Il mestiere di uno scrittore, al di là di messggio, personaggi, descrizioni, è quello di fare un lavoro sul linguaggio. E Zerocalcare effettivamente fa un lavoro sul roimano, lavoro che probabilmente è partito in modo spontaneo, per sfruttare la comicità intrinseca in uesta parlata, ma dopo le serie netfliz e dopo le critiche ricevute di incomprensibilità è diventata molto più consapevole e pensata.
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martedì 15 aprile 2025
domenica 16 marzo 2025
Roma
Come dicevano Remo remotti e Moravia, Roma è tra le peggior città del mondo: servizi fatiscenti, il centro dove vedi solo paninoteche, un popolo aggressivo e volgare (lo diceva già Dante) e strade luride. E però al contempo è forse la città più bella del mondo, non solo, ovviamente, al centro, ma anche nelle sperdute pwerfierie che commuovevano Pasolini. Mia madre diceva che è come una vecchia signora, che è stata bellissiam e adesso è coperta di stracci e di rughe.
lunedì 6 novembre 2023
Roma e Milano
Il Comune di Roma corre appresso a Milano perché pensa che sia una città di avanguardia. Ahahahah.
domenica 6 febbraio 2022
In Rome do as the Romans do
La domenica i romani dormono e non rispondono al telefono. Anche tutti gli altri giorni della settimana.
mercoledì 1 luglio 2020
Nettezza urbana e amore
Sant'Agostino (mi apre) diceva "AMA e fai quello che vuoi". Probabilmente già all'epoca i lavoratori della nettezza urbana si caratterizzavano per una particolare indisciplina, ma forse ho interpretato male la frase del grande filosofo di Ippona.
martedì 22 gennaio 2019
acqua di Roma
L'acqua di Roma, proveniente dalle ricchissime sorgenti del Peschera e da farie altre sorgenti addirittura di età romana era buonissima. Adesso è schifosa: non è quella di Firenze, ma è piena di cloro. Credo che il collasso di qualità sia coinciso con l'aziendalizzazione di ACEA
sabato 11 agosto 2018
Il secondo sacco di Roma
L'espansione edilizia di Roma non si è in realtà mai fermata, ma credo che stia subendo un'accelereazione notevole che fa pensare al grande sacco degli anni '50 e '60. Roma è tutta una gru; l'altro giorno andavo al Laurentino e dopo decine di nuovi nuclei che hanno completamente mangiato la campagna fuori del raccordo, fino a pochissimi anni fa uno degli ultimi, struggenti frammenti della Campagna Roma, dopo una viabilità completamente rifatta sul modello delle autostrade urbane losangeliane, arrivo a un mostruoso nuovo centro commerciale, il "Maximo", una massa veramente infinita e di una banalità architettonica sconcertante. Le gru non si vedono solo in periferia, ma anche in moltissime aree rimaste inedificate nel corpo consolidato della città che sarebbero putute diventare aree verdi. A differenza del primo sacco di Roma, che era denunciato attivamente da artisti e intellettuali ("le mani sulla città" di Risi, "Roma moderna" di Insolera e appunto "il sacco di Roma" dell'Espresso), questo secondo sacco procede in uno sconcertante silenzio. Si tratta di concessioni quasi tutte veltroniane, ma i grillini, il cui programma sembrerebbe fare il contrario del PD, sull'edilizia tacciono (come tacciono di solito quando si tratta di interessi padronali). A proposito di Veltroni, sono state ancora le concessioni di Veltroni che hanno distrutto il centro storico, trasformandolo in pochissimi anni in una sequela di paninoteche. Comunque almeno le paninoteche fanno economia (ovviamente di basso livello, come è tipico della politiche economiche privilegiate dalle forse politiche in Italia), mentre l'edilizia non produce alloggi - gli edifici (ad eccezione dei centri commerciali) servono solo come collaterali per ottenere fidi bancari con cui si costruiscono altre case che servono da collaterali per altri fidi ecc. in una bolla che ricorda in modo assai preoccupante la bolla dei subprime e dei derivati che portò al collasso del 2008. Anche qui nel silenzio assordate (odio questo ossimoro ma qui ci vuole) degli economisti - sembra che non si sia imparato niente dalle crisi del 2008.
