domenica 27 dicembre 2009

Sistema elettorale


Riflettendo sul "porcellum" (che meglio sarebbe chiamare procellum), consideravo come molti equilibri di governo che attribuiamo al "consenso popolare" siano in realtà dovuti in gran parte al sistema elettorale. Il "porcellum" unisce un premio di maggioranza con lo sbarramento elettorale - un mostruoso ircocervo che vorrebbe richiamarsi al proporzionale corretto tedesco, ma in relatà riprende, la vecchia "legge truffa" in forma assai più truffaldina - garantendo alla coalizione di destra una larghissima maggioranza parlamentare con una percentuale dei votanti ben al di sotto della maggioranza assoluta - da cui lo svilimento del parlamento ecc. Con un sistema veramente proporzionale avremmo probabilmente un sistema di "cogestione" della cosa pubblica, non molto diverso da quello della Prima Repubblica, in cui la minoranza ha una sorta di potere di veto sulle misure più indigeribili. Certo, ricordiamo tutti la paralisi della Quarta Repubblica francese e l'estrema lentezza decisionale dell Prima Repubblica italiana, però temo che ci si sia fatti influenzare soprattutto dall'idea anglossassone del "the winner takes all", senza considerare che nei Paesi anglosassoni esistono tutta una serie di poteri indipendenti, per esempio la stampa, che svolgono il ruolo di un vero e proprio potere dello stato.
Del resto, nei Paesi anglosassoni, il sistema uninominale a turno unico ha sistematicamente favorito i governi di destra, che probabilmente non avrebbero mai avuto, dal '45 a oggi, una maggioranza o per lo meno una maggioranza sufficientemente ampia per imporre le drastiche riforme per esempio della Thatcher. In Gran Bretagna, del resto, si trovano oggi con l'elettorato che rifiuta i laburisti ma voterà probabilmente per i conservatori non perché approvi veramente questo partito, ma per mancanza di alternative; con un sistema più equilibrato vedremmo probabilmente molti voti spostarsi verso i verdi e partiti di tipo radicale come la "Linke" tedesca, o forse, addirittura, una maggioranza di tali voti.
Da un altro punto di vista, la tanto decantata alternanza è garantita in Europa solamente in Francia, che, dal 1789 a oggi, ha visto regolarmente alternarsi destra e sinistra - con una prevalenza di governi di destra. Nel mondo anglosassone si osserva invece un avvicendamento di partiti a seconda della fase storica, in quanto in un dato periodo i partiti tendono a essere molto simili tra loro per conquistare i voti "di centro" che decidono le sorti delle elezioni nei sistemi uninominali.

per un mappa dei sistemi elettorali del mondo, vedi il bel sito http://worldpolicy.org/projects/globalrights/democracy/maps-pr.html, da cui si evince tra l'altro che nella maggior parte dei Paesi europei vige un sistema proporzionale - e che un sistema proporzionale esiste in tutti quei Paesi in cui governano le sinistre: Spagna, Norvegia ecc. senza per questo che le destre non possano andare al potere quando godono di un consenso reale (Paesi Bassi ecc.).

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