Il manifesto titola "alza il livello dello scontro" in omaggio, ovviamente, a un'antica tradizione rivoluzionaria. Credo che il punto sia piuttosto che spesso i despoti e i tiranni bluffano, e talvolta basta semplicemente smascherare il bluff come mi sembra abbia fatto Tsipras. Comunque la partita è delicatissima e aperta. E' aperta perché dal punto di vista meramente economico in fondo alla troika converrebbe cedere, ma dal punto di vista politico cedere significherebbe una colossale perdita di potere.
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domenica 7 giugno 2015
Tsipras, debito, Europa
Il manifesto.titola che Tsipras, che ha deciso di non ripagare i debiti, vince. Che vinca è ancora tutto da vedere, però gli odds tutto sommato sono a favore suo. La Grecia infatti - nonostante sia stata di fatto commissariata per tutti questi anni - non ha più un soldo, e quindi in ogni caso non potrebbe ripagare. Il problema non è tanto che non hanno altra scelta, è che a questo punto ai creditori (essenzialmente Fondo Motneraio e banche farnco-tedesche) conviene recuperare qualcosa (tramie un accordo favorevole alla Grecia) invece che non ottenere niente. Hanno minacciato per mesi l'uscita dall'Euro, ma il grexit sarebbe disastroso per la Grecia ma anche per i creditori. Secondo me la minaccia dell'uscita dall'euro aveva più che altro il senso di tentare di far cadere Syriza.
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domenica 22 marzo 2015
Debt
This video is nice, and should be seen in particular by the many that forget that the crisis arose in America, not in Europe, and that the debt of USA is immensely bigger than that of European nations. Anyway, it overlooks the fact the huge federal debt of USA arose from the plans (first of all the Paulison plan in the latest years of Bush' government) to save banks from bankrupt. The government saddled with the losses of the bank after the crisis of 2008 and from here the 17 trillion dollars debt.
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lunedì 5 gennaio 2015
Meno tasse per tutti
Guardavo una serie di grafici sul sito dell'ISTAT relativi alle spese pubbliche negli ultimi anni. Ci sono saldo primario, debito pubblico, indebitamento e pressione fiscale dal 2001 al 2012; saldo primario, debito pubblico e indebitamento ricalcano praticamente l'andamento del PIL, mentre mi ha colpito questo, di grafico, relativo alla pressione fiscale
Si nota un brusco aumento della pressione fiscale non nel 2008, anno dell'inizio della crisi o nel 2009, in cui il PIL italiano crollò, ma dal 2005, in corrispondenza con la finanziaria di Giulio Tremonti. Il 2005 è l'anno in cui l'UDC abbandona il governo e Siniscalco il ministero dell'economia.
Meno tasse per tutti, come promesso. Tasse dirette, perché quelle indirette - che pagano i consumatori - sono aumentate in modo pazzesco. Per esempio, le assicurazioni auto sono quasi raddoppiate proprio per una tassa di Tremonti, come forse pochi sanno.
Si nota un brusco aumento della pressione fiscale non nel 2008, anno dell'inizio della crisi o nel 2009, in cui il PIL italiano crollò, ma dal 2005, in corrispondenza con la finanziaria di Giulio Tremonti. Il 2005 è l'anno in cui l'UDC abbandona il governo e Siniscalco il ministero dell'economia.
Meno tasse per tutti, come promesso. Tasse dirette, perché quelle indirette - che pagano i consumatori - sono aumentate in modo pazzesco. Per esempio, le assicurazioni auto sono quasi raddoppiate proprio per una tassa di Tremonti, come forse pochi sanno.
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Fascismo, dottrina sociale della chiesa, capitalismo e sussidi
Un mio giovane amico pensa che dottrina sociale della chiesa e fascismo siano sostanzialmente la stessa cosa. E' un giovane sveglio, ha colto che sono ambedue una reazione al socialismo, però non solo non sono uguali ma sono diametralmente opposte. Il fascismo è il socialismo senza lotta di classe, quindi il primato assoluto dello stato, mentre la dottrina sociale della chiesa è qualcosa di più paraculo: sembra socialismo ma in realtà è liberismo sfrenato, dove lo stato è inesistente. Se andiamo a vedere la politica della DC, di fatto è stata quella di lasciare le imprese completamente a sé stesse. C'era una montagna di sussidi, ma l'economia capitalsitica dopo il 1929 si fonda sul sussiidio. Da noi il sussidio passa attraverso le false invalidità, i posti su raccomandazione, l'evasione fiscale (è un sussidio, pagare meno allo stato del dovuto è come ricevere soldi dallo stato) e l'IRI che privatizzava i profitti e socializzava le perdite; in paesi più moderni (e ancora più paraculi dei preti) attraverso la finanza in deficit e le bolle speculative - quelle che ogni tanto esplodono, come nel 2008, e vengono fatte ripagare ai contribuenti - esattamente come i sussidi. Incidentalmente ricordo come nel 2008, quando fu varato il piano Tarp, parecchi economisti nostrani notavano con compiacimento che erano le idee di Alberto Beneduce, il fondatore dell'IRI. E noto ancora come il mondo si stia parecchio italianizzando, soprattutto il mondo occidentale.