lunedì 28 settembre 2015
Sacco di Roma, bolle speculative, finanza
Il sacco di Roma non si ferma mai (e come potrebbe essere
altrimenti in una città di palazzinari?): A periodi di relativa stasi si
alternano periodi di furiosa attività edificatoria. Siamo rientrati in una di
queste da qualche anno, in conseguenza degli accordi di qualche anno fa del
governo Veltroni.Ogni fase però ha caratteristiche diverse. La fase delle
palazzine degli anni ’50, la fase dell’abusivismo, la fase dei centri
residenziali degli anni ottanta, e oggi la fase che definirei dei quartieri
fantasma. In tutta Roma, soprattutto nelle aree più periferiche, sorgono
vastissimi quartieri di casermoni gigantesch, generalmente piuttosto
distanziati (in modo da consumare più territorio) e vuoti. Non ho informazioni
dettagliate, ma sembra che questi palazzi non siano costruiti per essere
venduti, ma servano come garanzia per operazioni finanziare, forse per ottenere
mutui, forse come sottostante per l’emissione di derivati. A parte che si
tratta dell’ennesima distruzione di territorio (di cui ormai ne rimasto ben poco), vorrei ricordare che in
Spagna negli anni ’90 e all’inizio degli anni ‘2000 si ebbe un’enorme bolla
edilizia non molto dissimile da quella romana odierna, che, una volta
scoppiata, a gettato la Spagna
in una delle crisi economiche più gravi del già martoriato Sud Euriopa.
domenica 19 luglio 2015
Poveri
La bella storia di Zerocalcare "La città dei puffi" si chiede perché persone per bene e dotate di senso civico, che postano gattini e dolcetti, vomitino odio sui barboni. Non risponde, anche perché la risposta è ovvia: odiano i poveri perché gli ricordano che anche loro sono poveri.
sabato 27 giugno 2015
Contemporary art in Rome, where it is and where it is not (at MAXXI)
If you want to seecontemporary art in Rome, don't go in the official institutions, MAXXI and MACRO and the rare exhibitions. The only places in Rome where you find contemporary art (apart from a few outstanding examples of street art) are underground realities, in particular Forte Prenestino and MAAM (Metropoliz), both on the road Prenestina. Forte Prenestino hosts true treasures, for instance the graffiti of Blue, and I suspect that a rich collectionist would crave such pieces of art. MAAM has more amateurish pieces (with notable exceptions), but it represents something unique: it is not a collection of works, but a collective work, where single pieces are only elements of a whole. The Galleria Borghese has some similarity, since its countless masterpieces are connected in a sort of Gesamtkunstwerk.
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martedì 12 maggio 2015
Diritto e legalità
Il diritto consiste nel parcere subjectis et debellare superbos - in cui subjectis significa "umili". In altre parole, il diritto è lo strumento per il raggiungimento dell'uguaglianza tra tutti i cittadini, uguaglianza che si raggiunge appunto debellando i prepotenti. Se non ci fossero prepotenti, il diritto non sarebbe nemmeno necessaria.
I greci, con tutta la loro intelligenza (ma non dimentichiamo che non avevano nemmeno inventato lo zero) pensavano che invece che la legge fosse semplicemente quello che dice il più forte - l'opposto di quello che dice Virgilio. E' famoso il discorso - che piace tantissimo ai boys di Repubblica - in cui non ricordo chi domanda a Pericle cosa sia la legeg e questi gli risponde che è quello che dice chi comanda.
Il diritto lo hanno quindi inventato i romani, ma purtroppo è qualcosa che è rimasto a livello di élite, di classe dirigente, mentre i sudditi hanno continuato con il concetto - assai primitivo - dei greci, che la legge consiste nell'obbedire al più forte. E la gran voga del concetto di legalità significa proprio questo: obbedire al più forte, invece di garantire l'uguaglianza tra tutti i cittadini.
Sono eclatanti i fatti del Comune di Roma. Le indagini d Mafia capitale hanno scoperchiato una rete di corruzione malaffare e legami mafiosi che infestavano praticamente l'intera classe dirigente romana. E cosa fa Marino? Si mette a radere al suolo le baracche degli immigrati. Il ragionamento è più o meno "inquisisco fascisti e mafiosi, quindi lo devo legittimare abbattendo la baracchetta dell'immigrato": Perché fascisti e mafiosi sono forti, e inquisirli è sentito come non legittimo. Questa è la "legalità", il sentimento di un popolo che ancora non ha mandato giù il fatto che si possano colpire i ricchi e i potenti (tangentopoli, mafia capitale, ecc.) e che reagisce istericamente aggredendo i deboli (istericamente significa che se non posso fare una cosa, in questo caso lasciar stare i mafiosi, ne faccio un'altra).
I greci, con tutta la loro intelligenza (ma non dimentichiamo che non avevano nemmeno inventato lo zero) pensavano che invece che la legge fosse semplicemente quello che dice il più forte - l'opposto di quello che dice Virgilio. E' famoso il discorso - che piace tantissimo ai boys di Repubblica - in cui non ricordo chi domanda a Pericle cosa sia la legeg e questi gli risponde che è quello che dice chi comanda.
