrerebbe che il cattolicesimo (universale) medievale fosse meno asfissiante dell'attuale. Purtroppo Lutero decretò che la fede era l'unica cosa che contava, e per reazione le Controriforma arguì che contava solo l'obbedienza, non la fede o le opere. Alcuni personaggi come Mancuso, tanti anni dopo, sembrano quasi degli eretici , specialmente agli occhi dei non cristiani perché sono tornati alla fede "che smuove le montagne".

mercoledì 10 marzo 2010

Chiesa


In questi giorni in Germania non si fa altro che parlare dei preti pedofili. Sta a vedere che quel furbacchione di Ratzinger, per tenersi i lefebvriani - che sono dieci in tutto - si perde la chiesa tedesca - grande, importante e pure ricca? Successe qualcosa del genere ai tempi di Martin Lutero - il che portò non solo allo scisma della chiesa d'occidente, ma anche trascinò l'Italia nella rovina proprio nel momento del massimo splendore del Rinascimento.

giovedì 14 gennaio 2010

Processo a Galileo


Usualmente, il processo a Galileo viene visto come uno scontro tra ragione e oscurantismo. Ma Galileo ha tentato in realtà di dimostrare che le verità scientifiche non sono in contrasto con la fede, e, dopo la pubblicazione del Sidereus Nuncius, era anche riuscito a convincere il capo degli astronomi vaticani, Christophorus Clavius, della bontà della teoria copernicana. Galileo commise anche l’errore di essere, nel Dialogo sui Massimi Sistemi, troppo provocatorio rispetto a quanto potessero tollerare i cortigiani del Papa. Del resto, il conservatorismo culturale è frequente anche tra gli scienziati, in cui atteggiamenti cortigiani non sono rarissimi. La sfortuna di Galileo è stata soprattutto quella di vivere nell’epoca dell’assolutismo, che non era solo della chiesa, spaventata e in piena Controriforma, ma di tutti gli stati dell’epoca (con l’eccezione di Olanda e Svizzera), e non nel Rinascimento dei papi umanisti.

venerdì 31 luglio 2009

Rivoluzione


Rivoluzione etimologicamente significa “rovesciamento”. Si tratta cioè di prendere una cosa e metterla sottosopra; in questo modo non si ha la stessa cosa vista in un altro modo, ma una cosa completamente diversa. E’ quello che fece lo stesso Marx, che prese Hegel e lo rovesciò, ottenendo una filosofia del tutto nuova; è quello che fece Galileo, che prese Platone, lo mise sui piedi invece che sulla testa, e ottenne la scienza moderna; è quello che fece Copernico, che prese ciò che stava in fondo – la terra – e lo mise in cielo – e infatti si parla di rivoluzione copernicana. Sto prendendo tutti esempi scientifici – la scienza infatti non è fatta di scoperte, ma di rivoluzioni, in cui si prendono i dati esistenti e si guardano in un altro modo, creando un altro mondo – ma anche i giacobini presero la monarchia assoluta e rovesciandola sulle sue basi fondarono lo stato moderno. Molti, invece, pensano che la rivoluzione consista nel distruggere tutto – sul nulla poi ricostruiranno. E’ quello che fece Martin Lutero, che invece di rovesciare la chiesa del nord, la distrusse, e il risultato fu peggiore – in gran parte dei casi – dell’originale – basti pensare ai cristiani rinati.