mercoledì 1 ottobre 2014

Maggioritario in tilt

Chi legge le Scienze/Scientific American sa che oltre che di scienze esatte e naturali la rivista si occupa molto anche di economia e di scienze sociali. Per esempio, la meravigliosa rubrica di matematica di Hofstadter della metà degli anni ’80 “temi metamagici” non si occupava propriamente di matematica, ma usava piuttosto la matematica per esplorare tematiche sociali, politiche e filosofiche – forse per la forte politicizzazione di quel periodo. Anche i numerosi articoli di informatica spesso più che di informatica vera e propria si occupano degli aspetti sociali dell’informatica. I lettori si saranno inoltre avveduti che in questo campo la rivista ha alcuni temi ricorrenti, uno dei quali riguarda un paradosso matematico inerente i sistemi maggioritari, di cui si erano già accorti alla fine del ‘700, e che è bene conosciuto da chi si interessa di diritto costituzionale anglosassone. Senza entrare nei dettagli matematici, che pure sono abbastanza semplici, il problema è che quando ci sono due sole forze o due soli candidati i sistemi maggioritari permettono di esprimere la volontà degli elettori, ma quando le forse sono tre diventa impossibile esprimere questa volontà. Ed è esattamente quello che è successo alle ultime elezioni politiche: il sistema maggioritario, che doveva risolvere tutti i problemi della politica italiana, è andato in tilt. Il nostro non è un sistema maggioritario puro, quindi quello che è successo è che Bersani ha decisamente vinto le elezioni, ma non ha avuto la maggioranza per formare un governo. E in questo tilt è emerso Renzi che aveva preso pochissimi voti alle primarie del PD e che mai sarebbe diventato tale se una parte consistente del suo partito, infischiandosene, appunto, delle primarie, non avesse “trucidato” Bersani al momento dell’elezione del presidente della Repubblica – con l’aiuto probabilmente involontario ma efficacissimo dei grillini. A proposito di grillino, non mi sembra che critichino mai Renzi (ma potrei sbagliarmi, sono abbastanza censurati), probabilmente in fondo gli piace.

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