Fabri Fibra è un po' l'Alberto sordi del rap: un po' qualunquista, un po' con elementi di sinistra anche talvolta radicale, ma totalmente geniale, non tanto per l'intelligenza - sono buoni tutti a essere intelligenti - quanto per l'assoluta profondità, soprattutto quella con cui canzone dopo canzone ha fatto un ritratto dell'Italia estremamente puntuale.
Visualizzazione post con etichetta Alberto Sordi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Alberto Sordi. Mostra tutti i post
martedì 27 febbraio 2024
domenica 30 settembre 2018
Questurini
Il Messaggero di oggi, nelle pagine di Roma, descrive con toni apocalittici un "ave" (in realtà una normalissima festa) alla Sapienza. Il giornale di Caltagirone non meriterebbe grande attenzione se non esprimesse un sentire ahimé diffuso. Se infatti i rave (quelli veri) in Germania Svezia e Svizzera sono pubblicizzati dalle autorità di governo (sulle coste atlantiche di Europa l'approccio dello stato è diverso più informale ma analogo) e se De magistris, che ha dichiarato i centri sociali bene comune qui è un fatto iperardicalissimissimo mentre in Mittleueropa è un'ovvietà non a Berlino ma nelle più sperdute campagne della cattolica Baviera, l'Italia non perde occasione di ricordarci che è fondamentalmente un apese di bigotti e questurini. Li descrive benissimo "il Marchese del Grillo", specialmente se si toglie di mezzo la fastidiosa figura di Sordi che recita un uomo di mondo che proprio non esiste: sempre inginocchiati a farsi il segno della croce.
tra l'altro anche la sottolineatura "illegale" che fa tremare la piccola borghesia italiana (quella francese che forse è anche più reazionaria no per esempio) va interpretato: illegale in un paese dove vige la rule of law significa che non rispetta le leggi, in Italia significa che non rispetta l'autorità - e cìè un abisso, perché la aseconda interpretazione è medievale (come la Chiesa del resto).
tra l'altro anche la sottolineatura "illegale" che fa tremare la piccola borghesia italiana (quella francese che forse è anche più reazionaria no per esempio) va interpretato: illegale in un paese dove vige la rule of law significa che non rispetta le leggi, in Italia significa che non rispetta l'autorità - e cìè un abisso, perché la aseconda interpretazione è medievale (come la Chiesa del resto).
Etichette:
Alberto Sordi,
Italia,
italiani,
potere
venerdì 29 giugno 2018
Io so io
Mi è capitato di rivedere il "marchese del Girllo" di Monicelli. In quel film tutti pensano che "loro sono loro e voi non siete un cazzo" - con l'eccezione della madre, che è l'unica ad avere realmente il potere e a sapere quindi che il potere, come ce l'hai, un attimo dopo puoi perderlo.
Il che significa che se il popolo italiano facesse la rivoluzione auspicata proprio da Monicelli - come i francesi e tutti gli altri - e il potere passasse nelle sue mani, la smetterebbe di pensare !io sono io e voi non siete un cazzo" e diventerebbe un po' più serio e un po' più forte come la madre (ancorché forse un po' terribile come i francesi).
Il che significa che se il popolo italiano facesse la rivoluzione auspicata proprio da Monicelli - come i francesi e tutti gli altri - e il potere passasse nelle sue mani, la smetterebbe di pensare !io sono io e voi non siete un cazzo" e diventerebbe un po' più serio e un po' più forte come la madre (ancorché forse un po' terribile come i francesi).
mercoledì 1 luglio 2015
Alberto Sordi e potere
Chissà perché, gli uomini di potere, in Italia, finiscono sempre per assomigliare ad Alberto Sordi.
