lunedì 31 dicembre 2012
Auguri
Forse è un'impressione, ma mentre negli anni passati le persone che incontravi per strada avevano lo sguardo truce e si guardavano dal fare gli auguri, quest'anno di crisi e di IMU e di tagli la gente è tornata a farsi allegra gli auguri. Curioso paese. Probabilmente non siamo abituati ai soldi, venendo come veniamo da secoli di miseria estrema, e il breve periodo che li abbiamo avuti ci hanno reso insicuri come un uomo che maneggia un serpente.
lunedì 24 dicembre 2012
Ercole
In fondo la storia di Cristo è la stessa di Ercole: nato da Zeus e da una donna mortale, scende agli inferi per sconfiggere Cerbero-morte, e quando muore (per il tradimento della camicia di Nesso), viene assunto, unico tra i mortali, tra gli dei dell'Olimpo. Del resto sembra, almeno secondo Sergio Frau, che Herakles sia la traslitterazione (o meglio la lettura alla greca) del nome del dio fenicio Melknès, e la fenicia non è lontana dalla Galilea. L'unico punto forse di disaccordo è che Cristo compie solo l'ultima fatica, mentre Ercole ne compie dodici, che rappresentano le forze oscure che minacciano l'umanità, e che per gli antichi erano assai più numerose della morte, di cui, in fondo, si preoccupavano poco.
sabato 15 dicembre 2012
Crux II
I just realized that in the previous post, Doré's illustration of the four stars of the I canto of Purgatorio are arranged to form the shape of the Crux.
venerdì 14 dicembre 2012
Crux
At the beginning of the I canto of Purgatorio, after the introduction, Dante sees four bright star in the dawning sky:
“Io mi volsi a man destra e posi mente
A l’altro polo, e vidi quattro stelle
Non viste mai fuor ch’a la prima gente.
Goder pareva il ciel di lor fiammelle;
o settentrional vedovo sito,
perché privato se’ di mirar quelle”
(I turned right, and I paid attention to the other pole, and I saw four stars, that nobody but the earliest people saw; the sky seemed to enjoy their little flames; oh Northern widow site, because you are deprived of seeing them).
In high school they teach us that the four stars represent the four cardinal virtues: justice, strength, prudence and temperance, and that Dante says that these virtues were known by Adam and Eve (that lived in the Eden at the summit of the mount of Puragatorio, exactly on the South Pole) but are nowadays lost. But in the Divine Commedy symbols never stay on their own, but are closely related to actual things, with the relationship of a metaphor to the object. For instance, “la bufera infernal che mai non resta” (The infernal storm that never rests) of Canto IV of Inferno perfectly reflects the unmoderate passions that shake the lustfuls. Dante’s metaphors and allegories, moreover, are always astonishingly precise. Only many years after high school I realized that, since the four star are exactly above the South Pole, they clearly represent the Crux, that marks the South Pole in the same way as the Plough marks the North Pole. When I first noticed this, I was surprised because in the Middle Age the constellations of the Southern Hemisphere should have been unknown. But the Crux was well known to Arabs, that sailed regularly up to Kenya and Tanzania slightly south of the Equator, and probably Dante, that was strongly influenced by a few Arabic texts, received informations about the Crux from Arabic sources. The Crux is visible south of about 20° N. Therefore probably Dante, when he says “settentrional vedovo sito” (Northern widow site) means Europe and not Northern Hemisphere as a whole. Moreover, he probably thinks that the Cross of the South was known by the Greeks and the Romans, since Cato, that shortly afterwards he will meet, represents the virtuous pagan that still has not lost familiarity with the four stars that were so close to the Garden of Eden. Therefore, I suspect that “la prima gente” (the earliest people) means not only Adam and Eve, but also the ancient people in general. But I’m aware that if you admit that Dante was informed about the Cruz this passage presents some difficulties of interpretation.
venerdì 7 dicembre 2012
I tedeschi lavorano di più
Ha girato in televisione, sul terzo canale RAI, uno sketch in cui si affermava che i tedeschi hanno un'economia più solida rispetto a quella italiana perché lavorano di più
riporto un paio di statistiche
numero di ore lavorate annuali per lavoratore: Germania 1408 Italia 1775 UK 1652
produttività del lavoro per ora lavorata (fatta 100 la media europe): Germania 105 Italia 108 UK 107
(I dati si riferiscono al 2010).
Perché allora i tedeschi hanno un'economia più forte? Perché ci sono meno disoccupati: in Germania la percentuale di disoccupati è del 5,4%, in Italia è 11%, in Gran Bretagna del 7.8 %; tanti disoccupati significa meno gente che produce e meno gente che compra.
Inoltre i salari in Italia sono bassissimi: Germania 32.000 Italia 27.000 United Kingdon 30.000. Il che significa meno soldi disponibili per gli acquisti e quindi minori vendite. Ricordate lo spot dei tempi di Berlusconi in cui si ringraziava chi comprava?
Trattandosi di tema economico abitualmente avrei scritto in francese. Lo sketch televisivo però era in italiano.
riporto un paio di statistiche
numero di ore lavorate annuali per lavoratore: Germania 1408 Italia 1775 UK 1652
produttività del lavoro per ora lavorata (fatta 100 la media europe): Germania 105 Italia 108 UK 107
(I dati si riferiscono al 2010).
Perché allora i tedeschi hanno un'economia più forte? Perché ci sono meno disoccupati: in Germania la percentuale di disoccupati è del 5,4%, in Italia è 11%, in Gran Bretagna del 7.8 %; tanti disoccupati significa meno gente che produce e meno gente che compra.
Inoltre i salari in Italia sono bassissimi: Germania 32.000 Italia 27.000 United Kingdon 30.000. Il che significa meno soldi disponibili per gli acquisti e quindi minori vendite. Ricordate lo spot dei tempi di Berlusconi in cui si ringraziava chi comprava?
Trattandosi di tema economico abitualmente avrei scritto in francese. Lo sketch televisivo però era in italiano.
giovedì 6 dicembre 2012
The rich gets richer
I was reading the interesting post about academic careers in Distributed Ecology http://emhart.github.com/blog/2012/12/05/knowing-what-i-know-now/. I can subscribe, but what the author seems not to realized is that the principle that the rich egts richer is by no means limited to academia, but is at the very core of capitalism. When you have a positive feedback with no negative feedbacks, the system grows exponentially until it eventually collapses. Class war was the stabilizing negative feedback; when it was removed, in the ’80, a few decades after the system collapsed, in 2008. Capitalism still survives and even flourishes because it was exported to previously underdeveloped countries, such as Brazil , India and China , but I’m afraid that in 20-30 years collapse or at least stagnation will reach the BRICs too. This is nothing new, of course, it is just the second book of Das Kapital restated in terms of cybernetic. Everything is so incredibily silly.
domenica 2 dicembre 2012
Rivoluzionari
Negli anni '70, la sinistra, appunto, extraparlamentare, era usa non votare. Il motivo era spiegato sinteticamente da uno slogan dei fascisti (occorre ricorre a loro) copiato come al solito da un concetto di estrema sinistra: "il popolo non vota lotta". In altre parole chi fa lotta di classe, ma non vota, è rivoluzionario. Ma chi non fa nulla, e non vota, non è rivoluzionario, è qualunquista (per quanto belle possane essere le sue idee)
venerdì 30 novembre 2012
Il mestiere più antico del mondo
Non so perché si dica che la prostituzione sia il mestiere più antico del mondo. Se andiamo a guardare i popoli cosiddetti primitivi, nelle società più semplici non troviamo alcun tipo di divisione del lavoro e quindi nessun mestiere: tutti fanno tutto. Tra i cacciatori-raccoglitori c’è una distinzione tra donne che raccolgono vegetali e uomini che vanno a caccia, ma non si tratta certo di mestieri. Nelle società, appena più complesse, in cui, pur restando legati principalmente alla caccia e alla raccolta, si comincia a praticare un po’ di agricoltura – per esempio negli indiani del nordamerica – la maggior parte degli uomini e delle donne e della tribù continuano a occuparsi di tutto, ma emergono due persone con compiti specializzati: il capotribù e lo sciamano. Quest’ultimo è sostanzialmente un medico (e psichiatra), quindi il mestiere più antico del mondo è non la prostituta, ma il medico. Lo sciamano possiede una profonda sapienza spirituale oltre che terapeutica, ma non officia riti, quindi non si tratta di un sacerdote che dovrà attendere molte migliaia di anni per comparire. Il film “balla coi lupi” dà una buona idea di questa società al passaggio tra cacciatori-raccoglitori e agricoltori. A dire il vero, gli indiani del west erano esclusivamente cacciatori in quanto l’ambiente non consentiva l’agricoltura, ma costituivano società simili a quelli della costa orientale, i primi a essere sterminati, che praticavano oltre alla caccia un’agricoltura abbastanza sviluppata. Il passaggio successivo, che si osserva bene soprattutto in Africa, specialmente nel Sahel, immediatamente a sud del Sahara, è caratterizzato da società ormai completamente agricole ma non ancora urbane. In queste società esistono, accanto a una maggioranza di contadini, diversi mestieri soprattutto artigianali, come il fabbro, persiste e aumenta di importanza lo sciamano (accanto agli sciamani si osservano anche delle guaritrici) e il capotribù diventa qualcosa di simile a un re. Non so se le prostitute compaiano in questo stadio, oppure in quello successivo, cioè quello della fomrazione di civiltà urbane. Con la nascita delle città si passa dalla preistoria alla storia, in quanto viene inventata la scrittura, compaiono i sacerdoti, l’esercito e lo stato. A dire il vero le prime città, Gerico in Palestina e Çatal Hüyuk in Turchia, sono di parecchie migliaia di anni precedenti alle prime forme di scrittura e i resti archeologici fanno pensare a una società ancora egualitaria. A Çatal Hüyuk per esempio non esistono edifici dedicati a tempi e alcune pitture murali che sembrano legate ai riti e le sepolture sono nelle case di abitazione, in altre parole sembra che i riti siano officiati dalla famiglia e non da sacerdoti. Alcune culture che forse sono analoghe a queste si trovano in Asia, soprattutto sull’Himalaja, in Cina meridionale e in Indocina. Si tratta di società basate su clan famigliari in cui i membri di uno stesso clan non sono su un piano di uguaglianza, mentre sono più o meno paritari i diversi clan. In fondo anche i paesini, praticamente fermi al neolitico, dell’Italia meridionale, rispecchiano questo modello.
I popoli di pastori non rientrano in questo modello evolutivo, in quanto normalmente non si osserva una divisione del lavoro. Le società di pastori sono in fondo molto simili a quelle di cacciatori-raccoglitori, con i maschi che invece di cacciare badano al bestiame.
Infine, non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra che la prostituzione sia un fenomeno essenzialmente europeo e mediterraneo, dove riveste in effetti una grande importanza fin dal mondo antico (i classici greci e latini e la Bibbia sono pieni di prostitute). In Asia e in America mi sembra che anche in società avanzate la prostituzione o non esista o sia un fenomeno piuttosto marginale. Forse in queste società, dove la poligamia –assente in Europa - è piuttosto diffusa, il ruolo della prostituta viene sostituito da quello della concubina.
I popoli di pastori non rientrano in questo modello evolutivo, in quanto normalmente non si osserva una divisione del lavoro. Le società di pastori sono in fondo molto simili a quelle di cacciatori-raccoglitori, con i maschi che invece di cacciare badano al bestiame.
Infine, non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra che la prostituzione sia un fenomeno essenzialmente europeo e mediterraneo, dove riveste in effetti una grande importanza fin dal mondo antico (i classici greci e latini e la Bibbia sono pieni di prostitute). In Asia e in America mi sembra che anche in società avanzate la prostituzione o non esista o sia un fenomeno piuttosto marginale. Forse in queste società, dove la poligamia –assente in Europa - è piuttosto diffusa, il ruolo della prostituta viene sostituito da quello della concubina.
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domenica 18 novembre 2012
Giovani
Si sente spesso invocare: "largo ai giovani!". Ma la frase, come quasi tutto ormai, va tradotta, e il senso è "largo ai giovani da noi raccomandati!"
giovedì 8 novembre 2012
The winner takes all
Nei Paesi anglosassoni, storicamente, si applica alle elezioni il principio del "the winner takes all". Ma si applica alle persone e nei collegi, e il suo significato è far sì che l'eletto sia rappresentante della popolazione di un determinato luogo. I buontemponi della seconda repubblica l'hanno applicato ai partiti con il mostruoso Porcellum.
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sabato 3 novembre 2012
Cicciolina
Marilyn Monroe was at the beginning probably a porn-star; she tried unsuccessfully all her life to escape from this unfamous origin. She longed much to became a respectable actress and an accepted artist, but the establishment considered her not much more than a doll. A few decades later times were deeply changed and it turned better for Ilona Staller "Cicciolin". Apart from a brilliant career in porn, she succeded in everything : she was elected in the Italiana Parliament, she married the famous artist Jeff Koons (although they eventually broke off). Probably the key difference is that Ilona Staller "Cicciolina" was never ashamed of her profession, differently from Marilyn; instead, the fact that she practically no limits in the field of sex gave to her an aura of freedom that probably helped her much and that lacks sadly in the many whores or half-whores that reached important governamental positions under Berlusconi's government.
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venerdì 26 ottobre 2012
Warhol's postmodernism
Postmodernism is usually dated at the 80’s. But I tjink that the actually it begins with Warhol’s Campbell ’s soup (1968). Postmodernism is already there: meaningless signs citing things out of context, a dreadfyl picture of contemporary times. When Warhol devises the portrait of Marilyn (in the early 60's), the revolution is already complete: no more signs, that bear a meaning but icons, that can only be adorated. Warhol was utterly conservative, but often conservatives are long-sighted, often more than progressist artists. Pistoletto, Kounellis, Merz and the others of the “Arte Povera” in 70’s produced a number of masterpiece, but their relative scars commerical fortune is due, probably, to the fact that their research continues substantially along the lines of Beuys, of “Soziale Plastik”, of an art that is still meaningfyl in its commitment to change the society, and that rejected the pessimistic message of Warhol. Chia, Cucchi, and Clemente, leaded by the genial critic Achille Bonito Oliva, acknowledged that it was no more possible a meaningful art, and turned to a sophisticated mannerism, gaining wide acceptant and colossal market quotations.
lunedì 22 ottobre 2012
Horace
Horace is beloved and cherished in the Italian school, mainly because he often makes the so called "concordanza a senso" (agreement by meaning) that makes translation difficult for studensts with a traditional Italian high school latin training. Yet he was not much loved in the antiquity - much differentely from the almost divinised Vergil, - and is rarely cited by Petronius, Aulus Gellius, etc. Anyway, he is an inexhaustible source of sentences, and this is enough for Italian lawyers.
Writing
A good writer is simply somebody that possesses the natural gift of writing clearly. Of course, a writer willing to write a piece of art usually writes rather, sometimes very, complex pieces - apart from experimental writers such as Joyce or Woolf even Dickens sometimes is surprisingly sophisticared. But consider for instance Flaubert, perhaps the prototype of the artistical writer: his periods are complex, long, elaborated, but unusually limpid and transparent.
giovedì 18 ottobre 2012
Batman
L'UDC invoca costantemente tagli e misure impopolari per il Paese. Era anche parte della giunta regionale del Lazio. Su Fiorito e compagnia non invocava mai nulla?
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martedì 9 ottobre 2012
Socialismo reale
Negli ultimi anni prima del crollo dei regimi dell'est feci una serie di viaggi in Polonia e in Russia. Negli uffici e nei negozi gli impiegati al banco non ti davano minimamente retta. Pensai che fosse colpa del comunismo. Ma le molte slave impiegate nei bar si comportano esattamente come si comportavano all'epoca dei regimi, il che mi fa pensare che sia un problema di popolo, forse legato alla religione.
