Penrose, il grande matematico e fisico, ha sempre sostenuto che la coscienza è un fenomeno quantistico e non computazionale. Penrose è rispettatissimo perché non solo è geniale ma soprattutto perché non è mai scontato, ma questa sua posizione era stata un po' messa da aprte. Oggi però se ne torna a parlare perché nonsotante lì'infinita potenza dei comptuer, che ha portato i computer a parlare, di coscienza o anche solo di vera intelligenza non si vede traccia e quindi si dà più credito al matematico inglese. Staremo a vedere.
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