martedì 31 dicembre 2013
Europe
The balance of the crisis in Europe is rather a disaster. Finance was very solid in Europe, and yet we are paying an heavy cost for a crisis that has arisen and is caused entirely by the United States. Moreover, when the crisis begun, instead of making a common front among the different countries of the continent, with theyr differente economies, we have seen a war between northern and southern countries, with the collapse of Greece and the grave crisis in Spain and Portugal. This is senseless. An euro a little less strong, more cooperation between Germany and the other European countries would have resulted in much more mild consequences of the crisis. The problem is that Germany is the strongest country in Europe and yet is totally inadequate to play the role of leader, due to a latent isolationism that has deep historical roots in Germany. France should play the role that today is of Germany, as always has been, but the weakness of its presidents, beginning with Sarkozy. And finally, European are completely turned down on themselves, anaware that we have good friends in the gloabl world, for instance Brazil and China, that would greatly appreciate a stronger, economically healthy Europe that balances the overwhelming power of the United States.
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Italiani
Giorgio Bocca sosteneva (riprendendo ovviamente Gobetti) che gli italiani sono tutti fascisti. Secondo me.non sono nemmeno fascisti, sono qualunquisti e baciapile. I fascisti credono in qualcosa, per quanto perversa e violenta, gli italiani non credono a niente. Quando erano pagani, non credevano ugualmente a nulla. per i pagani tuttavia ogni cosa è sacra; il cristianesimo ha tolto la sacralità del mondo, senza riuscire a introdurre la fede. Quest'ultima ha affascinato popoli molto più violenti, come i celti e i germani, che in ultima analisi hanno fatto l'Europa.
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Gattare
A Roma, non lontano dal Pantheon, esiste una via della Gatta. così detta per la statutetta di una gatta incastrata nel muro, La statutetta proviene da uno degli innumerevoli tempi di Iside della città imperiale, in cui sacerdotesse allevavano gatti sacri. La tradizione è rimasta probabilmente nelle "gattare", donne in menopausa ma ancora abbastanza giovani che nutrono e accudiscono le numerose colonie feline della città, soprattutto al centro ma anche in periferia.
domenica 22 dicembre 2013
Bocca di Rosa
Il capolavoro di Berlusconi è di aver fatto diventare Bocca di Rosa ministro della Repubblica. Così, oltre a diventare peggio di Torquemada, De André perde tutti gli argomenti. De André, che per fortuna sua è morto prima, si era accorto del pericolo e diceva di tenersi Prodi, brutto che fosse.
sabato 21 dicembre 2013
Bauhaus
I mobili IKEA sono la realizzazione su larghissima scala del sogno degli arts and crafts e del Bauhaus, ma che realizzazione triste!
lunedì 2 dicembre 2013
Models
In the funny but important paper Putting the plants back into plant ecology: six pragmatic models for understanding and conserving plant diversity" Keddy contrasts two widespread approaches in platn ecologists. He calls the first "theoreticians", that start from principles and deduce complex mathematical models, and the second "pragmatists" that begisn from observations and generalize to borad regularities. The first approach is clearly winning, but ecologists (in particular American ecologists) are well known for their episthemological unsofisticatedness. The contrast of Keddy is the two-thousand year old Aristotelian constrast between deduction and induction, and we know all too well that science is based enither on induction nor on deduction, but on a third process known as "abduction". Curiously, it was an American geologist and philosopher, Pierce, that highlighted the question (that had already been discovered, in other terms, bu Kant at the end of the XVIII century). In abduction, you neither start from principles and end with test, nor begin with observation and arrive to generalization, but you start with observations and ask "which theoretical model can possibly explain the observations?" After the model is build up, you look for confirmation in independent observations. For instance, Schrodinger equation, that describes the properties of electron in quantum mechanics, is not derived from obeservation (it is a wave function in a probability space that cannot be observed) nor from principles (in fact it seems quite crazy), but is the only model that explains observations such as the distribution of spectral lines of hydrogen or the scattering of electrons. In simpler terms, you begin with observation, build the model, and test the consequences of the model, not the model in itself. I have found two or three examples of this procedure in the ltierature, but 90$ of ecologists are still in the age of Aristoteles.
domenica 1 dicembre 2013
Rivoluzioni
Molti sostengono che i problemi del nostro Paese dipendano dal non aver mai fatto una rivoluzione - a differenza di Francia, USA, Gran Bretagna, Russia. Certamente siamo un paese pieno di ceti parassitari derivanti dalle antiche aristrocrazie imbelli e fannullone, ma fare la rivoluzione in Italia significherebbe mandar via la Chiesa - e una volta tolta la Chiesa, cosa resterebbe di questo Paese? Per cui un po' per opportunismo un po' per necessità non si è mai fatta e si spera nell'aiuto dei Paesi stranieri - successe già nel Risorgimento.
lunedì 25 novembre 2013
Impact factor
Anglo-saxon countries and continental Europe countries are contrasted in many ways, also in the way they publish scientific discoveries and researches (at least in my field, biodiversity). Anglo-saxons as a rule publish many short articles, continentals few large books - anglo-saxons are r-selected, continental Europe are K-selected. Today, research success is more and more measured by the number of citationsa work receives by other scientists. Unfortunately. books are not indexed in the large databases that count citations, and this means that people publishing fundamental books are unrated. THis is quite silly - it would suffice to begin to index also scientific books, since these are routinely cited in the bibliographies of papers. Consider for instance Hubbel - he published many papers on Nature, but the huge impact he had on ecology is related to his fundamental book "the unified theory of biogeograophy and biodiversity, that received hundreds of citations (often for confutations).
mercoledì 20 novembre 2013
Gay
Siamo abituati oggigiorno ad associare l'omosessualità maschile agli artisti, alle persone di spettacolo, ai parruchieri, talora all'effeminatezza. Ma l'omosessualità è una caratteristica da guerrieri. Da Achille, Alessandro, Cesare e Spartato fino (purtroppo) ai gerarchi nazisti, le caserme, dove si trovano solo maschioni energici e pienidi testosterone, sono habitat ideale per l'amore omoerotico.
venerdì 15 novembre 2013
Signoraggio
I grillini, dietro una spessa cortina fumogena,
sostanzialmente ripropongono le teorie di Milton Friedman, un nazista di
Chicago inventore del monetarismo, cioè di quella dottrina ferocemente
antimarxista inventata agli inizi degli anni ’80. Detto questo, che oggi al
mondo vi sia una quantità di produzione smisurata (capacità) e poca moneta per
comprarla è verissimo, come è vero che nessuno ha intenzione di aumentare la
quantità di moneta (in particolare di euro) per tutelare non tanto le banche
quanto i “risparmiatori” .
giovedì 22 agosto 2013
Offese
Da
una pagina facebook sulla storia dell'arte: A: "Mi piace proporre questa immagine di un tuffatore di circa 2500 anni fa.
Passano gli anni, i secoli, addirittura i millenni e certe
abitudini, come una bella nuotata, non cambiano." B: "questa raffigurazione, non è fine a se stessa. Non è
un tuffatore raffigurato nell'atto di entrare in acqua, ma la rappresentazione
simbolica del passaggio nell'aldilà. " A: "Mi cospargo il capo di cenere per non avere
riportato l'analisi simbolica dell'opera. "
invece di essere contento di aver
imparato qualcosa, si offende. In parte è la natura narcisistica di facebook
(probabilmente A non era granché intere3ssato alla meravigliosa qualità
estetica dell'affresco del tuffatore di Paestum, ma solo a fare sfoggio di
cultura". In parte è la natura narcisistica del popolo italiano per se.
lunedì 12 agosto 2013
Dostoevskij
Many do not realise that Dostoevskji was ana anarchist. It was impossible for him to express openly his ideas - he was even condemned to death and he suffered a period of exile in Sibiria. And yet the novels of Dostoevskji are stuffed with political reasonings, but this is hidden under a veil of irony. He thinks that actually that beauty will save the world, and yet it puts these words in the mouth of an "idiot" (Myskin). The episode of the Gran Inquisitor in particular is extremely ironic - if this is appreciated it loses all its rather enigmatic nature.
Rivoluzioni
Qualche tempo fa un mio amico - che peraltro è più o meno di sinitra - esclamò che le rivoluzioni sono tutte fallite. La cosa mi lasciò perplesso. Indubbiamente, tutte le varianti del socialismo sono andate male, da quella quasi anarchica di Mao a quella semiparanoica di Hoxha. Ma poi mi è venuto in mente - non dico nulla di nuovo - che tutte queste rivoluzioni sono state fatte in paesi contadini, nessuna in un paese industriale in cui vi fosse un cospicuo proletariato in grado di autogovernarsi. In altre parole, non abbiamo avuto nessuna rivoluzione veramente proletaria. In alcuni paesi, come l'URSS, si è cercato di creare un proletariato dopo la rivoluzione, ma nessuno se l'è trovato già pronto. Mi sono venute in mente le parole di Marx "non sono in grado di rappresentarsi, debbono essere rappresentati" che si riferisce ai contadini piccolo proprietari impoveriti (oggi diremmo middle class), e senza la capacitò di autorappresentarsi non può esserci, ovviamente, autogoverno ma solo governo in qualche modo delegato a dei professionisti. Mi è venuto in mente infine che le rivoluzioni borghesi - la borghesia non ha bisogno di essere rappresentata ma sa rappresentarsi benissimo da sola - hanno funzionato benissimo. La cosa è interessante rispetto all'insorgere di ampi movimenti che puntano all'autorappresentazione della middle class (grillismo ecc.) - è tutto da vedere se ciò sia possibile.
