La costituzione dice che ogni cittadino a diritto di circolare e fermarsi in ogni parte del territorio nazionale. Di solito viene interpretato in modo un po' bislacco come diritto di prendere il treno, ma in realtà significa evidentemente che i cittadini hanno diritto di andare e sostare dove vogliono. Probabilmente i costituenti si ricordavano che in Unione Sovietica c'erano i passaporti interni, per cui si facevano controlli della circolazione anche per i viaggi interni.
Io ovviamente non sono un giurista, ma i sembra evidente che questo articolo è in stridente contrasto con i daspo e le zone rosse che vanno tanto di moda, e che, ricordo, non sono stati introdotti dai biechi nostalgici del fascismo che li hanno solo potenziati, ma dai ministri del governo di "sinistra" Renzi.