domenica 28 giugno 2015

Leggenda dell'unicorno e complottismo

Le leggende derivano sempre dalla realtà, ma da una realtà lontana e poco conosciuta. Penso per esempio alla favola dell’unicorno, cavallo con un unico corno in testa,.ferocissimo, che si placa solo in presenza di una vergine. Si tratta chiaramente del rinoceronte indiano (che non casualmente Linneo aveva chiamato Rhinoceros unicornus), che infatti è simile a un cavallo (appartiene infatti con il cavallo all’ordine dei perissodattili), ha un solo corno in testa ed è ferocissimo. La fanciulla appare inspiegabile, ma lo è invece facilmente tenendo conto del fatto che il corno di rinoceronte è considerato un potentissimo afrodisiaco maschile – e quindi l’idea che il suo ardore si plachi solo con una vergine è una graziosa metafora poetica per indicare che l’ardore suscitato dalla’afrodisiaco si placa solo giacendo con una vergine, metafora probabilmente raccontata dai viaggiatori arabi, che stimano molto le vergini (basti pensare alle vergini del paradiso coranico) e sono usi a metafore audaci e poetiche come questa. Ovviamente il compilatore di bestiari medioevali, che non aveva mai visto un rinoceronte, e doveva basarsi su questi racconti, e di cui non conosceva il linguaggio, ispirato alla poesia araba che non consocia, si era fatto un’immagine dell’unicorno/rinoceronte in fondo abbastanza veritiera, ma alquanto fuorviante.


Questo mi riconduce al tema del complottiamo, che impazza su internet, e che va da forme abbastanza razionali ad altre piuttosto deliranti. Mi sembrano perfettamente analoghe alla sotria dell’unicorno – sono persone che parlano di una realtà lontanissima (le élites di potere), che non hanno mai visto e che conoscono attraverso fonti che hanno difficoltà a interpretare, formandosi un’idea in fondo non del tutto insensata (il grppo Bildenberg, la massoneria), ma con una notevole componente fantastica.

Infrastrutture africane, capitalismo assistenziale e bordighismo

Leggevo sull’economist delle disavventure di un imprenditore nigeriano che deve fare i conti con l’elettricità che salta ogni qualche ora (e che nonostante questo riesce a ottenre profitti). Anche in Italia l’elettricità salta, non ogni qualche ora, ma ogni qualche giorno. La colpa della debolezza dell’economia italiana però, ovviamente, non viene imputata al fatto che nessuno investirebbe in un paese con infrastrutture africane, ma ai lavoratori che hanno troppe garanzie (vedi job’s act). In fondo la colpa non è nemmeno di Renzi, che parla leggendo sul gobbo scritto da confindustria, ma appunto degli industriali italiani, che hanno sempre campato di sussidi più o meno mascherati, e che hanno la cultura imprenditoriale di un satrapo russo. Basti pensare alla FIAT, che ha vissuto di sussidi, e quando non c’è stato più possibilità di ottenerli in Italia si è fatto regalare la Chrysler da Obama,. Chi non sa le cose le insegna, e naturalmente questa canea di raccomandati e incapaci, protetti e sovvenzionati dallo stato, stanno sempre col ditino alzato a insegnare il libero mercato – che quando è arrivato, con l’euro, li ha visti sbriciolarsi come un biscottino.


Ci sarebbe da parlare della politica de bassi salari – sempre lì si va a finire, sulla manodopera a costo quasi zero grazie alla mediazione politico-sindacale – che se poteva funzionare negli anni ’50 ben difficilmente può funzionare con i lavoratori a bassissimo costo ma altamente qualificati (a differenza dei nostri) di Polonia, Romania, Cina,. Brasile, Vietnam ecc. ecc. ecc. L’idea in realtà è quella di dedicarsi alla ristorazione – di diventare un Paese di camerieri, come sostengono gli inglesi almeno dal XIX secolo, e l’expo serve appunto a indicare la via. Volevo invece soffermarmi sui bordighisiti, che sostengono che l’intervento statale in economia (sia nelle forme socialdemocratiche che fasciste che keynesiane che sovietiche) serve agli interessi del capitale. Considerando la foga con cui il capitale ha sempre combattuto ogni forma di intervento statale (se non in momenti di emergenza) mi sono sempre sembrati lievemente deliranti. Però le loro bizzarre teorie in fondo descrivono abbastanza la particolarissima situazione italiana – la potremmo chiamare capitalismo assistenziale? – però commettono l’errore di estrapolare questa situazione altamente atipica all’intero mondo capitalistico. E non è casuale, a questo punto, che se i trotzkisti sono assolutamente internazionali, se Gramsci è molto legato al contesto italiano ma è letto in tutto il mondo, i bordighisti non li legge nessuno al di fuori dell’Italia dove invece sono (specialmente in questo periodo di crisi della sinistra  e sul web) molto forti 

sabato 27 giugno 2015

Contemporary art in Rome, where it is and where it is not (at MAXXI)

