Visualizzazione post con etichetta ecosystem. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ecosystem. Mostra tutti i post

domenica 13 dicembre 2009

Equilibrio


Secondo un’antica malconcezione greca, associamo l’idea di equlibrio all’idea di stabilità. Gli ecologi, per esempio, spesso dicono che il balance of nature non esiste perché l’ecosistema è altamente mutevole. Ma è proprio l’equilibrio tra el forze contrapposte che lo compongono che permette l’esistenza delle strutture, senza di cui non si potrebbe avere movimento. Se, per fare un esempio semplicissimo, non vi fosse equilibrio tra l’inerzia dei pianeti e l’attrazione gravitazionale del sole, i pianeti o si perderebbero nello spazio o collasserebbero sul sole, e non avremmo più nessun sistema solare. Questa idea equilibrio = staticità è strettamente collegata con l’altra idea che l’indifferenziato rappresenti il movimento, mentre il differenziato la stasi – l’idea per esempio dei surrealisti, dei dionisiaci ecc – idea che credo rimonti ad Aristotele. In realtà, l’indifferenziato non puà muoversi – se una ruota non è a contatto con un piano che gli fornisce una controspinta gira su se stessa.

mercoledì 16 luglio 2008

incertezza

Un libro che ho letto da adolescente, e a cui sono profondamente legato, è di Galbraith e si intitola l’età dell’incertezza. All’epoca (fine degli anni ’70) l’incertezza sembrava una sconfitta; oggi mi sembra una vittoria, in quanto è strettamente legata alla possibilità. Dio non è onnipotente perché può “ordinare” tutto quello che “vuole”– sai cosa gliene frega di dare ordini – ma perché ha ogni potenza – potenzialità - possibilità. Nell’uomo la possibilità si sposa con l’incertezza, in dio non so, ma questo principio non varrà anche per lui? In fondo l’incertezza si origina quando un mondo fermo si mette in movimento – non possiamo determinare esattamente la dinamica di un oggetto in movimento libero. Il moderno consiste nell’abituarsi a convivere con l’incertezza e col movimento, e, mein Gott, quanto siamo indietro, quanto cerchiamo di aggrapparci disperatamente a quello che ci sembra solido, quando in realtà è solo fermo.

I have becoem aware of the importance of dynamics when studying ecology: in fact, static models lead to intreatable difficulties, whereas when ecosystems are considered in a dynamic framework, their behaviour becomes strikingly simple and treatable.

domenica 11 maggio 2008

super-organism

Since I was a child I feel that humans are progressively uniting to form sort of a super-organism, something like Hobbes’ Leviathan, but much more integrated. When cells gathered to become organisms the advantages were enormous, but at the cost of losing the freedom, and, alike, we are uniting in a hugely powerful Leviathan at the cost of freedom. Another possibility existed, that manhood would become an ecosystem. An ecosystem has almost the same advantages as an organism, but the parts of an ecosystems are free. The difference among ecosystems and organisms is that in organisms the main variables – temperature, pH, salt concentration, number of cells – are constant, whereas in ecosystems each component - as a direct consequence of the freedom of its parts - fluctuates wildly to keep track of changes in the environment. Alas, how would I have preferred an ecosystem, but I am getting quite pessimistic about that. We are too scared of change, we preferred stability over freedom.
Nonetheless – if the metaphor holds – I remember that when cells become organisms, a few cells didn’t follow this progressive line of evolution. Bacteria, for instance, said no to organization, never jumped to multicellularity, and they are today the kings of the biosphere, the only beings whose existence can threaten men and the only beings without which men could disappear, and the only beings, not rats or scapecroaches, that .could survive the possible catastrophe of the Earth.

venerdì 11 gennaio 2008

psiche

un mio amico mi racconta che al corso universitario il professore sostiene che ritardi e disturbi mentali hanno cause esclusivamente fisiologiche. La Thatcher diceva che la società non esiste, i neurologi dicono che la psiche non esiste. E molti ecologi sostengono che non esiste neanche l'ecosistema. Indietro a Leibniz, alle monadi senza finestre che non interagiscono.