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venerdì 9 agosto 2013
Walter Siti II
Credo che il modello (forse involontario) di Siti sia Dickens. Dickens, pur descrivendo cattivi cattivissimi e diabolici, rimane fondamentalmente un autore comico - come Siti. A cui manca certo la visionarietà di Dickens, non credo per mancanza di fantasia, come si lagna continuamente, ma per mancanza di consapevolezza politica.
mercoledì 7 agosto 2013
Meraviglioso
In un suo libro Walter Siti scrive “la televisione ci
fornisce il meraviglioso come lo fornivano i romanzi cavallereschi nel
quattrocento”. Come lo fornivano i romanzi cavallereschi nel cinquecento, in realtà; nel secolo
precedente il romanzo cavalleresco rispecchiava la realtà sociale e aveva una f
unzione educativa, diventa meraviglioso quando la società delle corti feudali
si disgrega per lasciare il posto alle monarchie assolute (ed è l’epoca in cui
Cervantes li ridicolizza nel Don Quijote).
martedì 6 agosto 2013
Cladistics
Cladistic is a method for reconstructiong philgenetic trees, in particular in animals and plants. It is based to the principle that only shared innovation that are not present in other groups are informative. For instance, fins are present in fishes, ichtyosaurs, seals and dolphins, and are therefore not iformative. Mammal glands, instead, occur only in mammals, and therefore are a good character (synapomorphy) to demostrate descent from a common ancestor. Early systematics was based on overall similarity, i.e both on innovations and ancestral characters, whereas modern taxonomy is based exclusively on innovations (apomorphies). The ideas of cladistic are credited to Hans Hennig in the '50s, but only in the '80s gained wide acceptance. And yet, exactly the same ideas are a century older in linguistic, and are known under the name of Leskien principle, that states that only positive innovations are usueful for philogenetic reconstruction of language relationshis. The reason why systematics lagged so behind lingusitcs, lies in the fact that evolutionary idea were commonplace in linguistics since its foundation n the XIXth cenutyr, whereas taxonomy remained more or less the same of its beginnings in the XVIII century even after the discovery of natural selection, and only very late evolutionistic ideas influenced effectively taconomy,
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domenica 4 agosto 2013
Siffredi
Pare che Rocco Siffredi abbia dichiarato: vado in televisione e apro un ristorante prima che il fisico mi lasci. Sagge considerazioni di un uomo che ha avuto tutto e che si prepara all'autunno della sua carriera, ma che tenerezza che i sogni di un personaggio che in una certa misura è il simbolo stesso della trasgressione siano così meravigliosamente piccoloborghesi.
venerdì 2 agosto 2013
Tasse
Bersani si era presentato alle
elezioni con lo slogan “l’Italia giusta”. Che significava: se vinciamo faremo
pagare le tasse agli evasori (nel nostro Paese è impossibile che qualcosa venga
detto i modo diretto). E ha perso le elezioni: Che sono state vinte invece
dalle due forze “antitasse”. Infatti, se il Pdl dice chiaramente di essere un
partito contrario per principio alla tassazione sul reddito e sul patrimonio
(perché le tasse sui consumi, che sono uguali per tutt e che quindi pagano
soprattutto i poveri, Tremonti le ha aumentate a dismisura), il partito di
Grillo fa tante bellissime proposte spesso di sinistra, ma sul punto cruciale
sia per l’economia sia per la società del Paese, e cioè la tassazione sul
reddito e sul patrimonio, è dalla parte degli evasori e dei rentiers. Il che fa
pensare che le interessanti proposte siano solo una cortina fumogena per
nascondere il vero programma.
La tassazione in Italia crea una
situazione di ingiustizia sociale forse peggiori che in qualsiasi altre parte
del mondo – la tassazione grava tutta sul lavoro a reddito fisso, cioè sulla
parte più povera del Paese – ingiustizia a cui assolutamente non vogliamo porre
mano (credo che nel Pd abbiano tirato un sospiro di sollievo quando sono usciti
i risultati delle votazioni). La cosa ironica è che se lo risolvessimo saremmo
usciti dalla crisi. Se infatti, paradossalmente, in Francia hanno ben pochi
strumenti per affrontare la crisi che sta cominciando a mordere anche da loro,
in Italia una tassazione più equa, in cui pagano tutti secondo il proprio
reddito e il proprio patrimonio, libererebbe una quantità di denaro immensa che
attualmente è immobilizzata in patrimoni e consumi improduttivi.
