Nei corsi di dottorato,. da una ventina di anni, insegnano che il metodo scientifico consiste nel formulare un'ipotesui e provare a falsificarla . Questo posta a non dire mai niente di nuovo e niente di veramente profondo, e basterebbe rifletterci un attimo per rendersi conto che è ovvio che sia cosi. Il vero metodo scientifico consiste nel fare gli esprimenti o andare sul campo con la mente completamente sgombra da qualsiasi presupposto per leggere con apertura mentale il libro della natura. In altre parole bisogna guardare, non pensare, il pensiero è nemico della profondità. In effetti in ecologia dopo circa il 1990 non c'è uno straccio di idea nuova per colpa proprio di questo popperismo capito male, e nonostante oggi abbiamo strumenti informatici e genetici che una volta si sognavano. Dico Popper capito male perché Popper diceva che le ipotesi devono essere falsificabili, non che bisogna falsificarle, mentre per capire l'inferenza scientifica servirebbe Pierce ma Pierce e molto più difficile da capire di quel liberale di Popper. Se Fleming avesse fatto ipotesi non avrebbe MAI scoperto la penicillina; invece ha GUARDATO finalmente senza preconcetti una piastra di Petri ammuffita, piastra che tutti avevano visto migliaia di volte ma che nessuno aveva GUARDATO.
Il vero scienziato è in fondo un po' un maestro zen, con la mente vuota, concentrata e assolutamente ricettiva, ma pochi ci arrivano vermanete.
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