Questo è il millesimo post di questo blogghetto, iniziato nel 2007, unam edia di un centinaio di post all'anno
le quattro parole chiave più usate sono
Italia 118
Berlusconi 66
Italiani 52
politica economica 51
il che farebbe pensare a un blog di economia sull'Italia il che non credo sia propriamente vero
domenica 8 settembre 2019
Wroclaw (per un mio giovane amico)
Stavo a Wroclaw per un congresso e mi annoiavo. Preno tre amici e vado a vedere il Centennial Hall, uno dei capisaldi del primo razionalismo: fulminante, Vedere il vero razionalismo ti fa capire il gigantesco bliff che è stato la tanto esaltata architettura fascista (esaltata solo qui perché fguori dal Bel Paese non la conosce nessuno).
sabato 7 settembre 2019
Socialdemocrazia, Italia
Una volta ho visto un documentario in cui il presentatore definiva la socialdemocrazia svedese come un luogo in cui "tutti hanno diritto a un po' di bellezza e un po' di felicità". Il discorso sulla socialdemocrazia è complesso, quello che è certo è che in Italia non ha mai attecchito, nemmeno nelle cosiddette regioni rosse, in quanto un pricnipio fondamentale dell'italiano è che mi va bene di stare male purché il mio vicino stia più male, il che rende logicamente impossibile il principio di "un po' di felicità per tutti".
sabato 31 agosto 2019
Bamboccioni
Quello che più mistupisce del nuovogoverno è il fatto che Salvini, la cui macchina propagandistica sembrava un rullo compressore invincibile, ora piagnucola e balbetta e non riesce più a fare una critica efficace. Il motivo sta probabilmente nel fatto che il PD è probabilmente un partito di destra, ma è sicurametne adulto, e con lui esso non funzionano le richieste e gli atteggiamenti infantili che erano la cifra del governo gialloverde. Anche il ritrovato ruolo di Conte, altra persona adulta ancorché discutibile, rientra in questo quadro. Evidentemente il popolo sovrano questo chiedeva ai politici: non una buona gestione della cosa pubblica, o al limiti i sussidi che sempre funzionano, ma una regressione infantile. Il perché merita un post appostio, forse, ma credo che abbia a che fare col fatto che la generazione dominante numericamente è proprio quella dei bamboccioni di cui parlava Padoa Schioppa e di cui anche io faccio parte purtroppo.
sabato 17 agosto 2019
Anthropocene, Phanerozoic
Maybe the Anthropocene is not an epoch, but the beginning of a new eon. After all the Phanerozoic begun with an huge episode of pollutioon, when the cyanobacteria changed the composition of the primaeval atmosphere releasing huge amounts of oxygen (which is a waste material for plant, it must be recalled), and it is ending now with a much smaller episode of alteration of the biosphere by man.
Darwin and von Humboldt
it0s unthinkable how mcuh damage did Darwin to the study of nature. Von Humboldt had just invented the field of ecology, but the study of this discipline,, i.e. the network of interrelationships among the organisms and the organisms and the nevironement, was superseded by the individualistic study of dispersal and competition. But Darwin of course is untouchable, not because, I believ, of his scientific achievmenet,s but because his description of nature is shaped not or only limitedld by the observation of the natural world, but by the observation of the hellish malthusian world of London in the 19th century, with his starving population and cruel exploitation. And this implicit support of the individualistic concept of capitalism is liked by many,.
venerdì 16 agosto 2019
Liberali, liberisti
I liberali erano per l'abolizione della schiavità. Oggi i liberali non ci sono più, ci sono i liberisti, che propendono per la reintroduzione della schiavitù (sotto forma di lavoro "flessibile" ). Basti pensare a Jovanotti che esalta il lavoro gratuito (cioè servile)
Florists
SSaying "I am a florist" is like saying "I can speak English": It is useful and it is difficult to learn, but what do you do with that skill?
giovedì 15 agosto 2019
von Humboldt, milionari, fake news
Sto leggendo una vita di von Humboldt, il grande naturalista tedesco fondatore dell'ecologia. Il mio primo istinto rispetto ai grandi successi di von Humbdolt è stato "bella forza, era un barone milionario!" Però i baroni milionari esistono ancora oggi, però non fanno gli esploratori, e di solito nemmeno collezionano arte come si è fatto per secoli. Il motivo è che ai tempo di von Humbdolt lo scienziato e l'artista valevano più del ricco e del potente, mentre oggi nulla vale più di soldi e potere, E la fake news che apparentemente derivano dal emzzo informatico, nascono proprio dal disprezzo per la verità di chi pensa che contino solo i soldi.
venerdì 9 agosto 2019
Marx e gli autori di destra
A marx per qualche ragione piacevano quelli di destra. Attaccò ferocemente Porudhon Bakunin e criticò perfino Feurbach a cui deve moltissimo. Al contrario elogia continuamente gli economisti borghesi che pure critica. Tra gli scrittori non cita mai il progressista Victor Hugo e ama sperticatamente invece il filomonarchico Balzac. E' vero che Balza, proprio perché filo-aristocratico, fa un critica acutissima della borghesia, però credo ci sian una ragione più profonda, e cioè che si impara di più da chi ha opinioni molto diverse dalla tue, mentre da quelli con cui condividi molto non hai molto da imparare.