L’insufficienza di capitale è il problema storico del nostro Paese, che è stato
sempre risolto con la spesa pubblica, che però ormai è insostenibile dato il
livello del debito pubblico. C’è da dire che se nel nostro Paese la disparità
di reddito mantenuta dal sistema fiscale raggiunge livelli impressionanti, il
problema è in realtà di molti Paesi sviluppati (USA in primis). E che l’Unione
Europea ha raccomandato di spostare la tassazione dal reddito ai consumi –
misura che forse può funzionare in Svezia, ma in Italia curerebbe la malattia
con il male.
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martedì 30 luglio 2013
Supermercati massonici
I centri commerciali che fanno come corona intorno a Roma sono tutto un tripudio di piramidi e obelischi. Che siano un complotto massonico? Tanto più che furono fortemente stimolati da Veltroni, che - non ne sono sicuro ovviamente - sospetto ricopra un'alto grado della massoneria.
lunedì 29 luglio 2013
Etruscan numerals
The first
ten Etruscan numerals are the following
thu śa
zal senph
ci cezp
huth nurph
mach sar
An
asimmetry is evident. Whereas the first five numbers have clearly no
correspondant in indo-european languages, the last five are more familiar (sar for instance is similar to desa in sanscrit), and are probably
loans. It seems, in other words, that the system of Etruscan had base five, and
that only later it added the numbers from 6 to 10 with loans from the
surrounding countries. This is confirmed by the fact that Latin numbers are
obviously with base five: six is written VI (five and one), seven VII (five and
two), etc. and Latin numbers are certainly of Etruscan origin.
A base five
system can seem primitive, but it allows to count easily up to 25 on your
fingers: it is enough to count the ones on one hand and the fives on the other.
This is not possible with the decimal system, where you have to stop at 10 or
to resort to an
abacus or some other device. This mathematical ingenuity is consistent with the
extraordinary engineering works of the Etruscans – many of the older realizations in Rome are in fact Etruscan, for instance the cloaca maxima.
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Caterina va in città
Ho visto in televisione “Caterina va in città” di
Virzì. Il film racconta di una famiglia di paese che si trasferisce a Roma. Il
padre, infantile e con velleità di ascesa sociale, iscrive
la figlia Caterina a un prestigioso liceo del centro. Caterina diventa amica
della figlia di un importante scrittore di sinistra e successivamente della
figlia di un sottosegretario fascista. Il padre spera di realizzare la sua
scalata sociale tramite queste due famiglie ma ovviamente fallisce. Il film vorrebbe essere una fotografia della realtà italiana dei primi anni del berlusconismo, però è confuso e non aiuta a capire. L’Italia è realmente un Paese
estremamente classista, ma temo che gli autori pensino che sia un problema universale,
e non sospettino che l’estrema ingiustizia sociale ed economica italiane sono
un unicum in Europa continentale, e
ci avvicinano invece ai Paesi anglosassoni. Non parlo della Svezia o della
Germania, parlo anche di paesei mediterranei, in cui le disuguaglianze di reddito e di classe sono
molto minori che in Italia. E questo certo è dovuto alle inadeguatezze
della politica, ma soprattutt, ahimé, al fatto che le masse, in larghissima
parte, invece di chiedere diritti – come nel resto d’Europa - hanno chiesto
“aiutini”. Come il padre di Caterina, che conclude, dopo il fallimento della
sua questua, che la società è immodificabile. Come se non esistessero altri e
più efficaci modi per modificarla, come se il film non avesse potuto
concludersi con almeno uno dei tre della famiglia che in un sussulto di
dignità dice ai privilegiati : “ma chi vi vuole”. I ricchi sono ricchi e si
comportano da ricchi, ma non sta scritto da nessuna parte che i poveri debbano
comportarsi da accattoni. Ma anche questa semplice costatazione sembra mancare
al regista.
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domenica 28 luglio 2013
Fraternity
When I was
very young. I thought that everybody should have the same income. The principle
is not wrong, but I realized much later that communism is not that all men are
created equal, it is the fraternity of
men. The problem with XX century is precisely that the revolutionaris – with
the exception of Lenin, but he died too soon – mistook the two and tried to realize equality, not fraternity. Since the place where perfect equality is thoroughly realized is neither the
family, nor the community, but the troop, where everybody is equally subjected to an impersonal
power (iultimately danger of death), this explains why many communists have loved so much military organization.
