lunedì 29 giugno 2009

Africa


Sentivo ieri in televisione un africano che diceva: "fatemi studiare. Uno non può costruire nulla se non lo fanno studiare". E mi è venuta una gran rabbia. A parte che un europeo invariabilmente dice "datemi li sordi" - non fatemi studiare, ho paura che non facciano studiare gli africani perché hanno della genialità. Obama, piaccia o no, è un genio - uno che dal nulla diventa presidente degli Stati Uniti è un genio; Nkrumah era un genio, Mandela è un genio, ed erano dei geni gli studenti camerunesi di fisica dell'univeristà di Shanghai che ho conosciuto - un mio amico chimico mi ha detto che i camerunesi sono anche chimici eccezionali, solo che non hanno soldi per le apparecchiature. E gli facciamo vendere calzini.

domenica 28 giugno 2009

Aspetti


L’astrologia occidentale vede la vita come un insieme di sfide poste dalla contrapposizione (sfavorevole) o dalla sinergia (favorevole) degli astri. Ma si tratta di una visione egocentrica: il soggetto viene isolato dal resto, che diventa il mondo esterno. Il soggetto può essere l’io, ma può anche essere l’umanità, la famiglia, il proprio capo, la nazione, una dottrina, ecc. E’ una scelta di “coordinate” forse necessaria per cominciare a capire qualcosa, ma non credo si possa andare più avanti di tanto finché non si considera che il soggetto sta in mezzo non a un mondo esterno, ma ad altri infiniti soggetti, e che come gli altri soggetti sono per me mondo esterno, io per gli altri soggetti sono mondo esterno. Il buddismo credo consista proprio nell’adottare un sistema di coordinate universali indipendenti dal soggetto – come nella relatività einsteniana. Questo cambiamento del pnto di vista richiede una grandissima consapevolezza e soprattutto l’abbandono di molti pregiudizi. - forse il terzo occhio sta a rappresentare proprio questo. A quel punto, il mondo diventa completamente diverso, e acquisiscono importanza cose a cui di solito importanza non si dà – suppongo, almeno, io non sono buddista.
Wether ‘tis nobler in the mind to suffer
The slings and arrows of outrageous fortune
Or to take arms against a sea of troubles
And by opposing end them

Alle sfide che ci pone la vita, possiamo rispondere affrontandole o svicolando – la via preferita rispettivamente dall’occidente e dall’oriente. Ma si tratta di una strategia assai semplicistca.
A un primo livello c’è l’alternativa tra affrontare le avversità – quando i rapporti di forza siano favorevoli – o ritirarsi.
A un secondo livello, c’è la legge di azione e reazione: all’azione esterna A rispondo con la reazione opposta, che può essere di contrapposizione o di adattamento.
A un terzo livello c’è la tecnica del judo: ritorcere la forza dell’avversario contro di lui.
A un quarto livello c’è la contrapposizione delle forse: contrapporre due forze tra di loro, in modo che si annullino vicendevolmente.
E così via.
In fondo si tratta delle leggi della guerra – una cosa assai noiosa, anche se spesso non se ne può fare a meno; del resto mi pare che von Clausewitz dicesse che la guerra è il diporto dei re, e i re sono gente piuttosto noiosa

cicli

Nel film “The Millionaire” – di cui ho parlato altre volte – la storia segue un andamento ciclico, simile all’eterno ritorno nietzscheano – ma Nietzsche prende l’eterno ritorno dagli antichissimi veda. Credo che i cicli nascano dal fatto che ognuno ha una sua legge, e che quindi tenda a interagire con il resto del mondo fondamentalmente sempre secondo lo stesso schema; se la legge del soggetto è però sempre la stessa, sempre diverse sono le interazioni, cosicché i cicli successivi non sono mai uguali ai precedenti. Questa visione ha il limite di essere statica; le risposte che il soggetto dà alle sfide che il resto del mondo gli pone modificano, anche se lentamente, la legge del soggetto, che così evolve – forse la dialettica è un tentativo di rappresentare questa evoluzione del soggetto.

parallelismo


Nel film “The Millionaire” è molto importante il parallelismo. La storia della vita del protagonista ripete infatti sempre lo stesso schema, secondo uno schema ciclico. Credo che questi fenomeni, che effettivamente si riscontrano nella vita reale, nascano dal fatto che quando – come nella vita – le interazioni sono molte, le leggi lineari della fisica si trasformano in processi non lineari – nella meccanica quantistica, le funzioni d’onda delle singole particelle sono lineari, ma diventano non lineari quando si sovrappongono le funzioni d’onda di molte particelle. Nel passaggio dalla linerità alla non-linearità si perde la prevedibilità – in meteorologia, già da qaurant’anni si è capito che mettendo a sistema le semplici equazioni dei gas, si ottiene un comportamento caotico fondamentalmente imprevedivile. Un modo in cui si perde la prevedibilità, è per esempio attraverso i loop: se A causa B, e B causa A, si crea un anello che matematicamente non ha soluzione e quindi è imprevedibile. In questa perdita di prevedibilità – di una soluzione univoca – probabilmente vengono però mantenute alcune simmetrie fondamentali delle leggi di partenza – e il parallelismo è una semplice forma di simmetria. Dico probabilmente, perché ancora la storia è assai poco chiara. Sospetto anche che più che le proprietà delle leggi di partenza, contino le proprietà delle leggi con cui si compongono le leggi di partenza.

