Visualizzazione post con etichetta Moro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Moro. Mostra tutti i post

domenica 4 ottobre 2015

Andreotti, Moro e i proverbi cinesi

La famosa abilità politica di Andreotti si riduceva in fondo al detto "siediti sulla riva del fiume e aspetta di veder passare il cadavere del tuo nemico", che però ha funzionato benissimo. Ad essere più specifici, il suo nemico era Moro.

sabato 14 aprile 2012

Anni '70





La morte di Moro (e soprattutto la paura che le Brigate Rosse avevano messo a moltissimi) causarono un tale trauma da provocare la totale rimozione di quello che era successo negli anni ’70. I ragazzi non ne sanno praticamente niente, e non certo perché il periodo non si studia a scuola – sul fascismo infatti sono genericamente informati da quello che sentono in giro, non certo dalle lezioni. Le rimozioni, si sa, provocano nevrosi, e la nostra nevrosi forse è stata Berlusconi. Ne siamo usciti (sembra) con una doccia gelata – tecnica in uso insieme all’elettroshock nei manicomi di una volta.

mercoledì 30 dicembre 2009

Padroni

Quindici anni or sono la classe dirigente della Prima Repubblica venne spazzata via. E gli italiani, da quel momento, stanno ahimé immobili, aspettando il nuovo padrone - specialmente a sinistra. Dato che chi si ferma è perduto, tutto va allo sfacelo. Del resto, eliminato ogni dissenso, sembra ormai pronta la Grosse Koalition che dovrebbe prendere in mano le sorti di questo Paese - una Grosse Koalition che si stava preparando già nel 1976. Le cose poi andarono storte, e per far rientrare dalla finestra quello che era uscito dalla porta si è dovuti passare per lo "sdoganamento" dei fascisti - ricordo che alle medie ci portarono a una mostra sull'EUR, in cui si tessevano le lodi di questa meravigliosa realizzazione mussoliniana, e la mostra era sponsorizzata non da Gelli, ma dalla Fondazione Agnelli.

domenica 20 dicembre 2009

9 maggio 1978


Il 9 maggio del 1978 l’Italia si è fermata e ancora non è ripartita. Basta vedere i cinquantenni che vanno in giro con il cappellino da baseball, come adolescenti. I pochi che continuavano a muoversi – Padoa Schioppa, don Ciotti – si trovavano di fronte gente che era come presa da un incantesimo. Speriamo che il gesto dello “psicolabile” contro il mago Silvio abbia rotto l’incantesimo.
Incidentalmente, la faccia di Berlusconi ferito ricorda stranemente quella di Golia nel dipinto di Caravaggio.