martedì 11 luglio 2017

Capacità metacongitive, sindrome di Dunning-Kruger, istinto

VEdendo questo (per altro carino) video mi è venuto da escalamare: ancora questa storia di istinto contro ragione! Come se fossero cose diverse. Il problema vero è la mancanza di capacità metacognitive, che permette di valutare non solo il problema, ma il modo in cui valutiamo il problema, detto in altro modo la coscienza. L'inventore della coscienza dovrebbe essere Socrate. Nell'Apologia dice che il daimon gli impone di seguire una strada di ricerca, e daimon in greco classico (contrariamente a quello che molti pensano) non vuol dire demone ma vuol dire proprio coscienza. La storia dell'istinto contro la ragione credo sia aristotelica, in quanto Aristotele probabilmente non aveva pienamente compreso il senso del messaggio socratico. I filosofi e gli intellettuali antichi parlano continuamente della mancanza di coscienza/consapevolezza dei non filosofi, ma credevamo che con Lutero la coscienza fosse diventata un fenomeno universale. Macché! Adesso che bene o male la democrazia è fatta vediamo che le idee dei filosofi/scienziati non convincono proprio per la mancanza di queste conoscenze metacognitive. Siamo nell'era della sindrome di Dunning-Kruger (per cui chi non sa crede di sapere per mancanza di strumenti metacognitivi). Quello che mi preoccupa non è però il popolo, che in fondo ha preso la paraola da poco (con i social) quanto il fatto che la mancanza di competenze metacognitive è particolarmente sviluppata proprio tra i professori (di scuola e di università) che dovrebbero insegnare proprio quella scienza/filosofia che manca alle masse. Forse la differenza tra un professore e un maestro sta proprio qui,.

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