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sabato 29 settembre 2018

Dante e Galileo

Sulla facciata della Biblioteca Nazionale di Firenze, in alto, ci sono le stateu a sinistra di Dante e a destra di Galileo. Uno è morto in esilio e l'altro agli arresti domiciliari.

sabato 18 agosto 2018

Whatsapp

Moandi senza finestre che sono colllegate (o meglio credono di essere collegate) da whatsapp.

casaleggio diceva, in "Gaia" che se non sei connesso non esisti; mi viene da pensare a quanto dice Virgilio "libertà va cercando ch'è sì cara come sa chi per le vita rifiuta".

sabato 28 ottobre 2017

Gli stati fanno la lingua non la lingua gli stati

Riassumendo i miei due post precedenti, sono gli stati che fanno la lingua e non la lingua gli stati (come pensavano i romantici e in fondo anche Dante). In realtà esistono casi, anche tra i popoli cosiddetti primitivi, in cui si ha unforte senso della propria identità basata sulla lingua pur se questa lingua presenta forti variazioni dialettali: l'Ellade antica. gli Yanomami, i San del Sudafrica ecc. Ma in tutti questi casi l'unità della lingua è riconosciuta in relazione a popli adiacenti che parlano lingue completamente diverse il che generalmente avviene quando una piccola popolazione si espande su unterritorio più vasto (come accadde per esempio nell'Ellade antica). E' il caso dell'Albania, che ha da sempre una forte consapevolezza della propria identità, non tanto perché i dialetti albanesi siano poco diversi, quanto perché sono circondati da slavi e greci che parlano lingue molto differenti.

Albania, Italia, Dante, dialetti

Il livello culturale degli strati popolari in Albania è eclatantemente più elevato di quello delle masse italiane. Sicuramente tra i fattori vanno annoverate l'importanza data alla cultura del regime socialista e invece il gran disprezzo per il sapere delle classi dirigenti italiane (Zaia ha recentemente dichiarato che è scandaloso spendere milioni per i quattro sassi di Pompei), ma credo che il problema sia più linguistico che politico. Gli italiani, come gli albanesi, sono di fondo dialettofoni, in quanto i dialetti in Italia e in Albania sono estremamente diversificati e spesso poco o per niente mutualmente intelligibili. La lingua standard, creata dagli scrittori in Italia e dagli intellettuali di partito in Italia, è essenzialmente letteraria e viene appresa a scuola (o dalla televisione). però l'albanese standard deriva da un dialetto parlato (il dialetto di Argirocastro da cui veniva henver Hoxha), mentre l'italiano è una lingua creata da Dante altamente sperimentale derivata essenzialmente dal latino - un po' come se gli inglesi parlassero la lingua di Finnegan's Wake. Imparare una lingua di avanguardia creata per così dire in laboratorio è sicuramente più difficile che imparare una lingua naturale.

Nazione, continuum linguistico

Coloro che hanno creato il concetto romantico di nazione (che sono essenzialmente scrittori) fondavano l'unità di popolo sull'unità di lingua. I linguisti ci dicono che non è possibile dire dove comincia una lingua e finisce un'altra, in quanto generalmente esistono i continuum linguistici, in cui due dialetti adiacenti sono mutualmente intelligibili ma non con dialetti più lontani. Per esempio tra l'Italia e il Portogallo esisteo (o meglio esisteva) un continuum linguistico per cui tra Eboli e Napoli si capiscono ma tra Eboli e Frosinone no.

Questo continuum linguistico è stato spezzato tra il XVI e il XVII secolo  in diversi stati nazionali (Portogallo, Spagna, Francia, e tardivamente Italia) che hanno una superficie approssimativamente corrispondente al territorio che può essere raggiunto rapidamente dall'esercito del re, e che poco hanno a che fare con i reali confini linguistici. Una volta creato lo stato intorno alla capitale al re al suo esercito, è stata creata la lingua nazionale o partendo da un dialetto particolare (il parigino, il fiorentino, il dialetto di Hannover), e trasformandolo in lingua standard soprattutto ad opera degli scrittori. Il caso dell'Albania è per esempio interessante, in quanto i dialetti albanesi sono mutualmente intelligibili ma con difficoltà (un po' come l'italiano e il portoghese) e la lingua standard è recentissima, creata sul modello del dialetto parlato da Hoxha. In conclusione, il processo è esattamente l'inverso di quello devisato dai romantici, dalla nazione alla lingua nazionale e non viceversa. Va detto che l'Italia fa un po' eccezione, in quanto la lingua nazionale è stata creata da Dante Petrarca e Boccaccio nel 1300 500 anni prima della creazione dello stato nazionale, e la difficoltà di apprendere questa lingua letteraria, sperimentale e latineggiante da parte di persone che di madrelingua sono dialettofone, spiega forse i gravi ritardi cutlurali del nostro paese.