Divisione del lavoro
Marx era contrario alla divisione del lavoro. Ci sono molti argomenti a contro la divisione del lavoro, ma credo che Marx abbia preso questa posizione in antitesi a Smith, che pensava che la ricchezza delle nazioni derivasse prima di tutto proprio dalla divisione del lavoro. Se Smith dice bianco, allora bisogna dire nero.
mercoledì 7 agosto 2019
Histoire et géographie
Dans un livre de Daniel Pennac - je ne me rappelle pas quel - un perssonage dit "vous faites l'histoire mais vous détruisez la géographie!". Les francais ont toujours donné une grande importance à la géographie - le Marx de la géograophie politique est sans doute Emmanuel Todd - mais la boutade est profonde et nous explique euq2e la politique et plus en général les rélations dans la société ont deux dimensions: une dimension verticale, une division en classes, qui s'étale dans le temp, et un dimension horizontale, une divisions en nations ou plus en général en régions géographiques, qui s'étale dans le temps. Marx avait consideré seulement la dimension temporelle, de la lutte de classe, mais cela ne pouvait pas expliquer la prémière Guerre Mondiale et donc Lenin a du ajouter la diménsion horizontale de l'impérialisme, c'est à dire du conflit entre les nations.
les deux diménsions son sans doute melées: par example le conflit parmi l'Allemagne et la Russie était un conflit gèographique mais aussi un conflit hisotique de classe. Mais il faut aussi avoir toujours bien claire la distinction parmi les deux diménsions, sous peine de confusions inexcusables. Je crois ene effet que beuacoup de la troublante confusion d'idées dans la gauche radical et surtout dans le rouge-bruns par example au regard de l'Union Européenne, de Trump. de Putin, nait essentialment de la confusion entre impérialism et lutte de classe et donc entre hisotire et géograophie.
Il faut dire que Lenin meme, peut-etre par peur d'etre considéré hétérodoxe, ne souligne pas dans son livre sur l'impérialisme qu'il considère la diménsion géographique oubliée par Marx, et donc la confusion est un peu excusable. Il faut encore considerer que à l'école on a presque totalement abandonné l?étude de la géographie, mais cela est genant. Maias dorenavant il ne faudra plus défaire la géographei pour faire l'histoire.
les deux diménsions son sans doute melées: par example le conflit parmi l'Allemagne et la Russie était un conflit gèographique mais aussi un conflit hisotique de classe. Mais il faut aussi avoir toujours bien claire la distinction parmi les deux diménsions, sous peine de confusions inexcusables. Je crois ene effet que beuacoup de la troublante confusion d'idées dans la gauche radical et surtout dans le rouge-bruns par example au regard de l'Union Européenne, de Trump. de Putin, nait essentialment de la confusion entre impérialism et lutte de classe et donc entre hisotire et géograophie.
Il faut dire que Lenin meme, peut-etre par peur d'etre considéré hétérodoxe, ne souligne pas dans son livre sur l'impérialisme qu'il considère la diménsion géographique oubliée par Marx, et donc la confusion est un peu excusable. Il faut encore considerer que à l'école on a presque totalement abandonné l?étude de la géographie, mais cela est genant. Maias dorenavant il ne faudra plus défaire la géographei pour faire l'histoire.
martedì 6 agosto 2019
Populismi
Oggi ci scandalizziamo (giustamente) per la volgarità sfacciata di Trump e quella più educata di Salvini. Ma non è cominciato oggi come ci ricorda Guzzanti.
Postmoderno a sinistra in Europa
Se uno vuole dei marxisti, li deve cercare nelle università americane. In Europa, con la rara eccezione dei Wu Ming, c'è il postmoderno. Tra l'altro, se Vattimo Oliva Eco erano consapevoli di essere "traditori", non so se i postmoderni di oggi siano consapevoli di essere totalmente postmoderni. E forse è proprio il postmodernismo che accomuna la sinistra ormai diventata liberista e quella che si ritiene radicale.
lunedì 5 agosto 2019
Marx
Marx ha capito le leggi della storia a 39 anni, ma ha dovuto aspettare i 60 per capire quelle dell'economia, che è estremamente più complessa. Le leggi della storia sono formulate nel Manifesto, mentre i risultati veramente importanti in economia sono soprattutto nel secondo libro del capitale, che è uscito postumo. E Marx non pubblicò in vita qusto capolavoro perché probabilmente sentiva di non aver finito il lavoro; infatti, anche se il Capitale spiega i cicli economici, non tratta della finanza, che rappresenta probabilmente un punto importante dell'economia capitalistica.
The three monkeys
First, the three monkeys said that there was not global warming at al.. One of the monkeys said that it was a machinery of the plutocrats. The other monkey said that global warming had always occurred: The third monkey said that our standard of living was not negotiable.
Then the three monkeys said that Ok there is global warming, but it is not caused by man
Finally the three monkeys said that OK global warming was caused by men but it was to late to do anything and it was only possible to adapt to warming
Eventually the three monkeys burned in a huge fire caused by global warming.
