domenica 24 ottobre 2010

Crisi

Si sente spesso l'argomento che gli italiani, proprio nel momento in cui cadono più in basso, dimostrano una capacità di ripresa che altri paesi non hanno. Ci si riferisce soprattutto all'ultima guerra e alla ricostruzione, ma se si va indietro nel tempo si dimentica che non è stato sempre così. Ricordiamo il Rinascimento per le arti, ma dimentichiamo spesso che la fioritura delle arti era possibile perché l'Italia era straricca: i Medici erano gli uomini più ricchi d'Europa. All'inizio del '500, da una parte questa ricchezza stimolò l'avidità delle potenti monarchie vicine, in particolare Francia e Spagna, che ridussero l'Italia - divisa in tanti piccoli stati - a una colonia; dall'altra le scoperte geografiche spostarono i traffici da una scala europea a una scala mondiale - la prima globalizzazione. Tutto questo portò al collasso dell'economia italiana, che precipità in una miseria da cui è riuscita a riprendersi (con l'eccezione di alcune aree del nord-ovest) solamente negli anni '50, ai tempi del boom.

sabato 23 ottobre 2010

Carry trade

La sapéculation sur les changes des monnaies, risque de exploser l'euro. Voila la raison pour laquelle les gouvernements - de droite et de gauche - d'Europe sont en train de couper louirdement les bilans - un déficit excessif jou en faveur des spéculateurs. On raconte pourtant au peuple que cela c'est à cause de la crise, il ne faut pas le reinsegner sur les spéculaterus, car les genes pourraient demander: pourqoi n'arretez pas les spéculateurs au lieu de couper le welfare? De quoi discutez-vous donc dans les G8 et les G20?
Pendant ce temps, le déficit italien continue a s'accroitre - on coupe absurdement les dépenses pour l'instruction, mais personne songe à couper par exemple les dépenses des ministère, qui sont une source inéstimable de consensus éléctoral.