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martedì 27 marzo 2012
Endettemenet
Je viens de découvrir que en allemand dette se dit Schuld = faute, péché. Cela peut-être explique pourquoi, quand il s'agit d'endettement, les allemands sont pris par une crise hystérique. L'Europe a un endettement très inférieur aux Etats-Unis et au Japon, un quart environ, et pourtant nos politiques économiques sont bien plus réstrictive, déflactionnistes même, que dans ces deux Pays.
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lunedì 29 agosto 2011
Euro
Je reporte tout simplement ce qui écrit Mike "Mish" Shedlock
http://globaleconomicanalysis.blogspot.com dans son blog à propos de l'euro
"Mrs Lagarde issued a thinly-veiled attack on the ECB’s rate rises and Europe’s fiscal austerity drive. “Monetary policy should remain highly accommodative, as the risk of recession outweighs the risk of inflation. Fiscal policy must navigate between the twin perils of losing credibility and undercutting recovery,” she said.
Tim Congdon from International Monetary Research said it is folly to force Europe’s banks to raise money too quickly or crystallize losses abruptly. This will cause a monetary implosion and a repeat of the 2008 disaster.
He said the ECB’s restrictive policies over the last 18 months and the lack of EMU fiscal union have doomed the euro to certain break-up.
“It cannot be saved. Banks will suffer large losses,” he said.
Embrace the Fact "Banks Cannot Be Saved"
This mess cannot be saved. Tim Condgon bemoans the fact. I say, embrace the fact!
Tim Congdon wants to kick the can down the road. Christine Lagarde is clearly angling for more taxpayer bailouts.
Just what the hell does it take for people to realize that throwing more money down the drain cannot solve a damn thing?
Banks are going to take losses. That means bondholders are going to take losses. It is nonsensical to assume anything but that. It is equally nonsensical to suggest there is a way around it. The sooner we embrace the simple facts of the matter, the better off everyone but the bondholders will be.
Attempts to shove more bailouts on the backs of already over-leveraged taxpayers will stunt the recovery for years more to come "
http://globaleconomicanalysis.blogspot.com dans son blog à propos de l'euro
"Mrs Lagarde issued a thinly-veiled attack on the ECB’s rate rises and Europe’s fiscal austerity drive. “Monetary policy should remain highly accommodative, as the risk of recession outweighs the risk of inflation. Fiscal policy must navigate between the twin perils of losing credibility and undercutting recovery,” she said.
Tim Congdon from International Monetary Research said it is folly to force Europe’s banks to raise money too quickly or crystallize losses abruptly. This will cause a monetary implosion and a repeat of the 2008 disaster.
He said the ECB’s restrictive policies over the last 18 months and the lack of EMU fiscal union have doomed the euro to certain break-up.
“It cannot be saved. Banks will suffer large losses,” he said.
Embrace the Fact "Banks Cannot Be Saved"
This mess cannot be saved. Tim Condgon bemoans the fact. I say, embrace the fact!
Tim Congdon wants to kick the can down the road. Christine Lagarde is clearly angling for more taxpayer bailouts.
Just what the hell does it take for people to realize that throwing more money down the drain cannot solve a damn thing?
Banks are going to take losses. That means bondholders are going to take losses. It is nonsensical to assume anything but that. It is equally nonsensical to suggest there is a way around it. The sooner we embrace the simple facts of the matter, the better off everyone but the bondholders will be.
Attempts to shove more bailouts on the backs of already over-leveraged taxpayers will stunt the recovery for years more to come "
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domenica 24 luglio 2011
Debito
Riporto quanto scritto da Loretta Napoleoni sull'ultimo "Venerdì" di Repubblica (p. 57): "Il nostro debito pubblico è pari al 120% del PIL (...) 1800 miliardi di euro. (...) Nei prossimi cinque anni l'Italia dovrà rifinanziare la bellezza di 900 miliardi di euro. (...) Che significa tutto ciò? Che se i mercati decideranno di non prestarci più soldi, come è avvenuto per Grecia, Portogallo e Iralanda, non sarà possibile varare un piano di salvataggio: l'Europa unita non ha a disposizione tanto denaro. Morale: se il governo non agisce subito imponeno una tassa patrimoniale una tantum pesantissima (...) rischiamo proprio di finire come i vicini greci.
