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domenica 21 luglio 2024

Caricature di Leonardo

Credo che solo le caricature di Leonardo colgano veramente tutto il carattere deli italiani, figure grottesche ma in una certa qual misura maligne. 



 

sabato 18 maggio 2024

Elemosina

 I primitivi  se hanno una cosa la regalano, altrimenti verrebbero considerati tirchi. Ma questo spirito di condivisione, oltre alla giustificazione morale, ha un profondo significato funzionale - di cui i primitii sono perfettamente consapevole. Lo scambio di regali rafforza i rapporti, e nella foresta o nella savana sopravvivi se hai la forza del gruppo, non se hai le cose.

Però quando qualcuno che viene da una cultura di condivisione entra a contatto con società più ricche come la nostra allora si mette a chiedere l'elemosina. Dal suo punto di vista si tratta semplicemente di esigere un regalo da chi non ha innato il concetto dell'importanza del dono. Ma dal punto di vista della cultura più ricca appare come una fastidiosa elemosina.

 


mercoledì 31 gennaio 2024

oppio dei popoli

 Come dicevo, sto leggendo il bel resoconto della sua esperienza di sciamano di Davi Kopenawa, indigeno Yanomami. Per quanto affascinante a un certo punto ho percepito come una strana sensazione di preti: come i preti le visioni si hanno solo se si è casti e se si è puri. Le religioni sono interessanti e profonde, ma rimangono sotanzialmente oppio dei popoli, anche quelle che più ci affascinano. Sono anche al 90% vere, ma proprio questo le rende pericolose, se fossero solo inganno nessuno ne sarebbe attratto.

una nota di cautela però; Davi Kopenawa ha lavorato per un lunghissimo periodo per i bianchi e quindi la mia impressione potrebbe essere dovuta al processo di acculturazione (cioè di occidentalizzaione) dello sciamano.

lunedì 29 gennaio 2024

Sciamani ed elementali della natura

 Sto leggendo il racconto di Dani Kopenawa, uno sciamano Yanomami che espone la sua cosmogonia. Da questo resoconta mi sembra evidente che gli Yanomami amazzonici credano negli xapiri, spiriti che corrispondono in tutto e per tutto agli elemntali della ntura di Paracelso; come questi sono piccolissimi e numerosissimi. Più alla lontana gli xapiri sono molto simili agli elfi e ai folletti della mitologia nordica e ancora più lontanamente con ninfe driadi ed amadriadi della religione antica. In altre parole gli sciamani non credono agli dei, ma a forme spirituali che in occidente sono considerate generalmente inferiori, a parte un creatore Omama.

venerdì 20 ottobre 2023

Il fungo alla fine del mondo

 Il libro di Anna Tsing "The mushroom at the end of the world" ha avuto grande successo. Parla di moltissime cose, è essenzialmente un'antropologia delle supply chains, ma al fondo la domanda che pone è: oggi che non crediamo più nel progresso, come possiamo essere ancora rivoluzionari=: Non credo che riesca a rispondere a questa domanda, ma quello che conta non sono le risposte giuste ma le domande giuste - la risposta sta a ognuno di noi trovarla. Anna Tsing si rifà alla sua maestra Donna Haraway e sostanzialmente propone lo Ctulucene, ma credo che il problema derivi dalla mancanza di profonde conoscenze di economia in un'antropolofa.

giovedì 19 ottobre 2023

Conoscenze ecologiche degli indigeni

 Al minuto 11.11 di


questo bel video si parla della popolazione indigena dei Copi e di come interpreta un'infestazione di parassiti in una foresta tedesca. Non me ne abbiano i Copi la cui spiritualità rispetto profondamente, ma ho l'impressione che gran parte dei discorsi intorno ai campi energetici e cose del genere siano fuffa per impressionare gli interlocutori - una volta quelli indigeni oggi ancora di più gli occidentali in cerca di mistero - ma mi sembra che queste guide spirituali siano in realtà degli scienziati con una profondissima conoscenza delle relazioni ecologiche, conoscenza che gli ecologici occidentali si sognano.

