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lunedì 11 novembre 2024

Parole e insulti

 Elon Musk e Trump non sanno mettere due parole in fila. Per questo ricorrono così frequentemente agli insulti, non sono particolarmente volgari ma le parolacce sono tra le poche parole che padroneggiano.

E questo linguaggio rudimentale, fatto sostanzialmente di versi e suoni intercalati da esclamazioni, è sostanzialmente quello della maggior parte degli americani, che quindi capiscono benissimo Trump e Musk mentre faticano a seguire l'eloquio elaborato di Kamala Harris. La situazione ricorda quella di Berlusconi, che cominciò a parlare in un elementare linguaggio televisivo che risultava finalmente comprensibile alla maggior parte degli italiani dopo decenni di politichese incomprensibile.

 Questo non toglie che siano dei razzisti misogini ripugnanti, ovviamente.

lunedì 9 agosto 2021

Linguaggio e labiritno

 Derrida diceva che il fonema è il fenomeno del labirinto e che se vogliamo elevarci verso il sole della presenza facciamo la fine di Icaro.

Tuttavia non dimentichiamo che per il mito nel labirinto è intrappolato il mostro - Derrida in ultim analisi ha liberato il mostro dalla sua prigione - labirinto su un'isola lontana e perversa e che prima Dedalo e poi Teseo, il primo aiutato dalla ragione il secondo dall'eterno femminino, abbandonano per ritornare a casa in Attica. Nobn c'è solo Icaro e non c'è solo il sole,

sabato 28 ottobre 2017

Albania, Italia, Dante, dialetti

Il livello culturale degli strati popolari in Albania è eclatantemente più elevato di quello delle masse italiane. Sicuramente tra i fattori vanno annoverate l'importanza data alla cultura del regime socialista e invece il gran disprezzo per il sapere delle classi dirigenti italiane (Zaia ha recentemente dichiarato che è scandaloso spendere milioni per i quattro sassi di Pompei), ma credo che il problema sia più linguistico che politico. Gli italiani, come gli albanesi, sono di fondo dialettofoni, in quanto i dialetti in Italia e in Albania sono estremamente diversificati e spesso poco o per niente mutualmente intelligibili. La lingua standard, creata dagli scrittori in Italia e dagli intellettuali di partito in Italia, è essenzialmente letteraria e viene appresa a scuola (o dalla televisione). però l'albanese standard deriva da un dialetto parlato (il dialetto di Argirocastro da cui veniva henver Hoxha), mentre l'italiano è una lingua creata da Dante altamente sperimentale derivata essenzialmente dal latino - un po' come se gli inglesi parlassero la lingua di Finnegan's Wake. Imparare una lingua di avanguardia creata per così dire in laboratorio è sicuramente più difficile che imparare una lingua naturale.

domenica 4 settembre 2016

Language, history, laws

it is often said that history is written by rulers. This idea was stated in a slighlty different and more general way by Plato, who said that the legislator is the person who gives the names. If this is true, and if we equate giving names with writing history and being legislator, all of us are the legislator, and in particular children, since words come  from use, new one area unceasingly created and this in particular by childrem.

giovedì 13 novembre 2014

Codice genetico

E' nota la frase dell'archeologo Pallottino: "l'etrusco si legge ma non si capisce". Si può dire lo stesso del genoma. Conosciamo il codice genetico, quindi leggiamo l'alfabeto, sappiamo abbastanza bene in quali funzioni sono implicati i diversi enzimi (il vocabolario) ma ci mancano la grammatica e la sintassi, cioè non capiamo bene come funzioni il tutto.

mercoledì 19 giugno 2013

Complexity of languages


I am reading the dazzling book “through the language glass” by Guy Deutscher. The author states that, although it is possible to compare different languages on the base of the number of phonemes, the complexity of grammar and syntax, and the richness of the vocabulary, it is not possible to measure an overall index of language complexity, because it is not possible to compare, for instance, phonemes and syntax. It is not possible to compare phonemes and syntax, but the enthropy of phonemes and the enthropy of syntax can be compared. In ecology this is currently done: the number of a species in a habitat and the number of habitats in a region are very different things, but it is possible to calculate the enthropy of the former (alfa-diversity) and the latter (beta-diversity) and to sum these enthropy to obtain an overall measure of diversity of the landscape. Perhaps it is possible to sum the enthropy of phonemes, grammar, syntax and vocabulary and obtain a global measure of complexity.

venerdì 6 febbraio 2009

Agricoltura


Spesso, quando sentiamo degli accordi e degli scambi dei politici, proviamo un moto di disgusto o di antipatia. Ma temo che non dalla mancanza di disinteresse dei politici nasca l'irritazione, quanto da un antico pregiudizio dei contadini (e ovviamente dei proprietari terrieri e degli aristocratici), che ritengono che il commercio - delle cose e degli uomini - sia qualcosa di sporco e immorale. Il commercio è invece una cosa bellissima, nulla è più umano, in quanto nasce dal linguaggio; immorale fu cominciare a profanare la terra con l'aratro. La cacciata dall'eden è avvenuta probabilmente proprio qualche migliaio di anni fa, quando scoprimmo l'agricoltura, e nacquero la guerra, la miseria - che i cacciatori-raccoglitori non conoscevano - la siopraffazione e soprattutto iniziammo a calpestare la natura. Una mia segreta speranza è che, con la rivoluzione industriale, questo ciclo infausto - che per i veda corrisponde al kali juga, l'età della guerra - si sia chiuso, e abbia cominciato a iniziarne un altro che ci riporterà, se non alla madre terra, all'ecosistema.