martedì 5 gennaio 2016

Checco Zalone, marketinh, Renzi e autarchia.

In questo articolo Antonio Menna suggerisce che il gran successo dell'ultimo film di Checco Zalone sia un fenomeno di marketing studiato a tavolino. Fosse un fenomeno di marketing, si tratta di una decisione politica. In tutto il mondo vedono star wars, e noi invece vediamo Checco Zalone, che è stato praticamente imposto e non per una scelta commerciale (sono tutti e due film commerciali pompati spasmodicamente dalla macchina pubblicitaria) da parte di Berlusconi, ma per una scelta politica - di autarchia - di Renzi. Dopo una legge elettorale che ricorda moltissimo la legge Acerbo, dopo una riforma della scuola che ricorda moltissimo la riforma Gentile (la prima importante riforma del fascismo), adesso anche l'autarchia. Mi resta solo il dubbio se si tratti di un tratto personale di Renzi, che viene dal mondo dei bottegai e che quindi ha naturaliter qualcosa di fascista, o se c'è continuità con quelle forze oscure che a suo tempo hanno orchestrato la strategia della tensione e che erano il vero obiettivo di Pasolini negli ultimi 4-5 anni della sua vita. Non solo non ho prove, ma non ho neanche indizi.

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