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mercoledì 5 agosto 2020

Previsioni

Una volta prima di fare qualcosa si consultava il veggente o l'astrologo, ora si consultano le previsioni del tempo. Non credo che le previsioni del tempo - che ormai hanno un discreto grado di attendibilità - possano essere messe sullo stesso piano dell'astrologia, però probabilmente i nostri meccanismi mentali non sono cambiati.

giovedì 20 agosto 2015

Bulls, stars ande cave paintings

Some time ago I saw picture of paintings of the Sahara. One depicted a big dotted bull, but instead of dots it had spirals. Spirals are probably a widespread symbol of stas (I will discuss this topic elsewhere), and therefore I suspect that the bull represented the vault of the night sky. As a matter of fact, I remember a Egyptian statue of the bull Apis with a mantle of stars (but I cannot retrieve it). And recently I found out in this interesting site, who states that the aurochs in the Lascaux cave are a representation of the constellation of the Taurus (more probably of the sky at the moment of the autumn equinox).



sabato 6 settembre 2014

Mithraism

I visited recently the National ROman Museum of Rome and I paused longly in front of the low reliefs of Mithra with the ritual killing of the bull. Mithra kills the bull with a knife, and a scorpion pricks his testicles whereas a dog and a snake lick his blood. On the left and the right there are two boys holding a torch. one with the torch upright and the other wit the torch dowright. On the upper side there are the sun and the moon and a crow. I was pondering that Taurus and Scorpio are opposite in the zodiac, and are among the most brilliant costellation. Is it possible that the tauroctony is a representation of the sky? I went back home sure to have done a big discovery and alas! A rapid research on Wikipedia showed that it was proposed 20 years ago by Ulansey. This brilliant reseracher says that Mithra represent the precession of the equinoxes, and that the mithraeum is a representation of the sky from above (this is attested by ancient authors). Therefore the initiation to mythraism made the adept - probably - able to fly above the sky of the fixed stars, in a manner similar to that described by Plato in the Phaedrus (and also as experinced much later by Dante in his journey to Paradise). In this way the interpretation of the main lines of mithraism is relatively straightfowrard (although of course the spiritual experinece of the adept is not).

I have - perhaps - just a little contribution to give to this nice interpretation. it is said that Mithra was identified with Ophiucus. In my opinion it was Orion, that is much more brilliant and reminds strongly the shape of Mithra.


domenica 28 giugno 2009

Aspetti


L’astrologia occidentale vede la vita come un insieme di sfide poste dalla contrapposizione (sfavorevole) o dalla sinergia (favorevole) degli astri. Ma si tratta di una visione egocentrica: il soggetto viene isolato dal resto, che diventa il mondo esterno. Il soggetto può essere l’io, ma può anche essere l’umanità, la famiglia, il proprio capo, la nazione, una dottrina, ecc. E’ una scelta di “coordinate” forse necessaria per cominciare a capire qualcosa, ma non credo si possa andare più avanti di tanto finché non si considera che il soggetto sta in mezzo non a un mondo esterno, ma ad altri infiniti soggetti, e che come gli altri soggetti sono per me mondo esterno, io per gli altri soggetti sono mondo esterno. Il buddismo credo consista proprio nell’adottare un sistema di coordinate universali indipendenti dal soggetto – come nella relatività einsteniana. Questo cambiamento del pnto di vista richiede una grandissima consapevolezza e soprattutto l’abbandono di molti pregiudizi. - forse il terzo occhio sta a rappresentare proprio questo. A quel punto, il mondo diventa completamente diverso, e acquisiscono importanza cose a cui di solito importanza non si dà – suppongo, almeno, io non sono buddista.

karma


Mi ha molto divertito il film - vincitore dell’oscar - “The Millionaire”. Racconta le terribili peripezie di un ragazzo negli slums indiani, che sempre ripetono uno stesso schema in cui sono coinvolti il protagonista, la donna da lui amata, e il “cattivo” di turno. Arrivato a partecipare al quiz “il milionario”, nelle domande riconosce la storia della sua vita, e, come era sfuggito alle minacce, così risponde ai quesiti, fino a vincere il massimo premio.
Il film ha tanti temi – il rapporto tra l’antica cultura indiana e la modernità tecnologica, ecc – ma è fondamentalmente un film sul karma. Il presupposto del karma è: tutto è collegato con tutto. Il fatto inoltre che tutto sia collegato con tutto, dà origine a situazioni contraddittore, in cui il soggetto si trova tra una forza che “tira da una parte” e un’altra che tira “dall’altra”; si creano cioè dei dilemmi, delle contraddizioni, delel sfide, da cui si esce solo con una soluzione creativa. Anche nell’astrologia occidentale, le situazioni sfavorevoli corrispondono a momenti in cui l’influsso di un astro si contrappone a quello di un altro, mentre le situazioni favorevoli corrispondono a quelle in cui gli influssi degli astri sono sinergici.
Quello che gli occidentali chiamano destino, e che pensano sia un copione in tutto o in parte già scritto, è un insieme di sfide in cui si contrappongono due o più forze tra cui bisogna barcamenarsi, affrontare a viso aperto se se ne ha la forza (la via occidentale), o tra cui bisogna sgusciare via con agilità (la via orientale), come in uno slalom - o come in una danza – e con una danza, la danza di Shiva, si conclude infatti il film.

