martedì 18 ottobre 2011

Scrittura

In fondo Platone aveva ragione a criticare l'avvento della scrittura, ma non per le ragioni da lui addotte. L'oralità ha un carattere quasi magico - si pensi ai racconti intorno al fuoco - che la scrittura non ha, nonostante il romanzo sia proprio il tentativo di ricreare tale magia (e infatti la sua nascita in forma moderna coincide con l'invenzione della stampa, cioè con la diffusione di massa della scrittura). Però Platone accusava la scrittura di rendere inutile la memoria; al contrario, la memoria è enormemente ampliata dalla lettura, ed è molto maggiore in chi sa leggere e scrivere che negli illetterati - probabilmente uno studente di liceo sa più cose di quante ne sapessero i cantastorie che recitavano a memoria l'intera odissea.

Nessun commento: