domenica 5 ottobre 2008

Cristo!

Ascoltavo ieri l'intervista a Corrado Augias a "Che tempo che fa" sui Rai3. Il giornalista ha appena pubblicato un libro sulla storia antica della religione cristiana, con un atteggiamento ovviamente da non credente che separa la figura terrena di Gesù dalla sua natura divina. Le critiche che gli sono state fatte si riassumono - in soldoni - che chi non ammette la natura divina di Gesù non deve parlarne. A parte il fatto che quando un non credente si avvicina con curiosità al cristianesimo viene cacciato via a pedate - era diverso all'inizio, basti pensare alla simpatia, in fondo, con cui viene guardata la curiosità di Pilato per Gesù, o a tanti passi degli Atti degli Apostoli - questo atteggiamento ha curiose conseguenze - non per i laici, per i credenti. Sul web va molto, e i ragazzini trovano l'ipotesi assai convincente, che Gesù non sia mai esistito; in altre parole, viene accettato il fatto che Gesù o è divino o non si può parlarne; ma se non bisogna parlarne, e però non si è più credenti, allora Gesù non è mai esistito.

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