Then the three monkeys said that Ok there is global warming, but it is not caused by man
Finally the three monkeys said that OK global warming was caused by men but it was to late to do anything and it was only possible to adapt to warming
Eventually the three monkeys burned in a huge fire caused by global warming.
domenica 21 luglio 2019
Aspettare
Un olandese pensa "perché farlo aspettare se non è strettamente necessario?". Un italiano pensa"perché non farlo aspettare se non è strettamente necessario?"
martedì 9 luglio 2019
Muri
Salvini vuole fare una muro al confine con la Slovenia. Oggi se non hai un muro o almeno un muretto non sei nessuno.
venerdì 5 luglio 2019
Open access
Behind the narrative of open access in science publishing,. tlies a compeltely different story. The narrative is that research should be freely available to everybody - but it is already: i fyou write to the autghor you can receive a pdf of the paper free of charge (at least i f the author is living). The true reason for open access is that the possibility to pay for publishing, which is usually only possible to academic professional,. gives back to academia the power to control the process ofg publishing that was ripped off by the system of rgeat publishing companies. Not casuallly, the movement toward open access was lead by Plos which is controlled by the German Max Planck Insitiute. Germana professors barely tolerated that htier divine power was subtracted by the (abnglosaxon and jew) process of copmmercial publishing.
martedì 25 giugno 2019
Storytelling
Ho come l'impressione che nessuno sappia più fare niente, il pasticciere, lo scienziato eccetera, tanto ormai fanno tutto i computer. La gente si tiene occupata facendo il venditore. Vale anche nella scienza, dove campiamo vendendo come rivoluzioni idee di venti trenta anni fa (si chiama storytelling con linguaggio più aulico).
martedì 18 giugno 2019
sabato 15 giugno 2019
Keynes e il rifiuto del lavroro
Gli ultimi trent'anni, anche se abbastanza sotterraneamente, sono stati gli anni del progressivo estendersi del rifiuto del lavoro, i cui fautori sono probabilmente ignari che molti anni prima John Maynard Keynes aveva predetto che in pochi decenni la quantità di ricchezza ccumulata sarebbe stata cos' enorme da non rendere più necessario lavorare. Anche se il mainstream va contro sia Keynes sia i movimenti undergrorund. ho il sospetto che la profezia del grande economista sia più che matura e che continuiamo a lavorare come pazzi invece di dedicarci a un ozio creativo per una sorta di follia tardocapitalistica.
venerdì 14 giugno 2019
Arte africana e arte del medioevo
Leggevo su un libro di arte africana che in questo continente non esiste l'arte per l'arte e che quelle opere che estrapoliamo per porle nelle collezioni hanno sempre un significato pratico e religioso. Se è per questo il discorso vale esattamente negli stessi termini per l'arte del medioevo, in cui infatti non esiste ancora il concetto di artista o meglio non esiste il concetto di artista come distinto da quello di artigiano. Forse in realtà il discorso vale per l'arte tutta, e l'eccezione sarebbe rappresentata dall'arte classica e dalla sua ripresa in occidente in età moderna.
lunedì 10 giugno 2019
Prima gli italiani
Lo slogan di Salvini alle europee era "prima gli Italiani". temo però che gli italiani siano solo quelli del nord. mentre quelli del sud, che pure lo votano in massa, sono negri.
domenica 9 giugno 2019
Monna Lisa e Monna Vanna
Esistono delle versioni nude della Gioconda, dette "Monna Vanna", opera probabilmente degli allievi di Leonardo. Anche se in queste versioni manca il bellissimo paesaggio sullo sfondo, si tratta in un certo senso di spiegazioni del capolavoro leonardesco, sia dal punto di vista formale che del significato.
giovedì 23 maggio 2019
Popoli
Un po' come i matrimoni infelici di Anna Karenina, i popoli fanno orrore ognuno in un modo diverso
martedì 7 maggio 2019
Postmoderno nellascienza
Un grande scienziato ha scritto che quando preparava la prima edizione del suo libro principale pensava che questo sarebbe durato perché era vicino alla verità. Siccome però nei dieci anni successivi le nuove scoperte hanno quasi completamente riscritto la disciplina di cui il libro si occupava,, cominciva a sospettare che la verità non esiste. In altre parole se io non ho trovato la verità allora vuol dire che la verità non esiste - e questo è il succo del postmoderno, il trionfo del narcisismo.
poesia e canzoni
Che i testi delle canzoni siano poesia è controverso, ma non ci sono dubbi che Bob Dylan sia un poeta, in quanto possiede il dono della profezia, proprio solo dei veri poeti (Virgilio, Heine, Pasolini()
sabato 4 maggio 2019
DEstra e sinsitra
Ho l'impressione che le persone di sinistra muoiano prima (con le dovute eccezioni tipo Dario Fo E Rita Montalcini). Forse per questo alle elezioni vincono sempre le deste: se all nascita gli uomini sono probabilmente 50 e 50 destra e sinistra, nelle classi di età più anziane prevalgono i destrorsi.
venerdì 3 maggio 2019
Concerto del primo maggio
domenica 28 aprile 2019
Plant revolution
Stefano Mancuso, autore di verde brillante e Plant revolution, sostiene che le piante hanno una astruttura modulare non gerarchica e un'intelligenza diffusa che dovremmo imitare. Il concetto è fondamentalemente giusto e ricorda da vicino la distinzione tra struttura a rizoma e struttura ad albero di Deleuze - significativamente metafore vegetali.
sabato 27 aprile 2019
serie TV e romanzi russi
Se "Breaking Bad" è "Guerra e Pace", "True Detective" è "Delitto e Castigo": il primo epico, il secondo esistenziale
mercoledì 10 aprile 2019
Simone di Torre Maura, stancanelli, registri linguisitici,
La cosa interessante del famoso video di Simone e Casa Pound non è atanto il contenuto, quanto che sui social, dove i contenuti vanno dalla terra piatta a Mussolini che faceva cose buone (oltre a gattini e foto di amatriciane), possa diventare virale un tema "difficile" come l'antifascismo. E ha perfettamente ragione la Stancanelli che l'italiano trasandato fa parte del gioco: non mi stupirei che Simone usi l'italiano corretto a scuola e abbia giocato a "fare il borgataro" nel video, padroneggiando diveersi registri lingusitici un po' come Dante non fa esprimere nello stesso modo i diavoli e Beatrice. E probabilmente la Stancanelli ha visto minacciato il suo italiano ovviamente corretto estremamente convenzionale da un uso creativo della lingua. Direi il suo italiano da premio letterario di provincia come da ogni punto di vista è il Premio Strega. (nonostaten la Bellonci fosse alla fine una grande personalità)
domenica 7 aprile 2019
Lotta di classe e Simone di Torre Maura
La lotta di classe non è simmetrica - p sempre lotta della classe sottoposta alla classe dominante, non può essere mai il viceversa. In altre parole è sostanzialmente una lotta per l'eguaglianza, anche se per esempio la sconfitta dell'aristocrazia da parte della borghesia ha finito per creare una nuova divisione in classi.
Le destre ci hanno fatto credere che ci possa essere una lotta di classe dei privilegiati contro gli esclusi, e che quindi i veri rivoluzionari sono loro. Il senso del discorso di Simone di Torre Maura /(che è un proletario di periferia quindi le contraddizioni le percepisce immediatamente prima ancora che intellettualmente) è proprio che i privilegiati non possono fingere di essere sfruttati e che le fratture di classe non sono quelle individuate da casa Pound. Qualcuno ci ha visto ecumenismo cattolico (cito un post di uno che per altro di solito scrive cose carine) ma si tratta di Marx puro riformulato nei termini del mondo attuale e non del mondo degli anni '70. che era completamente diverso, molto più povero ma con uan forbice sociale molto meno accentuata. Siccome non è formulato nel linguaggio degli anni '70 non è minimamente compreso. Il discorso vale anche per Greta che è chiaramente borghese, ma che esprime contraddizioni forti. Parlano sempre di comunicazione, poi quando arriva gente che sa comunicare (ma comunica con un linguaggio che non gli appartiene) sui alterano.
Le destre ci hanno fatto credere che ci possa essere una lotta di classe dei privilegiati contro gli esclusi, e che quindi i veri rivoluzionari sono loro. Il senso del discorso di Simone di Torre Maura /(che è un proletario di periferia quindi le contraddizioni le percepisce immediatamente prima ancora che intellettualmente) è proprio che i privilegiati non possono fingere di essere sfruttati e che le fratture di classe non sono quelle individuate da casa Pound. Qualcuno ci ha visto ecumenismo cattolico (cito un post di uno che per altro di solito scrive cose carine) ma si tratta di Marx puro riformulato nei termini del mondo attuale e non del mondo degli anni '70. che era completamente diverso, molto più povero ma con uan forbice sociale molto meno accentuata. Siccome non è formulato nel linguaggio degli anni '70 non è minimamente compreso. Il discorso vale anche per Greta che è chiaramente borghese, ma che esprime contraddizioni forti. Parlano sempre di comunicazione, poi quando arriva gente che sa comunicare (ma comunica con un linguaggio che non gli appartiene) sui alterano.
Abbanondo di Marx
A proposito di marxismo volgare e nominalismo è esempalre questa trasmissione di radioondarossa, per altro molto interessante.
Da una parte abbiamo un filosofo marxista, che espone con estrema precisione il pensiero di Marx, tranne le parti dell'economia di Marx che richiedono strumenti matematici, cioè il secondo libro del capitale e buona parte del primo (in particolare tutta la trattazione delle crisi di sovrapproduzione e la caduta tendenziale del saggio di profitto, che Marx esprime in linguaggio dialettico ma che sono molto più facili da capire con un minimo di modellizzazione; modellizzazione che sta alla base dell'analisi keynesiana il che significa che non viene letta dai marxisti, che giustamente identificano il carattere assolutamente borghese dell'analisi keynesiana ma che si dimetnicano che bisogna sempre prendere tutto quello di utile che c'è dagli avversari invece di cercare di preservarsi puri come dei catari).
Dall'altra c'è un (relativamente) giovane economista che secondo me non ha mai letto Marx in quanto chiaramente non padroneggia la dialettica. Che non padroneggi la dialettica si vede proprio da come affronta i rapporti della Banca Mondiale e di Confindustria: siccome sono di origine borghese devono essere sbagliati. Se le stesse statistiche fossero state fornite da un marxista sarebbero invece state giuste. Se uno invece si legge Marx si accorge che quando parlava di Smith Ricardo e Malthus era profondamente dialettico: diceva sempre (semplifico): in questo ci hanno visto giusto ma in questo ha visto sbagliato (di solito si vede sbagliato per i paraocchi ideologici della propria classe). Del resto alla fine degli anni '60 si è abbandonata la dialettica a favore della decostruzione, che sembra simile ma è completamente diversa, in quanto la decostruzione sostiene 8semplfiico) che è impossibile trovare delle verità comuni in quanto ogni idea è completamente determinata dall'essere di chi la professa. Detta così si vede subito che anche se parte dal concetto di struttura e sovrastruttura è esattamente il contrario dell'analisi marxiana che pretendeva di essere scientifica /e in questo momento non so dare una definizione di scientifico per Marx e non mi va neanche di cercarla).