When it appeared that all this didn’t work, the majority believed that the military discipline was too hard, and it had to be softened, with a socialdemocratic astray that evenutally ended in the collapse of
the Soviet Union, on the other side it was thought that there was not enough
discipline, and that it was necessary to motivate people with the thrill of fight, leading to one or the other form of permament revolution. It was an easy play for capitalsim to show his "superiority".
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Etruscan
Etruscan is
either cosnidered a language isolate, together with two closely related
languages (Rhaetic and Lemnian) or loosely related to Anatolian Indoeuropean
languages such as Hittite. The relationships with Indoeuropean languages are
many: numerals such as semph (seven)
and numph (nine), words such as lautun (people = populus, Leute, liudi),
and in particular many morphological items such as the genitive in –s, the
locative in –thi. Nonetheless, they are outbumberd by strong discordances: for
instance the words mach (five) and clan (son). In phylogeny, an animal that
shares characteristics of different groups is typical of transitional types.
For instance, Hippopothamus is very different from Cetaceans, even fossil Cetaceans,
and yet has been shown that Artiodactyls, to whom Hippopotamus belongs and
Cetaceans are in fact two grades of the same order Cetarctiodactylans, and
Hippopothamus is exactly the “missing link” between the two (the morphology is
of cow, but it lives in water).
In my
opinion – and this is nothing new, it is for instance more or less the same opinion
of Francisco Vilar in his “the Inodeuropeans and the origin fo Europe” – Indo-European
is a fairly recent and rather
homogeneous branch in a larger family that comprises Anatolian languages and a
number of preindoeuropean languages, among which possibly the Tartessian, the
Pelasgian, possibly the language of hydronims of Northern Europe studied by
Krahe, and appunto the Etruscan. These branches were diverging, with different
morphologies and lexicon, and yet had a common origin in the so called
Nostratic. Possibly also Anatolian languages such as Hittite and Luwian , that
diverge in so many grammatical and lexical ways from the reconstructed Protoindoeuropean,
represent one separete branch of this original radiation. The situation, in
other words, is analogue to Semitic languages, one of the traditional
linguistic families, that has been shown to belong to a larger Afro-Asiatic
familiy that comprises also Berber, Somali etc. The hypothesis of an
agricultural and matriarchal pre Indoeuropean Europe worshipping a Great Mother
– as suggested by Marija Gimbutas - that was replaced by steppe people speaking
Indoeuropean languages would be thus the history of the replacement of older
and newer branches in the same large linguistic family.
Basque,
that has often been related to the languages of Old Europe (pelasgian,
etruscan, etc.), seems instead completely isolated – it is in any way unrelated
to Etruscan.
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venerdì 26 luglio 2013
Craving to win
A dear friend of mine, specialist in tropical ecology, referred to me about a conversation with a friend, another ecologist, that ended with the words: "I like to win". Aristoteles said that philosophy arises from amazement; what philosophy can arise from the craving to win? I'm afraid this attitude is by no means restricteed to my firend's friend.
venerdì 19 luglio 2013
sabato 13 luglio 2013
Pasolini televisivo
Paolini aveva chiaramente il dono della profezia, che è esclusivo dei grandi poeti. Peò, stranamentee, le poesie e i romanzi sono tutto sommato orrende e retoriche (anche se non ho letto tutto). Il cinema è bello e drammatico, ma non si può ceto dirre che sia Rossellini. Gli scritti "corsari" sui giornali sono corsari solo perché in Italia dire cose biecamentee reazionarie è vconsiderato fico e anticonformista - siamo inseorabilmente un paese cattolico. Dove ha raggiunto la vera grandezza, paradossalmente, è negli interventi televisivi. Le profezie sono tutte avvenute in televisione, e artisticamente la frammentarietà. la sofisticatezza, la padronanza del linguaggio sono superlativi.
Abdicazione
Non ne sono sicuro, ma credo che l'abdicazione di Benedetto XVI, sotto la spinta dello scandalo suscitato dai casi di pedofilia nella Chiesa, non significhi solamente una mossa audace per salvare la Chiesa stessa, non la rinuncia di un Ratzinger a una carica che non aveva mai amato, ma forse alla fine dello stesso potere temporale della Chiesa, cominciato sostanzialmente con Costantino e il ritorno del papa da erede dell'imperatore a semplice vescovo di Roma - come sottolineato insistentemente sia da Ratzinger che da Bregoglio.
lunedì 8 luglio 2013
Feste romane
Leggendo le recensioni dell'ultimo film di Sorrentino e Toni Servillo non posso fare a meno di pensare che si tratta ne piu ne meno delle orge degli antichi romani ricchi, con la stessa volgarita, eccesso, ma anche con una certa creativita.
