domenica 17 marzo 2019

Marx Keynes reddito salario sottoconsumo

Un mio amico mi chiedeva la differenza tra reddito e salario in quanto aveva sentito in una discussione che questa differenza era essenziale. Anche se ci sono differenze tecniche tra i due concetti, le persone che avevano intavolato quella discussione chiaramente ritenevano la distinzione fondamentale perché salario è il termine marxiano mentre redfdito è quello keynesiano - spesso si dice che Keynes vede il problema dal punto di vista della fomanda mentre Marx da quello dell'offertas/produzione, ma il punto non è assolutamente questo. Il modello keynesiano è sostanzilamente identico a quello marxiano del ciclo economico, una delle più grandi conquiste del pensatore e rivoluzionario di Treviri che sostiene in estrema sintesi che le crisi nascono dalla sovraproduzione (o equivalentemente dal sottoconsumo). La differenza non sta nel punto di vista /(che pure ovviamente nel caso di Keynes è liberale e di Marx no) ma nelle soluzioni offerte alal cirisi. Il modello marxiano prevede la pianificazione dell'economia in modo da evitare le sovrapproduzioni (nella versione socialdemocratica la redistribuzione del reddito) mentre il modello keynesiano prevede che lo stato, indebitandosi, compensi il defici di domanda dell'economia. Indebitarsi significa consumare oggi quello cheverrò prodotto nel futuro, è il succo della finanza, ed è la parte dell'economia che Marx non ha mai affrontato probabilmente perché è morto prima di cominciare a studiarla (in una famosa lettera a Engles dice che si sarebbe occupato della finanza). E proprio con l'aspetto monetario finanziario il Capitale è riouscito a fregare Marx - la crisi è stata soprattutto a partire dagli anni 30 combattutta piuttosto efficacemente con meccanismi finanziari (e il cosiddetto monetarismo è solo una versione del meccanismo che abbandona l'aspetto sociale che comunque c'era nella proposta keynesiana).

Detto questo, la crisi è così strutturale che anche i metodi finanziari sono arrivati al capolinea con il crollo - credo finale - del 2008.

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