domenica 31 maggio 2009

Forma

Ho letto un’intervista di Sanguineti secondo cui il ‘900 distrugge l’Ordine. A parte che il ‘900 crea un ordine nuovo, mi sembra che al fondo ci sia l’idea che se si distrugge la forma emerge la sostanza – che spinozianamente è dio. Ma si vadano a rileggere Spinoza: dalla sostanza consegue necessariamente la forma. Sono gli aristotelici – e in parte i cartesiani – che pensano che la sostanza sia necessariamente informe, e che gli vada sovrapposta una forma. Nella realtà, questa forma imposta, impedisce che emerga la forma naturale che consegue dalla sotanza. Annah Arendt, in “Forza e violenza”, diceva una cosa del genere.

mercoledì 27 maggio 2009

Roma K.O.



Ho appena finito di leggere "Roma KO - storia di amore, droga e lotta di classe". Divertente, un po' noioso, sono fondamentalmente d'accordo con le tesi di fondo, ma qualcosa mi lascia perplesso: il vero buonsenso non è quello del conformismo, ma al contrario proprio quello dei teppisti che si rivoltano contro l'ipocrisia che "buonsenso" significa nell'accezione comune e a cui molti si sottomettono non tanto per mancanza di coraggio - come, temo, pensino gli autori - ma per mancanza di fantasia; e il caos è tale solo in rapporto all"ordine" costituito, perché in realtà altro non è che la molteplicità e la dinamicità della vita. Insomma, gli autori mi sembrano ancora un po' subalterni proprio a quell'ordine che combattono - certo non per loro difetto, ma perché troppo legati ad esperienze ancora valide ma passate. Oso dire che oltre ai teppisti agitati possono esserci teppisti tranquilli, e che questa verità sta emergendo nelle coscienze dei più giovani, e che per contro il teppismo "storico" stia cominciando a piacere pericolosamente ai fascisti - certo in una forma perversa e stravolta che nulla ha a che fare con l'originale, ma che esercita un pericoloso potere di attrazione, fosse solo sui borghesi, non avrebbe importanza, ma purtroppo ormai anche tra i proletari, e dilagante.

lunedì 11 maggio 2009

amore


Per molti, me compreso, l'innamoramento di gran parte del popolo italiano per Berlusconi - perché di vero e proprio innamoramento si tratta - rimane un grandissimo mistero. Può darsi che Berlusconi in fondo sia soprattutto colui che ci ha liberati dai comunisti. Le persone più sane di mente temevano i comunisti perché avevano paura che gli portasse via la robbba. La maggior parte, che spesso robbba non ha, sono per lo più persone che vorrebbero ardentemente essere grandi e importanti, ma che sanno perfettamente di non essere purtroppo né grandi né importanti e questo fatto spiacevole i comunisti hanno la grave colpa di ricordarlo. Come vengono definiti, infatti, se non snob, radical-chic, affettati, elitari? Quando i comunisti sono proletari, vengono poi rimossi, perché il parere di un poveraccio non conta nulla. Il fenomeno è simile a quello di Vanna Marchi, ma lì si tratta di un fatto meno contemporaneo, di fuga dalla realtà nel sogno - ci sono ovviamente modi meno pericolosi di evadere. Forse, per debellare Berlusconi, basterebbe ridare un po' di autostima agli italiani.

P2


Più che di realizzazione del piano della P2, forse dovremmo parlare di realizzazione del piano di Craxi: sdoganamento e inclusione dei neofascisti nel governo, corte di nani e ballerine, decisionismo, (probabile) presidenzialismo, revisionismo, indebolimento del (PCI) PD, affarismo, congressi plebiscitari. L’unica cosa di Craxi che non è stata realizzata, è il suo (della Chiesa) piano di avvicinamento ai Paesi arabi

volgarità

I manifesti dei fascisti dicono, in genere, le stesse cose di quelli estrema sinistra; si riconoscono però subito per un fondo, sempre percepibile, di volgarità. Mi sono chiesto a lungo in cosa consiste la volgarità; non certo nelle parolacce – si possono dire le parolacce senza un filo di volgarità, come Dante o la Litizzetto – la chiave me l’ha finalmente fornita mia madre, che ha definito questa volgarità “mancanza di sensibilità”. Con questa chiave divengono chiare tre cose:
1) Giulio Cesare e Hitler hanno ucciso all’incirca lo stesso numero di persone, però solo il secondo rappresenta il cosiddetto male assoluto; Cesare era estremamente sensibile e mostrava spesso pietà – anche se esagerata per fini propagandistici - mentre i nazisti mancavano totalmente di sensibilità, come un automa, e questo rende del tutto disumani i lager.
2) oggi va di moda essere volgari-insensibili, perché i piccolo borghesi credono che il capo debba essere insensibile. In realtà non c’è peggiore sciagura, e parlo degli aspetti pratici del comando, di un capo senza sensibilità. Se uno è insensibile va bene per fare il caporale, non per fare il generale – e vale di nuovo l’esempio di Cesare.
3) spesso i fascisti appaiono stupidi: senza sensibilità è menomato anche l’intelletto,

Futurism


Fascists usually hit the point of problems, but, being unconsequential never are able to solve them; in order to go to the bottom of problems, they should be progressive, and they are not.

An example is Futurism. Futurists acutely understood that the acceleration of modern life changes oure perception of world; they tried to represent this in their paintings, but they failed. Shapes hurry and run, but are basically static – when you try to freeze an istant of a movement, it usually appears freezed, as in photography. Look at "La Città che Sale" by Boccioni; it tries to represent acceleration, but is instead static; the "Triumph of Galatea", that only suggest movement, is much more dramatically dynamic. The problem to represent the disintegration of perception due to speed was resolved by cubists, and that of representing dynamicity by Malevic, with a much more radical rethinking of pantry. Perhaps, nonetheless, a successful futurist exists, Marinetti; he opened many lines of research – the use of nonconvetional matters, the performance etc. – that are at the very base of contemporary art after World War II.