Detto questo il giovane mi piace particolarmente, perché ha capito e porta avanti un'idea fondamentale: alal fine degli anni '70, con la sconfitta del movimento operaio più o meno globale (il crollo dell'Unione Sovietica degli anni 80 ne è solo una conseguenza) si decise di abbandonare il marxismo. La nascita del postmoderno e della decostruzione sono solo conseguenze di questa scelta. Chicco si è reso conto che in fondo tutti i problemi della politica degli ultimi 50 anni, che pure ha espresso in certi momenti delle contraddizioni forti (si pensi al moviemnto No Global che quantomeno era di massa e globale) nascono proprio da questo abbandono di Marx. Purtroppo NON ha gli strumenti per il tirono a Marx (e infatti ricorre a un vecchietto simpatico che è cresciuto a pane a Marx) ed è fondamentalmente postmoderno nel modo di pensare (senza accorgersene che è il problema peggiore).. Va detto che il problema si verifica soprattutto per il Marx economista (molto più difficile) e non per il Marx storico, in quanto pèr esempio i Wu Ming portano avanti un'analisi storica assoltuamente amrxista e tra l'altro (quindi= fortemente efficace.
Da una parte abbiamo un filosofo marxista, che espone con estrema precisione il pensiero di Marx, tranne le parti dell'economia di Marx che richiedono strumenti matematici, cioè il secondo libro del capitale e buona parte del primo (in particolare tutta la trattazione delle crisi di sovrapproduzione e la caduta tendenziale del saggio di profitto, che Marx esprime in linguaggio dialettico ma che sono molto più facili da capire con un minimo di modellizzazione; modellizzazione che sta alla base dell'analisi keynesiana il che significa che non viene letta dai marxisti, che giustamente identificano il carattere assolutamente borghese dell'analisi keynesiana ma che si dimetnicano che bisogna sempre prendere tutto quello di utile che c'è dagli avversari invece di cercare di preservarsi puri come dei catari).
Dall'altra c'è un (relativamente) giovane economista che secondo me non ha mai letto Marx in quanto chiaramente non padroneggia la dialettica. Che non padroneggi la dialettica si vede proprio da come affronta i rapporti della Banca Mondiale e di Confindustria: siccome sono di origine borghese devono essere sbagliati. Se le stesse statistiche fossero state fornite da un marxista sarebbero invece state giuste. Se uno invece si legge Marx si accorge che quando parlava di Smith Ricardo e Malthus era profondamente dialettico: diceva sempre (semplifico): in questo ci hanno visto giusto ma in questo ha visto sbagliato (di solito si vede sbagliato per i paraocchi ideologici della propria classe). Del resto alla fine degli anni '60 si è abbandonata la dialettica a favore della decostruzione, che sembra simile ma è completamente diversa, in quanto la decostruzione sostiene 8semplfiico) che è impossibile trovare delle verità comuni in quanto ogni idea è completamente determinata dall'essere di chi la professa. Detta così si vede subito che anche se parte dal concetto di struttura e sovrastruttura è esattamente il contrario dell'analisi marxiana che pretendeva di essere scientifica /e in questo momento non so dare una definizione di scientifico per Marx e non mi va neanche di cercarla).
Detto questo il giovane mi piace particolarmente, perché ha capito e porta avanti un'idea fondamentale: alal fine degli anni '70, con la sconfitta del movimento operaio più o meno globale (il crollo dell'Unione Sovietica degli anni 80 ne è solo una conseguenza) si decise di abbandonare il marxismo. La nascita del postmoderno e della decostruzione sono solo conseguenze di questa scelta. Chicco si è reso conto che in fondo tutti i problemi della politica degli ultimi 50 anni, che pure ha espresso in certi momenti delle contraddizioni forti (si pensi al moviemnto No Global che quantomeno era di massa e globale) nascono proprio da questo abbandono di Marx. Purtroppo NON ha gli strumenti per il tirono a Marx (e infatti ricorre a un vecchietto simpatico che è cresciuto a pane a Marx) ed è fondamentalmente postmoderno nel modo di pensare (senza accorgersene che è il problema peggiore).. Va detto che il problema si verifica soprattutto per il Marx economista (molto più difficile) e non per il Marx storico, in quanto pèr esempio i Wu Ming portano avanti un'analisi storica assoltuamente amrxista e tra l'altro (quindi= fortemente efficace.
marxismo volgare e nominalismo magico
Non ricordo chi diceva "cos'è mai un nome: una rosa con un altro nome profumerebbe ugualmente". In altre parole i nomi sono solo suoni che servono a etichettare un concetto, che è la cosa che conta. Nella scuola italiana invece si ha ancora l'idea magica che se cambi il suono allora cambi la cosa - la base della magia è proprio questo, e che quindi quello che è importante non è afferrare i concetti ma ripetere correttamente la parola (pronunciata dal professore) questo nominalismo magico è particolarmente radicato (non so perché) tra coloro che si proclamano marxisti, che pensano che utilizzare la terminologia marxiana sia praticamente tutto ciò che serve per essere marxisti e che se invece si formulano esattamente gli stessi concetti con terminologia diversa. O meglio lo so, Marx è scritto in linguaggio dialettico, che ben pochi (soprattutto se hanno meno di 60 anni) padroneggiano e non padroneggiando la dialettica sono costretti a fermarsi alle parole marxiane senza afferrare la sintassi marxiana.