Il diritto lo hanno quindi inventato i romani, ma purtroppo è qualcosa che è rimasto a livello di élite, di classe dirigente, mentre i sudditi hanno continuato con il concetto - assai primitivo - dei greci, che la legge consiste nell'obbedire al più forte. E la gran voga del concetto di legalità significa proprio questo: obbedire al più forte, invece di garantire l'uguaglianza tra tutti i cittadini.
Sono eclatanti i fatti del Comune di Roma. Le indagini d Mafia capitale hanno scoperchiato una rete di corruzione malaffare e legami mafiosi che infestavano praticamente l'intera classe dirigente romana. E cosa fa Marino? Si mette a radere al suolo le baracche degli immigrati. Il ragionamento è più o meno "inquisisco fascisti e mafiosi, quindi lo devo legittimare abbattendo la baracchetta dell'immigrato": Perché fascisti e mafiosi sono forti, e inquisirli è sentito come non legittimo. Questa è la "legalità", il sentimento di un popolo che ancora non ha mandato giù il fatto che si possano colpire i ricchi e i potenti (tangentopoli, mafia capitale, ecc.) e che reagisce istericamente aggredendo i deboli (istericamente significa che se non posso fare una cosa, in questo caso lasciar stare i mafiosi, ne faccio un'altra).
sabato 28 marzo 2015
Froci
A Roma, l'insulto "a frocio!" non significa "effeminato", ma "infame". A parte il fatto che l'uso dimostra una tolleranza di fondo che manca ai nordici e che discende dal mondo antico, gli omosessuali (non tutti ovviamente) spesso sono in effetti un po' perfidi.
sabato 28 febbraio 2015
Con la cultura non si mangia
Tremonti diceva che con la cultura non si mangia. In effetti con mafia capitale abbiamo visto che, per esempio, con la nettezza urbana invece si mangia moltissimo.
giovedì 25 settembre 2014
MAAM-MAXXI
When Walter
Veltroni created the MAXXI, he watned to create the Roamn ewuivalent of the
Beaugourg. The operation failed, not only because, after having spent billions
to build the building,. They had no more money to buy the art to put into the
container, but mainly because museum of modern art are daramatically different
from museum of classic art. Museum of classic art are collections, with the
objective of displaying the history of art, of simply for the amusement of the
visitors. A museum of contemporary art is mainly a place wher the artistic
world meets – artists but also critics, collectionists, the public.And nobody
meets in the MAXXI, apart from families with little children.
The failure
of the MAXXI was the first idea that catched my mind when I visited the MAAM, a
strange museum in a squat in an abandonend factory in the suburbs of Rome . Here there are 400
pieces of art – and here the artistic world of Rome meet, and the context is not designed by
an archistar but is new and fascinating like the Beaubourg when it was build in
the 80’s.
But why
MAAM succeded where MAXXI failed? The problem is that only the king can found
big institution of art – like the Uffizi, the Louvre and the Beaubourg. In Rome , the last king was
Tarquinius the Superb (apart from Totti), and the power passed to the Senate
and the People of Rome (Senatus populusque romanus). The Senate is the church,
and the people is .. the people. And the people of Rome is the people of the suburbs, the people
that occupied the abandoned factory and that has the power to commit artists to
embellish his dwelling.
The people
of the MAAM like to compare their effort to the artistis of Mediaeval
cathedral. They say so because they reject the artist as god that arose in the
XVIth century and became so annoying in the XXth, but the art of the cathedrals
was for the glory of god. When I walk the rooms of the MAAM I feel more like in
the Vatican Stanzas, and it is no case that one of the paintings is named “La Cappella Porcina ”
(The Swines’ Chapel). Michelangelo Pistoletto, in a video, thinks to something
like the “Soziale Plastik” (this is not suprising, he deruives from Beuys), but
here again I think there is a misunderstanding: here the squatters are not like
Beuys, they are more like Peggy Guggenheim (the home of Peggy Guggenheim in Venice reminds strongly
the MAAM).
It is
perhaps surprising that such an enterprise occurs in a period where market and
money are the only legitimate power and political power is scowled at; but
perhaps not.
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venerdì 25 luglio 2014
Laghetto ex SNIA
Nella prima periferia est di Roma, nel quartiere Prenestino, una delle aree più densamentte abitate della città, sorgono i ruderi della SNIA viscosa, fabbrica in cui lavoravano migliaia di persone e che oggi è un bell'esempio di archeologia industriale.
