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sabato 25 febbraio 2023

Previsioni meteorologiche

 Forse è un'impressione ma sembra che le previsioni del tempo, pur ancora accuratissime, ultimamente spesso perdano i colpi.  E' successo forse che il cambiamento della circolazione atmosferica generale conseguente al riscaldamento globale richieda una riparametrizzazione dei modelli impiegati nelle previsioni metereologiche?


mercoledì 8 ottobre 2014

Contraddizioni

Curiosa società dei tempi moderni.: Il modello per le masse e per le élites  è James Dean (o Rimbaud), la realtà è credere obbedire combattere (per l'azienda). L'arte, anche popolare, e la vita sembrano artificiose perché realtà e desiderio sono completamente contraddittori. E molti cercano una via di fuga nella religione (anche se non tradizionale: new age, UFO, complottismo ecc.) che ovviamente non porta da nessuna parte. Bisognerebbe che realtà e desiderio tornassero a coincidere un po' di più. Non so come si possa fare.

lunedì 2 dicembre 2013

Models

In the funny but important paper Putting the plants back into plant ecology: six pragmatic models for understanding and conserving plant diversity" Keddy contrasts two widespread approaches in platn ecologists. He calls the first "theoreticians", that start from principles and deduce complex mathematical models, and the second "pragmatists" that begisn from observations and generalize to borad regularities. The first approach is clearly winning, but ecologists (in particular American ecologists) are well known for their episthemological unsofisticatedness. The contrast of Keddy is the two-thousand year old Aristotelian constrast between deduction and induction, and we know all too well that science is based enither on induction nor on deduction, but on a third process known as "abduction". Curiously, it was an American geologist and philosopher, Pierce, that highlighted the question (that had already been discovered, in other terms, bu Kant at the end of the XVIII century). In abduction, you neither start from principles and end with test, nor begin with observation and arrive to generalization, but you start with observations and ask "which theoretical model can possibly explain the observations?" After the model is build up, you look for confirmation in independent observations. For instance, Schrodinger equation, that describes the properties of electron in quantum mechanics, is not derived from obeservation (it is a wave function in a probability space that cannot be observed) nor from principles (in fact it seems quite crazy), but is the only model that explains observations such as the distribution of spectral lines of hydrogen or the scattering of electrons. In simpler terms, you begin with observation, build the model, and test the consequences of the model, not the model in itself. I have found two or three examples of this procedure in the ltierature, but 90$ of ecologists are still in the age of Aristoteles.

giovedì 4 settembre 2008

nuovi Trimalcioni

Scrivevo che Trimalcione, tanto disprezzato non solo dagli intellettuali del tempo ma credo da tutti i contemporanei, avrebbe potuto anticipare il capitalismo e quindi la Rivoluzione Industriale di 15 secoli, se non avesse preferito diventare un rentier – se avesse affermato i suoi valori invece di adeguarsi a quelli del tempo. Mi chiedevo anche chi sono i nuovi Trimalcioni, che disprezziamo proprio perché uomini nuovi. Credo che la risposta vada cercata nei poveracci, che qualcuno ha chiamato “neoproletari”, che vivono di sogni – la maggica Roma, comprarsi le Nike, diventare velina o calciatore. Già da molto tempo ci siamo accorti che il tardo capitalismo non vende più cose, ma sogni – forse converrebbe prendere sul serio questo cambiamento, ma sono il primo a non sapere come debba essere affrontato. Il keynesismo nacque da un cambiamento di prospettiva, dal considerare l’indebitamento dello stato - fino a quel momento per la saggezza convenzionale un orrore, anche perché era stato un bel problema per i monarchi assoluti dal XV al XVIII secolo - come un fattore positivo di crescita dell’economia.
Certo è che i nuovi Trimalcioni non sono i ricchi, che non vivono più né di rendita né di investimento e forse neanche più di sfruttamento o di rapina, ma di fumo, con cui coprono una montagna di debiti – arriverà il momento in cui il fumo leggero e inebriante si dissolverà, e la montagna ci apparirà in tutta la sua durezza, e ci sarà il ritorno alla realtà agognato dai fautori dell’”autenticità”. Eppure, forse, proprio questa massa smisurata di debiti, sottratti al controllo di quei personaggi - questi sì ormai al di fuori della realtà - che giocano con hedge funds derivati e futures – tanto le spese ricadono sui poveracci - potrebbe iniziare un nuovo ciclo – ma non chiedetemi come, sto ragionando su un’analogia, non su un modello

lunedì 25 agosto 2008

classi sociali


Forse occorre un ripasso delle classi sociali – gran parte dell’operazione culturale che ha portato all’egemonia della destra è consistita nel non fare conoscere le classi sociali tra di loro.