martedì 17 ottobre 2023

Donna Haraway

 Ho letto da poco "staying with the trouble" di Donna Haraway. A parte la scrittura affascinante, mi sembra che il tema centrale non sia tanto l'Antropocene, che in fondo non è quello di cui si discute veramente, quanto la domanda: come è possibile essere materialisti oggi? materialisti nell'epoca del virtuale e del cyberspazio? E la risposta è implicitamente contenuta in una frase di Viveiros de Castro,s il grande antropologo americanista, che dice che l'animismo è l'unico materialismo sensato (senisble). E Credo che la Haraway con i suoi pewrcorsi che si intrecciano tra umani e non umani cerchi di creare proprio di fondare un animismo postindustriale.

lunedì 16 ottobre 2023

Umano non umano

 Ho sentito da qualche parte l'espressione "persone non umane". Se avesse detto animale non umano significherebbe che considera l'uomo un animale, mentre dicendo persone non umane chiaramente antropomorfizza i non umani. Io sono favorevolissimo allì'antispecismo, purché sia amterialista; i primitivi dell'Amazzonia studiati da Descola e Viveiros de castros considerano gli umani e gli animali non umani sullo stesso piano perché sono materialisti, mentre purtroppo molti animalisti hanno un atteggiamento antropomorfizzante verso gli animali non umani che tende inevitabilmente all'infantilizzazione di cani gatti e polli. 

Le parole sono solo etichette e non mi va di unirmi all'importanza del tutto inutile ed esagerata che a sinistra si dà alle parole  ma in questo caso mi dà proprio l'impressione che le parole siano - come spesso sono - un sintomo interessante.


domenica 19 settembre 2021

Animismo

 Eduardo Kohn dice una cosa importante nel suo libro "How thorests think": che gli amazzonici hanno una profonda conoscenza degli esserei della foresta, e non solo consoscenza, una profonda comunanza con gli esseri della foresta, in larga parte per mangiarseli. I "primitiv" sono profondamente materailisti, non come l'ecologista che cerca un contatto estetico con la natura o il new age che cerca nello sciamensimo la spiritualità perduta (forse più le consolazioni della religione che una vera spiritualità).

domenica 4 aprile 2021

1111

 In questo blog scrivo quello che mi passa per la t esta. Ho fatto molte incursioni nell'arte, qualche osservazioni su romanzi che ho letto, moltissima economia e moltissime osservaazioni sul carattere degli italiani. Ma adesso che siamo arrivati al millecentoundiceismo post mi rendo conto che in questo guazzabuglio un filo logico c'è, e si poterbbe riassumere con la frase che in Italia la lotta di claasse si scontra con l'antropologia (donde il fatto che le rivoluzioni non le abbiamo mai fatte o le abbiamo fatte semrpe a metà). Io mi sono sempre trovato benissimo con in ordici mentre ho sempre avuto grossa difficoltà a capire la logica degli italiani. Marx non li spiega minimamente, Emmanuel Todd dà qualche indicazione,  Freud non funziona. Poi un giorno ho letto un libro sui boscimani e tutto mi è diventato chiaor 8Iboscimane è un termine dispregiativo che non andrebbe usato però non conosco un'alternativa accettata perchè per esempio Kung si riferisce sola a un aprte di quel popolo). I comportamenti di quel popolo - che detto per inciso l'antropologo americano che li studiava palesemente non capiva minimamente, come gli americani non capiscono gli italiani - erano palesemente identici al modo di comportarsi degli italiani. Per esempio il principio che più dai e meno prendi,. che è fondativo dell'Italia, si ritrova anche tra i boscimani (mentre credo sia inesistente o rarissimo in altri popoli), si applica perfettamente ai boscimani (ne ho parlato altre volte. Ovviamente c'è una differenza fondamentale tra i boscimani e gli italiani: i boscimani sono adattati al deserto e la loro antropologia è perfettamente funzionale alla vita di sussistenza, mentre gli italiani vivono in una società postindusitrale, e la loro antropologia non è funzionale. 


