lunedì 9 marzo 2009

peccato

Mentre mi fumavo una sigaretta al bar, ascoltavo delle signore discettare su quanto detto loro da un prete, che l'omosessualità, come la pedofilia, è "innaturale". Ora, dal punto di vista del diritto non ci sono problemi; la pedofilia è equiparata a una violenza, mentre l'omosessualità rimane una questione privata tra adulti consenzienti. Mi lascia maggiormente perplesso il punto di vista della Chiesa; una volta non avrebbero detto "condotta innaturale", ma peccato mortale (si veda lo spazio riservato ai sodomiti da Dante). Ma da tanto tempo non sento parlare di peccato - una parola che mi piace anche da non credente - temo perché se predicassero di non peccare nessuno li starebbe a sentire, mentre con il discorso del naturale-innaturale qualche dubbio viene anche al più incallito miscredente. Insomma, una piccola furbizia - del resto, si sa, il fine giustifica i mezzi.

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