lunedì 8 ottobre 2012
Casini
Gli italiani che finalmente hanno conquistato un faticoso benessere, provengono da un passato di contadini poverissimi e analfabeti, governato da forze politiche tendenzialmente autoritarie, senza una borghesia liberale – liberaldemocratica o liberalconservatrice – ma con vari ceti parassitari che vanno dai palazzinari all’industria sovvenzionata dallo stato, grande o piccola che sia. Per tutti questi motivi moltii concetti fondamentali di una democrazia sono abbastanza oscuri anche alla parte più acculturata e progressiva del Paese. Ben pochi nella società civile hanno chiara per esempioo l’importanza del sistema elettorale- chiarissima invece ai partiti – che non si limita a decidere chi va al governo, ma più in generale modella la struttura stessa delle forze politiche in campo. Il proporzionale puro in vigore dal 1948 al 1992 funzionava, tutto sommato, in quanto esistevano due grandi partiti di massa che facevano da polo di attrazione per le forze politiche minori, e allo stesso tempo permetteva l’esistenza di due grandi partiti di massa, in quanto richiedeva un rapporto assai stretto tra elettori e forze politiche – rapporto che in Italia putroppo spesso assumeva le forme del clientelismo. Quando DC e PSI, la prima e la terza forza politica del Paese, si dissolsero dopo la caduta del muro di Berlino e dopo tangentopoli, la scelta più logica sarebbe stata quella di adottare un sistema proporzionale con sbarramento al 5% come in Germania. Lo sbarramento avrebbe eliminato le forze più piccole e lasciato solo 5 partiti: PDS, Rifondazione Comunista, Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega. Cinque forze che esprimono cinque diverse posizioni politiche, cioè cinque differenti idee. Non si fece questa scelta perché lo sbarramento avrebbe eliminato i due piccoli partiti cattolici, UDC e UDEUR (gli antenati dell’attuale partito di Casini). Si fece prima un proporzionale puro mascherato (il Mattarellum), e poi un sistema con premio di maggioranza e sbarramento elettorale detto Porcellum (le due cose sono completamente contraddittorie e non hanno equivalenti negli altri Paesi) con il risultato che forze piccole e piccolissime divennero indispensabili per raggiungere la maggioranza (si pensi a Mastella per il secondo governo Prodi e a Cuffaro per il governo Berlusconi), con conseguente polverizzazione delle forze politiche e notevole indebolimento dei partiti. L’indebolimento fu nascosto per vent’anni dalla quasi autocrazia berlusconiana, per esplodere recentemente. In America e in parte in Gran Bretagna i partiti hanno un peso minore che in Europa continentale, in compenso i singoli parlamentari sono potentissimi e spesso votano in modo diverso dalle indicazioni del partito. E’ un sistema che non appartiene alla nostra storia politica ma non manca di punti di forza,. Il modello sembrò piacere molto per un certo periodo, ed era chiaramente quello di Veltroni quando decise la trasformazione dei DS in PD, con un non casuale richiamo all’americano Partito Democratico. Tuttavia questo intento avrebbe richiesto l’introduzione del sistema uninominale su cui i sistemi anglosassoni si fondano, e che fanno sì che il deputato risponda prima di tutto agli elettori del suo collegio. Con un sistema proporzionale indebolire i partiti ha significato slegare il ceto politico dagli elettori, con la creazione della famosa “casta”, che deve rispondere soltanto a sé stessa. L’abolizione delle preferenze voluta da Berlusconi, che altrimenti non sarebbe riuscito in nessun modo a tenere insieme il PdL (allora casa delle Libertà), aiutò non poco.
venerdì 5 ottobre 2012
neoliberismo
In Itlaia le cose arrivano sempre venti (o trenta) anni dopo. Adesso è arrivato il neoliberismo, e la cosa ironica è che non è stato voluto dalla destra, che parlava di rivoluzione liberale ma che in realtà ha inondato di sussidi - sotto forma di evasione fiscale - il "popolo delle partite IVA". E' stato voluto dai cattolici ed ex comunisti, che fino al giorno prima erano convintamente "statalisti".
domenica 30 settembre 2012
Roma dice basta
Il giorno dopo le dimissioni di Renata Polverini, e con Alemanno in forte difficoltà, Roma era tappezzata di manifesti su cui era scritto "la giunta di Zingaretti, tasse, scandali, palazzopoli. Roma dice basta". Sarebbe abbastanza patetico, se l'uso del bue di dire cornuto all'asino fosse ristretto ai politici e non facesse così intimamente parte del costume nazionale.
venerdì 28 settembre 2012
Sentimenti
Lo scrittore Antonio Steffenoni scrive ("il venerdì di Repubblica" del 21 settembre 2012) "Dietro questa preoccupazione si sente il profumo di una vecchia abitudine: quella di considerare l'economia una scienza (...). Vediamo insigni scienziati dell'economia boccheggiare e non riuscire ad arrestare l'andamento negativo e anomalo dei mercati (...). E che fanno sospettare che dietro a questi andamenti, invece delle care, presunte leggi dell'economia non ci siano altro che i cari vecchi sentimenti dell'uomo: avidità, sete di potere, scontro di classe ecc. Ovvero tutto ciò che si impara frequentando i corsi di filosofia, di diirtto e di storia. Quelli per cui le facoltà umanistiche italiane sono famose in Italia e nel mondo". Che è come dire che l'ingegneria non è una scienza perché dietro al movimento dell'automobile non sta il motore ma la decisione dell'automobilista di svoltare a destra o a sinistra e che perciò le autumobili le dovrebbero fabbricare i professori di filosofia morale. Il che è ben presente ai filosofi (Aristotele per esempio distingueva vari tipi di causa in quanto era consapevole che la spiegazione di un fenomeno è sempre multidimensionale), ma forse non a quelli che frequentano le universita famose nel mondo.
Scandali
Scandali in Piemonte e nel Lazio. Certo, materia per il magistrato non dovrebbe mancare, però sorge il dubbio che si vogliano colpire gli indipendenti (ancorché di destra), leghisti e fascisti. Che poi indipendenti significa indipendente dai "poteri forti", cosa che Grillo NON è.
mercoledì 19 settembre 2012
Pharmakon
In schools, they teach that the greek word φάρμκον means both "drug" and "poison", since any drug has collateral effects and can be a poison if used in an inappropriate way. I was cotnent with this, whena I have read in Pliny’s Historia Naturalis, in the book about plants, a passage where he states more or less the following “up to now we have considered remedies that everybody can use, but now we must consider the φάρμκα that can be administerd only by physicians” and among these drugs were aconite, henbane, and other very dangerous poisons. In other words, φάρμκον has no ambiguous meanning: it means strictly “poison” since physicians used poisons to “kill” the illness – something not very different perhaps from chemotherapy, where deadly poisons are administered to cancer patient in the hope that the cancer will die before than the rest of the organism.
domenica 9 settembre 2012
Giovanni Battista
E' abbastanza evidente come Giovanni Battista - tralasciando i suoi trascorsi e concentrandosi esclusivamente sul periodo in cui diventa appunto "battista" - fosse uno psicoterapeuta, che immergeva i pazienti in acqua per fingere un annegamento. La paura di morire, il trauma, erano così intensi che i pazienti probabilmente spesso guarivano, donde la grande popolarità del Battista e anche l'interpretazione del battesimo come "morte e rinascita". Pare che Gesù sia stato spinto dai parenti ad andare dal Battista, il che fa pensare che i suoi comportamenti fossero interpretati dai genitori come comportamenti psicotici. In Mrs Dolloway - in cui uno dei personaggi è psicotico me l'autrice - Virginia Woolf dice che se oggi qualcuno affermasse di essere il figlio di dio verrebbe sicuramente considerato pazzo - ma forse lo stesso accadeva nel I secolo. Come che sia, l'incontro col Battista fu determinante e Gesù divenne il guru e lo sciamano che ci descrivono i Vangeli.
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sabato 8 settembre 2012
opposizione
(Venerdì di Repubblica del 7 settemebre 2012) Oggi è sfacciato, ma sono 67 anni che il PCI-PDS-PD fa così.
Cyber-paganism
In a book that I am reading a character says "the reason there are so many Greek and Indian gods was because the created us (...) and you need a team to do it. He says the idea of God as an individual is total bollocks" and later the protagonists defines this statement as "cyber paganism". Pop culture of course cares little for phylology, and therefore misses the well known fact that Greek and Indian gods are not creators, but are instead created. In the Greek myth of the creation, Eros, Gea and Nyx (love, earth and night) arise spontaneously from chaos (meaning more or less "the void"). The myths of Indians and of many other cultures are very similar. Creators, either individual or collective, are rather peculiar to judaism and christianism. It is very difficult to become again pagan after you have been baptized.
lunedì 20 agosto 2012
Diciotto brumaio
Quando Marx passa dalla formulazione teorica e generale della teoria della storia (nel Manifesto) alla storia di un caso specifico (nel Diciotto brumaio), la sua analisi può sembrare non "marxista" (nel commento della mia edizione del "diciotto brumaio" il critico sostiene che nel diciotto brumaio Marx avrebbe distrutto la sua stessa filosofia della storia e avrebbe aperto una fase del tutto nuova della sua ricerca): invece delle due classi canoniche, una miriade di classi (contadini, Lumpen, piccola borghesia, proprietari terrieri e borghesia industriale); invece della struttura che deriva dalla struttura, lo stato che si fa forza indipendente dalle classi; invece del determinismo, gli uomini che fanno la loro storia anche se a partire da quello che trovano già fatto. Ma quello che accade è lo stesso fenomeno di quando si legge un libro di meccanica razionale, nel primo capitolo si espongono in generale le tre leggi della meccanica, dal secondo si cominciano a esaminare problemi concreti introducendo concetti necessari per passare dall'astratto al concreto (attrito, inerzia, ecc.). la dialettica del resto è sostanzialmente il passaggio continuo dall'astratto al concreto, e la scienza, che deriva dalla sintesi fatta da Galileo dell'empirismo di Aristotele e delle idee (che hanno forma matematica) di Platone, si porta appresso, da Platone, la dialettica, anche se in forma poco evidente.
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Marx scienziato
Marx fece studi filosofici, e viene classificato dalla maggior parte dei suoi lettori nella categoria "filosofi". Leggiamo cosa dice Engels nella prefazione alla terza edizione del diciotto brumaio di Luigi Napoleone: "Fu proprio Marx ad aver scoperto per primo la grande legge dell'evoluzione storica, la legge secondo la quale tutte le lotte della storia, si svolgano sul terreno politico, religioso, filosofico, o su un altro terreno ideologico, in realtà non sono altro che l'espressione più o meno chiara di lotte fra classi sociali; secondo la quale l'esistenza, e quindi anche le collisioni, di queste classi sono a loro volta condizionate dal grado di sviluppo della loro situazione economica, dal modo della loro produzione e dal modo di scambio che ne deriva. Questa legge, che ha per la storia la stessa importanza che per le scienze naturali la legge della trasformazione dell'energia, gli fornì anche la chiave per comprendere la storia della seconda repubblica francese". Engels - e non certo per inclinazione positivista e scientista - descrive un Marx scienziato, che da giovane scoprì le leggi scientifiche della storia, da vecchio - dopo aver passato anni a studiare l'economia classica che evidentemente non gli era stata insegnata all'università - le leggi del ciclo economico. Leggi della storia e leggi del ciclo economico sono oggi saldamente incorporate nell'edificio della scienza "ufficiale", anche non marxista o antimarxista, anche se di solito senza riconoscere il debito verso l'odiato scopritore. Se posso esagerare, Marx in fondo non è per niente hegeliano: da Hegel prende però uno strumento fondamentale, la dialettica, perché solo la dialettica permette di rappresentare compiutamente il mutamento e la trasformazione. E le scoperte scientifiche di Marx derivano completamente dall'aver considerato il lato - sarebbe meglio dire il fondamento - dinamico della società e dell'economia.
Ai bordighisti che impazzano nel web, i cui numerosissimi scritti compaiono primi in tutte le ricerca su google, che si sono autoeletti custodi dell'"ortodossia", una sola cosa manca di Marx (ed Engels e Lenin): il movimento (e conseguentemente la capacitò di pensare in modo dialettico).
Ai bordighisti che impazzano nel web, i cui numerosissimi scritti compaiono primi in tutte le ricerca su google, che si sono autoeletti custodi dell'"ortodossia", una sola cosa manca di Marx (ed Engels e Lenin): il movimento (e conseguentemente la capacitò di pensare in modo dialettico).
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sabato 18 agosto 2012
Yes-No
A joke, and I don't know if Raetz cites the cover of Hofstadter's Gödel Escher Bach (that was perhaps better devised).
Anyway, a funny joke.
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lunedì 30 luglio 2012
Semipresidenzialismo francese e liberismo inglese
Senza uno straccio di pubblico dibattito - anzi quasi di nascosto e d'estate - si apprestano a cambiare l'assetto costituzionale d'Italia. Il problema è che quando si è passati al maggioritario, nel 1993, non si è provveduto a cambiare le leggi di riforma costituzionale (art. 138 della costituzione) che prevede la maggioranza semplice (anche se in doppia votazione a distanza di tre mesi circa). Questa norma era prevista ovviamente per un sistema proporzionale puro come quello prima del 1993. In America, patria del maggioritario, per cambiare la costituzione serve la maggioranza dei 2/3 e la ratifica da parte di non ricordo quanti stati (e ho paura che molti pensino che lo stesso valga in Italia). Tra l'altro, se una congrua maggioranza di parlamentari vota le riforme costituzionali, non è possibile il referendum confermativo - va tenuto presente che l'attuale alleanza Pd-Pdl-UdC più qualche altra cosa ha una larghissima maggioranza di parlamentari grazie al premio di maggioranza, ma la somma dei loro voti complessivamente credo non sia più del 45 % dei voti. Un 45% degli italiani - che tra l'altro mai si sarebbero immaginati che il parlamento si sarebbe trasformato de facto in assemblea costituente - decideranno le cosiddette "regole del gioco" per tutti. Il sistema che si prefigura - elezione diretta del presidente della repubblica e una sola camera - è sostanzialmente identica al semipresidenzialismo francese. Le (contro)riforme economiche e sociali sono invece del tutto analoghe alle riforme iperliberiste della Thatcher. In francia hanno un sistema politico accentrato e un sistema economico molto sociale. In Gran Bretagna hanno un sistema politico fortemente parlamentare e un sistema economico molto liberista. Semipresidenzialismo francese più neoliberismo inglese cosa danno? Forse il solito italico cattofascismo?
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venerdì 15 giugno 2012
Conservatori canadesi
Se gli Stati Uniti (e la Gran Bretagna) sono sostanzialmente collassati economicamaente per l'implodere della folle bolla finanziaria creata dalle politiche neoliberiste, il Canada nel 2008 e negli anni successivi ha continuato a crescere economicamanete, in quanto - come riconosciuto da tutti gli osservatori - non ha mai rinunciato all'intervento dello stato in economia, alle misure sociali e al controllo della finanza. I due partiti principali del Canada sono simili a quelli inglesi: il democratico (equivalente all'incirca al laburista) , il conservatore e il liberale. Nelle elezioni del 2011 il partito democratico è aumentato del 12% mentre il partito conservatore solo del'1% circa; la forte caduta dei liberali, tuttavia, ha permesso la formazione di un governo conservatore. Che ora è partito lancia in resta su un programma di destra radicale, che vuole smantellare la legislazione progressiva tra cui anche quella ambientale. Quando ero ragazzo (quando l'Occidente aveva paura dell'Unione Sovietica) le destre si descrivevano come realiste in contrapposizione con le utopie comuniste. Oggi sono molto più ideologiche e negatrici dei fatti di un gruppettaro degli anni '70: la legislazione economica e sociale del Canada è una storia di estremo successo, e loro la vogliono abrogare!
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lunedì 11 giugno 2012
Lacan
La lettura strutturalista di Freud di Lacan è tutto sommato molto convincente. Ma questa enfasi sul linguaggio non deriverà dal fatto che abitualmente si psicanalizzano borghesi? Se fosse consueto psicanalizzare operai, verrebbe forse fuori una lettura fisica o materiale di Freud?
mercoledì 6 giugno 2012
Zwangsarbeiter
Die Ministerin Severino hat angerecht, dass Gefangenen in dem Wideraufbau Emilien agewendet werden. Diese merkwürdige, vielleicht ein wenig verwirrte Regierung empfehlt nun Zwangsarbeiter zu benutzen? Und eben sonderbarer ist dass der Voschlag nicht absonderlich ist für die öffentliche Meinung. Ich habe auche in dem web einen Post gelesen, wo jemand beklagte dass die Regierung mehr Sorge hatte für die Wohlfart der Gefangenen als der Arbeitslose!
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lunedì 4 giugno 2012
Droite et gauche
Les institutions européennes discutent un plan de sauvetage pour les banques éspagnoles - c'est à dire qu'ils pensent de donner à l'Espagne une montagne d'argent. Je suis d'accord, mais l'Europe n'a pas été ansi généreuse avec la Grèce, avec laquelle au contraire a été inflexible. Peut-être parce-que l'Espagne a un gouvernement de droite et la Grèce de gauche?
domenica 3 giugno 2012
Borghesia italiana
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-355ffaf7-939f-42ad-a607-2561ed061f31.html?refresh_ce
E' raro che linki la televisione, ma le lacrime di coccodrillo di De Rita meritano un commento. Lacrime di coccodrillo perché la creazione di un ceto medio immenso e indistinto a partire essenzialmente dai contadini piccoli proprietari (la stessa classe sociale a cui secondo Marx nel 18 brumaio si appoggiò per la sua vittoria Napoleone III) fu voluta dalla DC per creare o comunque favorire un proprio bacino elettorale e De Rita contributì non poco - la teorizzazione del piccolo è bello e del terziario e quaternario ruspante del CENSIS andavano decisamente in questa direzione. Del resto, facendo finta che non fossero interessati, va tenuto presente che prima degli anni '50 l'Italia era un paese agricolo senza borghesia, se non a Milano, e in parte a Torino, dove tuttavia la borghesia nasceva nel seno o in stretto collegamento con l'aristocrazia militare (la FIAT divenne una grande industria con le commesse militari della prima guerra mondiale). Non sto dicendo assolutamente nulla di originale, l'estrema risicatezza della borghesia in Italia era un luogo comune della discussione sociale fino a qualche anno fa - prima dello strabordare del ceto medio. La DC inizialmente praticò una specie di strano keynesismo, creando domanda per le poche fabbriche del nord attraverso una spesa pubblica smisurata: IRI; impiego pubblico, sussidi, anche la corruzione rientra in questo modello. A partire in particolare dagli anni '70 puntò invece sulla creazione di un tessuto economico diffuso - in particolare in Veneto, giacché il Veneto e non il sud era la sua roccaforte elettorale - creando come dicevo un tessuto economico polverizzato di padroncini (le partite IVA) reclutato a partire in parte dai piccoli proprietari in parte dagli operai espulsi dalle grandi fabbriche in trasformazione - si pensi alla FIAT che ridusse il proprio personale in misura considerevolissima dopo la (http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_dei_quarantamila del 1980 "esternalizzando", cioè cedendo parte delle proprie attività a piccole imprese, per esempio la catena dei rifornimenti ai camionisti un tempo dipendenti della FIAT stessa e ora diventati partita IVA. Una volta fatto partire, questo tessuto di microimprese e il ceto medio che esso produceva si trovarono a crescere considerevolmente a partire dalla dine degli anni '80 con la terziarizzazione, cioè con l'espandersi del settore dei servizi a scapito di quello dell'industria. Del resto la crescita del ceto medio è un fenomeno globale, nei Paesi avanzati legato appunto alla terziarizzazione, nei paesi del sud del mondo grazie all'esplosiva crescita economica cominciata con la liberalizzazione degli scambi internazionali di capitali voluta dalla Thatcher e da Reagan all'inizio degli anni '80.
Questo ceto di padroncini, in gran parte insieme con i loro impiegati, una volta dissoltasi la DC, hanno trovato rappresentanza in Berlusconi. Caduto (forse) Berlusconi, gli impiegati di questi padroncini sembrano aver trovato rappresentanza in Beppe Grillo.
Va detto comunque che lo strabor
E' raro che linki la televisione, ma le lacrime di coccodrillo di De Rita meritano un commento. Lacrime di coccodrillo perché la creazione di un ceto medio immenso e indistinto a partire essenzialmente dai contadini piccoli proprietari (la stessa classe sociale a cui secondo Marx nel 18 brumaio si appoggiò per la sua vittoria Napoleone III) fu voluta dalla DC per creare o comunque favorire un proprio bacino elettorale e De Rita contributì non poco - la teorizzazione del piccolo è bello e del terziario e quaternario ruspante del CENSIS andavano decisamente in questa direzione. Del resto, facendo finta che non fossero interessati, va tenuto presente che prima degli anni '50 l'Italia era un paese agricolo senza borghesia, se non a Milano, e in parte a Torino, dove tuttavia la borghesia nasceva nel seno o in stretto collegamento con l'aristocrazia militare (la FIAT divenne una grande industria con le commesse militari della prima guerra mondiale). Non sto dicendo assolutamente nulla di originale, l'estrema risicatezza della borghesia in Italia era un luogo comune della discussione sociale fino a qualche anno fa - prima dello strabordare del ceto medio. La DC inizialmente praticò una specie di strano keynesismo, creando domanda per le poche fabbriche del nord attraverso una spesa pubblica smisurata: IRI; impiego pubblico, sussidi, anche la corruzione rientra in questo modello. A partire in particolare dagli anni '70 puntò invece sulla creazione di un tessuto economico diffuso - in particolare in Veneto, giacché il Veneto e non il sud era la sua roccaforte elettorale - creando come dicevo un tessuto economico polverizzato di padroncini (le partite IVA) reclutato a partire in parte dai piccoli proprietari in parte dagli operai espulsi dalle grandi fabbriche in trasformazione - si pensi alla FIAT che ridusse il proprio personale in misura considerevolissima dopo la (http://it.wikipedia.org/wiki/Marcia_dei_quarantamila del 1980 "esternalizzando", cioè cedendo parte delle proprie attività a piccole imprese, per esempio la catena dei rifornimenti ai camionisti un tempo dipendenti della FIAT stessa e ora diventati partita IVA. Una volta fatto partire, questo tessuto di microimprese e il ceto medio che esso produceva si trovarono a crescere considerevolmente a partire dalla dine degli anni '80 con la terziarizzazione, cioè con l'espandersi del settore dei servizi a scapito di quello dell'industria. Del resto la crescita del ceto medio è un fenomeno globale, nei Paesi avanzati legato appunto alla terziarizzazione, nei paesi del sud del mondo grazie all'esplosiva crescita economica cominciata con la liberalizzazione degli scambi internazionali di capitali voluta dalla Thatcher e da Reagan all'inizio degli anni '80.
Questo ceto di padroncini, in gran parte insieme con i loro impiegati, una volta dissoltasi la DC, hanno trovato rappresentanza in Berlusconi. Caduto (forse) Berlusconi, gli impiegati di questi padroncini sembrano aver trovato rappresentanza in Beppe Grillo.
Va detto comunque che lo strabor
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Truppenparade
Die Truppenparade von 2 Juni, die Soldaten in den Strassen, die air show in Ostia. Heutige Italien ist etwas ähnlich einigen Afrikanischen Staaten der 70gen Jahren, wo die Leuten starben von Hunger, aber wo der Staat hatte eine riesige Armee.
A few days ago, I was strolling in Wien
A few days ago, I was strolling in Wien, and I casually arrived in front of Karlskirche, not far from the Technische Universäit. The XVIII century church has a nice baroque dome , but in front it shows the colonnade and the tympanum of a greek temple and two dull columns modeled after the Colonna Traiana in Rome and presenting the history of Saint Carlo Borromeo. Apart from these faux pas, the church is overall gracious and nice. And yet, it lacked something, it lacked the feeling of life and death that you find even in second order art in Italy. After this first disappointment, my attention was drawn from the surrounding buildings. On the left there is a modern builduing,, that represents in some way a wing of the church; in front, there is a large elliptic fountain with a modern abstract scuplture on one side. The sculpture and the modern building are certainly not masterpieces, but they have they appear to have the aura that is definitively lacking in the church. This leads me to the two following considerations: 1) in much of Northern Europe classic art is largely a plate imitation of Italian art, but at the beginning of XXth century a new original style developed in Central Europe (Klimt, the Bauhaus) that eventually became the artistic mainstream; Italian contribution to modern art is important but not central. 2) Italian art is wonderful, but it’s aim is the glorification of the Prince; so it conveys a feeling of life and death, closely connected to the power oif life and death of the ruler. The art of the North is sometimes inane, but gracious, since it’s aim is not the glory of kings, but the enjoyment of the people, the embellishment of public squares and lanes.
San Gennaro
Bar e tabaccherie strabordano dei rettangoli vivacemente colorati dei gratta e vinci. Ricordano certe chiese, come la basilica di Sant'Antonio a Padova, inzeppate di ex-voto, e la somiglianza con gli ex-voto non credo sia casuale - affidarsi alla fortuna del gioco d'azzardo è del tutto equivalente ad aspettarsi la grazia da San Gennaro. Le slot-machine rappresentano da parte loro moderni confessionali, le cui lunghe file caratterizzano le navate laterali delle chiese e gli angoli dei bar?
sabato 2 giugno 2012
Nnth symphony
It is well known that Beethovem in his ninth Symphony, attempted in an almost impossible task, to merge symphony with song. This is impossible because symphony and song have very different harmonic and rythmic propreties: symphony derives fundamentally from dance (and many of Beethoven's symnphonies are beautiful examples of dances), whereas song is something completely different. And in fact the attempt basically failed, as can be seen particularly well in the development of the theme of the Ode to Joy afteer the first part of the last momevement; and yet in the last phraases of the movement he eventually succeeds, by splitting the chorus musical line into small "pieces" with strong rythmic accent, that can be merged with the dancing rythm of the orchestra.