Traasversalità di classe
nel post precedente dicevo che la sottocultura dei giovanissimi che si esprime nella trap è assolutamente trasversale e quindi poco inquadrabile negli schemi del marxismo volgare. Del marxismo volgare, non di quello vero, perché quello che è successo è che con l'aumentare smisurato della concentrazione di capitale e delle disuguaglianze di reddito si è venuta a formare una gigantesca massa di sfruttati in cui sono ancora perfettamente riconoscibili differenze tra proletari e piccolo borghesi (soprattutto a livello di sensibilità), ma che sono sostanzialmente irrilevanti dal punto di vista economico sociale e politico. Il fenomeno era stato perfettamente inquadrato da "occypu wall street" che parlava di 99% sfurttato contro 1% di sfruttatori (non usavano il termien sfruttati e sfruttatori e quindi erano snobbati dal marxismo volgare in cui la terminologia è essenziale e i concetti sono irrilevanti) ma occorre ricordare che era esattamente la previsioen di Marx sullo sviluppo capitalistico: la concentrazione estrema del capitale e la formazione di un'immensa classe di sfruttati. A quel punto, liberarsi di quell'1% diventeà facilissimo - diceva Marx- anche considerando le armi e gli strumenti di controllo potentissimi di cui sono dotati.
trap e sottoculture giovanili
Se leculture giovanili degli anni 70 e 80 attrassero da subito l'attenzione di tutti, sembra che nessuno si sia accorto che intorno alla trap si è venuta a creare una vera e propria subcultura giovanile. L'attenzione si concentra sulla povertà musicale del genere, dimenticando che il vero senso di un genere musicale legato a una subcultura è quello di creare identificazione nel gruppo. Credo che la colossale sottovalutazione del fenomeno derivi da tre fenomeni (oltre che dall'impoverimento del dibattito culturale un po' a tutti i livelli).
1) se le sottoculture tradizionali avevano una chiara connotazione di classe, la trap è assolutamente trasversale e quindi difficilmente inquadrabile negli schemi del marxismo volgare che costituisce la filosofia di fondo di quasi tutta l'intellettualità contemporanea.
2) la sottocultura è invece generazionale, in quanto è quella che accomuna i 1-16-enni
3) la trap attrae perché utilizza un linguaggio criptato comprensibile solo ai giovani e incomprensibile agli adulti. Non c'è veramente nulla di nuovo, dai linguaggi segreti della malavita francese al verlain, ma ha funzionato tanto bene che i giovanissimi sono riusciti effettivamente a creare una loro sottocultura senza subire l'interferenza dei grandi (che sono affetti da complesso di peter pan maligno e quindi sarebbero particolarmente fastidiosi se si intrufolassero nelle file dei giovani). Tra l'altro questo linguaggio è fondamentalmente ironico (a me la dark polo gang fa morire dal ridere, quando la capisco) e quindi di ancora più difficile decrittazione.
A questo andrebbe aggiunto un quarto fenomeno, cioè che la comunicazione tra i giovanissimni avviene su canali social poco bazzicati dagli adulti che sono legati a twitter e facebook.
La sottocultura dei giovanissimi è sostanzialmente disimpegnata ma credo che questo derivi solo dall'età veramente bassa degli appartenenti. In realtà esempi come Greta e Simoen dimopstrano che questa sottocultura è capace di potente elaborazione politica - o meglio di un'elaborazione politica in fondo non particolarmente originale, ma che si esprime nel linguaggio dell'oggi e non in quello degli anni '70 a cui sono ancora indissolubilmente legati le persone di età più alta.
venerdì 5 aprile 2019
The Green Book e intersezionalità
"The green book" non ha grandi velleità, è un film fatto per passare un'ora e mezza piacevoli. Però sullo sfondo appare in tutta la sua evidenza il tema della cosiddetta intersezionalità: iprotagonisti sono un bianco povero e un nero ricco: e tutto il film ruota intorno a chi è lo sfruttato e chi è lo sfruttatore? Ovviamente la domanda non ha senso, perché lo acquista solo sullo sfondo, dove la stragrande maggioranza sono bianchi ricchi e neri poverissimi. I protagonisti sono invece contemporaneamente sfruttati e sfruttatori, caratteristica che è tipica delle società postmoderne e ambiguità in cui sguazzano le destre cosiddette populiste, che guardano se sei borghese quando sei nero e se sei povero quando sei bianco, ma non le altre combinazioni. L'intersezionalitò è proprio il riconoscimento che le classi non sono un insieme di individui, perché ogni individuo sta all'intersezione tra più classi. Se si leggono con attenzione i classici era già tutto scritto, ma ovviamente nel 1848 o nel 1917 non c'era tanto bisogno di sottolineare la differenza tra classe e individuo, però che il percorso individuale possa svolgersi all'intersezione tra le classi era già scontato: Lenin diceva che anche un prete poteva far parte del partito, purché ne seguisse il programma, e la logica è sostanzialmente la stessa dell'intersezionalità.
Che gli individui siano una interesezione di classi però non è per niente chiaro anche a molta sinistra, e per questo dei movimenti beceri e ipocriti come quelli populisti possono prosperare.
Che gli individui siano una interesezione di classi però non è per niente chiaro anche a molta sinistra, e per questo dei movimenti beceri e ipocriti come quelli populisti possono prosperare.
OGM e selezione delle razze
Spesso si dice che abbiamo sempre fatto ingegneria genetica, inqautno il mais o la melanzana sono completamente diverse dall'antenato selvatico. In realtà c'+ un abisso tra la selezione artificiale e gli inroci con cui si ottenevano le razze domestiche, per esempio quelle canine, e gli attuali OGM: i metodi tradizionali agivano sull'intero genoma, mentre l'ignegneria genetica agisce su singoli geni. E siccome non sappiamo nulla delle interazioni tra geni, gli OGm non solo sono pericolosi, ma anche inefficaci; la trasformazione che ha portato dal teosinte, un'erbetta con pochi semini durissimi al mais con le sue enormi pannocchie è assolutamente inattuabile con le attuali conoscenze di genetica molecolare; quello che siamo riusciti a fare per ora sono cose tipo vegetali resisteni al terribile glifosato, in modo che irrorando i campi diquesto veleno muore tutto tranne la pianta coltivata; e ovviamente il glifosato si è rivelato cancerogeno.
giovedì 4 aprile 2019
Antifona
L'antifona è diffusa nella musica african ma si ritrova anche in Papua e nella musica di altri popoli. Chissà se è una forma ancestrale o se si è sviluppata indipendentemente più volte in vari popoli "primitivi"
martedì 2 aprile 2019
Despoti
Sulla copertina del numero di questa settimana dell"'Economist" c'è un faccione. Lì per lì mi sembrava Orban, poi ho pensato, sarò forse Erdogan? No era Nathanyau. Questi despoti viziati (più don Rodrigo che Innominato) si assomigliano tutti.
