La grandezza della costituzione romana sta nel fatto che si aveva un perfetto equilibrio tra plebe e artistocrazia, tra plebe e senato, senza che diventasse democrazia (in senso aristotelico, cioè dittatura del proletariato) né aristocrazia - fatto già chiaramente riconosciuto da Polibio, che sottolineava come avesse delle tre forme di governo aristoteliche.
Con l'ingrandirsi dell'impero, il sistema spostò l'equilibrio verso la plebe, a cui si appoggiavano gli imperatori, ma il bilanciamento tra plebe e senato tornò con Traiano.
La grandezza della costituzione americana è nel riproporre l'equilbrio, questa volta non tra classi, ma tra cittadini e stato.
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