Alle Menschen wären Brüder
Il famoso verso dell'Inno alla gioia dell'ultimo movimento della nona dice "Alle Menschen wären Brüder", tutti gli uomini saranno fratelli. E tutto sommato i tedeschi, tra di loro, questo ideale sono riusciti a realizzarlo. Il tentativo di estenderlo a tutta Europa sembra per ora fallimentare, a causa certamente della rigidità quasi fanatica dei mitteleuropei, ma soprattutto, temo, del farsi i beati cazzi propri degli altri europei
martedì 29 maggio 2012
Berlusconi Bonaparte
Non sono certo il primo a notarlo, ma la somiglianza della descrizione del regime di Napoleone III nel 18 Brumaio di Marx e un nostro recente presidente del consiglio è sorprendente: "Ma Bonaparte si considera soprattutto capo della Società del 10 dicembre, rappresentante del sottoproletariato, al quale appartengono egli stesso, il suo entourage [67], il suo governo e il suo esercito, e per il quale si tratta anzitutto di aver cura dei propri interessi e di trarre dal tesoro pubblico premi per la lotteria della California. E come capo della Società dei 10 dicembre, egli si afferma con decreti, senza decreti e malgrado i decreti. Questo suo compito pieno di contraddizioni spiega le contraddizioni del suo governo, il confuso marciare a tastoni, i tentativi di guadagnare o di umiliare ora questa ora quella classe, che finiscono per sollevarle tutte ugualmente contro di lui; l'incertezza pratica che contrasta in modo comicissimo con lo stile imperativo, categorico, degli atti di governo, ricalcato servilmente su quello dello zio. (...) Bonaparte vorrebbe apparire come il patriarcale benefattore di tutte le classi. Ma non può dar nulla all'una di esse senza prenderlo all'altra. Come al tempo della Fronda si diceva del Duca di Guisa, ch'egli era l'uomo più obligeant della Francia, perché aveva trasformato tutti i suoi beni in obbligazioni dei suoi seguaci verso di sé, cosi Bonaparte vorrebbe essere l'uomo più obligeant della Francia e trasformare tutta la proprietà, tutto il lavoro della Francia, in un'obbligazione verso di sé. Egli vorrebbe rubare tutta la Francia, per farne un regalo alla Francia, o piuttosto per poter comprare la Francia con denaro francese (...) Alla corte, nei ministeri, alla testa dell'amministrazione e dell'esercito si accalca una massa di individui, del migliore dei quali si può dire che non si sa donde venga; una bohème turbolenta, malfamata, avida di saccheggio che strisciando indossa abiti gallonati, con la stessa dignità grottesca dei grandi dignitari di Soulouque. Ci si può fare un'idea di questo strato superiore della Società del 10 dicembre se si pensa che Véron-Crevell è il suo moralista e Granier de Cassagnac il suo pensatore. Quando Guizot, al tempo del suo ministero, si serviva di questo Granier in un foglio equivoco contro l'opposizione dinastica, era solito farne l'elogio dicendo: "C'est le roi des drôles", "è il re dei furfanti". Non sarebbe giusto ricordare, a proposito della corte e della tribù di Luigi Bonaparte, la Reggenza di Luigi XV. Perché la "Francia ha conosciuto un numero abbastanza grande di governi di mantenute ma non aveva ancora mai avuto un governo di hommes entretenus" (...) In nome dell'ordine crea l'anarchia, spogliando in pari tempo la macchina dello Stato della sua aureola, profanandola, rendendola repugnante e ridicola.
mercoledì 23 maggio 2012
Donne
Dal Venerdì di Repubblica del 18 maggio 2012, dalla rubrica di Natalia Aspesi :”E’ vero, noi non ci stimiamo, portiamo dentro di noi ancora il retaggio del secondo sesso … della legge che ci discriminava, degli scienziati che trovavano il nostro cervello più leggero, il che ci faceva meno intelligenti, escluse da ogni professione, non potevamo guadagnarci da vivere se non come governanti o puttane, andavamo in galera se adultere, si veniva ammazzare per “onore” ... morivamo a migliaia prima dei quarant’anni per i troppi parti o per infezioni da parto, non si era amesse all’università …” Tutto questo orrore, paradossalmente, gli uomini maschi l’avevano creato per paura dell’immenso potere della generazione posseduto dalle donne, ma non dai maschi.
Gattopardismo
“Tutto cambi perché nulla cambi”, la famosa frase de “Gattopardo”, si riferisce ovviamente alla politica adattota dalle aristocrazie reazionarie italiane per mantenere i loro privilegi dopo che le forze liberali – sia liebral-socialiste come Mazzini, sia liberalconservatrici come Cavour, sia ancora le forze liberali inglesi e massoniche – erano riuscite a riunificare l’Italia. Ma la vicenda del “Gattopardo” è anche una metafora della politica della Democrazia cristiana – e per questo fu pubblicata da Feltrinelli – che riuscì nell’operazione – invero acrobatica – di far diventare gli italiani ricchi nel reddito, ma poveri nel cervello, con i difetti, quindi, sia dei poveri che dei ricchi e senza i pregi di nessuno dei due – quello che Pasolini definì sviluppo senza progresso. Quando vediamo le automobili parcheggiate in seconda e tripla fila, l’ostentazone di beni più o meno di lusso, l’ignoranza rivendicata come un valore, il disprezzo per la cultura non solo a destra, il servilismo verso i potenti, l’ipocrisia, l’attaccamento alla “robba”, stiamo guardando esempi del passaggio al benessere mantenendo le forme culturali e psicologiche del povero - lo potremmo chiamare dongesualdismo. Se ne è recentemente accorto anche Giuseppe De Rita nel suo libro "l'eclissi della borghesia"– lacrime di coccodrillo, è stato l’ideologo dello sviluppo senza progresso per conto della DC.
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domenica 20 maggio 2012
Jeff Koons
Many believe that the art of Jeff Koons is nothing but a play, a joke. I believe that his intentions are much more serious, notwithstanding the ludic character of many of his pieces. He denounces our worshipping the gods of banality and consumerism: bunnies and so on – not much differently from the holy icons painted by Warhol. But I think that he points out that our world is a world of fakes: false gods (vacuum cleaners on a pillar), fictitious jewels (bunnies of platinum). His masterpiece is perhaps his marriage with the porn-star Ilona Staller - fundamentally an expensive performance: even romance in our age is artificial, inflated, made of plastic.
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Barbari
Non molto tempo fa Baricco, in una serie di articoli su “Repubblica”, annunciava sulla fine dell’era cominciata all’inizio del XIX secolo col romanticismo e ammoniva dell’arrivo dei barbari, che sostituiscono la superficie alla profondità. Mi sono ricordato di questi testi leggendo le ultime pagine di “Le Parole e le Cose” di Foucault, in cui, dopo aver analizzato l’epoca “classica” (XVII-XVIII secolo) studiava le basi della cultura dei secoli XIX e XX, e scorgeva nella filosofia di Nietzsche l’annuncio della fine della configurazione epistemologica nata negli ultimi anni del XVIII secolo. “Più che la morte di Dio, - o piuttosto sulla scia di questa morte … - quello che Nietzsche annuncia è la fine del suo uccisore; è la frantumazione del volto dell’uomo nel riso, e il ritorno delle maschere, la disperione della profonda rincorsa del tempo da cui si sentiva trasportato e di cui sospettava la pressione nell’essere stesso delle cose, è l’identità del Ritorno dell’Uguale e dell’assoluta dispersione dell’uomo.” E’ un testo degli anni ’60 – contemporaneo quindi dei lavori di Andy Warhol – ma letto oggi sembra descrivere con precisione scientifica la scomparsa del regno della profondità e la nascita di quello della superficialità. Mi era già venuto il sospetto che Nietzsche fosse il profeta dei nostri tempi. Nietzsche è gettonatissimo, infatti, tra i ragazzi del liceo.
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sabato 28 aprile 2012
Classification
The XVII century French botanist Adanson, in his "Histoire naturelle du Sénégal" (I read it in a citation dy Foucault), describes his "Method" for classifying species. He begins with an arbitrary species, he describes thoroughly this species, than he passes to the next and describes only the differences; he then passes to a third species, and describes only the differences with the first two species. Eventually he arrives at a tabel composde only of differential characters among the species that allows to distinguish the "natural families". It is striking that the method is exactly the same of cluster analysis, only without the help of computer power.
venerdì 27 aprile 2012
Imprudence
Le prix Nobel pour l'économie Paul Krugmann a declaré qu'il faudrait réduire le chômage au coût même d'augmenter l'inflation. Enfin! Il s'agit bien sûr d'hérésie pure pour les néo-liberistes et les prêtres des banques centrales. Bernanke, le président de la Federal Reserve américaine, a dit qu'il est "imprudent". Imprudent car l'inflation réduit le capital des "épargneurs", c'est à dire des riches.
