lunedì 21 aprile 2008

veggenza


E' appena uscito un saggio che sottolinea come per i greci l'invisibile fosse visibile solo ai privi di vista sensibile, e come addirittura in Platone la visione ultima si ha solo con la morte. Solo ai greci poteva venire in mente che bisogna essere ciechi per vedere - e il bello è che sono 2000 anni che gli diamo retta. Certo, se il cervello è obnubilato dal testosterone - vedi Achille - si diventa ciechi, ma uno sguardo lucido vede chiaramente l'"invisibile": accade agli aborigeni australiani, agli sciamani messicani, e lo stesso Newton, quando cadde la famosa mela, vide la gravitazione universale e le formule matematiche che la regolano.

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