karma


Mi ha molto divertito il film - vincitore dell’oscar - “The Millionaire”. Racconta le terribili peripezie di un ragazzo negli slums indiani, che sempre ripetono uno stesso schema in cui sono coinvolti il protagonista, la donna da lui amata, e il “cattivo” di turno. Arrivato a partecipare al quiz “il milionario”, nelle domande riconosce la storia della sua vita, e, come era sfuggito alle minacce, così risponde ai quesiti, fino a vincere il massimo premio.
Il film ha tanti temi – il rapporto tra l’antica cultura indiana e la modernità tecnologica, ecc – ma è fondamentalmente un film sul karma. Il presupposto del karma è: tutto è collegato con tutto. Il fatto inoltre che tutto sia collegato con tutto, dà origine a situazioni contraddittore, in cui il soggetto si trova tra una forza che “tira da una parte” e un’altra che tira “dall’altra”; si creano cioè dei dilemmi, delle contraddizioni, delel sfide, da cui si esce solo con una soluzione creativa. Anche nell’astrologia occidentale, le situazioni sfavorevoli corrispondono a momenti in cui l’influsso di un astro si contrappone a quello di un altro, mentre le situazioni favorevoli corrispondono a quelle in cui gli influssi degli astri sono sinergici.
Quello che gli occidentali chiamano destino, e che pensano sia un copione in tutto o in parte già scritto, è un insieme di sfide in cui si contrappongono due o più forze tra cui bisogna barcamenarsi, affrontare a viso aperto se se ne ha la forza (la via occidentale), o tra cui bisogna sgusciare via con agilità (la via orientale), come in uno slalom - o come in una danza – e con una danza, la danza di Shiva, si conclude infatti il film.

sabato 27 giugno 2009

Laicità

Bisogna essere laici sulle cose in cui si crede fermamente - è facile essere laici sulle credenze degli altri.

Malattie psicosomatiche


Un giorno, un mio amico cominciò a urinare sangue. Iniziò una lunga trafila di analisi, che invariabilmente davano come risultato che non aveva nulla; i medici, e anche gli amici, la ritennero quindi una malattia psicosomatica - il mio amico è molto ansioso. Dopo qualche tempo, a un medico venne in mente di fare una coltura, e venne fuori che questo mio amico aveva un'infezione da Streptococcus faecalis - un'infezione tra l'altro abbastanza comune. Con una breve cura di antibiotici la malattia sparì.

Un'altra mia amica anni fa soffriva di gravi disturbi. Anche qui le analisi non davano nessun risultato, e i medici pensavano a un disturbo nervoso. Dopo molti anni di sofferenze, si scopriva che aveva la malattia celiaca, che guarì prontamente eliminando il glutine dalla dieta.

L'ulcera, infine, per molti anni è stata considerata una malattia dovuta allo stress; pochi anni fa si scoprì che era un'infezione dovuta al curioso Helicobacter pilori, che vive nello stomaco resistendo all'acido cloridico che costituisce i succhi gastrici; oggi l'ulcera, un tempo malattia cronica, si cura con gli antibiotici.


La medicina occidentale è curiosa: da una parte nega l'influenza della psiche sul corpo, dall'altra - quando non riesce a fare una diagnosi - ricorre sistematicamente al concetto di malattia psicosomatica. Tutte le malattie sono psicosomatiche, in quanto la psiche e il corpo costituiscono un tutto integrato - nel caso dell'ulcera, per esempio, molte persone sono infette da Helicobacter senza sviluppare sintomi; i sintomi, probabilmente, si sviluppano solo nelle persone stressate. La terapia, però e perciò può agire sul corpo o agire sulla psiche o su tutt'e due; e mi sa che le terapie che agiscono sul corpo sono le più efficaci.

Buddismo

A basarsi sui miei conoscenti, tutti gli impiegati pubblici sono buddisti. Il buddismo degli impiegati, però , poco c'entra con il buddismo del Buddha. Quello degli impiegati nasce, in genere, dal fatto che da giovani avevano mille velleità, e sono finiti a passare carte; quello del Buddha nasce dal fatto che era un principe che aveva tutto, che un giorno uscì a farsi una passeggiata, e vide un vecchio, un malato e un morto, e si chiese "ma che vita sto facendo?"