Dotta ignoranza
Il sapere di non sapere di Socrate ha più a che fare con lo Zen che con quello che si dice a scuola. Fare il vuoto nella mente per raggiungere la massima concent4razione e quindi la massima cionsapevolezza di sé stessi sono uno dei principi fondamentali dello zen e anche il significato profondo della dotta ignoranza socratica.
lunedì 1 aprile 2019
Fascismo e cultura
Sui social si legge spesso che la cura per il fascismo e il razzismo sarebbe la cultura. Fosse vero. Gentile era coltissimo, eppure era decisamente più a destra di Mussolini (anche se non razzista). Il "manifesto della razza" fu firmato da scienziati in molti casi anche estremamente validi. Heidegger e Schmitt non erano certo degli ignoranti, anzi, sono tra i maggiori filosofi della prima metà del 900. L'identificazione tra sinistra e cultura è in realtà un fenomeno molto recente, successivo sostanzialmente alla sconfitta del nazismo. Ancora oggi il neofascismo ha una sua intellettualità per così dire underground che spesso è molto strampalata ma che non si può certo dire ignorante.
venerdì 29 marzo 2019
ζ function of Rieman
The naswer to life, the universe and everything else is not "42" but the ζ function of Rieman
domenica 24 marzo 2019
Sovranità e Salvini
Salvini ha detto al ragazzino eroe del famoso autobus di farsi eleggere per avere quello che chiedeva. Il problema non è tanto che sono fascisti, che sono razzisti, e che sbeffeggiano gli eori (Storace sbeffeggiava la Montalcini quando non avrebbe avuto neanche il diritto di allacciargli le scarpe). Il problema vero è che pensano che sono sovrani loro e non il popolo.
Forse per questo si fanno chiamare sovranisti.
Forse per questo si fanno chiamare sovranisti.
domenica 17 marzo 2019
Marx Keynes reddito salario sottoconsumo
Un mio amico mi chiedeva la differenza tra reddito e salario in quanto aveva sentito in una discussione che questa differenza era essenziale. Anche se ci sono differenze tecniche tra i due concetti, le persone che avevano intavolato quella discussione chiaramente ritenevano la distinzione fondamentale perché salario è il termine marxiano mentre redfdito è quello keynesiano - spesso si dice che Keynes vede il problema dal punto di vista della fomanda mentre Marx da quello dell'offertas/produzione, ma il punto non è assolutamente questo. Il modello keynesiano è sostanzilamente identico a quello marxiano del ciclo economico, una delle più grandi conquiste del pensatore e rivoluzionario di Treviri che sostiene in estrema sintesi che le crisi nascono dalla sovraproduzione (o equivalentemente dal sottoconsumo). La differenza non sta nel punto di vista /(che pure ovviamente nel caso di Keynes è liberale e di Marx no) ma nelle soluzioni offerte alal cirisi. Il modello marxiano prevede la pianificazione dell'economia in modo da evitare le sovrapproduzioni (nella versione socialdemocratica la redistribuzione del reddito) mentre il modello keynesiano prevede che lo stato, indebitandosi, compensi il defici di domanda dell'economia. Indebitarsi significa consumare oggi quello cheverrò prodotto nel futuro, è il succo della finanza, ed è la parte dell'economia che Marx non ha mai affrontato probabilmente perché è morto prima di cominciare a studiarla (in una famosa lettera a Engles dice che si sarebbe occupato della finanza). E proprio con l'aspetto monetario finanziario il Capitale è riouscito a fregare Marx - la crisi è stata soprattutto a partire dagli anni 30 combattutta piuttosto efficacemente con meccanismi finanziari (e il cosiddetto monetarismo è solo una versione del meccanismo che abbandona l'aspetto sociale che comunque c'era nella proposta keynesiana).
Detto questo, la crisi è così strutturale che anche i metodi finanziari sono arrivati al capolinea con il crollo - credo finale - del 2008.
Detto questo, la crisi è così strutturale che anche i metodi finanziari sono arrivati al capolinea con il crollo - credo finale - del 2008.
giovedì 7 marzo 2019
The Union makes us strong
Nella tradizione dell'estrema sinistra italiana il sindacato è uno dei principali strumenti del compromesso socialdemocratico. Nei Paesi anglosassoni non esiste la socialdemocrazia ma neanche il Partito e l TRade Unions svolgono appunto un poì le funzioni che in Italia erano svolte dal Partito. Mio padre era sostanzialmente anglosassone nella sua concezione del sindacato il che lo rendeva incomprensibile a quasi tutti e forse anche a se stesso.
martedì 26 febbraio 2019
Musica italiana
Qual è il tema del momento nel dibattito pubblico italiano? La crisi economica? La guerra in Yemen? NO la promozione della musica italiana.
