sabato 5 gennaio 2008

Cesare

Plutarco butta lì (Vite parallele) che Cesare voleva concedere la cittadinanza romana a tutto l'Impero. E' per questo che è stato ucciso, non certo per difendere le libertà repubblicane. Bruto e Cassio certo erano in buona fede - degli utili idioti - ma con l'uccisione di Cesare l'aristrocrazia romana, annientata politicamente, ha potuto sopravvivere, ha prevenuto l'ascesa di una borghesia mercantile (così ben descritta nella storia di Trimalcione nel Satyricon), e in ultima analisi ha portato al collasso di Roma. Gli imperatori giulio-cladi, in particolare Tiberio e Nerone, hanno tentato la strada dell'eliminazione fisica deli aristocratici (attirandosi le maldicenze di Tacito e altri), ma alla fine hanno prevalso i fautori del compromesso, come Augusto e Traiano

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