If you want to seecontemporary art in Rome, don't go in the official institutions, MAXXI and MACRO and the rare exhibitions.  The only places in Rome where you find contemporary art (apart from a few outstanding examples of street art) are underground realities, in particular Forte Prenestino and MAAM (Metropoliz), both on the road Prenestina. Forte Prenestino hosts true treasures, for instance the graffiti of Blue, and I suspect that a rich collectionist would crave such pieces of art. MAAM has more amateurish pieces (with notable exceptions), but it represents something unique: it is not a collection of works, but a collective work, where single pieces are only elements of a whole. The Galleria Borghese has some similarity, since its countless masterpieces are connected in a sort of Gesamtkunstwerk.


Attacco globale II, basso prezzo del petrolio e Russia

Nel post precedente dicevo che sembra che si sita preparando qualcosa di drammatico. Forse un attacco alla Russia (o più probabilmente un coinvolgimento diretto degli USA in Ucraina)?

Incidentalmente ricordo che 1) il prezzo del petrolio è estremamente basso, che 2) la ripresa italiana e occidentale in genere è dovuta a questo basso prezzo del petrolio (anche se è vietato dirlo in quanto saperlo smaschererebbe la propaganda renziana); 3) che se il prezzo basso rafforza l'occidente, indebolisce fortemente la Russia, le cui entrate si basano ampiamente sulla produzione di petrolio (e anche Iran e Venezuela, che non guasta); 4) che il prezzo è basso perché l'Arabia Saudita ha aumentato a dismisura la produzione, facendo crollare i prezzi, anche a costo di introiti molto minori 5) e che la decisione dell'Arabia saudita è stata dettata dagli USA proprio perché il basso prezzo rafforza l'occidente e indebolisce la Russia; 6) il prezzo è tanto basso che il primo semestre del 2015 ha visto prestazioni molto inferiori al previsto dell'economia USA (che è un enorme consumatore, ma contemporaneamente il primo produttore al mondo, specialmente dopo la scoperta del fracking che permetterà tra poco agli USA di essere autosufficienti dal punto di vista energetico).

giovedì 25 giugno 2015

Attacco globale

Elenco una serie di fatti apparentemente del tutto scollegati ma che stanno avvenendo tutti nello stesso momento

- dopo aver preso delle sonore sberle dagli insegnanti, contrari alla riforma aziendalistica della scuola, Renzi fa passare in fretta e in furia il decreto senza passare in commissione e chiedendo la fiducia
- in Messico, un grande sciopero degli insegnanti aveva bloccato una riforma per certi versi analoghi a quella renziana, ottenendo il ritiro del provvedimento, che proprio in questi giorni è stato invece riproposto e approvato (Curiosamente anche questo provvedimento al senato)
- a Kobane, la resistenza curda, che ha sconfitto l'ISIS e ottenuto un eccesionale risultato alle elezioni turche, viene attaccata di nuovo dall'ISIS probabilmente con l'appoggio del governo turco
- La troika rifiuta insistentemente le proposte di Tsipras, nella convinzione che presto sarà costretto a cadere (anche se potrebbe benissimo averla vinta Syriza)
- Marino, che rappresenta probabilmente ormai l'unica voce dissenziente nel PD, viene "sfiduciato" da Renzi

la coincidenza temporale mi fa pensare che stia per succedere qualcosa di importante a livello internazionale.

Usi a obbedir tacendo (le notizie)

I giornali titolano con le parole di Renzi a Torino "l'Italia non è più il malato d'Europa". Sublime ipocrisia del linguaggio giornalistico. Se si legge il testo t del discorso utto sommato non c'è nulla da eccepire, ma ovviamente Renzi sapeva che l'unica frase che sarebbe stata riportata nei titoli è proprio che l'Italia è uscita dalla crisi, sottintendendo ovviamente che è merito suo (anche se ovviamente né lo dice né lo allude) e soprattutto glissando elegantemente sul fatto che tutte le economie dei paesi avanzati sono in ripresa. Tanto di quello che succede fuori del cortile di casa non importa a nessuno.

