Politica e guerra sono fondamentalmente la stessa cosa (vedi democrazia e repubblica). Però c'è una differenza fondamentale tra il generale e il leader politico. Il generale l'esercito se lo trova già bello e pronto, e può ragionevolmente sperare nella sua fedeltà, mentre il politico l'esercito prima lo deve costruire e poi mantenere. Vale anche nei sistemi autoritari, le elezioni sono solo quella che in altri tempi si chiamava "verifica dei poteri". Per questo chi dice che la politica è l'arte del possibile (tradotto: mettere insieme la gente) ha ugualmente ragione di Machiavelli. Combinare le persone e i blocchi sociali si può fare in molti modi, con un obiettivo comune, con la dialettica, con i mezzi di informazione, con un nemico comune. Fondamentalmente si fa con le idee.
martedì 20 maggio 2014
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