mercoledì 30 agosto 2017

Marx, Ricardo, valore-lavoro

Leggendo questo articolo del Giornale, ansiché irritarmi mi è venuto da riflettere .A parte il fatto ridicolo del "Xapitale" appoggiato nei salotti giusti (quali, il tavolaccio nella sala da pranzo degli operai tedeschi?), non si capisce niente di quello che voleva dire Pareto. Però se uno conosce Pareto si capisce benissimo cosa intendesse Pareto. E riflettendo sulla critica di Pareto (uno dei pochi economisti onesti), si capisce anche perché è sbagliata. Il valore di Marx non è il prezzo di una merce, è il prodotto interno lordo, e il plusvaliore lìincremento annuale del prodotto interno lordo. Io avevo sempre pensato che la teoria del valore lavoro di Marx fosse sbagliata, solo che appunto  Marx non parla del prezzo (quello di cui si occupa Pareto), ma della massa di merci che viene prodotta in economia (quella con cui comincia "il Capitale"), e in realtà Marx inventa un concetto che entrerà in economia un centinaio di anni dopo. La teoria svagliata è quella di Ricardo, che è una teoria del "prezzo-lavoro", e Marx (in "teorie del plusvalore") la confuta. Solo che Marx non si era reso conto di aver creato la macroeconomia, anche perché non era stata creata nenache la microeconomia, che comincia con i marginalisti (successivi a Marx), e un approccio macroeconomico esisteva già chiarissimo per esempio in Say che è morto prima della pubblicazione del Manifesto.

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