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giovedì 6 dicembre 2012

The rich gets richer

I was reading the interesting post about academic careers in Distributed Ecology http://emhart.github.com/blog/2012/12/05/knowing-what-i-know-now/. I can subscribe, but what the author seems not to realized is that the principle that the rich egts richer is by no means limited to academia, but is at the very core of capitalism. When you have a positive feedback with no negative feedbacks, the system grows exponentially until it eventually collapses. Class war was the stabilizing negative feedback;  when it was removed, in the ’80, a few decades after the system collapsed, in 2008. Capitalism still survives and even flourishes because it was exported to previously underdeveloped countries, such as Brazil, India and China, but I’m afraid that in 20-30 years collapse or at least stagnation will reach the BRICs too. This is nothing new, of course, it is just the second book of Das Kapital restated in terms of cybernetic. Everything is so incredibily silly.

domenica 28 giugno 2009

cicli

Nel film “The Millionaire” – di cui ho parlato altre volte – la storia segue un andamento ciclico, simile all’eterno ritorno nietzscheano – ma Nietzsche prende l’eterno ritorno dagli antichissimi veda. Credo che i cicli nascano dal fatto che ognuno ha una sua legge, e che quindi tenda a interagire con il resto del mondo fondamentalmente sempre secondo lo stesso schema; se la legge del soggetto è però sempre la stessa, sempre diverse sono le interazioni, cosicché i cicli successivi non sono mai uguali ai precedenti. Questa visione ha il limite di essere statica; le risposte che il soggetto dà alle sfide che il resto del mondo gli pone modificano, anche se lentamente, la legge del soggetto, che così evolve – forse la dialettica è un tentativo di rappresentare questa evoluzione del soggetto.

parallelismo


Nel film “The Millionaire” è molto importante il parallelismo. La storia della vita del protagonista ripete infatti sempre lo stesso schema, secondo uno schema ciclico. Credo che questi fenomeni, che effettivamente si riscontrano nella vita reale, nascano dal fatto che quando – come nella vita – le interazioni sono molte, le leggi lineari della fisica si trasformano in processi non lineari – nella meccanica quantistica, le funzioni d’onda delle singole particelle sono lineari, ma diventano non lineari quando si sovrappongono le funzioni d’onda di molte particelle. Nel passaggio dalla linerità alla non-linearità si perde la prevedibilità – in meteorologia, già da qaurant’anni si è capito che mettendo a sistema le semplici equazioni dei gas, si ottiene un comportamento caotico fondamentalmente imprevedivile. Un modo in cui si perde la prevedibilità, è per esempio attraverso i loop: se A causa B, e B causa A, si crea un anello che matematicamente non ha soluzione e quindi è imprevedibile. In questa perdita di prevedibilità – di una soluzione univoca – probabilmente vengono però mantenute alcune simmetrie fondamentali delle leggi di partenza – e il parallelismo è una semplice forma di simmetria. Dico probabilmente, perché ancora la storia è assai poco chiara. Sospetto anche che più che le proprietà delle leggi di partenza, contino le proprietà delle leggi con cui si compongono le leggi di partenza.

domenica 1 febbraio 2009

Astrologia /II

Dicevo prima che l’astrologia, probabilmente consiste nella scomposizione del corso tortuoso della vita in una serie di cicli – un po’ come l’analisi di Fourier scompone una funzione in una somma di seni e coseni – e che le orbite dei pianeti, lungi dell’esercitare un influsso diretto sugli uomini, sono ninet’altro che grandi “orologi” che servono per calcolare i tempi di questi cicli – Jung parlava di sincronicità. Del resto anche l’astronomia tolemaica, che non è stata distinta dall’astrologia fino a dopo Keplero, si basava (nella forma originale e non in quella divulgativa scolastica), sulla sovrapposizione di cicli ed epicicli.
Ora, l’astrologia – tutte le astrologie, quella vedica, occidentale, maya - assume cicli perfettamente regolari e omogenei. I pianeti furono scelti - al posto per esempio della fioritura degli alberi - perché il loro moto è perfettamente regolare e omogeneo, e non sottoposto a bizzarrie imprevedibili; ma sappiamo da quattro secoli che invece i pianeti rallentano quando sono lontani dal sole e accelerano quando sono vicini, e seguono un’orbita “brutta” come un’ellisse. D’altra parte, cosa ci impedisce di pensare che i cicli della vita non subiscano rallentamente e accelerazioni, che scombinaano il preciso orologio stabilito dal tema natale? Credo del resto che il problema possa essere stato percepito dagli stessi astrologi, in quanto esistono diversi tipi di dominazione - che consiste nel suddivide i ciclo del sole in intevalli - e alcuni prevedono intervalli diseguali, che è esattamente quello che avrebbe fatto un astrologo che conoscesse le leggi di Keplero. Sarebbe insomma divertente inventare un’astrologia kepleriana. Se poi si potesse inventare un’astrologia newtoniana, e addirittura un’astrologia einsteiniana, sarebbe ancora più divertente – sempre che non esistano già, i filosofi hanno pensato più cose di quante ce ne siano in cielo e in terra.

Astrologia




Spesso sorprende come alcuni aspetti dell'astrologia trovino conferma nei fatti; per esempio, la psicologia di una persona spesso corrisponde bene con il suo segno zodiacale; io stesso ho provato a seguire l'oroscopo per il mio segno, e ho trovato una certa corrispondenza. Sembra incredibile che un pianeta remotissimo come Saturno possa influire sulla vita di una persona direttamente; se pensiamo che però la vita ha certamente almeno in parte un andamento ciclico, potrebbe darsi che i pianeti potrebbero in realtà rappresentare degli orologi con periodo più o meno lungo con cui gli astrologi, in mancanza di strumenti tecnologici, misuravano le fasi dei cicli della vita. Jung parlava di "sincronicità" a proposito dell'astrologia, e l'astrologia, che fino al 1600 non si distingueva dall'astronomia, è nata proprio per misurare il tempo, per elaborare calendari e orologi. Inoltre esistono varie astrologie, tra cui alcune, come quella Maya, basate su cicli completamente diversi da quelli occidentali.


In effetti, l'oroscopo consiste in sostanza nella somma di cicli in fase più o meno avanzata; è curiosa la somiglianza con il teorema di Fourier, che afferma che (quasi) ogni funzione può essere approssimata da somme di seni e coseni (cioè di funzioni cicliche dette armoniche). Questo potrebbe significare che i cicli sono arbitrari, e che un numero sufficiente di cicli scelti più o meno a caso può approssimare qualsiasi tortuoso andamento; ma non potrebbe darsi che gli astrologi abbiano individuato almeno alcune delle armoniche fondamentali della vita?.