Più di duecento parlamentari, sula scia dell'esperienza di alcuni stati degli USA, hanno firmato una proposta di liberalizzazione della cannabis. Una tale iniziativa rappresenta una grave minaccia per gli interessi delle mafie, e guarda caso proprio in questi giorni si è parlato di casi di ragazzi con gravi danni al cervello per aver assunto una droga detta amnèsia, droga il cui principio attivo sembra essere il metadone, spruzzato su una base di marijuana di bassa qualità. A occhio e croce, sembra un'offensiva mediatica, volta a contrastare la proposta di legge liberalizzatrice. La droga è metadone, ma considerando che al massimo il 5% delle persone approfondisce le notizie, alla grande maggioranza arriverà come una varietà di marijuana estremamente potente e pericolosa. Il dubbio è instillato, vai a dire che la marijuana non c'entra niente. L'offensiva assomiglia per certi versi alle tecniche mediatiche dell'ISIS, che fa esattamente quello che sa scandalizzerà i cristiani (e non i mussulmani), atrocità, sessismo e distruzione di opere d'arte. Anche chi non vuole imbarcarsi in una crociata contro l'ISIS è costretto a parlarne.
A proposito di offensive mediatiche, che occupano ormai la grandissima parte di quello che appare sui mezzi di informazione, ho l'impressione che col tempo la loro natura strumentale finirà per apparire. Ma questo non risolve certo il problema. Il vero nemico del fittizio e del virtuale è il senso critico, ma il senso critico richiede un'atteggiamento spirituale particolare. E' molto più facile cercare risposte nelle cosiddette grandi narrazioni, una volta il cristianesimo, più tardi il marxismo, oggi il complottismo a cui quasi tutti i grillini aderiscono senza esitazione. Del complottismo esistono molte varianti, come esistono molte varianti di cristianesimo e di marxismo, ma hanno tutte in comune di fondarsi su ipotesi non falsificabili - e un'ipotesi non falsificabile è vero che non pò dimostrarsi vera, ma non può neanche dimostrarsi falsa.
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