  • i sottoproletari: quelli che vivono di piccola criminalità e di prostituzione
  • proletari: essenzialmente gli operai e i braccianti – di solito si pensa solo agli operati manifatturieri ed edili, ma comprende un numero più ampio di lavoratori
  • i piccolo borghesi: gli impiegati; tendono a suddividersi in una miriade di straterelli a seconda del reddito – Orwell si prendeva in giro dicendo di appartenere alla upper lower middle class – che cercano di distinguersi in ogni modo; ai ragazzetti piace distinguere i truzzi dai metallari dai punk dai fighetti ecc. – le varie fasce di reddito della piccola borghesia cercano di distinguersi in ogni modo. Storicamente lo strato di reddito più elevato della piccola borghesia veniva chiamato ceto medio – funzionari,dirigenti, professori universitari ecc. – ma oggi va di moda tradurre con ceto medio il termine middle class, cioè piccola + media borghesia – una traduzione assai impropria che nasconde una precisa operazione ideologica
  • la media borghesia: i professionisti (avvocati, notai ecc.)
  • l’alta borghesia: gli imprenditori I commercianti sono difficilmente classificabili: i piccoli commercianti fanno parte della piccola borghesia, i grandi commercianti della media e alta borghesia. I contadini sono ancora più difficilmetne classificabili, se sono braccianti sono sicuramente proletari, se sono piccoli proprietari sono una classe a sé probabilmene residua dell’epoca premoderna.
    In America, e in fondo anche in Italia, esiste una alta borghesia protetta dallo stato – in America latina soprattutto latifondisti, in America settentrionale i petrolieri, nella Germania nazista alcune grandi industrie come la Krupp – che nel caso dell’America latina viene chiamata borghesia compradora. Una classe che non esiste più è l’aristocrazia – nei paesi dove gli aristocratici sono ancora ricchi, per esempio in Inghilterra, non sono distinguibili dall’alta borghesia – che svolgeva un ruolo quasi identico a quello della borghesia protetta e compradora.
    In Inghilterra si parla di upper, middle e lower o working class - che corrispondono rispettivamente ad alta borghesia, media + piccola borghesia e proletariato e sottoproletariato – ma la classificazione è sottilmente divers,a perché non si basa sull’economia, ma sul potere sociale. Infatti, fino al 1830 circa la borghesia, anche ricchissima, era middle classe; solo dopo una parte entra a far parte dell’upper class, lasciandosi alle spalle piccola e media borghesia – non è un caso che l’abbozzo del 1827 della teoria dell’evoluzione di Darwin cadde nell’indifferenza assoluta, mentre l’Origine della specie, che è del 1853, scatenò un immenso clamore.
    Nota per i Marxisti: se è vero che quando Marx distingue proletariato da borghesia contrappone le prime due classi alle ultime tre –altri parleranno più tardi di proletariato sociale, che comprende le prime tre classi, enfatizzando la dicotomia tra lavoro dipendente e autonomo –il suo modello economico si limita al proletariato in senso stretto e all’altaborghesia, escludendo le altre classi che sono improduttive – un concetto già introdotto dagli economisti classici che però avevano in mente soprattutto l’aristocrazia, mentre Marx pensva soprattutto alla piccola borghesia. Si tratta di un processo di semplificazione tipico dei modelli scientifici, in cui occorre enucleare i fattori determinanti – potremmo dire la “sostanza” – dai fattori che possono essere tralsciati senza che il modello cessi di rappresentare realisticamente la reatà e che potremmo chiamare “accidenti” – e che possono essere introdotti successivamente in versioni più complesse del modello. In fisica il modello della caduta dei gravi è la caduta dei gravi nel vuoto, l’attrito dell’aria viene considerato sostanzialmente solo nelle applicazioni pratiche.

    Storicamente i sottoproletari e i piccolo borghesi sono tendenzialmente fascisti – l’invidia per la classe sociale che gli sta sopra è il loro sentimento dominante, e il fascismo è il figlio dell’invidia; i proletari sono socialisti, i piccolo borghesi che studiano (gli studenti universitari) e spesso quelli che lavorano nella cultura e nel pubblico impiego sono rivoluzionari (comunisti, anarchici ecc.); l’alta borghesia è liberale, ora liberale di destra ora liberale di sinistra. La borghesia protetta di solito ha simpatie naziste. Per quanto semplicistico, questo schema cattura abbastanza la realtà. Non spiega invece – nonostante una diffusa opinione – chicomanda in un dato momento – quest’ultimo è un problema di egemonia, prima di tutto egemonia politica - e poi anche di egemonia culturale.
    In Italia va di moda – sia a destra che a sinistra - l’idea che le idee politiche dipendano non da come uno si guadagna da vivere, ma dal grado di istruzione. L’istruzione è importantissima, ma quando uno deve costruire un modello esplicativo viene dopo.