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mercoledì 18 aprile 2012
Competition
I have read (in a citation) the following passage from Jerom Cardanus: "it is well known that plants hate each other ... they say that olive and vine hate cabbage, that cocomber escapes from olive. Considering that they grow because of the heath of sun and moisture of earth, it is necessary that every large tree is obnoxious to other plants, and also the tree with many roots". It is exactly and precisely what today ecologists call competition for resources.
sabato 14 aprile 2012
Donne
Secondo il Corano la donna vale la metà di un uomo. Secondo gli italiani, temo, un cinquantesimo.
Anni '70
La morte di Moro (e soprattutto la paura che le Brigate Rosse avevano messo a moltissimi) causarono un tale trauma da provocare la totale rimozione di quello che era successo negli anni ’70. I ragazzi non ne sanno praticamente niente, e non certo perché il periodo non si studia a scuola – sul fascismo infatti sono genericamente informati da quello che sentono in giro, non certo dalle lezioni. Le rimozioni, si sa, provocano nevrosi, e la nostra nevrosi forse è stata Berlusconi. Ne siamo usciti (sembra) con una doccia gelata – tecnica in uso insieme all’elettroshock nei manicomi di una volta.
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Prophets of doom
With his skull studded with diamonds, was Damien Hirst prophetising the crise and collapse of economies of Western civilization? He was actually only joking, in particular with the market of contemporary art, but a mark of prophecy is to be unaware of the true meaning of his visions. Moreover, ancient prophets and oracles were de facto the psychoanalysts of old ages, and psychonanalysis tells as that a diagnosis is a cure. What is thew diagnosis? The main theme of all of Hirst’s works is the obliteration of death in contemporary society. Science in fact has resolved all our material problems, with the negligible exception of death, and we cope with this unavoidable truth by psychoanalytical repression of the fear of death. Perhaps, if we face the problem, our economical and social nevroses will disappear.
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martedì 27 marzo 2012
Pasolini
Sono abbastanza convinto che se Pasolini non fosse stato omosessuale, sarebbe stato biecamente reazionario, cosa di cui qualche traccia resta nei suoi pur acutissimi interventi. Se decise di passare col PCI, forse dobbiamo ringraziare il retrivo Friuli che quando era ragazzo lo perseguitò e torturò per le sue preferenze sessuali. Del resto, una volta venuto a Roma, Pasolini frequentava l'orrida borghesia di sinistra del PCI, in primis Moravia, a quell'epoca arbitro e principe della letteratura italiana, amicizia certamente profonda e sincera, ma anche utile dal punto di vista della carriera letteraria. Non bisogna dimenticare infatti, che, per quanto a Pasolini piacesse fare il "corsaro", era perfettamente inserito nell'establishment culturale italiano dell'epoca - scriveva sul Corriere della Sera, non certo su foglietti clandestini - e le sue posizioni di solito erano quelle ufficiali del PCI - la famosa e troppe volte citata poesia di Valle Giulia esprimeva in modo certo brillante le viete posizioni del PCI sul '68. Pasolini quasi certamente non si sarebbe mai interessato delle periferie, se non fossero state territorio di "caccia" - nelle periferie romane si ha di solito un atteggiamento molto tollerante nei confronti dell'omosessualità, forse un ricordo dell'antica Roma. Qui però non poté non rimanere colpito dalla perturbante purezza dei sottoproletari - poeta lo era veramente - e diventarne il portavoce.
Endettemenet
Je viens de découvrir que en allemand dette se dit Schuld = faute, péché. Cela peut-être explique pourquoi, quand il s'agit d'endettement, les allemands sont pris par une crise hystérique. L'Europe a un endettement très inférieur aux Etats-Unis et au Japon, un quart environ, et pourtant nos politiques économiques sont bien plus réstrictive, déflactionnistes même, que dans ces deux Pays.
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domenica 4 marzo 2012
Rossini
sabato 25 febbraio 2012
Ambrogio
Ambrogio riuscì a ottenere una certa indipendenza dalla chiesa di Roma, istituendo un rito ambrosiano ancora oggi riconosciuto (per esempio Milano ha una proroga di alcuni giorni del carnevale). Forse in questa indipendenza dalla grande meretrice sta l'origine della rettitudine morale che i milanesi hanno ancora oggi - nonostante tutto e nonostante Ligresti - ancora oggi.
Postmoderno
Sono sostanzialmente d'accordo con il graffito, e penso che l'aggressione mediatica ai pacificissimi manifestanti no-TAV sia una gravissima limitazione della libertà di manifestare che la Costituzione gaarantisce a tutti, non solamente ai partiti. Quello che mi colpisce tuttavia è la forma: la retorica è quella dell'Unione Sovietica degli anni '30, mentre la firma richiama la sinistra libertaria dell'inizio degli anni '80. Il miscuglio è tipicamente postmoderno
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martedì 21 febbraio 2012
Flexibilité du travail
Quelle idée géniale que la fléxibilité du travail. Le modèle c'est la Pologne, où les libéralisations accompagnées des bas salaires ont entrainé une croissance économique formidable. Mais la Pologne n'est pas dans l'Euro. Flexibilité du travail avec monnaie forte signifie augmenter le chomage.
giovedì 16 febbraio 2012
Gesuiti euclidei
E’ noto come, nel ‘600, il padre gesuita Matteo Ricci, partito come missionario in Cina, tentò con successo di fondere il cristianesimo con il confucianesimo, creando un rito speciale che venne accolto con favore dall’imperatore e che prosperò per circa un secolo finché la Chiesa di Roma non decise che non era ortodosso. Per questo, Matteo Ricci fece gli stessi studi di un mandarino, arrivando a padroneggianre i classici e la calligrafia, e a vestirsi alla cinese, in modo da essere accettato dalla corte imperiale e soprattutto di trovare i punti di contatto tra la millenaria cultura cinese e il cristianesimo, compito non facile; in cinese per esempio non esiste il termine “dio”, e Matteo Ricci dovette tradurrlo con la parola cinese per “cielo”. Insomma, pur di evangelizzare i cinesi si sinizzò completamente. Ma nulla mi toglie dalla mente il sospetto che - a parte gli obblighi per così dire di servizio - Matteo Ricci abbia voluto diventare cinese per intima consonanza con un popolo, da tanti punti di vista, gesuitico. Cosa c’è di più gesuitico del concetto di Deng Xiao Ping di “economia socialista di mercato”?
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mercoledì 15 febbraio 2012
Tangentopoli
Nel ventennale di Tangentopoli il commento più ricorrente è che Mani Pulite non è servita a niente e che oggi ci sia più corruzione di prima. Mah. Perché questa lettura sia così diffusa bisogna che 1) la gente non si ricordi com’era prima 2) che si interpreti la corruzione come un problema morale e non, almeno nelle dimensioni che ha in Italia, come un problema sociale
Cosa succedeva prima? Non solo chi voleva vincere un appalto ma anche solamente aprire un’attività economica doveva pagare una tangente non a un politico, ma a tutt i partitii. Le tangenti andavano secondo una percentuale prestabilita tot alla DC, tot al PSI, tot al PRI, tot al PLI, tot al PSDI e infine, in misura minore, al PCI. Questo denaro veniva impiegato in piccola parte per l’arricchimento personale dei politici, in massima parte veniva impiegato per il cosiddetto voto di scambio. PSI e DC, almeno dopo la fine degli anni ’70, erano i partiti maggioritari non certo perché fossero un baluardo contro il comunismo, ma perché spargevano elargizioni a pioggia sulla popolazioni. Molti in quegli anni andarono in pensione con meno di venti anni di contribuzione a stipendio pieno. Il risultato di questa che potremmo definire corruzione istituzionalizzata di massa, fu l’accumularsi del mostruoso debito pubblico che ancora abbiamo sulle spalle. Questo sistema richiedeva un sistema elettorale proporzionale. Il passaggio al sistema dell’oligarchia corruttrice che vige attualmente si è avuto non tanto con la dissoluzione dei partiti della prima Repubblica, quanto con il passaggio a sistemi maggioritari, in particolare con l’aberrante Porcellum, che, a parte le liste bloccare, unisce, caso unico al mondo, sbarramento elettorale e premio di maggioranza (il sistema tedesco, tanto per ricordare, ha solo lo sbarramento di maggioranza ma non il premio di maggioranza, mentre i sistemi inglese, francese e americano sono a collegio uninominale, non a premio di maggioranza). Sotto il regime elettorale del Porcellum i cittadini fondamentalmente non hanno nessuna possibilità di controllo sulla scelta del personale politico, in quanto le preferenze non contano più nulla, e in quanto anche piccolissime formazioni possono essere determinanti per raggiungere quelle percentuali di voti che danno diritto al premio di maggioranza. Se prima un politico doveva disporre di una solida base elettorale, oggi per essere eletto basta il gradimento del capopartito o di un capocorrente. Il sistema fu introdotto proprio per evitare il voto di scambio, ma il risultato è stato che i politici, ormai sciolti dal controllo popolare, responsabili solo verso il leader, possono liberamente dedicarsi all’arricchimento personale, ottenuto solitamente elargendo sovvenzioni pubbliche in cambio di prebende spesso non monetarie ma sotto forma di regali (case ecc). Il sommo economista Tremonti ha fatto tagli spaventosi alla spesa per la cultura, per la scuola, per l’Università, addirittura per la polizia, ha imposto una quantità inaudita di tasse (indirette, che pesano soprattutto sui poveri), ma non è riuscito a ridurre il deficit pubblico che anzi è aumentato considerevolmente (e sempre supponendo che le cifre ufficiali siano vere, cosa su cui ho fortissimi dubbi), deficit crescente che è alla base del famoso aumento dello spread e del rischio di default che abbiamo corso pochi mesi fa. L’aumento del deficit non si spiega né con l’abolizione dell’ICI né con l’evasione fiscale, in massima parte deriva dall’aumento di consulenze, appalti ecc.