martedì 3 febbraio 2009

Oroscopi


Se uno fa l’oroscopo secondo i sistemi delle varie culture, i risultati dell’oroscopo occidentale e cinese in larga parte si sovrappongono, mentre gli oroscopi maya e celtico danno un ritratto del tutto diverso, non contraddittorio con quello occidentale ma complementare. Diverse culture, evidentemente, hanno dato importanza primaria a diversi tratti del carattere e costruiscono quindi l’io in modo diverso. Un maggior pluralismo nel vedere sé stessi e gli altri ci renderebbe contemporaneamente più flessibili e più sereni, forse.

domenica 1 febbraio 2009

Astrologia /II

Dicevo prima che l’astrologia, probabilmente consiste nella scomposizione del corso tortuoso della vita in una serie di cicli – un po’ come l’analisi di Fourier scompone una funzione in una somma di seni e coseni – e che le orbite dei pianeti, lungi dell’esercitare un influsso diretto sugli uomini, sono ninet’altro che grandi “orologi” che servono per calcolare i tempi di questi cicli – Jung parlava di sincronicità. Del resto anche l’astronomia tolemaica, che non è stata distinta dall’astrologia fino a dopo Keplero, si basava (nella forma originale e non in quella divulgativa scolastica), sulla sovrapposizione di cicli ed epicicli.
Ora, l’astrologia – tutte le astrologie, quella vedica, occidentale, maya - assume cicli perfettamente regolari e omogenei. I pianeti furono scelti - al posto per esempio della fioritura degli alberi - perché il loro moto è perfettamente regolare e omogeneo, e non sottoposto a bizzarrie imprevedibili; ma sappiamo da quattro secoli che invece i pianeti rallentano quando sono lontani dal sole e accelerano quando sono vicini, e seguono un’orbita “brutta” come un’ellisse. D’altra parte, cosa ci impedisce di pensare che i cicli della vita non subiscano rallentamente e accelerazioni, che scombinaano il preciso orologio stabilito dal tema natale? Credo del resto che il problema possa essere stato percepito dagli stessi astrologi, in quanto esistono diversi tipi di dominazione - che consiste nel suddivide i ciclo del sole in intevalli - e alcuni prevedono intervalli diseguali, che è esattamente quello che avrebbe fatto un astrologo che conoscesse le leggi di Keplero. Sarebbe insomma divertente inventare un’astrologia kepleriana. Se poi si potesse inventare un’astrologia newtoniana, e addirittura un’astrologia einsteiniana, sarebbe ancora più divertente – sempre che non esistano già, i filosofi hanno pensato più cose di quante ce ne siano in cielo e in terra.

Astrologia




Spesso sorprende come alcuni aspetti dell'astrologia trovino conferma nei fatti; per esempio, la psicologia di una persona spesso corrisponde bene con il suo segno zodiacale; io stesso ho provato a seguire l'oroscopo per il mio segno, e ho trovato una certa corrispondenza. Sembra incredibile che un pianeta remotissimo come Saturno possa influire sulla vita di una persona direttamente; se pensiamo che però la vita ha certamente almeno in parte un andamento ciclico, potrebbe darsi che i pianeti potrebbero in realtà rappresentare degli orologi con periodo più o meno lungo con cui gli astrologi, in mancanza di strumenti tecnologici, misuravano le fasi dei cicli della vita. Jung parlava di "sincronicità" a proposito dell'astrologia, e l'astrologia, che fino al 1600 non si distingueva dall'astronomia, è nata proprio per misurare il tempo, per elaborare calendari e orologi. Inoltre esistono varie astrologie, tra cui alcune, come quella Maya, basate su cicli completamente diversi da quelli occidentali.


In effetti, l'oroscopo consiste in sostanza nella somma di cicli in fase più o meno avanzata; è curiosa la somiglianza con il teorema di Fourier, che afferma che (quasi) ogni funzione può essere approssimata da somme di seni e coseni (cioè di funzioni cicliche dette armoniche). Questo potrebbe significare che i cicli sono arbitrari, e che un numero sufficiente di cicli scelti più o meno a caso può approssimare qualsiasi tortuoso andamento; ma non potrebbe darsi che gli astrologi abbiano individuato almeno alcune delle armoniche fondamentali della vita?.