Sentivo l'altro giorno Massimo Cacciari che sosteneva che il conflitto costituente è la base dell'animo europeo. E' verissimo. Confllitto = guerra. La democrazia è una guerra incruenta, la storia del mondo è storia di lotta (guerra) di classe, il comunismo sovietico era un comunismo di guerra (in Cina addirittura avevano messo la divisa militare a tutti) e il Principe non dice altro che politica = guerra e che quindi vale la morale di guerra, non altre (vedi il post machiavellismo). Tuttavia, anche se a Machiavelli la guerra evidentemente piaceva, il suo ideale politico è la repubblica, che non è fondata sul conflitto, ma fondamentalmente sul consiglio degli anziani. Le vere repubbliche sono quelle primitive, come quelle degli aborigeni australiani o dei boscimani. Questa contrapposizione non evidente ma fondamentale tra democrazia, basata sulla guerra = politica, e repubblica, basata sul consiglio, mi viene da Toni Negri, che non amo sperticatamente ma che in questo caso è utile.
Mi vengono da fare a questo punto alcune riflessioni, in quanto è abbastanza evidente che, sebbene le guerre siano numerose e devastanti come sempre o come non mai, e nonostante nei paesi "pacifici" ci sia una evidente guerra economica di tutti contro tutti e dei ricchi contro i poveri, siamo ormai fondamentalmente in un mondo post-bellico. Postbellico, ma certamente non repubblicano.
martedì 13 maggio 2014
democrazia e repubbllica
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