E i giudici? Come si vede, la corruzione è più un problema di legge elettorale che di legge penale. Ma comunque Tangentopoli è stata checché se ne dica un punto di rottura. Prima del 1992 era impensabile che un politico, un ricco o un potente venissero condannati; i processi contro i politic e i potenti finivano nel “porto delle nebbie” e pian piano venivano “insabbiati”. Nessuno ricorda più il “porto delle nebbie”, cioè il tribunale di Roma, ma prima del 1992 un processo ad Andreotti sarebbe stato impensabile, come impensabile sarebbe stata una condanna (per ora solo in primo grado) dei responsabili dell’eternit. Si è passati da una giustizia che colpiva solo i deboli a una giustizia almeno in linea di principio uguale per tutti. Certo, le condanne di potenti sono ancora rare, ma il principio è stato affermato.
Ho fatto una schematica analisi socaile, politica, economica. Non ho parlato del ruolo dell’economia privata e di altre complicazioni come la politica monetaria, ma il quadro dovrebbe essere chiaro. Finché continueremo a veder il problema della corruzione come un problema morale non ne usciremo. Finché continueremo a parlare di legalità invece che di diritto non ne usciremo. Le leggi non derivano da principi morali, che rientrano nell’ambito della religione, ma servono a garantire la convivenza pacifica tra i cittadini. Almeno quando sono leggi giuste.
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sabato 11 febbraio 2012
Violenza e libertà
Berlusconi è riuscito nel capolavoro dialettico di convincere un po' tutti che se un debole mena un forte, è violenza, se un forte mena un debole è libertà (ed è anche figo). Mah.
Euro en Grèce
martedì 7 febbraio 2012
Diversità delle lingue
La massima diversità linguistica si ha in America e in Nuova Guinea, ma più in generale in tutte le aree dove vivono "primitivi". C'è grande preoccupazione per l'estinzione delle lingue, che avviene a un ritmo simile a quello delle specie biologiche. Le lingue scompaiono perché scompaiono i modi di vita tradizionali, le popolazioni migrano nelle grandi città dove acquisiscono la lingua nazionale. Tuttavia non bisogna dimenticare che l'Europa del Medioevo era un'area di altissima diversità lingustica. In Francia, per esempio, a parte il bretone (di ceppo celtico) e l'occitano a sud, si parlavano numerosissimi patois, cioè lingue locali. Ricordo che quando lessi gli essais di Montaigne mi colpì moltissimo quando afferma che lui parlava francese, italiano e piccardo. Queste lingue locali sono state cancellate dall'affermazione degli stati nazionali. Lo stesso crollo di diversità linguistica che ha avuto la Francia è accaduto per esempio nei Paesi Bassi, mentre l'Italia e la Germania mantengono quasi intatti i loro dialetti, che specialmente per quanto riguarda l'Italia hanno talora lo statuto di vere e proprie lingue (i linguisti non hanno dubbi per il sardo, ma credo che si potrebbe dire per il siciliano, il napoletano ecc.).
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Computer
In the last decades computer power has experienced exponential growth. What will happen when thiw growth will slow down and eventually end? The era of computers as realm of free services and of unconditioned freedom will come to an end?
lunedì 6 febbraio 2012
Conservatori
Quelli che vogliono ritornare a 40, 60, 100 anni fa si definiscono "innovatori"; quelli che vorrebbero mantenere le conquiste degli ultimi 40, 60, 100 anni vengono definiti conservatori.
martedì 31 gennaio 2012
Costituente
La vignetta di Staino (Venerdì di Repubblica del 12 gennaio 2012) è acuta e divertente. Occorrre però sottolineare come la “pozione” sia sostanzialmente la stessa del patto costituente: cattolici, social-comunisti e liberali. Quello che forse è cambiato più fortemente è la componente liberale, che allora era composta di azionisti e oggi è composta da “massoni”. Gli azionisti esistono ancora, e sono numerosi, ma, essendosi sostanzialmente schierati con gli eredi della sinistra sessantottina, sono stati esclusi, su ordine degli eredi del PCI, dal nuovo patto.
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Dai Pra'
Ho appena letto il libro di Dai ‘Pra “Quelli che però è lo stesso”. Carino: il politically correct come sostitutivo di un’educazione politica assente. L’autrice, insegnante precaria in una scuola all’Idroscalo, estrema periferia degradata di Ostia, incontra i (sotto)proletari, di cui sostanzialmente invidia la libertà, anche quando si esprime nelle forme aberranti della violenza, del facismo, del machismo, del cattivo gusto. Non vorrei essere troppo cattivo, ma mi sembra che non avendo né il coraggio di abbandonare la propria piccoloborghesità né gli strumenti politici (nonostante o forse a causa del padre sessantottino) per rapportarsi dialetticamente con i proletari, si mette a fare la crocerossina, ovvero a tentare di trasformarli in piccolo borghesi di sinistra. Peccato, perché i sottoproletari sarebbero stato un ottimo punto di vista per rappresentare l'Italia berlusconiana.
lunedì 9 gennaio 2012
XXIth century art
Many complain that the art of XXI century is somewhat a reptition of the art of the earlier 30 years, and that we lack the geniuses of even recent past. But this situation is not very different from the centuries after the Reinassance. Reinassance is an age of giants, when even not so great artists could achieve the highest performances; in the Baroque we have a number of geniuses (Velazqeuz, Caravaggio, Rubens), amidst a very large number of excellent artists that are however not very original; in the XVIII century the average quality of paintings is very high, but the century produced very few outstanding artists; in XIX century, paintings is largely academic and weak, although a number of very fine artists (Ingres, David, Géricault, Friedrich etc.) was produced by this century. Of course, the reason of this sort of decadence is the development of the language of modern paintings, that was tumultuous in the Reinessance and then slowed down - as well as there are only seven notes, and you can compose a large but not infinite number of melodies, there is only a limited number of subjects in painting and in the way to express them. After a century of tumultuous development of the language of art, we are in a phase of settlement, with little innovation because almost everything has been explored. Nonetheless, the quality of the latest art is in my opinion on average very high, although actually often not very innovative. Then, a time will arrive when the meaning itself of art will change, in the same way as in XIX century the meaning of art changed from representation to imagination. Probably we have already some hints of this great change, but we cannot see it: Michelangelo was already a conceptual artidu, but of course nobody could suspect in that time that such ideas would lead to objects trouvés and abstract painting.
domenica 1 gennaio 2012
Daverio
I have read the fine book by Daverio "Il Museo Immaginato", recently issued. It is amusing and funny, but behind the friendliness there is a rather revolutionary proposal in approaching the history of art: to replace the usual storicist approch that emphasize the innovations of each artist and that wasa inheriteed from Vasari, with an evaluation of the web of citations and relationships that link together all paintings of every age, not differently from the approach of literary cirticism. The plat works mainly because the selection is very restricted, only paitingins and only paintings from Titian to the XIX century (with rare exceptions), a period of very little innovation before the revolutions of the late XIX-early XX century. But the proposal is well worth of consideration.
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