Prova di forza

Il DDL la "buona scuola" (quando qualcosa si intitola così c'è da tremare) rappresenta probabilmente il primo passo della riforma del pubblico impiego e quindi il logico proseguimento del job's act, in cui sono state sostanzialmente azzerate le differenze tra lavoro precario e lavoro stabile. La riforma del diritto del lavoro per adeguarlo al modello anglosassone è il punto programmatico fondamentale del thactherismo renziano. La "buona" scuola ha incontrato la fiera opposizione del mondo degli insegnanti, che hanno intrapreso una serie di scioperi e di azioni di protesta inconsuete per una categoria come questa, assai poco politicizzata e sindacalizzata, che hanno fatto assai male al governo, e che stanno probabilmente dietro alla severa sconfitta delle regionali. Renzi, forte della sua maggioranza blindata, cerca adesso la forzatura in parlamento attraverso la fiducia, e probabilmente l'avrà vinta. Il thatcherismo ebbe la sua proba d forza con l'eico sciopero dei minatori, che durà mesi e che si concluse con una sonora sconfitta dei lavoratori, forse il tachterismo renziano ha la sua prova di forza proprio sulla scuola, con la notevole differenza che 1) le lotte degli insegnanti, ancorché molto meno drammatiche di quelle dei minatori, hanno vinto, non sono state sconfitte; 2) Renzi non vince (se vincerà) sul piano sindacale e politico, ma grazie a un parlamento non solo completamente delegittimato agli occhi della popolazione, ma, giova ricordarlo eletto con legge incostituzionale.

Post scriptum: molti pensano che l'Italai sia sostanzialmente commissariata. L'Italia è stata commissariata con Monti, ma Renzi è un prodotto della parità delle forze parlamentari principali nelle elezioni del 2013 e dal rifiuto di Grillo di allearsi con il PD, il che ha reso quasi inevitabile l'accordo PD-Berlusconi.

martedì 23 giugno 2015

Ecosistema, economia, Bagavadgita

Ricordo benissimo quando è cominciata questa passione travolgente per la biodiversità in cui sono naufragato. Da piccolo abitavo in via Antonio Musa, di cui non ricordo niente, ma stavo quasi tutto il tempo da mia nonna a via Sicilia, una traversa di via Veneto, di cui ricordo tutto. Siccome lo zoo era vicinissimo, mio padre mi ci portava tutte le domeniche. Lo zoo allora era inzeppato di animali, addirittura sovraffollato da decine di specie di antilopi e uccelli. E lì rimasi trafitto dalle infinite forme meravigliose di cui parla Darwin, esattamente come Arjuna sperimenta la visione di Krishna come una infinita molteplicità che è manifestazione di un’unità. A due anni mi sono trasferito sul litorale, quindi dovevo avere un anno o giù di lì.
Quasi cinquanta anni dopo, mentre Grillo dice che non bisogna pagare le tasse (il discorso di fondo è solo questo), i proletari romani hanno assai chiaro che il capitalismo (ci dispiace per loro) è finito, come predetto da Marx (per la caduta tendenziale del saggio di profitto), che cose bestiali come il jobs act o le guerre devastanti sono gli atti forsennati di un mondo moribondo, e che bisognerebbe smetterla al più presto di parlare di economia e parlare invece dell’ecosistema – o meglio., che l’unico modo di parlare di economia è parlare di ecosistema – come fanno gli assalti frontali .

Mi scuso per il tono enfatico, ma avevo sempre pensato che la natura mi piacesse per gioco.


martedì 16 giugno 2015

Truths, wins

Truths are nevere definitive, and wins are always partial.

Reading life, reading science

Life means the reading of the book of DNA, not only in the sense of reading out, but of understanding. And science means reading the book of nature, which is written in mathematical code.

Theory of mind, mask, latins and anglosaxons

A theory of mind is simply the conciousness that other people think different things from us even if they have the same information. The fact that a theoyr of mind exists (at least for people older than 4 years) is considered mysterious and unexplicable by anglosaxons, whereas it is taken for granted by latins, probably beacuse latins always wear a mask and must reckon the thoughts under the mask.