sabato 6 settembre 2014

Mithraism

I visited recently the National ROman Museum of Rome and I paused longly in front of the low reliefs of Mithra with the ritual killing of the bull. Mithra kills the bull with a knife, and a scorpion pricks his testicles whereas a dog and a snake lick his blood. On the left and the right there are two boys holding a torch. one with the torch upright and the other wit the torch dowright. On the upper side there are the sun and the moon and a crow. I was pondering that Taurus and Scorpio are opposite in the zodiac, and are among the most brilliant costellation. Is it possible that the tauroctony is a representation of the sky? I went back home sure to have done a big discovery and alas! A rapid research on Wikipedia showed that it was proposed 20 years ago by Ulansey. This brilliant reseracher says that Mithra represent the precession of the equinoxes, and that the mithraeum is a representation of the sky from above (this is attested by ancient authors). Therefore the initiation to mythraism made the adept - probably - able to fly above the sky of the fixed stars, in a manner similar to that described by Plato in the Phaedrus (and also as experinced much later by Dante in his journey to Paradise). In this way the interpretation of the main lines of mithraism is relatively straightfowrard (although of course the spiritual experinece of the adept is not).

I have - perhaps - just a little contribution to give to this nice interpretation. it is said that Mithra was identified with Ophiucus. In my opinion it was Orion, that is much more brilliant and reminds strongly the shape of Mithra.


sabato 15 dicembre 2012

Crux II

I just  realized that in the previous post, Doré's illustration of the four stars of the I canto of Purgatorio are arranged to form the shape of the Crux.

venerdì 14 dicembre 2012

Crux


At the beginning of the I canto of Purgatorio, after the introduction, Dante sees four bright star in the dawning sky:

“Io mi volsi a man destra e posi mente

A l’altro polo, e vidi quattro stelle

Non viste mai fuor ch’a la prima gente.

Goder pareva il ciel di lor fiammelle;

o settentrional vedovo sito,

perché privato se’ di mirar quelle”

(I turned right, and I paid attention to the other pole, and I saw four stars, that nobody but the earliest people saw; the sky seemed to enjoy their little flames; oh Northern widow site, because you are deprived of seeing them).

In high school they teach us that the four stars represent the four cardinal virtues: justice, strength, prudence and temperance, and that Dante says that these virtues were known by Adam and Eve (that lived in the Eden at the summit of the mount of Puragatorio, exactly on the South Pole) but are nowadays lost. But in the Divine Commedy symbols never stay on their own, but are closely related to actual things, with the relationship of a metaphor to the object. For instance, “la bufera infernal che mai non resta” (The infernal storm that never rests) of Canto IV of Inferno perfectly reflects the unmoderate passions that shake the lustfuls. Dante’s metaphors and allegories, moreover, are always astonishingly precise. Only many years after high school I realized that, since the four star are exactly above the South Pole, they clearly represent the Crux, that marks the South Pole in the same way as the Plough marks the North Pole. When I first noticed this, I was surprised because in the Middle Age the constellations of the Southern Hemisphere should have been unknown. But the Crux was well known to Arabs, that sailed regularly up to Kenya and Tanzania slightly south of the Equator, and probably Dante, that was strongly influenced by a few Arabic texts, received informations about the Crux from Arabic sources. The Crux is visible south of about 20° N. Therefore probably Dante, when he says “settentrional vedovo sito” (Northern widow site) means Europe and not Northern Hemisphere as a whole. Moreover, he probably thinks that the Cross of the South was known by the Greeks and the Romans, since Cato, that shortly afterwards he will meet, represents the virtuous pagan that still has not lost familiarity with the four stars that were so close to the Garden of Eden. Therefore, I suspect that “la prima gente” (the earliest people) means not only Adam and Eve, but also the ancient people in general. But I’m aware that if you admit that Dante was informed about the Cruz this passage presents some difficulties of interpretation.