Nel 1992, nel parco intorno alla fabbrica dismessa, durante lo scavo delle fondamenta di un centro commerciale, le ruspe vanno a toccare la falda e in poco tempo si forma un lago, bloccando la speculazione. Va ricordato che Roma è ricchissima di acque sotterranee, di sorgenti, di fossi (in gran parte interrati durante la disastrosa espansione edilizia). Le analisi effettuate dal comitato del lago ex SNIA - così verrà chiamato - accerteranno che le acque sono limpidissime e sorgive.
Gli Assalti Frontali e il Muro del Canto, gruppi musicali assai noti a Roma, dedicano una canzone alla "natura che combatte". Anche se la canzone risente della solita tendenza dei romani a considerare Roma un microcoscmo chiuso - Roma è un microcosmo. perlatro - indubbiamente l'idea delle acque che fermano la speculazione e riportano la natura, la flora e la fauna al centro della città, in un'area iperurbanizzata, ha qualcosa di metafisico, una valenza che va ben al di là del significato pur importantissimo per il territorio.
Nel 1992, nel parco intorno alla fabbrica dismessa, durante lo scavo delle fondamenta di un centro commerciale, le ruspe vanno a toccare la falda e in poco tempo si forma un lago, bloccando la speculazione. Va ricordato che Roma è ricchissima di acque sotterranee, di sorgenti, di fossi (in gran parte interrati durante la disastrosa espansione edilizia). Le analisi effettuate dal comitato del lago ex SNIA - così verrà chiamato - accerteranno che le acque sono limpidissime e sorgive.
Gli Assalti Frontali e il Muro del Canto, gruppi musicali assai noti a Roma, dedicano una canzone alla "natura che combatte". Anche se la canzone risente della solita tendenza dei romani a considerare Roma un microcoscmo chiuso - Roma è un microcosmo. perlatro - indubbiamente l'idea delle acque che fermano la speculazione e riportano la natura, la flora e la fauna al centro della città, in un'area iperurbanizzata, ha qualcosa di metafisico, una valenza che va ben al di là del significato pur importantissimo per il territorio.
giovedì 24 luglio 2014
Gigi Proietti
Se Gigi Proietti fosse nato, che so, ad Arezzo, sarebbe probabilmente considerato un intellettuale di valore internazionale. Essendo nato a Roma viene considerato un attore locale, un po' strapaesano. Questo quando è riuscito a unire l'avanguardia e la sperimentazione più sofisticata con i generi popolari, esercizio acrobatico che meriterebbe tutt'altra considerazione, e con il Toti Globe theater ha portato a vdeder il teatro classico ceti che mai si sarebbero avvicinati a Shakespeare.
mercoledì 16 luglio 2014
Roma
Roma è un paese di 5 milioni di abitanti. I romani parlano sempre di Pignato o di San Basilio, di Roma e di Lazio, il resto del mondo non entra mai nei loro discorsi, come il paesano che non concepisce quello che succede fuori dal suo paesetto. E poi in fondo ci conosciamo tutti.
martedì 31 dicembre 2013
Gattare
A Roma, non lontano dal Pantheon, esiste una via della Gatta. così detta per la statutetta di una gatta incastrata nel muro, La statutetta proviene da uno degli innumerevoli tempi di Iside della città imperiale, in cui sacerdotesse allevavano gatti sacri. La tradizione è rimasta probabilmente nelle "gattare", donne in menopausa ma ancora abbastanza giovani che nutrono e accudiscono le numerose colonie feline della città, soprattutto al centro ma anche in periferia.
martedì 30 luglio 2013
Supermercati massonici
I centri commerciali che fanno come corona intorno a Roma sono tutto un tripudio di piramidi e obelischi. Che siano un complotto massonico? Tanto più che furono fortemente stimolati da Veltroni, che - non ne sono sicuro ovviamente - sospetto ricopra un'alto grado della massoneria.
lunedì 29 luglio 2013
Etruscan numerals
The first
ten Etruscan numerals are the following
thu śa
zal senph
ci cezp
huth nurph
mach sar
An
asimmetry is evident. Whereas the first five numbers have clearly no
correspondant in indo-european languages, the last five are more familiar (sar for instance is similar to desa in sanscrit), and are probably
loans. It seems, in other words, that the system of Etruscan had base five, and
that only later it added the numbers from 6 to 10 with loans from the
surrounding countries. This is confirmed by the fact that Latin numbers are
obviously with base five: six is written VI (five and one), seven VII (five and
two), etc. and Latin numbers are certainly of Etruscan origin.
A base five
system can seem primitive, but it allows to count easily up to 25 on your
fingers: it is enough to count the ones on one hand and the fives on the other.
This is not possible with the decimal system, where you have to stop at 10 or
to resort to an
abacus or some other device. This mathematical ingenuity is consistent with the
extraordinary engineering works of the Etruscans – many of the older realizations in Rome are in fact Etruscan, for instance the cloaca maxima.
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