Se questa ipotesi di cui ho parlato anche altre volte è vera questo significa che l'influenza della chiesa o l'arretratezza feudale che pure giocano un ruolo hanno un significato secondario per spiegare le arretratezze italiane. E siccome il modello boscimane è un modello che tende a resistere fortemente alle innovazioni questo spiegherebbe, forse, perché non ci sia mai stata una rivoluzione in Italia come praticamente ovunque. E anche la eterna tendenza al consociativismo è una caratteristica boscimane, che è il motivo fondamentale per cui la lotta di lcasse si arena saempre su strani compromessi. E il modello boscimane spiega anche perché oltre che con il padronato spesso tocca lottare anche contro gli sfruttati, se si vuole imporre il cambiamento. E infine spiega perché l'Italai sembra anarchica ma invece è gerarchica: i boscimani sono così.

martedì 30 marzo 2021

magic mushrooms

 Leggevo che gli australiani stanno diventando mangiatori di funghi come i francesi e gli italiani e a differentemente dai loro antenati inglesi. In effetti gli inglesi non mangiano funghi e credo che questo sia il retaggio di un antico uso sciamanico dei funghi allucinogeni, in particolare di Amanita muscaria, che probabilmente era riservato ai sacerdoti e agli iniziati.

sabato 4 luglio 2020

Cultura occidentale

La cultura occidentale è peculiare da diversi punti di vista: è individualista, materialista, anturalista, umanista ecc. tra le altre particolarità mi sembra rilevante che è l'unica cultura che parli spesso male di sé stessa.

lunedì 4 maggio 2020

Congiunti

In antropologia, e credo anche in diritto, un affine è il figlio la madre, il nonno ecc., mentre un congiunto è la moglie la suocera la cognata ecc. La parola congiunto è saltata alla ribalta nel recente discorso di Conte. Ma mi chiedo: se il discorso va preso alla lettera, io posso visitare un congiunto, ma non un affine, posso visitare la suocera ma non la nonna. Conte è un giurista,, sta a vedere che intendeva proprio questo.

martedì 7 aprile 2020

Favori

In Italia non c'è mai la dimensione del collettivo, c'è sempre la dimensione del favore personale - come nei popoli primitivi

martedì 9 luglio 2019

Puzze

Non capisco perché più sono trucidi e più sentono puzza dappertutto.

giovedì 23 maggio 2019

Popoli

Un po' come i matrimoni infelici di Anna Karenina, i popoli fanno orrore ognuno in un modo diverso

giovedì 4 aprile 2019

Antifona

L'antifona è diffusa nella musica african ma si ritrova anche in Papua e nella musica di altri popoli. Chissà se è una forma ancestrale o se si è sviluppata indipendentemente più volte in vari popoli "primitivi"

sabato 15 dicembre 2018

Albero di natale

Quando il cristiano carlomagno conquistò la Germania fece tagliare gli alberi sacri, centrali per la religione della natura di quel popolo. Alberi che però rispuntarono nel cuore stesso del cristianesimo sotto forma di albero natale.

sabato 1 dicembre 2018

Come vedono l'arte i primitivi?

Nel post precedente mi chiedevo se i Dogon o i Cro Magnon perceepivano l'aura delle loro bellissime opere.  A leggere Malinowski, che dà una rappresentazione vivissima della della Weltanschauung "primitiva", viene proprio da pensare di no, perché non sembra proprio, stanto al grande antropologo, che i trobriandesi abbiano la dimensione del sacro. il magico e il mitico esistono, ma sono fenomeni in fondo essenzialmente materiali. Del resto anche Aristotele intende l'arte come riproduzione di immagini, non come qualcosa di sacrale.

Aura

Nel post precedente smitizzavo un po' Benjamin, però nessuno può negare che il concetto di aura sia utilissimo: l'arte è auratica e la'rtigianato no (strano che Benjamin fosse marxista).  Considerando che prima grosso modo di Leonardo e Lorenzo il Magnifico, quindi fino agli ultimissimi anni del '400 non c'era distinzione tra arte e artigianato c'è da chiedersi se sia qualcosa di intrinseco o sia un modo di vedere il prodotto creativo sviluppatosi solo in età moderna. L'aura la vediamo nelle maschere Dogon e nelle pitture di Lascaux, ma c'è da chiedersi se i Dogon e i Cro Magnon ce la vedessero, nonostante le ovvie implicazioni sacrali di tale produzione. Non credo sia poi così difficile rispondere: basterebbe chiedere ai Dogon o ad altri grandi artisti "primiviti".