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lunedì 11 luglio 2011
Default

Prodi aveva proposto al Paese di fare qualche sacrificio per risanare il mostruoso debito pubblico e restare nell'euro. I lavoratori tutto sommato furono d'accordo (sacrificio più, sacrificio meno), ma al 20% ricco del paese venne quasi una crisi isterica: "mi vogliono togliere qualche euro, sono rovianato! (in stile zio Paperone). Prodi cadde, venne la politica di "tolleranza" dell'evasione e di aumento della tassazione indiretta di Berlusconi e Tremonti. Vent'anni dopo, siamo sull'orlo della bancarotta. Il bel sito http://globaleconomicanalysis.blogspot.com/ chiama l'Italia "l'elefante invisibile".
Incidentalmente, questo 20% più ricco attualmente ha i soldi che gli escono dalle orecchie. Se per una volta toccassimo i forti invece che come al solito i deboli, mi sa che avremmo un bilancio florido; fu del resto l'errore di Prodi, chiedere sacrifici a tutti, invece di chiedere di più a chi ha di più - del resto a un democristiano non si può chiedere di diventare socialista.
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domenica 26 giugno 2011
Socialdémocratie
Hélas, ils ont devisé de détruires les social-démocraties, qui ont l’étrange prérogativa d’être l’Antichriste pour la gauche extrème, et indistinguable du communisme pour les “libéraux”. Ils procèdent avec méthode: ils ont commencé par la Grèce, qui a désoromais fait default, ils concentrent leurs efforts sur l’Italie, qui a un bilan désastreux, gravé par une dette publique énorme, et par des dépenses de l’état, souvent corruptes, hors contrôle depuis la chute de Prodi. L’objectif est de désintégrer l’Euro, sans lequel la stabilité des économies de France et Allemagne est impossible.
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sabato 5 marzo 2011
Traduzione
Le frasi della destra al potere richiedono sempre una traduzione. Per esempio, Berlusconi ha detto che la scuola pubblica inculca valori diversi da quelli inculcati dalla famiglia. Traduzione: nella scuola pubblica bocciano anche i figli dei ricchi. Il federalismo, di per sé un'idea interessante, nulla ha a che fare con la tutela delle identità locali - tant'è vero che non si parla semplicemente di federalismo ma di federalismo fiscale. Nasce dalla domanda: chi pagherà i debiti accumulati negli anni '80 ai tempi di Craxi e che superano di parecchio l'intero PIL nazionale?
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sabato 26 febbraio 2011
crise globale
La crise globale a été causé par les instruments de finance derivés et par les titres "toxiques" - cela récite la sagesse conventionnelle. En realité, le systeme un peu baroque de la finance derivée avait deux but: 1) financer le système économique américain, qui avait cessé d'etre en équilibre depuis longtemps, depuis, du moins, le 1975; 2).financer les guerres en Iraq et en Afghanistan, qui ont été les plus couteuses de l'histoire. Encore, le système de la finance derivée était possible seulement car la Federal Reserve créait continuellement de la monnai en baissant les taux et en jouant avec les taux d'échange avec les autres monnaies - avec le résultat net d'un flux de monnai de l'Europe à l'Amérique.
Pur ce qui concerne le premier point, le système économique américaine a pratiquement cessé de croitre quand la frontière s'est fermée. Depuis, la croissance a été soutenue avec des mesures keynesiennes d'endettement publique, mais cela a fonctionnée à peu-près jusqu'au 1975, quand ces mesures ont abouti à une inflaction exponentielle, qui a porté a la fin de la parité dollar-or par Nixon - sur le web il y a une grande discussion sur le role de la monnai qui reconnait l'importance de la fin da la parité or mais qui ne met pas au point la question. Il y a eu après la tentative de libéralisation de Reagan, qui a abouti à la crise de la moitié des '80. et qui a été suivie par la nouvelle politique - inauguré par Clinton - qui est substantiellement une politique d'endettement keynesien, mais qui jou sur le fait que les dettes sont paiés par l'Europe et non par les Etats Unis. Cela est possible car aux USA on crée une énorme quantité de monnaie en baissant les taux, ce qui corréspond à un endettement, mais les dettes sont paiés par l'Europe à travers le taux d'échange du dollar qui est défavorable pour les monnaies européennes, euro compris est qui resulte, comme l'on disait, dans un flux de richesse de l'Europe aux USA.