Come diceva Flaiano in Italia la situazione è fdammatica ma non seria.
Come diceva Flaiano in Italia la situazione è fdammatica ma non seria.
domenica 24 febbraio 2019
Take me home country road
John Denver doesn't need my compliments, but I think that the charm of take me home lies in the fact that it is a sequence of anapests - short verses ending with a long vowel which gives a feeling of longing. The nice harmonization of the text adds only to this particula rythm and Sehnsucht.
domenica 10 febbraio 2019
Morte
Agli antichi non importava niente di morire (socrate non era un'eccezione); poi sono arrivati i cristiani che hanno inventato l'inferno non per far fuggire i peccati ma per far temere la morte.
2008
Nel 2008 il capitalismo è finito, con la crisi di sovrapproduzione globale prevista da Marx. La sinistra, da quella rosé a quella rosso sangue non se ne è accorta, mentre se ne sono accorti benissimo i fascisti, che propongono il loro modello (anche se si guardano bene di dire che propongono il modello classista e corporativo, anzi, fingono di stare dalla parte del popolo o addirittura di essere i veri marxisti come dice il cosiddetto filosofo torinese).
10 febbraio 1956
Non sapevo che il giorno del ricordo cadesse il giorno del trattato di pace. In altre parole non si ricorda la tragedia dei giuliano dalmati, di cui credo non gliene possa fregare di meno, ma la sconfitta dei naxifascist.
Gli italiani, più che pizza e mandolino (quando vogliono sanno essere ferocissimi), sono il paese delle belle mascherine; Hitler almeno diceva chiaramente cosa voleva.
Ho diversi amici giuliano dalmati, e la loro è stata veramente una tragedia, atnto più che la comunità italiana aveva convissuto in perfetta armonia con quella slava. Se non fosse stato per il nazionalismo fascista forse neanche l'avremmo persa quella regione.
Gli italiani, più che pizza e mandolino (quando vogliono sanno essere ferocissimi), sono il paese delle belle mascherine; Hitler almeno diceva chiaramente cosa voleva.
Ho diversi amici giuliano dalmati, e la loro è stata veramente una tragedia, atnto più che la comunità italiana aveva convissuto in perfetta armonia con quella slava. Se non fosse stato per il nazionalismo fascista forse neanche l'avremmo persa quella regione.
Leghismo
Alla fine è venuto fuori che dei negri non gliene fregava niente, che erano solo un trucco per conquistare consenso, e che il loro vero problema sono i terroni, come sempre. E per combattere i terroni distruggeranno quel pochetto di stato democratico che è stato costruito in 70 anni.
Allievi di Leonardo
Leonardo diceva che tristo è quel discepolo che non supera al maestro. I suoi allievi infatti (Melzi, Boltraffi) erano quasi al suo livello, e molte delle opere attribuite al gigante della pittura probabilmente sono largamente di loro mano. Però purtroppo non potevano superare Leonardo, e oggi sono molto ingiustamente poco considerati.
martedì 5 febbraio 2019
linguaggio del Capitale
Il "Capitale" è scritto in linguaggio dialettico hegeliano non per una civetteria di Marx o per nostaglia degli studi giovanili, ma perché lil linguaggio dialettico è l'unico che permette di rappresentare il movimento.http://castorphans.blogspot.com/2018/08/marx-dialectic-dynamics-differential.html La teoria marxiana, specialmente quella dei libri successivi al primo, è essenzialmente dinamica, e questo la differenzia dalla staticità dell'intera economia mainstream (non voglio dire borghese).
Tra l'altro la dialettica è anche il linguaggio della politica, e Marx economista non ha senso se si slega dalle dinamiche della lotta di classe della politica.
Tra l'altro la dialettica è anche il linguaggio della politica, e Marx economista non ha senso se si slega dalle dinamiche della lotta di classe della politica.
venerdì 1 febbraio 2019
Nascita della dialettica
I sofisti del V secolo a.C. inventarono la dialettica a solo scopo pratico, per vincere nei processi. Siccome con queste tecniche vincevano sempre, ritenevano che la verità bon esistesse ("l'uomo è la misura di tutte le cose"). Socrate si accorse che quelle stesse tecniche che avevano portato i sofisti a diventare relativisti e "postmoderni" erano uno strumento potentissimo per la ricerca della verità più profonda, e che la verità sembra che non esista perché nessuno la conosce. Il saggio è colui che si rende conto di questa ignoranza, mentre lo stolto è colui che crede di sapere (oggi si direbbe che è affetto dalla sindrome di Dunning-Kruger).
giovedì 24 gennaio 2019
mercoledì 23 gennaio 2019
comprensione
Ho letto da qualche parte che per capire i testi del rapper Rancore bisogna sentirli centinaia di volte. Omero invece si capisce alla prima lettura. Questo senza nulla togliere a Rancore che è interessante e mi piace anche.
martedì 22 gennaio 2019
acqua di Roma
L'acqua di Roma, proveniente dalle ricchissime sorgenti del Peschera e da farie altre sorgenti addirittura di età romana era buonissima. Adesso è schifosa: non è quella di Firenze, ma è piena di cloro. Credo che il collasso di qualità sia coinciso con l'aziendalizzazione di ACEA
sabato 12 gennaio 2019
Trap e Plauto
La trap italiana è abbondantemente scopiazzata dal rap americano - talora con ironia. Anche Plauto copiava anzi traduceva letteralmente le commedie greche, ma la copia probabilmente è mihliore dell'original - anche se purtroppo l'originale è perso e quindi non possiamo esserne certi.