lunedì 28 dicembre 2009

Sistema elettorale (II)

Negli ultimi post discutevo sulle sottigliezze antidemocratiche dei sistemi elettorali, partendo dal mostruoso Porcellum. Questo sistema è una bazza per le minoranze ricche contro le maggioranze povere – a causa della coesistenza del premio di maggioranza con lo sbarramento elettorale, non solo per la patologia delle liste bloccate. Se penso però che i propositori del recente referendum sulla legge elettorale, che avevano l’intento di rafforzare il peso della società civile rispetto a quello dei partiti, non hanno pensato a niente di meglio che ad aumentare il premio di maggioranza (tecnicamente cambiando i requisiti per il suo calcolo) e senza toccare le liste bloccare, diminuendo quindi il peso dell’opinione pubblica e rafforzando quello della coalizione vincente, mi viene un certo scoramento. Temo che al fondo vi sia una tipica caratteristica italiana. Gli italiani infatti rispettano mai la decisione della maggioranza, sembrandogli inconcepibile che altri possano avere più ragioni di loro, salvo poi chiedere un “uomo forte” che imponga quelle decisioni che essi stessi non rispettano..

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