C'è un dibattito alquanto stucchevole in corso sulla cosiddetta cancel culture, cioè sul fatto che non bisogna insulater le persone per i loro difetti fisici o per la loro appartenenza razziale o per le preferenze di genere. Problemi ampiamente risolti in altri paesi nell'Italia strapaesana impedire il massimo piacere cioè il pettegolezzo sembra qualcosa di insopportabile. Tuttavia ovviamente bisogna evitare che il rispetto del prossimo diventi mancanza di conflitto. Il criterio è semplicissimo: non bisogna attaccare chi non ci può fare niente (tipo un gay) perché è insulto mentre si può attaccare una scelta (per esempio il fascismo) perché è critica. Ci sono aspetti che passano da scelta a necessità , per esempio una volta si pensava che l'omosessualità fosse una scelta mentre si sa che in qualche modo ci è predeterminata (ma in Italia si pensa ancora che si possa diventare gay se si vedono due maschi che si baciano), e l'obesità è sicuramente un miscuglio di scelta e di predisposizione genetica ma il criterio è abbastanza semplice.
martedì 28 marzo 2023
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