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martedì 25 giugno 2013
Costi della crisi
Per dirla in due parole, gli Stati Uniti hanno fatto bancarotta, e stanno facendo pagare le spese del risanamento all’Europa. Le misure di austerità, che hanno mandato l’Europa in recessione sarebbero altrimenti del tutto senza senso – per lo meno in un momento di crisi. E gli Stati Uniti sono andati in bancarotta non per la finanza, ma perché non hanno retto il peso delle guerre in Afghanistan e Iraq, di gran lunga le più costose dell’intera storia umana. Mi viene da pensare al re Sole, che dissanguò lo stato francese in una serie di guerre e iniziò una recessione che in ultima analisi diede origine alla Rivoluzione Francese.
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mercoledì 19 giugno 2013
Complexity of languages
I am
reading the dazzling book “through the language glass” by Guy Deutscher. The
author states that, although it is possible to compare different languages on
the base of the number of phonemes, the complexity of grammar and syntax, and
the richness of the vocabulary, it is not possible to measure an overall index of language complexity,
because it is not possible to compare, for instance, phonemes and syntax. It is
not possible to compare phonemes and syntax, but the enthropy of phonemes and
the enthropy of syntax can be compared. In ecology this is currently done: the
number of a species in a habitat and the number of habitats in a region are
very different things, but it is possible to calculate the enthropy of the
former (alfa-diversity) and the latter (beta-diversity) and to sum these
enthropy to obtain an overall measure of diversity of the landscape. Perhaps it
is possible to sum the enthropy of phonemes, grammar, syntax and vocabulary and
obtain a global measure of complexity.
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venerdì 14 giugno 2013
Machiavellici e machiavelliani
Il Principe, in due parole. dice: “Magnifico Lorenzo, smettila di fare inciuci e comincia a combattere!”. A combattere servono le virtù della volpe e del leone, e la politica è una forma di guerra incruenta che talora sfocia in quella cruenta (come dicevo in un altro post http://castorphans.blogspot.it/2013/05/machiavellismo.html). Lorenzo, e con lui i molti machiavellisti italiani, vedono la politica come arte di corte, basata sull’intrigo, l’inganno, l’adulazione, gli inciuci appunto, e credono di trovare giustificazione teorica in uno scritto che è rivolto contro di loro.
La politica infatti non è immorale, la sua moralità è basata sul diritto e dovere di difendere la propria comunità (richiamato nell'articolo 52 della Costituzione italiana), e questo ricollega due testi apparentemente così diversi come il Principe e i Discorsi.
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martedì 28 maggio 2013
Machiavellismo
Machiavelli bene o male è uno dei padri del pensiero laico, in un Paese, l'Italia, in cui i laci sono pochissimi. Il principe è fondamentalmente un appello a Lorenzo il Magnifico per unificare l'Italia. Mi sembra però che anche i più vicini al sentire di Machiavelli - che era repubblicano e patriota - forse non lo capiscano pienamente. Si dice che per Machiavelli la politica debba seguire una morale diversa da quella corrente, ma qual è questa morale? Spesso si dimentica che tutta la prima parte del "Principe" è una critica degli esereciti mercenari e una difesa dell'esercito di leva. E in questa parte sta il vero senso teorico del "Principe": la politica è guerra. In guerra non tutto è pemesso, anche se la morale di guerra (e i codici di guerra) sono diversi da quelli di pace: le atrocità non sono ammesse neanche se portano alla vittoria, è permessa la frode ma non la slealtà, i nemici si possono uccidere ma ogni combattente deve essere rispettato, ecc. L'idea in realtà non è nuova: un re è legittimo o per eredità, o perché ha conquistato un regno in guerra. Non a caso a Napoleone sconfitto a Waterloo venne lasciato il regno dell'Elba - un po' era uno sberleffo, un po' nasceva dal fatto che ormia il titolo di re se l'era conquistato per diritto di guerra.
La novità - immensa - è che se abbiamo diversi attori in guerra, possiamo studiare scientificamente le leggi che portano al prevalere di una parte o dell'altra, cosa che non sarebbe possibile se il potere discendesse da dio come sosteneva San Paolo o se avesse una legittimazione morale.
Personalmente penso che non solo la guerra debba essere superata, ma che in fondo lo sia già stata. Machiavelli resta un faro, ma servirebbe un nuovo Machiavelli che ci insegnasse quali sono le leggi della politica in un regime di pace. Le leggi della guerra spesso erano dure, ma erano leggi del cambiamento. Abbiamo molta giurisprudenza, molti principi, ma nessuno che ci permetta di gestire il cambiamento in tempo di pace.
