lunedì 29 settembre 2014

Walter Siti III (il realismo è l'impossibile)

Nei romanzi di Walter Siti c'è molto pop e molto post-moderno, e anche abbastanza pornografia. Sono cose divertenti e spesso anche istruttive, come era istruttivo Umberto Eco che studiava i media. Però ogni tanto, per qualche riga, qua e là,  sembra di leggere Virgilio - esagero ovviamente, ma quella bellezza pura, rotonda e spirituale che i moderni in genere non riescono a ricreare c'è realmente. Non so come ci riesca, probabilmente è un po' pagano (come tutti gli italiani del resto). Nel suo saggio "il realismo è l'impossibile" dice più o meno che nel romanzo realista (intende essenzialmente Dickens/Flaubert ) la realtà irrompe come delle brevi apparizioni surreali in mezzo alla finzione letteraria. Quello che lui percepisce come realtà è quello che a me appare come bellezza classica - del resto truth is beauty and beauty is truth.

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