Vedremo poi perché ho sottolineato dei votanti. Una prima considerazione: se avessimo mantenuto il proporzionale puro della prima repubblica avremmo avuto con tutta probabilità, uno stabile ventennio di coalizione tra centro e sinistra. In tutti questi anni il centro ha avuto sempre buone percentuali, e almeno in alcuni anni avrebbe potuto altalenare tra destra e sinistra, ma con un proporzionale probabilmente la scelta di una coalizione di centrosinistra sarebbe stata obbligata.
Se invece di considerare le percentuali dei votanti considerassimo la percentuale degli aventi diritto, vediamo che la destra ha avuto quasi costantemente il 36%, con valori minori nel '96 e 2008. Berlusconi in particolare ha sempre preso intorno ai 9 milioni di voti, corrispondenti al 20% circa dell'elettorato. Questo numero è simile alla percentuale dei redditi medio alti rispetto al totale della popolazione (ma in mancanza di altri dati questa potrebbe essere una coincidenza). Gli anni dopo il 1994 sono stati infatti anni di astensione piuttosto alta, specialmente le ultime in cui non ha votato circa 1/4 degli elettori, e questo comporta una grossa differenza tra percentuali dei votanti e degli aventi diritto, a differenza che nella prima repubblica dove le affluenze alle urne erano sempre molto alte.
Il diagramma a torta (percentuali sugli aventi diritto) mostra che l'elettorato di destra è stato nettamente minoritario in Italia dopo il 1989. Si nota anche come destra + Grillo nel 2013 corrispondano a poco più (un 2% in più) del totale della destra del 2006 - cosa per altro più volte notata. Se si studia infine il grafico su wikipedia, si osserva come la destra corrisponda grosso modo esattamente ai voti di DC + liberali + MSI negli anni '70-80 e che sia rimasta grosso modo costante fino al 2013 (tranne che nel 1994 in cui c'è stato l'exploit della Lega).
In conclusione
- con la legge elettorale che ha garantito quasi 50 anni di governo alla DC non avremmo avuto 20 anni di coalizioni di centrodestra ma (plausibilmente) 20 anni di coalizione di centrosinistra (che poi quella post-1989 sia veramente sinistra è da vedere, ma questo è un altro discorso)
- Berlusconi, che ripeteva circa ogni 3 minuti di avere la maggioranza degli italiani, ha governato con poteri quasi assoluti per 20 anni con un consenso personale di circa 1/5 dell'elettorato, 9 milioni di voti su 48. Si potrebbe rispondere che sono sempre tanti, ma la differenza tra la percezione e la realtà è impressionante. La percezione è profondamente influenzata, infatti, dalla televisione.
Anche se i politici conoscevano benissimo questi numeri, ho scritto questo post solo ora, perché è completamente superato. La caduta (?) di Berlusconi e la nascita di un partito forte come quello di Grillo, la scomparsa probabilmente definitiva della sinistra radicale, la fusione (sembra)di quel che restava dei cattolici con il PD hanno cambiato completamente la situazione politica, forse più radicalmente che nel 1994, credo più che per le nostre contingenze, perché la sovranità nazionale è passata ampiamente all'Europa.
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