Recent studies suggest that bilingual children develop earlier a theory of mind; this is obviously becuase to have a theory of others's mind you need a theory of you own mind, and a theoyr of your mind is easier to develop if you compare your mind to that of others.

Anyway, the obvious superiority of latin - beaucse theyr theory of mind is so natural - is flawed by the fact that they are masked,  In the rare cases they are not, we have Leonardo, Raphael, Gramsci, Galileo,

PD, Renzi, e il centro eterno

Nel tentativo di conquistare gli elettori di centro, il PD si è fuso con parte della DC, si spostato bruscamente a destra e ha distrutto quasi interametne la vecchia classe dirigente del PCI. Nonostante questo viene visto ancora e ostinatamente da gran parte dagli elettori moderati e di centro come il partito dei "comunisti".  Anzi, questa parte dell'elettorato, per rimarcare la sua alterità verso i "comunisti" ha sposato le parole d'ordine della Lega, che in fondo non hanno mai fatto parte del vocabolario dell'italiano, ipocrita ma buono.

domenica 7 giugno 2015

Menti migliori

Curioso Paese, in cui le menti migliori sono democristiani rivoluzionari (Monicelli) e fascisti di sinistra (Pasolini).

Polonia

Conosco due soli paesi dove ti passano avanti quando fai la fila: Italia e Polonia, e guarda caso sono due paesi cattolici (o per lo meno paesi in cui il cattolicesimo non è controbilanciato da un forte stato civile, come in Frncia, Spagna ecc.). La cosa è interessante perché sembra contraddire quanto dicevo un'altra volta. Incidentalmente, è proprio il fatto che ti passano avanti quando fai la fila che spinge tanti cervelli all'emigrazione.

Monicelli

E' più forte di me: Monicelli dovrebbe piacermi, e invece non riesco a sopportarlo. I film sono divertenti, era di sicuro coraggioso come dimostra il suicidio, ma non basta il coraggio. Se uccidi il padrone, ma non te ne sei liberato nella testa, porterai il fantasma del padrone sempre con te. E ci si libera dal padrone quando si smette di rispettarlo. Il "Marchese del Grillo" dice in sostanza che i padroni sono fichissimi e che il popolo è stornzo. Finché non pensi che i padroni sono dei poveracci e il popolo è fichissimo, è assolutamente inutile essere coraggiosi, al massimo fari il beau geste, non la liberazione. Il suicidio non è stato semplicemente un beau jeste, dimostra che si era liberato dalla religione, ma a pensarci bene è un gesto esistenzaile, non politico.

Tsipras, debito, Europa

Il manifesto.titola che Tsipras, che ha deciso di non ripagare i debiti, vince. Che vinca è ancora tutto da vedere, però gli odds tutto sommato sono a favore suo. La Grecia infatti - nonostante sia stata di fatto commissariata per tutti questi anni -  non ha più un soldo, e quindi in ogni caso non potrebbe ripagare. Il problema non è tanto che non hanno altra scelta, è che a questo punto ai creditori (essenzialmente Fondo Motneraio e banche farnco-tedesche) conviene recuperare qualcosa (tramie un accordo favorevole alla Grecia) invece che non ottenere niente. Hanno minacciato per mesi l'uscita dall'Euro, ma il grexit sarebbe disastroso per la Grecia ma anche per i creditori. Secondo me la minaccia dell'uscita dall'euro aveva più che altro il senso di tentare di far cadere Syriza.

Il manifesto titola "alza il livello dello scontro" in omaggio, ovviamente, a un'antica tradizione rivoluzionaria. Credo che il punto sia piuttosto che spesso i despoti e i tiranni bluffano, e talvolta basta semplicemente smascherare il bluff come mi sembra abbia fatto Tsipras. Comunque la partita è delicatissima e aperta. E' aperta perché dal punto di vista meramente economico in fondo alla troika converrebbe cedere, ma dal punto di vista politico cedere significherebbe una colossale perdita di potere.

