lunedì 31 luglio 2017

Social, fake, vaccini

Invece di piagnucolare sui fke di facebook. che fa in modo rozzo quello che i giornali fanno in modo raffinato (e spesso nemmeno quello, vedi i giornali legati a Mediaset) sarebbe finalmente ora di insegnare a scuola, fin dalla scuola dell'obbligo, come si disinforma la gente. Esistono infatti vari gradi e modi di fare disinformazija: fal fake vero e proprio, alla semplificazione che fa credere una cosa quando la realtà è non solo più complessa ma spesso completamente altra, al non fornire tutte le informazioni necessarie per f arsi un'opinione equilibrata fino all'impaginazion,e che enfatizza quello che vuole il giornale o il social e poi relega le informazioni veramente rilevanti in secondo piano. Tra l'altro non c'è solo la disinformazione in malafede, c'è anche quella in buona od ottima fede, che è molto più pericolosa. Se infatyti dai fake. dalel semplificazioni e dagli altri metodi di deformare la realtà è possibile, con opportuni strumenti critici, estrarre comunque informazioni anche dalle fonti meno attendibili (e i politici e i servizi segreti fanno sistematicamente uso di questi metodi), da quelli in buona fede è assai più difficile farsi un'idea della realtà effettiva. E' il caso del dibattito sui vaccini, in cui i vaccinisti (indipendentemente dal discorso in sé) fanno pessima informazione. Gli argomenti sono essenzialmente due: che i vaccini sono scientifici e altre cure no, che il vaiolo e la poliomellite sono stati sconfitti da vaccini. In ambedue i casi non si spiega come funziona realmente la medicina, e quindi (involontariamente!) si adotta il trucco di non fornire tutte le informazioni. La medicina non è la fisica, in cui si passa dalla teoria all'applicazione ingegneristica, nella maggior parte dei casi le terapie, specialmente le più efficai, vengono scoperte in modo del tutto empirico e solo successivamente vengono giustificate scientificamente, Lo stesso vaccino contro il vaiolo è stato scoperto semplicemente perché Jenner aveva osservato che il vaiolo delle vacchie (vaccino) era innocuo. Non si conoscevano nemmeno i germi, figuriamoci il sistema immunitario. Personalmente sospetto che molte terapie che oggi sembrano stregonesche (l'agopuntura per dire) ma che sembrano efficaci in futuro troveranno una spiegazione "scientifica". Ci sono ovviamente anche terapie "scientifiche", come la maggior parte dei vaccini moderni, ma non bisogna dimenticare che le verità scientifiche sono sempre provvisorie, altrimenti sarebbero verità religiose, non scientifiche, e talvolta le sorprese possono essere molto amare, come nel caso del talidomite, che provoca spaventose malformazioni nei feti che nessuno si aspettava in quanto sono dovute a un enantiomero (una variante chimica) che non era stata presa in considerazione.
Quanto a usare il vaiolo come argomento per il vaccino sul morbillo si fa un altro attentato al metodo scientifico: molti antivaccinisti dicono che parecchi vaccini sono pericolosi, altri dicono che sono semplicemente inutili.

In conclusione, come accennavo, non solo è possibile difendersi dalla disinformazione, difesa che si fa non ricorrendo a fonti attendibili, in quanto anche i sommi luminari possono sbagliare (e spessissimo lo fanno), ma incrociando le fonti e conoscendo i trucchi; è anche possibile estrarre informazioni da fonti volutamente lacunose o addirittura fraudolente. Ricordo un vecchio articolo di Umberto Eco in cui ricordava l'informazione in tempo di guerra. tutti avevano imparato a non fidarsi ma soprattutto a leggere tra le righe cosa era realmente avvenuto.

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