lunedì 11 maggio 2009

volgarità

I manifesti dei fascisti dicono, in genere, le stesse cose di quelli estrema sinistra; si riconoscono però subito per un fondo, sempre percepibile, di volgarità. Mi sono chiesto a lungo in cosa consiste la volgarità; non certo nelle parolacce – si possono dire le parolacce senza un filo di volgarità, come Dante o la Litizzetto – la chiave me l’ha finalmente fornita mia madre, che ha definito questa volgarità “mancanza di sensibilità”. Con questa chiave divengono chiare tre cose:
1) Giulio Cesare e Hitler hanno ucciso all’incirca lo stesso numero di persone, però solo il secondo rappresenta il cosiddetto male assoluto; Cesare era estremamente sensibile e mostrava spesso pietà – anche se esagerata per fini propagandistici - mentre i nazisti mancavano totalmente di sensibilità, come un automa, e questo rende del tutto disumani i lager.
2) oggi va di moda essere volgari-insensibili, perché i piccolo borghesi credono che il capo debba essere insensibile. In realtà non c’è peggiore sciagura, e parlo degli aspetti pratici del comando, di un capo senza sensibilità. Se uno è insensibile va bene per fare il caporale, non per fare il generale – e vale di nuovo l’esempio di Cesare.
3) spesso i fascisti appaiono stupidi: senza sensibilità è menomato anche l’intelletto,

domenica 22 marzo 2009

XXXII del Paradiso


Quando Dante, nel XXXIII del Paradiso, arriva finalmente a vedere la Trinità, vi scorge dentro il suo volto. Ma come, ho fatto tutto quest'ambaradan per vedere .. me stesso? Per un momento rimane spiazzato: "qual è il geometra che tutto s'affige/a misurar lo cerchio e non ritrova/pensando a quel principio ond'elli indige". I dogmi servono a questo, come puntelli per chi cerca di quadrare il cerchio e non ci risce. I preti lo sanno benissimo, solo che sono ormai convinti che, salvo pochi santi, siamo tutti dannati, e non possiamo arrivare in fondo, e che quindi ci vanno gettate delle caramelle.

lunedì 9 marzo 2009

peccato

Mentre mi fumavo una sigaretta al bar, ascoltavo delle signore discettare su quanto detto loro da un prete, che l'omosessualità, come la pedofilia, è "innaturale". Ora, dal punto di vista del diritto non ci sono problemi; la pedofilia è equiparata a una violenza, mentre l'omosessualità rimane una questione privata tra adulti consenzienti. Mi lascia maggiormente perplesso il punto di vista della Chiesa; una volta non avrebbero detto "condotta innaturale", ma peccato mortale (si veda lo spazio riservato ai sodomiti da Dante). Ma da tanto tempo non sento parlare di peccato - una parola che mi piace anche da non credente - temo perché se predicassero di non peccare nessuno li starebbe a sentire, mentre con il discorso del naturale-innaturale qualche dubbio viene anche al più incallito miscredente. Insomma, una piccola furbizia - del resto, si sa, il fine giustifica i mezzi.

mercoledì 16 luglio 2008


Stat rosa pristina nomine nomina nuda tenemus. La rosa, tra tante altre cose, è simbolo della sapienza (Maria, sedes sapientiae); i rosacroce, per esempio, sono quelli che vedono la rosa (la sapienza) nella croce (lo stemma della NATO è simbolo rosacrociano). Quindi stat rosa pristina nomine nomina nuda tenemus significa che la sapienza originaria sta nel nome, stringiamo solo nomi. La frase è una citazione di Bernardo di Chiaravalle, stat Roma pristina nomine, nomina nuda tenemus, cioè di Roma rimane solo il nome. Bernardo in genere è simbolo di continenza, ma in questo caso c’è un riferimento al doctor mellifluus, il maestro di eloquenza.

Più in generale, questo nominalismo amato da Eco e più in generale da letterati e filosofi, discende da un’idea assai greca, per cui la beatitudine consiste nella contemplazione della verità; una volta afferrata la verità, l’unica cosa da fare è combinare e ricombinare le parole che ne celebrano la lode. Il presupposto ovviamente è che la verità e dio siano fissati una volta per tutti ed eterni, quando in realtà si modificano continuamente nel processo continuo e progressivo della creazione. I mercanti che hanno costruito il mondo moderno a partire dal 1300 hanno imposto un modello diverso, in cui la beatitudine consiste nel creare il mondo. Credo che di fondo sia un’idea ebraica.

Ma già muoveva il mio disio e il velle
Sì come rota ch’igualmente è mossa
L’amor che muove il cielo e l’altre stelle

L’accento è sul movimento, il desiderio e la volontà.

martedì 10 giugno 2008

Yves Klein


The Yves Klein's blue was already invented by Dante:


dolce color d'oriental zaffiro

che s'accoglieva nel sereno aspetto

del primo cerchio insino al primo giro;

agli occhi miei ricominciò diletto

tosto ch'i usci fuor dell'aria morta

che m'avea contristato gli occhi e il petto


of course both blues represente the spirit