La finance derivée entrait dans le cadre, car elle a connu un très grand developpement avec la fin de la parité or à la moitié des '70 (la formule de Black-Scholes qui détermine la valeur des derivés date due 1973). Elle est nécessaire pour la création et surtout pour la distribution de monnaie.
Le système fonctionnait assez bien, avec des crises pas très grandes, s'il n y avait eu la guerre en Iraq et en Afghanistan voulu par la bande de Bush. L'Amérique comprenait que sa domination politique et économique était en crise, et relancait en attaquant le coeur de l'Asie. Mais ces guerres ont eu des couts exorbitants, qui ont obligé à accélerer la création de monnaie - jusqu'au point que le système trop forcé s'est retrouvé les quatre fers à l'air.
Pur ce qui concerne le premier point, le système économique américaine a pratiquement cessé de croitre quand la frontière s'est fermée. Depuis, la croissance a été soutenue avec des mesures keynesiennes d'endettement publique, mais cela a fonctionnée à peu-près jusqu'au 1975, quand ces mesures ont abouti à une inflaction exponentielle, qui a porté a la fin de la parité dollar-or par Nixon - sur le web il y a une grande discussion sur le role de la monnai qui reconnait l'importance de la fin da la parité or mais qui ne met pas au point la question. Il y a eu après la tentative de libéralisation de Reagan, qui a abouti à la crise de la moitié des '80. et qui a été suivie par la nouvelle politique - inauguré par Clinton - qui est substantiellement une politique d'endettement keynesien, mais qui jou sur le fait que les dettes sont paiés par l'Europe et non par les Etats Unis. Cela est possible car aux USA on crée une énorme quantité de monnaie en baissant les taux, ce qui corréspond à un endettement, mais les dettes sont paiés par l'Europe à travers le taux d'échange du dollar qui est défavorable pour les monnaies européennes, euro compris est qui resulte, comme l'on disait, dans un flux de richesse de l'Europe aux USA.
La finance derivée entrait dans le cadre, car elle a connu un très grand developpement avec la fin de la parité or à la moitié des '70 (la formule de Black-Scholes qui détermine la valeur des derivés date due 1973). Elle est nécessaire pour la création et surtout pour la distribution de monnaie.
Le système fonctionnait assez bien, avec des crises pas très grandes, s'il n y avait eu la guerre en Iraq et en Afghanistan voulu par la bande de Bush. L'Amérique comprenait que sa domination politique et économique était en crise, et relancait en attaquant le coeur de l'Asie. Mais ces guerres ont eu des couts exorbitants, qui ont obligé à accélerer la création de monnaie - jusqu'au point que le système trop forcé s'est retrouvé les quatre fers à l'air.
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domenica 5 luglio 2009

Enfin, les italiens ont trouvé leur modèle - le Sud des Etats-Unis au temps de l'ésclavage, avec son contour de racisme, de fascistes, de "identité" italienne, de ku-klux-klan, de lois ségrégationistes. Et les italiens, qui ont vécu longtemps en s'endettant, peuvent finalement s'exempter de travailler: les ésclaves immigrés travaillent pour eux. Presque moitie des italiens, selon les statistiques, ne travaille en fait pas - souvent ce sont les mêmes qui accusent les "fainéants".
Les jours dorés du Sud finirent dans la catastrophe de la Guerre de Sécession, quand le nord productig détruisa le Sud rentier; et encore aujourd'hui il ne s'est pas encore redressé.
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sabato 4 luglio 2009
Après-guerre
L’histoire économique de l’Italie républicaine est tout simple: après la guerre, les américains ont inondé l’Italie de capitaux, que les italiens ont voracement épuisé. Quand l’argent a terminé, on a commencé a s’endetter monstrueusement, sous le règne de Craxi; et quand l’endettement est devenu insoutenable, le italiens ont commencé a se voler l’un l’autre, les riches les pauvres, les autoctones les immigrés. Comment va finir?
Tous les fois que des forces politique ont cherché a affronter les problemes de la richesse – le premier centre-gauche, la nouvelle gauche, Prodi – elles ont toujours éte retournés par des élites reactionnairs fortement appuyés par une majorité fondamentalement sanfédiste.
Tous les fois que des forces politique ont cherché a affronter les problemes de la richesse – le premier centre-gauche, la nouvelle gauche, Prodi – elles ont toujours éte retournés par des élites reactionnairs fortement appuyés par une majorité fondamentalement sanfédiste.
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