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giovedì 23 maggio 2013
Wallace
The theory of evolution by natural selction was proposed independently and at the same time by Darwin and Wallace. Any other scientific theory discovered by two author would be named wallace-darwinism, but we speak simply of darwinism. Darwin, that was rather ambitious, did all the possible to obscue his fellow, and Wallace - he was socialist - from his part didnt'care. But apart from the human weaknesses, there was a slight difference in accent in the presentation of Darwin and Wallace. Darwin spoke of survival of the fittest and was overtly malthusian. This appealed to the readers of the time, and rapidly led to social darwinism (that I dare say is still with us). Wallace spoke of tendency of varieties to depart indefinitely from the original type, a statistical approach implying shifts in frequencies and extremely modern, but less intuitive to readers of the day.
Fin de la crise
Sans éclat, peu à peu, le monde va sortire de la crise globale. Les Etats Unis vont croitre du 2.5 %,, la Chine relentit un peu, l'Angleterre est incertaine. Comment a reussi cela? En dévaluant les monnaies. La sterline a été reduite à la moitie, le dollar est dévalue, on parle aussi d'une "guerre des devises". L'Europe seule, ou bien l'Allemagne, maintine une monnaie commune absurdement forte, obsessionnée par une inflation qui serait salutaire. Je comprends que les Allemands sont encore terrorisés par l0hyperinflation des années '30, mais la monnaie doit servire à l'économie, non l'économie à la monnaie. En Italie on parle peu de ces choses. Le debat et assez surréel, polarisé avec ceux qui veulent un euro fort et ceux qui voudrainet revenir a une lire faible. Personne ne concoit qu'il est possible un euro faible, ou du moins un peu plus faible.
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domenica 19 maggio 2013
Celts
Iit is perhaps not fully realized that French, English and Spanish - different as these three people can be - are all of celtic origin. Conversely, Central European populations, such as Germans, spoke a very differente group of languages. And Celts were ultraviolent, making human sacrifices and terrifying the Romans in their incursion - the conquest of Gaul by Julius Caesar appeared as an almost superhuman endeavour. And possibly this extreme violence is in some way in the DNA of these people, and explains why they colonized practically the whole world, destroying entire civilizations in the America, submitting hugely populated regions such as India. The usual explanation of the uneven distribution of colonialism is that with the discovery of America countries on the Atlantic coast of Europe were favoured; but this doesn't explain why Portugal was satified with a network of harbours, whereas Spanish, English and French submitted entire reigns.
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sabato 11 maggio 2013
Productivity and diversity
The humped-back relationships proposed by Grime relates diversity and productivity in ecosystems and postulates that with increasing productivity there is first an increase of diversity and than, after a peak, a decrease at very high productivities. This hypothesis is based on the observation of herbaceous vegetation in temperate areas. The paper by Adler - Productivity Is a Poor Predictor of Plant Species Richness (Science 333,, 2011) compares a number of grasslands mainly in America with a few in other continents. The paper doesn’t find a pattern at the scale of the plot – but this doesn’t falsifies Grimes’ hypothesis that is concerned with diversity across ecosystems – and finds a significant humped backed relationship but with low explanatory power (r² = 0.11). I inspected the picture of the picture and I was surprised: there are 40 points before the peak and 2 points after the peak of the diversity-productivity relationship. Of course the explanatory power is low – the setis strongly unbalanced! Please revise the basics of regression – I often read excited debates about models so complicated that you can say practically everything about them and I didn’t read anything about this very simple bias (possibly beacuase of my inadequacy). If you interpret correctly the curve, the study supports Grime’s hypothesis. I suspect that the editor of Science noticed this, but a paper supporting Grime’s hypothesis would not be cited as frequently as a paper rejecting it.
Please take note that I think that humped backed relationship is probably false, not because we need to be mechanistic as is said in the conclusions of the paper or because nature is more complicated than claimed by Grime – when you say that a thing is complicated it means that you don’t understand it – but because we know almost nothing about the relationship between diversity and productivity in forests, where productivity is much more difficult to sample. The relationship in forests is probably linear (but the highest productiviiesy are lower than the peak in herbaceous communities), but nobody can say. There are a few very productive forests, for instance locust tree populations.
Please take note that I think that humped backed relationship is probably false, not because we need to be mechanistic as is said in the conclusions of the paper or because nature is more complicated than claimed by Grime – when you say that a thing is complicated it means that you don’t understand it – but because we know almost nothing about the relationship between diversity and productivity in forests, where productivity is much more difficult to sample. The relationship in forests is probably linear (but the highest productiviiesy are lower than the peak in herbaceous communities), but nobody can say. There are a few very productive forests, for instance locust tree populations.