Etichette:
Alberto Sordi,
Berlusconi,
Italia,
Mussolini,
Renzi
domenica 7 giugno 2015
Monicelli
E' più forte di me: Monicelli dovrebbe piacermi, e invece non riesco a sopportarlo. I film sono divertenti, era di sicuro coraggioso come dimostra il suicidio, ma non basta il coraggio. Se uccidi il padrone, ma non te ne sei liberato nella testa, porterai il fantasma del padrone sempre con te. E ci si libera dal padrone quando si smette di rispettarlo. Il "Marchese del Grillo" dice in sostanza che i padroni sono fichissimi e che il popolo è stornzo. Finché non pensi che i padroni sono dei poveracci e il popolo è fichissimo, è assolutamente inutile essere coraggiosi, al massimo fari il beau geste, non la liberazione. Il suicidio non è stato semplicemente un beau jeste, dimostra che si era liberato dalla religione, ma a pensarci bene è un gesto esistenzaile, non politico.
giovedì 23 aprile 2015
Fonzie
A Renzi piacerebbe essere Fonzie (americano) ma ovviamente è Alberto Sordi. Incattivito, perché nel frattempo c'è stata la mutazione antropologica.
Etichette:
Alberto Sordi,
America,
Pasolini,
Renzi
venerdì 20 marzo 2015
Cattolici e protestanti
I cattolici pensano che tutto gli sia dovuto, i protestanti pensano che niente è dovuto loro. Agli italiani piace tanto fare gli americani, ma un americano cattolico è un personaggio comico, nella migliore delle ipotesi alla John Fante o alla Fonzie, nella peggiore alla Alberto Sordi o alla Renzi. Non è casuale che Renzi imiti Fonzie, anche se con una punta di crudeltà che in Fonzie manca. E qui sta la "conquista" del Berlusconismo: gli italiani non sono più brava gente.
Etichette:
Alberto Sordi,
America,
Berlusconi,
cattolicesimo,
italiani,
Renzi,
Riforma protestante
venerdì 10 luglio 2009
Ancien Régime

Il fatto che più di una persona possa ritenersi al di sopra della legge perché uomo di potere, che non si riesca a distinguere tra il ruolo e la persona, che l'obbedienza - anche e soprattutto per i cattolici - debba essere non verso la legge - individuale, collettiva, di stato - ma verso la persona - che quando gli dici "guarda che stai pestando una cacca" ti rispondono : "perché mi offendi?", dimostra che in Italia - dove non abbiamo fatto la Rivoluzione Francese - viviamo ancora pienamente nell'Ancien Régime, non tanto per quel che riguarda le istituzioni - il diritto del resto l'abbiamo in gran parte inventato noi - quanto nel cervello. Del resto piaceva moltissimo alle masse la battuta del "Marchese del Grillo" tratta da Belli "io so' io e voi nun siete n'cazzo", non intendendo che di un'amara satira dell'Ancien Régime si trattava.
Etichette:
Alberto Sordi,
Ancien Régime,
diritto,
legge,
Rivoluzione Francese,
stato
mercoledì 20 febbraio 2008
Alberto Sordi
Alberto Sordi piace enormemente agli italiani, perché rappresente quello che gli italiani vorrebbero essere, dei cinici furbi. In realtà Alberto, che non mancava di momenti di sincerità, ha rappresentato il vero volto di sé stesso (e deglia italiani) in "mamma mia che impressione", dove interpretava un bigotto stupido. Il geniale Gigi Magni, in "nell'anno del Signore", smaschera e nobilita contemporaneamente Sordi, facendogli interpretare un prete devotissimo, che però non capisce i meccanismi di potere in cui risulta invischiato, e che viene neutralizzato nel momento in cui potrebbe diventare non funzionale. In generale, questo film si fonda sull'idea di far interpretare ai mattatori della commedia all'italiana non i loro ruoli stereotipati, ma sé stessi: Manfredi, invece dell'ingenuo, interpreta un intellettuale, Sordi, appunto, invece del cinico, il devoto stupido, Tognazzi, invece della checca, un gelido e spietato uomo di potere.
Una cosa però non viene rappresentata in questo film né in quelli più sinceri di Sordi: che questi personaggi (sciocchi e bigotti) trovano la loro più funzionale applicazione pertradire coloro che si vogliono neutralizzare o eliminare; da Bruto con Cesare in poi.
Una cosa però non viene rappresentata in questo film né in quelli più sinceri di Sordi: che questi personaggi (sciocchi e bigotti) trovano la loro più funzionale applicazione pertradire coloro che si vogliono neutralizzare o eliminare; da Bruto con Cesare in poi.
Etichette:
Alberto Sordi,
Bruto,
Gigi Magni,
Giulio Cesare,
Nino Manfredi,
Ugo Tognazzi
Iscriviti a:
Post (Atom)