Imperialismo

Anche se i cinesi pensano di essere superiori a tutti (ma quale popolo non lo pensa?) non bisogna dimenticare che quando vanno in Africa, prendono sì le risorse, ma lasciano qualcosa, anzi molto, in cambio. L'Occidente ha solo rapinato, e la nostra immensa ricchezza e superiorità si basa in grandissima parte su questo. Hanno rapinato e continuano a rapinare e razziare anche i democratci americani, anche se con metodi sofisticati, in modo da evitare i sensi di colpa (petrodollari, cambio euro/dollaro favorevole all'America ecc.). Gli unici che forse lasciavano qualcosa oltre a prendere sono stati gli inglesi, con cui i cinesi hanno qualche sotterranea afinità (tutti e due i popoli mangiano alle 5 del pomeriggio).

sabato 6 giugno 2015

Intellettuale collettivo II, Gramsci e gli Assalti frontali

Lenin dice laconicamente che la linea viene data dagli intellettuali (piccoloborghesi). Gramsci rielaborà quest'idea affermando che l'intellettuale collettivo, coincidente con la classe operaia, esercita l'egemonia culturale su tutto il Paese/popolo. Cultura va inteso all'incirca come cultura politica, non certo nel senso di cose letterarie artistiche e scientifiche.

Il PCI prese un pezzo da Lenin e un pezzo da Gramsci, e itnerpretà cultura in senso squisitamente crociana, e ne venne fuori che l'intellettuale (individuale, non certo collettivo, e inteso come persona colta) esercita l'egemonia culturale (in senso crociano, di alta cultura) sul Paese / popolo. Con risultati abbastanza inquietanti. L'idea gramsciana (dirompente e difficile) è stata invece ripresa da una parte della sinistra extraparlamentare - ed ecco il perché ultimo degli Assalti Frontali.

Emigranti

Il Times riporta lo studio di una ricercatrice italiana che sottolinea come, nonostante l'importanza della mobilità internazionale della ricerca, molti italiani all'estero non sono soddisfatti di aver emigrato. E vorrei vedere. Partire per curiosità è una cosa, partire perché il figlio del barone o il raccomandato lecchino di turno ti ha rubato il posto ben altra. A un mio caro amico, che ora lavora in Cina, un inglese disse che gli inglesi sono viaggiatori, gli italiani emigranti.

China

As can be see from the end. this is not a lecture on China, but on the West, and an appeql to hombleness for our arrogant civilisation. Anyway, it suggests a few reflections about my beloved China.

1) American long for a China split into many medium-sized states instead than a huge empire challenging the supremacy of USA. They therefore support the idea that China is not a nation, that chinese is not a unitary language, etc. Anyway, Jaques has some reason to think that China is not a nation in the sens of western nations. Bit this has historical reasons: the national states arose in the Reneissance, but the Reinessance was possible only because the Roman Empire collapsed, and China had not a Reinessance, precisely because the Chinese Empire never collapsed, but slowly evolved into a super-advanced civilisation without ever leaving the Middle Age.

2) Jacques stresses the fundamental point that Chinese see the state as the head of the family. This is a brilliant idea of Confucius: he managed to unite the chinese, simply by stating that China is a single, big family. Western states are not based on familial ties, but on the social contract.

3) Finally, I would like to underscore that the writing system is very different from the alphabet, and this leads to a different way of reasoning: Westerns think is linearly, whereas Chineses think in a ntework - not differently from Jesuits, who in fact had a high esteem of the Chinese people.

Jacques is right in saying that we are ignoran about China. We should ask Chinese to present themselves, abyway, not clever and expert British.


venerdì 5 giugno 2015

Vedere per credere

Nella scienza se non vedi non credi (esattamente all'opposto della religione): Ma se vedi e non credi non sei uno scettico, sei un cretino. Galileo dipinge Simplicio, l'aristotelico, come un crtino. Purtroppo dare del cretino a un "sapiente" è peggio che sparare al re - come proprio la vicenda di Galileo dimostra.

giovedì 4 giugno 2015

Rom

Gli italiani odiano i rom perché hanno una raffinatissima cultura (basti pensare alla musica, per dire la cosa più facile), e il prete gli ha detto - agli italiani - che chi è colto è un poco di buono.

Intellettuale collettivo

Dicevo precedentemente che gli Assalti Frontali sono in realtà, più che artisti, intellettuali. Per essere precisi sono forse una delle voci (cantanti) dell'intellettuale collettivo, quell'intuizione geniale di Gramsci (una reinterpretazione di Lenin, non dimentichiamo).

Intellettuali

Gli assalti frontali sicuramente non sono grandi artisti. Ma questo perché in fondo sono intellettuali. Non serve aver letto centinaia di libri per essere intellettuale.