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mercoledì 4 ottobre 2017
Καλός καγαθός
In italiano quando diciamo bellissimo -e lo diciamo spessissimo - intendiamo buonissimo. In sostanza è il Καλός καγαθός greco: per gli antichi, di cui gli italiani fanno ancora parte, non esistono bene e male, ma bello e brutto.
giovedì 24 luglio 2008
McDonald's

Ai ragazzi piace il dolce - questa preferenza probabilmente è stata selezionata in natura, perché i ragazzi consumano moltissime energie e hanno bisogno di zuccheri. Il piacere ci guida verso il bene - a meno che un ingannatore (il diavolo?) non ci inganni. McDonald's prepare cibi dolciastri (con l'aiuto della chimica) che però non forniscono gli zuccheri necessari: il meccanismo naturale che assicura il fabbisogno energetico giovanile viene ingannato.
Non sembra il Joker di Batman, il simbolo di McDonald's?
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sabato 19 luglio 2008
male
Pensiamo spesso che quello che ci muove sia il piacere,o la felicità, o i soldi, il successo, il sesso. In realtà tutti sentiamo nel profondo un male intollerabile, chi più chi meno fortemente, e, spesso lasciando il fardello alle generazioni che vengono da noi, quello che cerchiamo con tutti i mezzi è la redenzione da questo male. Perché non siamo attirati dal bene, ma piuttosto fuggiamo il male.
…Pater ipse colendi
Haut facilem esse viam voluit primusque per artem
Movit agros curis arcuens mortalia corda
Nec torpere gravi passus sua regna veterno.
Ante Iovem nulli subigebant arva coloni
Ne signare quidem at partiri limite campum
Fas erat: in medium quaerebant ipsaque tellus
Omnia liberius nullo poscente ferebat.
Ille malum virus serpentibus addidit atris
Praedarique lupos iussit pontumque moveri
Mellaque decussi foliis ignemque removit
Et passim rivis currentia vina repressit
Ut varias usus meditando extunderet artis
Paulatim et sulcis frumenti quaerere herbam.
Tunc alnos primum fluvii sensere cavatas
Navita tum stellis numeros et nomina fecit
Pleiadas, Hyadas claramque Lycaonis Arcton
Tum laqueis captare feras et fallere visco
Inventum et magnos canibus cirumdare saltus
Atque alius latum funda iam verberat amnem
Alta petens pelagoque alius trahit umida lina
tum ferri rigor atque argutae lammina serrate
Nam primi cuneis scindebant fissile lignum
Tum variae venere artes. Labor omnia vicit
Improbus et duris urgens in rebus egestas.
…Pater ipse colendi
Haut facilem esse viam voluit primusque per artem
Movit agros curis arcuens mortalia corda
Nec torpere gravi passus sua regna veterno.
Ante Iovem nulli subigebant arva coloni
Ne signare quidem at partiri limite campum
Fas erat: in medium quaerebant ipsaque tellus
Omnia liberius nullo poscente ferebat.
Ille malum virus serpentibus addidit atris
Praedarique lupos iussit pontumque moveri
Mellaque decussi foliis ignemque removit
Et passim rivis currentia vina repressit
Ut varias usus meditando extunderet artis
Paulatim et sulcis frumenti quaerere herbam.
Tunc alnos primum fluvii sensere cavatas
Navita tum stellis numeros et nomina fecit
Pleiadas, Hyadas claramque Lycaonis Arcton
Tum laqueis captare feras et fallere visco
Inventum et magnos canibus cirumdare saltus
Atque alius latum funda iam verberat amnem
Alta petens pelagoque alius trahit umida lina
tum ferri rigor atque argutae lammina serrate
Nam primi cuneis scindebant fissile lignum
Tum variae venere artes. Labor omnia vicit
Improbus et duris urgens in rebus egestas.
(Georg. I 121-146)
Un concetto molto simile è espresso nel libro di Job, se lo si guarda alla luce del prologo in cielo (se lo si guarda alla luce della conclusione le conclusioni cambiano un po’, ma non molto). Perché proprio Job è stato colpito, che è giusto? Non per punirlo di un peccato (dio è misericordioso) ma per metterlo alla prova.
Un concetto molto simile è espresso nel libro di Job, se lo si guarda alla luce del prologo in cielo (se lo si guarda alla luce della conclusione le conclusioni cambiano un po’, ma non molto). Perché proprio Job è stato colpito, che è giusto? Non per punirlo di un peccato (dio è misericordioso) ma per metterlo alla prova.
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mercoledì 16 luglio 2008
massoni

Oggi va molto parlare delle sette segrete. La cosa mi annoia un po’, perché dal punto di vista politico che le sette segrete ci siano o non ci siano cambia ben poco – i signor che ne fanno parte comanderebbero ugualmente anche se fossero organizzari in altro modo più essoterico. Il punto del problema è che questi signori – massoni, illuminati, rosacroce, skull & bones, ecc. – sono, come dice un mio amico carissimo, al di là del bene e del male – non loro soltanto, oggi tutti sono al di là del bene e del male, Nietzsche è il grande vincitore dello scontro del novecento. In antico si pensava che distinguere il bene e il mare fosse una virtù immediata dell’anima – il fatto è rimastro nei film giudiziari americani, in cui si dice “è capace di distinguere il bene dal male” per intedere “è sano di mente?”. Con l’avvento della modernità ci si è accorti che l’idea era piuttosto ottimistica, e quando questa consapevolezza si è fatta strada, gli amanti delle verità assolute, invece di imparate a trattare con le difficoltà che nascono dalle cose incerte, si sono buttati sul nichilismo. Insomma, è sempre il solito problema che molti non riescono ad accettare la solidità di verità incerte e finite, credendo che la verità valga solo quando è assoluta, eterna, infinita (cioè quando coincide con dio – guarda dove si va ad annidare questo personaggio). Essere al di là del bene e del male sembra il massimo del moderno, ma in realtà è il massimo dell’antico.
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