Philosophy of ecology
Ecology is a strange discipline. A few ecologists are familiar with the innumerable diversity of organisms and habitats, and propose generalization based on their observations. This is standard science, but oddly enough this method is fiercely opposed by the dominant school of ecology, that thinks that generalizations rooted in observations are “pattern based ecology” and that "explanatory mechanism" must be provided. This boring debate dates to the beginning of ecology, and has much to do with the fact that there are about 300,000 species of vascular plants, 23,000 vertebrates and 1,000,000 species of insects, a dozen or so of major biomes and an astounding number of different communities, and it takes long to get acquainted with this diversity, whereas many abandon direct observation of ecosystems after their degree and become much more familiar with books than with nature. There is also an obvious relationship with political spirit of the time – “pattern” ecology was probably dominant in the 70s when the left was dominant, but is a minority today with vociferous radical Republicans in America and conservative grovernemes all around European countries.
But background is just a fragment of the picture. There is a more profound phylosophical underlying contrast, revealed by the frequent use in debates of term “mechanistic”. The Law of Gravitation is not mechanistic, it is phenomenological (strange to an ecoogist but true); Newton didn’t provide a mechanism for the attraction among the bodies; he explained with the force of attraction among the bodies the patterns of motion of planets obsreved by Kepler. I bet that an ecologist would have criticized him, and it must be said that Newton was actually criticized for not providing a mechanism by a few – mainly by aristotelians. The contrast between the dominant and the minority schools of ecology is the fundamental contrast between aristotelians and platonics. Ecology is largely aristotelic, physics is largely platonic. Galileo was condemned not because he was copernican – the theory was admitted as possible by the chief of the Vatican astronomers, the jesuit Christophorus Clavius – but because in the book “Dialogue concerning the two chied systems of the World” he ridiculized the aristotelian Simplicius. There is a famous ecology blogger that is ostensibly similar to Simplicius to any ecologist that have read the (fantaastic) book of Galileo. A platonic sees the regularity of mathematics in the apparently messiness of phenomena – in phylosophical terms he believes in the reality of universals – whereas Aristotelians thinks that regularities do not exist – universals do not exist - and it is impossible to convince him of the opposite. But it is impossible to do science if you believe that mathematical regularities do not exist, and this is the reason why Galileo adopted a rather neoplatonic point of view - he says that the book of nature is written in mathematical language, a typical platonism – and attacked harshly the aristotelians (eventually succumbing) and why Aristoteles is still actual in the politics, in literature, and logic, but his physics and to a lesser extent biology are close to superstition.
But background is just a fragment of the picture. There is a more profound phylosophical underlying contrast, revealed by the frequent use in debates of term “mechanistic”. The Law of Gravitation is not mechanistic, it is phenomenological (strange to an ecoogist but true); Newton didn’t provide a mechanism for the attraction among the bodies; he explained with the force of attraction among the bodies the patterns of motion of planets obsreved by Kepler. I bet that an ecologist would have criticized him, and it must be said that Newton was actually criticized for not providing a mechanism by a few – mainly by aristotelians. The contrast between the dominant and the minority schools of ecology is the fundamental contrast between aristotelians and platonics. Ecology is largely aristotelic, physics is largely platonic. Galileo was condemned not because he was copernican – the theory was admitted as possible by the chief of the Vatican astronomers, the jesuit Christophorus Clavius – but because in the book “Dialogue concerning the two chied systems of the World” he ridiculized the aristotelian Simplicius. There is a famous ecology blogger that is ostensibly similar to Simplicius to any ecologist that have read the (fantaastic) book of Galileo. A platonic sees the regularity of mathematics in the apparently messiness of phenomena – in phylosophical terms he believes in the reality of universals – whereas Aristotelians thinks that regularities do not exist – universals do not exist - and it is impossible to convince him of the opposite. But it is impossible to do science if you believe that mathematical regularities do not exist, and this is the reason why Galileo adopted a rather neoplatonic point of view - he says that the book of nature is written in mathematical language, a typical platonism – and attacked harshly the aristotelians (eventually succumbing) and why Aristoteles is still actual in the politics, in literature, and logic, but his physics and to a lesser extent biology are close to superstition.
And yet science –as put forward by Galileo- of Aristoteles and Plato, of particular and universal. It would be nice if the two phylosophical attitudes could cooperate as happens in theorical and experimental physics, instead of purposelessly quarreling all time. This doesn’t happen because the overcoming of the depp but naive intuitive positions of Aristeoteles and Plato happens only if things are considered not statically – as invariably the ancient Greeks did – but dinamically. The synthesis of Galielo arose from the study of cynematic - the motion of bodies - and ecologists - while repeating endlessly the word "process" - rarely consider patterns in time - with a notable exception, the ecology of limnos, undoubtedly vecause such ecosystems are very simple but not real, not laboratory constructions.
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