domenica 28 giugno 2009

Aspetti


L’astrologia occidentale vede la vita come un insieme di sfide poste dalla contrapposizione (sfavorevole) o dalla sinergia (favorevole) degli astri. Ma si tratta di una visione egocentrica: il soggetto viene isolato dal resto, che diventa il mondo esterno. Il soggetto può essere l’io, ma può anche essere l’umanità, la famiglia, il proprio capo, la nazione, una dottrina, ecc. E’ una scelta di “coordinate” forse necessaria per cominciare a capire qualcosa, ma non credo si possa andare più avanti di tanto finché non si considera che il soggetto sta in mezzo non a un mondo esterno, ma ad altri infiniti soggetti, e che come gli altri soggetti sono per me mondo esterno, io per gli altri soggetti sono mondo esterno. Il buddismo credo consista proprio nell’adottare un sistema di coordinate universali indipendenti dal soggetto – come nella relatività einsteniana. Questo cambiamento del pnto di vista richiede una grandissima consapevolezza e soprattutto l’abbandono di molti pregiudizi. - forse il terzo occhio sta a rappresentare proprio questo. A quel punto, il mondo diventa completamente diverso, e acquisiscono importanza cose a cui di solito importanza non si dà – suppongo, almeno, io non sono buddista.

Nessun commento: